VENEZIA Sono stati consegnati oggi nella sede del Genio Civile a Belluno i nuovi piani straordinari di protezione civile con la mappatura finalizzata ad una migliore gestione del rischio valanghivo. La consegna ha riguardato i primi cittadini dei sette Comuni che hanno subìto le peggiori conseguenze dal maltempo abbattutosi sulle zone montane del Veneto a fine ottobre 2018. Si tratta di Alleghe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Sovramonte e Zoppè di Cadore. Dal monitoraggio, predisposto dalla Regione insieme al suo braccio operativo del Centro Valanghe di Arpav, emergono cinquanta aree a rischio valanghivo collegate ai sette territori comunali. Ad illustrare i piani ai sette sindaci Alberto Lucchetta, dirigente del Dipartimento regionale per la Sicurezza del Territorio dell’ARPAV e soggetto attuatore nominato dal Commissario straordinario Luca Zaia, alla presenza anche di Luca Soppelsa, Direttore della Protezione Civile regionale. I documenti contengono la mappatura di tutte le nuove aree a rischio valanghivo, identificate grazie al monitoraggio specifico previsto dall’attività commissariale dopo la tempesta Vaia che ha messo a dura prova l’intero bellunese, abbattendosi con particolare violenza sui citati territori comunali. I documenti illustrati oggi dai tecnici sono stati consegnati ai sindaci, che nei prossimi giorni li riceveranno in forma ufficiale per procedere al necessario iter che porterà all’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile.