Il giorno dopo la grande serata dei pavaroi Anna Magro, la presidente della sezione agordina del Cai “Armando Tama Da Roit” ha parole di elogio e ringraziamento per tutti a partire dai tanti volontari, alpinisti più forti delle nuvole che avrebbero potuto nascondere i fuochi sulle cime dolomitiche. Nel pomeriggio di venerdi sono saliti sulla Pala della Madonna sotto l’Agner, sul monte Celo, San Sebastiano, sotto allo Spiz de Mezdì, sul Pelsa, sul Col Alt di Framont e Lastia, sulla seconda Pala di San Lucano… tanto per citare le sole vette della Conca Agordina. Alle 17.30 puntualissim lo spettacolo, l’accensione di fuochi e torce in concomitanza con lo spegnimento dell’illuminazione pubblica nel centro di Agordo. Sul Broi i ragazzi e le ragazze del Caii hanno accesò il falò tra centianaia di persone ammirate e ricaldate dal fuoco e dal brulè. “Idee, volontà e collaborazione non mancano – riassume la presidente Anna Magro – a volte diventa un’impresa coordinare il tutto e si potrebbero fare i vari eventi in modo migliore ma siamo tutti volontari e pertanto si può solo fare un plauso e un grazie a tutti per l’impegno”.
In concomitanza con l’evento del Cai le feste a La Valle e Taibon “campo del giaz”, altri punti strategici per godere anche dello spettacolo di fuochi articiali dalle cime delle montagne. Un migliaio di persone ha invece seguito anche quest’anno la calata della befana dai 110 metri del ponte di Sottoguda, il più alto delle Dolomiti, la vecchia s’è calata tra sguardi di ammirazione di grandi e piccini anche tra le cascate di ghiacci per raggiungere uno dei borghi più belli d’Italia. Doni per i più piccoli, vin brulé con gli alpini che sono sempre il valore aggiunto di ogni evento, preparati, estroversi, puntuali e soprattutto innamorati del loro territorio, tradizione, e piacere di mettere il proprio tempo e disposizione degli altri.
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