di RENATO BONA
Il sito telematico “chiesabellunofeltre”, puntualissimo, ricorda che domenica 21 novembre ricorre la festività della Madonna della Salute e che, per quanto concerne in particolare la realtà di Mugnai di Feltre, questo 2021 è “anno del decennale” per cui, dopo una mobilitazione di settimane da parte dei volontari dei vari rioni per la preparazione degli addobbi, sono partite altre iniziative per celebrare come si conviene l’evento. Nella sera del 22 ottobre scorso una trentina di feltrini non solo di Mugnai sono confluiti nella parrocchiale per partecipare all’incontro sul tema: “La comunità: risorsa per tutti, responsabilità per ciascuno”, che è stato sviluppato da don Mirko Pozzobon, parroco-biblista di Sedico, autore di tre libri sul tema, il quale ha dialogato su come vivere nella serenità e nella gioia l’essere parrocchia anche in un periodo storico decisamente non facile. Il 29 è seguito l’appuntamento nel salone della casa parrocchiale “Madonna della Salute” dove due coppie di sposi e un sacerdote della Pastorale familiare della Diocesi hanno portato la loro testimonianza di come sia possibile oggi coinvolgere nella vita di fede e di comunità quanti hanno fatto la scelta d’amore di mettere su casa insieme. Non è finita: nella chiesa la sera di venerdì 12 c’è stata l’adorazione eucaristica; domenica 14 nel pomeriggio il canto dei vespri e la meditazione musicale accompagnati all’organo da Nicolò Scopel; mercoledì 17 a partire dalle 20 toccherà alla recita del Rosario; venerdì 19 dalle 20,30 celebrazione penitenziale sul tema “Un decennale di misericordia”. Gli ultimi due appuntamenti del Decennale sono di stampo culturale. Il 4 dicembre, alle 20.30, in chiesa, è previsto il concerto “Decennale in musica” con il soprano Paola Crema e l’organista Deniel Perer. Tra l’altro, questo permetterà di ascoltare una volta di più le note originali dell’organo settecentesco di scuola napoletana installato a Mugnai una decina di anni fa. Chiuderà la rassegna la conferenza dello storico don Claudio Centa su “Voti e processioni nelle parrocchie del Feltrino”: da Mugnai, lo sguardo si allarga a tutto il contesto ecclesiale. Tale approfondimento è programmato domenica 5 dicembre alle 17, in Casa parrocchiale. Il clou sarà domenica 21 con questo programma: alle 14,30, sempre nella parrocchiale: canto dei vespri e, a seguire, fulcro del decennale, una autentica manifestazione di fede e folklore: la processione con la statua della Madonna (trasportata dai “coscritti” (ragazzi e ragazze nati 20 anni prima; per l’occasione le vie di Mugnai vengono addobbate a festa con bandiere, stendardi, cordoni colorati, fiori finti, archi, rami d’albero, superfici ricoperte di muschio e le persone che partecipano sono centinaia, non solo da Mugnai) presente il vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni (viene precisato che chi volesse partecipare potrà parcheggiare in aree dedicate allo scopo e scelte alle porte del paese; lungo il percorso i fedeli saranno aiutati nella preghiera da specifiche invocazioni e, in corrispondenza di ciascun rione, avranno modo di ammirare, sia pur fugacemente, un dipinto opera di artisti del paese ed ispirato ad uno dei misteri gloriosi del rosario. Alla domanda perché ogni dieci anni si tengono a Mugnai i festeggiamenti del “Decennale della Madonna della Salute”, che cadono proprio nell’anno “1” del decennio, si fa riferimento al 1631, in cui la tradizione iniziò a Venezia da dove la venerazione si è estesa a tutto il territorio ad essa sottoposto, ed è arrivata fino a Mugnai,”paese che, almeno dal 1862, anno di consacrazione della sua attuale chiesa parrocchiale, condivide lo stesso patrono di Venezia: San Marco Evangelista. Dentro alla chiesa si trova proprio una statua chiamata “della Madonna della Salute”. Viene ricordato anche che “Nel momento culminante dell’epidemia di peste del 1630, Venezia si votò alla Vergine Maria. Fece una grande processione e promise di costruire una chiesa dedicata alla Madonna della Salute. Nel giro di poche settimane il contagio frenò bruscamente, fino a estinguersi del tutto nel novembre 1631. Il 28 novembre di quell’anno si tenne a Venezia la prima processione in onore della Madonna della Salute, che di per sé cade il 21 novembre, giorno della festa liturgica della presentazione di Maria al tempio. Da allora, ogni anno, tale processione si ripete, e ha come meta la grandiosa chiesa di Santa Maria della Salute, fatta costruire proprio per adempiere al voto fatto durante la peste, e consacrata il 21 novembre 1687”. Per quanto riguarda in particolare l’inizio mugnaiese di questa ricorrenza si può leggere nello stesso sito che “ è avvolto nella notte dei tempi. Tuttavia i bene informati dicono che mons. Gianpietro Tiziani, già arciprete della Parrocchia di San Marco, allora innestata nel Duomo di Feltre, abbia annotato in una pagina del suo diario dell’anno 1891 di essersi recato fino a Mugnai per presiedere la processione della Madonna della Salute… Da allora la tradizione non si è più fermata, neppure per gli eventi bellici. Nel 1941, anzi, gli stessi soldati dell’esercito italiano furono protagonisti della festa, incaricandosi essi stessi di portare a spalla la statua della Madonna per le vie del paese”. Il fulcro del Decennale è proprio la processione con la statua della Madonna, trasportata dai “coscritti” (i ragazzi e le ragazze nati 20 anni prima). Per l’occasione le vie di Mugnai vengono addobbate a festa dai paesani, con bandiere, stendardi, cordoni colorati, fiori finti, archi, rami d’albero, superfici ricoperte di muschio. Molto spesso partecipa il Vescovo, o qualche altro predicatore di grido. Solitamente le persone presenti sono alcune centinaia, e non solo da Mugnai. È una vera manifestazione di fede e di folklore. Concludiamo citando la libera enciclopedia Wikipedia che a proposito della festa religiosa della Madonna della Salute scrive: “Istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 è osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia, a Trieste e in moltissime città e paesi dell’antica Repubblica, nell’Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati, che sono a tutt’oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute. La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”. L’epidemia fu particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l’intera città venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo. In assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo. Poche settimane dopo la processione, l’epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino (oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado ed il governo decretò di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della “Salute”. Ed individuò nell’area della Dogana da Mar la meta del pellegrinaggio nonché la sede del nuovo tempio votivo, indicendo subito il concorso per la costruzione della nuova chiesa. Il primo pellegrinaggio di ringraziamento avvenne il 28 novembre 1631, subito dopo la fine dell’epidemia. Il concorso venne vinto da Baldassare Longhena con il suo progetto di un tempio barocco a struttura ottagonale sormontato da un’imponente cupola, ovvero l’attuale basilica di Santa Maria della Salute, che fu consacrata il 21 novembre 1687.
NELLE FOTO (sito “chiesabellunofeltre”, Wikipedia, Magico Veneto, Basilica della Salute): la Madonna della Salute di Venezia; la chiesa di Mugnai di Feltre; interno dell’edificio sacro: dibattito prima del decennale; la casa Madonna della Salute; il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni; il calendario delle iniziative programmate a Mugnai; processione di fedeli di Mugnai ma non solo; il santuario veneziano; veduta del tempio dedicato alla Madonna in terra lagunare.