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LA GIUDIZIRIA OGGI
SINTESI DAL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
BELLUNO Prima udienza tesa a Belluno nel processo per diffamazione contro il pediatra e infettivologo Giangiacomo Nicolini, preso di mira su Facebook dopo un video a sostegno della vaccinazione pediatrica contro il Covid-19. Dei dieci denunciati, sette hanno risarcito, uno è deceduto, mentre Anna Cervo e Cristina Muratore hanno scelto di affrontare il processo. In aula ha deposto solo Nicolini, assistito dagli avvocati Erminio e Valentina Mazzucco; rinviato a gennaio l’esame delle imputate e degli investigatori. Non sono mancati momenti di tensione tra il medico e la difesa. Più delicata appare la posizione di Cervo, accusata anche di minacce nei confronti del professionista.
LE LUCI ROSSE DEL BAR VALENTINO ARRIVANO IN CASSAZIONE
BELLUNO Confermata in Appello la condanna a 4 anni di reclusione per Flavio Mappelli, accusato di sfruttamento della prostituzione nel bar Valentino di Tallandino. L’uomo, assolto invece dall’accusa di favoreggiamento in un appartamento di Pedavena, ricorrerà ora in Cassazione. Il caso era emerso nel 2014 dopo una denuncia e successive indagini dei carabinieri di Feltre, che avevano trovato nel locale una stanza con telecamere, giochi erotici, preservativi, pedana per lap dance e materiale video. Secondo l’accusa, le ragazze vivevano in appartamenti dedicati e versavano 100 euro a testa. La difesa sostiene che si trattasse solo di spettacoli e consumazioni, ma la Corte ha riconosciuto lo sfruttamento.
MALTRATTAVA LA MOGLIE: ATTIVISTA ISLAMICO A PROCESSO A FELTRE
FELTRE È finito in tribunale a Feltre un attivista islamico accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. A denunciarlo è stata la stessa donna: la Procura contesta l’aggravante della presenza dei figli minorenni, davanti ai quali sarebbero avvenuti i comportamenti. Non si parla di violenze fisiche, ma di atteggiamenti prevaricanti e rigida imposizione di regole familiari. L’uomo, difeso dall’avvocato Andrea Rui, potrà fornire la sua versione davanti al collegio giudicante. L’ex moglie si è costituita parte civile con l’avvocato Alessandra Nava, anche per conto dei due figli, con la possibilità di chiedere un risarcimento in sede di discussione finale.
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