ASCA E LE COMUNITÀ DI RIVAMONTE GOSALDO , VOLTAGO CREANO UNA RETE SOLIDALE
AGORDO Fra i progetti messi in atto da Asca sta assumendo un particolare rilievo quello denominato “ famiglie in rete” promosso dalla Regione Veneto per proteggere i minori con il sostegno delle famiglie della comunità di appartenenza. Il progetto ha preso avvio lo scorso anno con una serie di eventi formativi condotti da professionisti qualificati per intercettare famiglie sensibili alla cultura dell’accoglienza, illustrare loro le finalità generali e specifiche del progetto e formalizzare la disponibilità di ciascuno. Il primo significativo risultato è stato raggiunto a Rivamonte dove una rete di famiglie è pronta ad accogliere bambini o ragazzi, anche dei Comuni vicini, offrendo loro una gamma di “piccoli/grandi” aiuti che vanno dal supporto nello svolgimento dei compiti, il trasporto da un luogo all’altro nel caso i genitori fossero impossibilitati a farlo, ma anche degli incontri periodici, con bambini stranieri per rinforzare, con nuove relazioni, la lingua italiana. I partecipanti ai gruppi formativi, guidati da Giulia Mondin, assistente sociale di ASCA che conduce i gruppi del territorio di Rivamonte, Gosaldo, Voltago sono stati 7 e la loro età media di 51 e risiedono nel comune di Rivamonte (6) e di Gosaldo(1). La riuscita del progetto, oltre all’entusiasmo e alla disponibilità dei partecipanti, è passata anche attraverso la collaborazione del parroco delle tre comunità, dei servizi istituzionali in particolare quelli che seguono minori in difficoltà , ma anche del gestore di un locale pubblico che ha messo a disposizione una sala riservata per gli incontri. Ora , ravvivato il senso di Comunità, si stanno attivando la scuola, servizi socio-sanitari, il Comune, la Parrocchia, e la stessa rete per segnalare i minori ai quali offrire nuove opportunità e migliore così il loro quotidiano A dimostrazione del valore del progetto che sostiene bambini e adolescenti e fa crescere la comunità, Asca ha già inserito nel bilancio del 2019, approvato dall’assemblea dei Sindaci, adeguate risorse per finanziare le attività di ” famiglie in rete” indipendentemente dal finanziamento della Regione.