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Al giorno d’oggi tutto è complotto o niente lo è: gli estremi sono sempre pericolosi. In questo caso, credere alle scie chimiche come alcuni sostengono è un esempio, ma non credervi affatto può essere altrettanto rischioso. Banalmente, se si cerca su Internet “scie chimiche”, si trovano quasi esclusivamente articoli che parlano di complottismo e che offrono spiegazioni naturali del fenomeno, come se chi ne parla fosse un folle. Tuttavia, se si approfondisce un minimo e invece di “scie chimiche” si cerca “inseminazione delle nuvole” o “cloud seeding”, la realtà appare molto più vicina a quella che i complottisti descrivono. La stessa Wikipedia riporta entrambe le terminologie, ma senza collegarle tra loro, non favorendo — a mio avviso — una reale informazione trasversale. In conclusione, non bisogna credere che tutte le scie siano chimiche e frutto di qualche complotto, ma nemmeno banalizzare il fenomeno pensando che si tratti sempre e solo di vapore acqueo.
Nicola Vettorello
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