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CANALE D’AGORDO Flavia Nardelli, residente a Venezia e villeggiante a Canale d’Agordo, denuncia in una lettera aperta a DolomitiBusun disservizio: il 3 luglio 2025 – ci scrive – ha trovato chiuso per tre volte l’ufficio DolomitiBus di Agordo, senza alcun avviso o alternativa. Nonostante la sua disabilità al 100%, ha ricevuto solo disinteresse da parte del personale, ed è stata costretta a recarsi fino a Belluno per un semplice abbonamento. Nella lettera esprime sconcerto per la mancanza di attenzione verso i cittadini delle aree montane e chiede: Scuse ufficiali da DolomitiBus, Una spiegazione pubblica sulla chiusura dell’ufficio, Un intervento concreto della Regione Veneto, ma per la verità la Dolomitibus è partecipata dalla Provincia più che dalla Regione. La lettera si chiude con un appello al rispetto e alla dignità dei territori montani e dei loro abitanti, troppo spesso dimenticati.
“Non è la prima volta che segnalo situazioni gravi – scrive Flavia Nardelli – in passato, durante un viaggio, non mi è stata prestata alcuna assistenza, nonostante la mia condizione. Anche allora, tutto è finito nel silenzio più totale, salvo un articolo sui messi di informazione locale che ha provato a dare voce a questo disagio. Oggi, a distanza di tempo, nulla è cambiato”.
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