“Lo avevamo detto che dopo l’euforia per l’assegnazione degli eventi internazionali era necessario avviare, fin da subito, una fase programmatica per calendarizzare appuntamenti e soprattutto obbiettivi, meglio se attraverso la regia di un tavolo tecnico permanente. una road map che e’ invocata proprio dal s.i.u.l.p. bellunese con questo ultimo intervento. un impegno che, oltre alla categoria, viene profuso per il territorio e per i cittadini bellunesi che devono poter sempre contare su un sistema di sicurezza adeguato, presente ed efficiente”.
BELLUNO In questa settimana la segreteria provinciale s.i.u.l.p. ha avviato una serie di iniziative per sollecitare gli uffici centrali del dipartimento di pubblica sicurezza ad accelerare sulla questione della logistica della polizia di stato in provincia, nonche’ per stimolare nuovi provvedimenti di assegnazione di risorse umane sia nel breve termine, attraverso forme aggregative, sia nel medio-lungo periodo attraverso una programmazione che consenta il ripianamento degli organici. Una relazione dettagliata inviata al ministero dell’interno, per fare il punto della situazione, che stigmatizza l’immobilismo della macchina amministrativa, impantanata nella propria burocrazia, mentre il tempo passa inesorabile e gli appuntamenti di caratura internazionale dei mondiali di sci 2021 e le olimpiadi invernali del 2026 si avvicinano sempre piu’. una nota in continuita’ con il lavoro svolto, sempre dal s.i.u.l.p. bellunese, con il “dossier organici”, che ha consentito un importante, sebbene ancora insufficiente, piano di potenziamento del personale con l’immissione, una volta esaurito ad aprile del prossimo anno, di 25 agenti. Il documento nasce dalla necessita’, ancora una volta, di rappresentare le forti criticita’ che investono la polizia di stato in provincia, lasciata per troppo tempo ai margini dei progetti ministeriali e che oggi necessita di accorgimenti di carattere economico ed organizzativo non piu’ rimandabili. ne’ e’ esempio lampante la questione della caserma “Fantuzzi” la cui discussione e’ oramai ultradecennale senza che via sia l’ombra delle maestranze a rendere esecutive le progettualita’ abbozzate. Il processo di sensibilizzazione anche per questa iniziativa, vede il coinvolgimento dei parlamentari bellunesi, oggi arricchiti dalla titolarità di un dicastero, affinche’, assolvendo il mandato di rappresentativita’ data dall’elettorato bellunese, si facciano portatori nei tavoli istituzionali delle necessita’ di questo territorio.Coinvolti anche le istituzioni locali (prefetto, questore), per creare un fronte sinergico che affronti i problemi dalle diverse prospettive e competenze.