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di corsa: 200 km in 46 ore
Certe imprese diventano memoria collettiva. Nel 2015, William Da Roit ed Elvis Secco scrivevano una pagina indimenticabile di sport e resistenza: la prima Venezia–Marmolada di corsa, 200 chilometri in 46 ore, senza interruzioni, dal cuore della laguna fino alla Regina delle Dolomiti.
Da Piazza San Marco fino ai ghiacci di Punta Rocca, a 3.265 metri, il loro viaggio è stato un attraversamento simbolico: dalla città alla montagna, dall’uomo al limite che sembrava impossibile.
La fatica, compagna fedele, non li ha fermati: volti tesi, passi decisi, pause brevi, silenzi della notte e infine la neve della Marmolada. Non era una gara, non c’erano medaglie: solo il desiderio di dimostrare che lo spirito, guidato da amicizia e passione, corre oltre i confini del corpo.
Oggi, a dieci anni di distanza, quell’impresa resta un punto fermo, la Venezia–Marmolada ci ricorda che le grandi avventure nascono dalla semplicità di un sogno e dalla tenacia di inseguirlo.
E forse, tra le rocce e i ghiacci della Marmolada, risuona ancora l’eco di due voci che dopo 200 chilometri hanno gridato insieme:
«Ce l’abbiamo fatta!»
La Venezia – Marmolada raccontata nel video di Davide Dal Mas, si è poi trasformata in un gesto di solidarietà: le offerte del dvd sono state devolute da William ed Elvis, al fondo del CSI di Belluno a sostegno di società e atleti in difficoltà economiche.