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BELLUNO Nel quadro delle attività di cooperazione internazionale avviate in materia di prevenzione amministrativa antimafia, si è svolta nei giorni scorsi una “Field-Visit” promossa dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, con la partecipazione dei rappresentanti delle Forze di Polizia di dieci Paesi dell’Unione Europea, coordinati dal network ENAA (European Network on the Administrative Approach). La visita ha previsto due giornate di formazione, cui hanno aderito la Prefettura U.T.G. di Belluno, il Gruppo Interforze Antimafia provinciale e il Gruppo Interforze Centrale del Servizio Analisi Criminale. Presso la Prefettura si è tenuto un workshop durante il quale rappresentanti del Ministero dell’Interno, della DIA – Centro operativo di Padova e della Prefettura hanno illustrato la normativa antimafia vigente e le principali tipologie di controllo effettuate, con i risultati ottenuti sul fronte della prevenzione. È stato inoltre presentato il modello “Milano-Cortina”, adottato per prevenire e contrastare infiltrazioni criminali negli interventi legati all’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali: un sistema flessibile basato sulla sinergia tra istituzioni, stazioni appaltanti, Prefetture, Forze di Polizia e imprese. Tale modello opera come uno scudo contro le infiltrazioni negli appalti, tutelando legalità, sicurezza del lavoro e dei lavoratori. Sono stati approfonditi anche i compiti attribuiti ai Prefetti dal Codice Antimafia, tra cui l’accesso ai cantieri per verificare società appaltatrici, subappalti, maestranze e mezzi impiegati. Al workshop è intervenuta anche il Prefetto Maria Rosaria Laganà, Direttore dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati, illustrando ruolo e attività dell’Agenzia. Nella seconda giornata, le delegazioni europee hanno partecipato come osservatori a un accesso al cantiere del “Trampolino del salto 1956 e braciere” a Cortina d’Ampezzo, intervento strategico in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026. L’accesso, disposto dal Prefetto di Belluno Antonello Roccoberton, rientra nelle verifiche antimafia già eseguite sulle opere olimpiche, con il supporto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e sotto il coordinamento della DIA di Padova. Al termine, i team europei e i dirigenti delle Forze di Polizia sono stati ricevuti a Palazzo dei Rettori per un debriefing conclusivo, durante il quale è stata ribadita l’importanza di una collaborazione sinergica e transnazionale, basata su un efficace flusso informativo reciproco, per rafforzare la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e nell’economia legale.
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