TREVISO E’ massima allerta in tutto il paese, soprattutto alle frontiere. Si cerca Edison Pula l’evaso dal carcere di Treviso. Il 27enne albanese, dopo aver segato con due lame le sbarre della propria cella del carcere di Treviso si è calato con le lenzuola ed ha superato un muro di 5 metri prima di far perdere le proprie tracce. Al momento senza esito le segnalazioni di ipotetici avvistamenti. Le ricerche sono ora estese a tutta Europa. Pula e il suo compagno di stanza (il terzo non ha partecipato all’evasione), hanno utilizzato le lame di due seghetti per rompere le sbarre. In quel momento nell’ala dell’evasione di guardia c’era solo un agente della penitenziaria.
Dopo la clamorosa evasione di alcuni detenuti stranieri dal carcere di Treviso il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE “punta il dito” contro i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria. Spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “Quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più”.Il SAPPE denuncia da tempo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza in organico di poliziotti penitenziari, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento”
IN CARCERE CARENZA ORGANICA, PER LA PENITENZIARIA SITUAZIONE INSOSTENIBILE
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BELLUNO Il terzo giorno per la FP CGIL nelle Carceri Venete, dopo Verona, Vicenza oggi la delegazione è approdata a Belluno. A parlare è Giampiero Pegoraro FP CGIL Veneto per la Polizia Penitenziaria che esprime solidarietà forti perplessità sulla sicurezza del Carcere Bellunese. “Dopo tre giorni nelle carceri venete, ci auspichiamo che non avvengano ulteriori eventi critici che compromettono l’ordine, la sicurezza e incolumità di lavoratrici e lavoratori” – continua Andrea Fiocco FP CGIL Provinciale Belluno




