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Riceviamo e pubblichiamo la risposta arrivata in redazione dall’Ufficio Stampa di Poste Italiane in risposta alle critiche di Cinzia, cittadina di Agordo che abbiamo pubblicato ieri sui nostri canali. Poste Italiane chiarisce sul sinistro: denuncia già trasmessa, gestione affidata alla compagnia e scuse ai cittadini coinvolti.
In riferimento all’articolo “Poste, serve più attenzione e rispetto”, pubblicato il 30 settembre, Poste Italiane conferma di aver già attivato la procedura prevista in questi casi, trasmettendo regolarmente la denuncia del sinistro agli organi competenti, e che la gestione del danno è come da prassi ora affidata alla compagnia assicurativa. L’Azienda precisa che tutti i veicoli di servizio sono coperti da polizza assicurativa e che ogni segnalazione viene trattata con la massima attenzione e nel rispetto delle procedure.
Poste Italiane, scusandosi per l’accaduto, conferma il proprio impegno a garantire trasparenza e collaborazione con i cittadini coinvolti.
Poste Italiane
IERI ALLA RADIO
DILLO A RADIO PIÙ – “POSTE, SERVE PIÙ ATTENZIONE E RISPETTO”
AGORDO È amareggiata e arrabbiata Cinzia, cittadina di Agordo, per una vicenda che definisce “assurda e fastidiosa”.
I FATTI
Lo scorso 6 settembre, in via Felice Cappello vicino alle scuole materne e all’asilo nido, un postino – entrando in una proprietà privata – ha urtato e danneggiato con l’auto Opel di servizio una bicicletta parcheggiata nel piazzale. “E se invece della bici ci fosse stato uno dei miei figli, entrambi minorenni, che giocano sempre lì?”, si chiede oggi Cinzia con preoccupazione.
IL DOPO
Il portalettere ha chiesto scusa e ripreso il lavoro. Ma la bicicletta, danneggiata, è rimasta inutilizzabile. Da allora la famiglia ha tentato più volte di contattare l’ufficio postale di Agordo soprattutto la direzione: “Assente, ammalata, impegnata – racconta Cinzia – in quasi un mese non ho avuto alcuna risposta”.
Cinzia racconta di essersi rivolta alle Forze dell’Ordine, che le hanno consigliato di presentarsi alle Poste per parlare con il responsabile e verificare l’apertura della pratica. Ma qui nasce la difficoltà: “Se la responsabile non è mai reperibile, diventa impossibile ottenere risposte”, sottolinea con amarezza.
LA DENUNCIA
“Resta il danno non pagato – conclude Cinzia – e il mancato interesse o una forma di solidarietà da parte dell’azienda verso la nostra famiglia. Ma i mezzi delle Poste non sono forse assicurati?”. Un episodio che lascia l’amaro in bocca e solleva interrogativi sulla responsabilità e l’attenzione dovute ai cittadini.
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