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Lunedì il Consiglio comunale di Agordo deciderà come ricordare Leonardo Del Vecchio. Intitolargli una via o la piazza principale? Personalmente non ho dubbi, e l’ho già espresso con convinzione in una precedente riflessione: molto meglio la piazza! Mi ha sorpreso il silenzio generale sull’argomento: nessun cittadino si è espresso, fatta eccezione per un anonimo (firmato?!) e per Claudio, il figlio di Leonardo Del Vecchio. Sinceramente, non comprendo come un tema di tale importanza non abbia suscitato maggiore interesse pubblico. A questo punto, oso proporre un’ulteriore idea: dando per scontata – purtroppo – la scelta del Consiglio Comunale di intitolare a Del Vecchio solo una via (scelta che considero riduttiva), perché non valorizzare ulteriormente la sua figura? Si potrebbe, ad esempio, integrare la cartellonistica all’ingresso del comune con la scritta: “AGORDO, CITTÀ DI LEONARDO DEL VECCHIO – QUI FONDATORE DI LUXOTTICA NEL 1961”. Sarebbe un riconoscimento visibile, forte e significativo, capace di valorizzare l’Uomo, l’Azienda e il Territorio. Un’iniziativa in linea con quanto fatto, ad esempio, a Frassenè con “Paese di don Antonio Della Lucia, fondatore della prima latteria sociale” o a Canale con “Paese di Papa Luciani”. Colgo l’occasione per proporre anche una piccola modifica linguistica: togliere, nella segnaletica, la dizione “Benvegnudi”. Mi risulta infatti che non appartenga al dialetto agordino, ma forse a quello di qualche comune vicino. Perché non sostituirla con “Sani”, espressione tipica e beneaugurante del nostro territorio, che trasmette accoglienza e calore agli ospiti?
Alberto Curti
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