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Germano Gerola, turista nell’Agordino scrive alla rubrica Dillo a Radio Più. Riceviamo e pubblichiamo. In coda il nostro servizio, oggi alle 10.15 e questa sera nel notiziario delle 20 lo speciale con i sindaci, Danilo De Toni (Alleghe) e Valerio Davare (Rocca Pietore).
LA LETTERA
Sono un turista lombardo che frequenta Alleghe assiduamente e che in passato ha già goduto della Vostra ospitalità nella rubrica Dillo a Radio Più. Scrivo di nuovo per una nuova questione, senza alcun intento polemico, ma per cercare di avviare un dibattito. Alleghe deve buona parte della sua fortuna turistica alla presenza del lago. Lago la cui immagine sta perdendo smalto. Mi riferisco al problema delle alghe, che personalmente non avevo mai osservato prima dell’estate 2024, ma che alleghesi doc mi dicono essersi già presentato anche in passato. Sembra che allora si fosse intervenuti con apposita macchina galleggiante. Inutile descrivere l’effetto pesantemente antiestetico dell’invasione di alghe sulla superficie lacustre. Alla luce dei cambiamenti climatici e del fatto che il problema probabilmente si presenterà sempre più spesso, pare necessario pensare a soluzioni efficaci ed evitare l’appannarsi dell’immagine del paese. A mio giudizio è urgente ricorrere di nuovo e senza indugi all’apposito natante meccanico, ma si potrebbero anche mettere in campo azioni di prevenzione. In alcuni laghi sono stati installati dispositivi che aumentano l’ossigenazione dell’acqua. A titolo di esempio, non per il lago intero, ma per determinate aree circoscritte, pare potrebbe essere utile anche un potente getto d’acqua in stile fontana. Degli esperti, meglio del sottoscritto, potrebbero dare pareri qualificati e immaginare soluzioni adeguate. Ma il problema delle alghe è correlato a quello del ridursi della profondità del lago, per i continui apporti di detriti da parte degli immissari, in particolar modo il Cordevole. Qui le soluzioni sarebbero certamente più complicate e costose, come quella di un bacino di sedimentazione a monte del lago. Un bacino in cui l’acqua del torrente immissario, rallentando la propria corsa, depositerebbe i detriti trasportati e da lì sarebbe molto più agevole prelevarli per lo smaltimento, prima del loro ingresso nel lago. Riassumendo, i problemi del lago balzano all’occhio di chiunque: quello meno pesante ma impattante alla vista, le alghe, e quello invece più complesso, l’incombente impaludamento. In casi simili, come a Molveno, Piediluco, certi laghi altoatesini, le amministrazioni si sono attivate e si potrebbe fare tesoro delle loro esperienze. Ma la domanda è: per il lago di Alleghe, esistono nelle amministrazioni competenti la consapevolezza di questi problemi e la volontà di porre rimedio? Almeno a partire da quel che sarebbe più semplice e immediato, ma iniziando anche a programmare interventi futuri più strutturali!
IERI SUL SITO DI RADIOPIU, DI MARINA DONA’
ALGHE SUL LAGO DI ALLEGHE: IL SINDACO DE TONI IN PERLUSTRAZIONE PER MONITORARE LA SITUAZIONE
ALLEGHE/ROCCA PIETORE Già da diverse settimane sul Lago di Alleghe sono affiorate delle fastidiose alghe color verde scuro, che vanno un po’ a guastare l’estetica di questo bellissimo lago formatosi dopo la frana del Monte Piz nel 1771. Nella giornata di domenica 29 giugno 2025, il sindaco di Alleghe Danilo De Toni, in perlustrazione sulle sponde del lago, in contatto anche col sindaco di Rocca Pietore Valerio Davare per fare il punto della situazione. Come afferma De Toni e condiviso da Davare, si auspica di riuscire a risolvere il problema.