BELLUNO
Due nuovi totem dotati di defibrillatore da installare in centro: questa la donazione fatta da privati ed associazioni al Comune di Belluno, con la mediazione del Lions Club del capoluogo.
Ai microfoni di RADIO PIU Pierenrico Lecis, consigliere comunale e membro del Lions club Belluno
È nata così la collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti, che ha coinvolto quattro farmacie (Baratto, Boco, Dolomiti, Pietrobon ex Perale) e che si è poi allargata all’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica di Belluno e all’Associazione “Martina Bonavera”, con il supporto della ONLUS We serve Lions. Grazie ai fondi raccolti, sono stati acquistati i due totem e un defibrillatore (il secondo è stato donato dalla SMA Service, società che ha fornito il materiale), che verranno presto installati in centro storico
L’assessore Marco Bogo
Con questa donazione, i defibrillatori in dotazione al Comune sono circa una ventina, distribuiti tra scuole, impianti sportivi e strutture comunali. La presidente del Lions Club Belluno, Luciana Zollino, ha sottolineato come questa donazione arrivi «alla vigilia dei festeggiamenti per i nostri 60 anni di attività e nel centesimo anno di attività del Lions International. Per ringraziare i donatori, realizzeremo una targa riportante i loro nomi che affiggeremo a lato dei totem». Per Luciano Tulimiero, presidente di AISLA Belluno, «il nostro impegno vuole essere un ringraziamento a tutta la città per il sostegno che ci dimostra in ogni attività che proponiamo». Per Alessandro Somacal, presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Belluno, «speriamo che questi defibrillatori non debbano mai essere usati, ma se anche venissero utilizzati una sola volta, e venisse salvata una vita, tutto l’impegno sarebbe ripagato». Francesco Bonavera, presidente dell’Associazione “Martina Bonavera”, ha sottolineato «la soddisfazione per l’obbiettivo raggiunto. Ora è importante formare gli utilizzatori di questi strumenti». Appello raccolto da Giorgio Mongillo, consigliere comunale e collaboratore della SMA Service, che ha rilanciato: «Bisognerebbe iniziare la formazione fin dalle scuole, magari dagli ultimi due anni delle superiori. In poco tempo e con pochi sforzi avremo una generazione formata all’utilizzo dei defibrillatori».
GALLERIA FOTO
- Tavolo conferenza (2)
- Tavolo conferenza (1)
- Luciana Zollino
- Lecis – Bogo
- Defibrillatore (2)
- Defibrillatore (1)