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A Belluno: la politica di parte, il fallimento della N.I.S. srl, società comunale per Nevegal e piscina. Ex amministratori condannati, cittadini a pagare per errori politici: Tiziana Martire riflette sulla “mancanza di continuità nei progetti”.
LA LETTERA, riceviamo e pubblichiamo
A fronte della nota vicenda di abbandono degli amministratori precedenti e anzi, della messa in essere di meccanismi che hanno portato al loro rapporto legale, frinito male, questa di seguito, la mia versione dei fatti da persona, purtroppo, coinvolta. Un esempio di politica-contro anche a Belluno.
Accade anche a Belluno, nota città di gentiluomini nell’antichità, la lotta politica tra centrosinistra e centrodestra, ha prodotto il danno. La N.I.S. srl, vecchia società del Comune di Belluno, impegnata per lo sviluppo del Nevegal e per la gestione della piscina, venne scissa, a termini di legge, separando i due rami di cui era composta. Ovviamente, era in perdita prima, ma con l’oculata gestione del governo di centrodestra Prade che la ereditò, vi furono sforzi per portarla a pareggio in alcune parti. Insieme, una progettualità per un maggiore sviluppo soprattutto del Nevegal. Cambia il colore politico della città, si instaura il governo di centrosinistra Massaro, la gestione di quella questione viene trattata con non sufficiente attenzione non capendo l’importanza anche economica del progetto, non capendone nemmeno i passaggi dovuti all’impostazione del tutto. Senza
dare continuità a quel programma nelle intenzioni che aveva, per mera visione politica di parte. Durante l’amministrazione Massaro, il fallimento della società e la denuncia di responsabilità del governo precedente, in una mancata ottica di continuità dei progetti precedenti, e mancando anche di cura verso la Città a chi quei progetti si rivolgevano. La conseguenza: Sindaco, Assessore al bilancio e Amministratore della società, dopo varie traversie, vengono condannati al risarcimento di quello che viene qualificato come un danno erariale*.
Dov’è la lotta politica? È pensare che ciò che mette in essere una parte politica nella sua gestione, sia da demolire, una volta eletta l’altra fazione? E potrebbe anche starci, quello però che non si dovrebbe fare, è far pagare a cittadini che si sono prestati al governo di una città, azioni, conseguenti ad un modo irresponsabile nel trattare il pregresso. Perché a quel punto, ogni fazione diversa di colorazione politica che viene eletta, non si senta legittimata a massacrare chi prima si è prestato, per risultare migliori.
Tiziana Martire
* NOTIZIARIO giovedì, 11 Maggio 2023 “Crisi Nis: Prade, Martire e Benvegnù condannati dalla Corte dei conti”
La Corte dei Conti ha condannato l’ex sindaco Prade, l’ex assessore Martire e l’ex amministratore della Nis Benvegnù a risarcire il Comune di Belluno per un danno erariale di 405.324 euro, legato al fallimento della Nis tra 2010 e 2013. L’operazione contestata riguardava il travaso di fondi da un’altra società comunale per sostenere gli investimenti del Nevegal. L’ex sindaco Massaro sottolinea che la sua amministrazione ha agito correttamente: il fallimento ha evitato perdite maggiori e garantito la riapertura degli impianti e il pagamento degli stipendi. Anche l’attuale sindaco De Pellegrin riconosce la buona fede della giunta Prade.
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