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TREVISO Una delegazione composta da oltre 50 sindacalisti e delegati della Cisl Belluno Treviso parteciperà sabato 13 dicembre in piazza Santi Apostoli a Roma alla manifestazione nazionale della Cisl “Migliorare la manovra, costruire un Patto”, organizzata all’interno del “Cammino della Responsabilità”, la campagna di mobilitazione con cui la Confederazione di via Po sta attraversando in queste settimane tutto il Paese per sostenere le richieste di modifica alla legge di bilancio e rilanciare il “patto sociale” su lavoro, crescita, coesione. Al centro dell’iniziativa c’è l’esigenza di migliorare la legge finanziaria e di superarla con un Patto della responsabilità, per ampliare la prospettiva con un progetto a lungo termine che sappia coniugare transizioni, innovazione, migliore produttività del sistema e aumento dei salari. Sabato in piazza la Cisl chiederà dunque un progetto di sviluppo condiviso, che trovi risposte già nella Legge di Bilancio 2026 e che guardi con coraggio alle grandi trasformazioni che stanno attraversando la società: dal lavoro alle politiche industriali, dalla sostenibilità sociale a quella ambientale, fino alla crisi demografica. La delegazione trevigiana e bellunese sarà guidata dal segretario generale Francesco Orrù, che sottolinea come la Cisl stia perseguendo lo scopo di un confronto costruttivo con il Governo e con tutte le parti sociali, “per definire una strategia basata sulla corresponsabilità e su obiettivi condivisi, anche in vista della fase conclusiva del PNRR. È indispensabile affrontare con coraggio i nodi del Paese e governare le trasformazioni che stanno cambiando il lavoro, l’economia e le politiche industriali”. “Non possiamo permettere che l’Italia torni in una fase di stagnazione – prosegue Orrù – e proprio per questo è necessaria più che mai una grande alleanza, sul modello dei principali accordi concertativi, che si basi sulla partecipazione, capace di restituire una prospettiva, uno schema di sviluppo e una visione di futuro. È necessario unire le forze sul tema della crescita: aumentare la produttività e redistribuirla sui salari, ma anche investire su salute e sicurezza, innovazione, formazione, infrastrutture, sanità pubblica, welfare territoriale e nuove competenze. Serve puntare su lavoro stabile e di qualità, promuovere forme avanzate di partecipazione nei luoghi di lavoro, riformare e rendere più equo e flessibile il sistema previdenziale. Quella della Cisl sarà una piazza di proposta, non di protesta. Vogliamo affermare un progetto di sviluppo equo, sostenibile e partecipato, capace di governare i grandi cambiamenti che sono in corso anche nelle nostre province, sempre meno attrattive”.
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