VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
I NUMERI DELLE 24 ORE Positivi 19 038 (+8), su oltre 548 mila tamponi (12 mila nelle ultime 24 ore), ricoverati 566 (-9) terapia intensiva 46 (-1, 15 positivi e 31 negativi), dimessi 3229 (+13), morti 1841, 1337 nelle strutture ospedaliere. Donatori 38.256 per 57 milioni 600 mila euro, 100 giri gratuiti per chi opera nella sanità dai gondolieri di Venezia. Una bimba fa il tampone, perde il dente e i 20 euro della “formichina” li devolve alla sanità veneta.
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Siamo preoccupati per il clima di festa e per possibli re infezioni. Le segnalazioni di assembramenti sono continue i giovani non utilizzano la mascherina. E’ un problema che si rivela in tutte le piazza italiane, si respira un’aria di liberi tutti. Di fronte a nuovi focolai ricordiamo che si procede nuovamente con le chiusure. Prudenza almeno fino al 2 giugno.
LA PROTESTA DELLE MAESTRE D’ASILO ED EDUCATRICI: “PRIMI A CHIUDERE, PRIMI AD ESSERE DIMENTICATI” Manifestazione a Marghera, davanti alla sede della Protezione civile per sollecitare dal Governo norme e tempi per la riapertura delle strutture. Nidi e materne chiedono alla Regione Veneto soluzioni concrete. “Hanno la responsabilità del nostro futuro – ha detto Zaia – che rappresentano il nostro futuro. Domani uscirà un’ordinanza sui centri estivi e parchi di divertimento”.
TURISMO Si va verso uno ‘Schengen sanitario’, penso che non ci siano limiti rispetto alle quarantene. Stiamo parlando di impatti impressionanti dall’estero, la diagnostica sui turisti esteri sarebbe impossibile. Che il Ministero degli Esteri faccia una parte importante sui tavoli internazionali. Spero che si finisca di leggere di corridoi che non riguardano l’Italia ma piuttosto Germana e Austria verso la Croazia.
200 MILIONI DAL GOVERNO MA NON PER IL VENETO Noi facciamo ricorso perché il decreto è offensivo per i veneti a proposito dell’assenza delle zone rosse regionali tra i destinatari degli aiuti del rilancio. Il Veneto ha avuto 1.847 morti e 19 mila malati.
APP NAZIONALE Presto un incontro tra i presidenti di Regione, purtroppo è partita male si è atteso troppo e lasciato andare la discussione sulle giuste preoccupazioni di privacy e gestione dati. Se non si recupera avrà grosse difficoltà a decollare. Noi lavoriamo sulla biosorveglianza, non sulla tracciabilità dei contatti.
LEA E TAMPONI Nel Piano della sanità del Veneto non si paga ma il tampone si fa a seconda delle indicazioni. Tamponi per soggetti non aventi titolo sono rubati alle persone malate o con contatti a rischio. Sarebbe bello fare tamponi a tutti, ma tecnicamente è impossibile