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BELLUNO – I passi dolomitici sempre più simili ad autodromi d’alta quota. Sindaci e Provincia lanciano l’allarme e chiedono un vertice in Prefettura per coordinare le misure di controllo. A preoccupare non sono solo le gare notturne di auto e moto, ma anche i problemi legati a rumore, sicurezza, campeggi selvaggi e rifiuti abbandonati. In Alto Adige sono già 200 le richieste per installare autovelox fissi e speed-check box. A raccogliere la proposta è anche il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, che rilancia la necessità di un tavolo comune con Trento e Bolzano, Prefetto e Commissari di Governo: «La situazione è insostenibile, servono risposte concrete» dichiara in un’intervista la Corriere delle Alpi. Intanto, il turismo dei motori d’élite – con auto a noleggio da hotel di lusso – continua a disturbare la quiete montana. E i campeggi non autorizzati sono un problema ambientale e gestionale che i Comuni non possono affrontare da soli.Il fronte istituzionale si compatta: ora si attende che il Governo faccia la sua parte.
archivio radiopiu 29 giugno 2025
DILLO A RADIOPIU Passi dolomitici, notte da incubo al Campolongo: “Non è più un parco, ma un luna park”
PASSO CAMPOLONGO – Dalle prime luci dell’alba arrivano le parole di Silvia Del Monego, che attraverso la rubrica “Dillo a Radio Più” denuncia quanto accaduto nella notte tra le 2 e le 4 al Passo Campolongo, dove i tornanti dolomitici – già trafficati e sotto pressione durante il giorno – si sono trasformati in un rumoroso raduno notturno di moto.
“Non è più solo un parco giochi diurno – scrive Silvia – ma un luna park notturno. Due ore di clacson, trombette, rombi e accelerazioni. Un vero delirio acustico.” L’episodio, oltre a disturbare la quiete notturna dei residenti e dei turisti, ha sollevato un interrogativo più profondo: dov’è finito il rispetto per il territorio e per chi lo abita?
Silvia racconta anche di aver contattato le forze dell’ordine, ricevendo però una risposta sconfortante: “Non possiamo fare nulla”. Un segnale che solleva interrogativi sulla gestione e sull’autorizzazione di eventi simili, ammesso che di un evento autorizzato si sia trattato.
“Se già con il traffico diurno eravamo al limite – conclude Silvia – ora abbiamo superato il confine, dimostrando di cosa è capace l’uomo per quattro soldi in più nella saccoccia”.