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REDAZIONE Il gruppo consiliare Insieme per Belluno Bene Comune critica l’amministrazione De Pellegrin per la gestione del progetto sull’area dell’ex Agip a Baldenich. Accusano la Giunta di ignorare la netta opposizione della Frazione locale, esclusa anche dall’assemblea pubblica convocata il 29 luglio. Una partecipazione solo di facciata, secondo i consiglieri, con un progetto già deciso e pronto al voto in Consiglio.
IL DOCUMENTO
In vista del Consiglio Comunale convocato per il prossimo 31 luglio, l’amministrazione De Pellegrin è entrata in evidente agitazione. Il tema “caldo” è la questione dell’ex distributore Agip di Baldenich, da tre anni ormai ridotto ad un rudere dopo i “lavori di manutenzione” che nell’estate del 2022 hanno demolito la solidissima ala in cemento armato che dal 1955 caratterizzava l’ardito progetto dell’architetto Mario Baciocchi. Sindaco e Giunta, prima di arrivare in Consiglio, hanno convocato un’assemblea pubblica negli spazi parrocchiali del Don Bosco martedì 29 alle 18, con una prima forzatura di metodo: a fianco degli amministratori hanno invitato a presenziare e a parlare anche il privato che ha acquisito l’area ex Agip per trasformarla in un nuovo supermercato e che ha direttamente quantificato la perequazione dei ristori ambientali. Il sindaco, nel suo frettoloso comunicato del 23 luglio, tenta di controbattere dicendo che l’incontro del 29 consentirà di discutere la questione Ex Agip “in modo chiaro, esaustivo e non filtrato da interpretazioni di parte”. E poi fa parlare il privato direttamente interessato… Per non dire di quanto possa consentire il confronto una riunione che si trova di fronte un progetto pronto e confezionato, che dopo meno di 48 ore deve passare in Consiglio e dunque non ammette, nelle intenzioni dei proponenti, modifica alcuna. Avevamo infatti chiesto, dopo il ritiro della delibera al consiglio dello scorso marzo, di aprire una vera discussione partecipata sulla destinazione urbanistica dell’area: ci troviamo invece davanti ad uno spot fuori tempo massimo. Ma c’è di più. La madre di tutte le riforme del programma di De Pellegrin è stata la sbandierata creazione delle nuove/vecchie “Frazioni”, ciascuna con tanto di presidente/Capofrazione democraticamente eletto dagli abitanti della medesima. Ebbene, la “Frazione” di Baldenich (a suo tempo già quartiere) si era riunita, seguendo tutte le procedure previste, per discutere il progetto Ex Agip, il 28 giugno scorso, alla presenza dell’assessore delegato alle Frazioni, Marco Dal Pont, ed aveva espresso una plebiscitaria contrarietà al progetto, lanciando anche una petizione che ha raccolto 800 firme di cittadini altrettanto contrari, firme già depositato in Comune. La cosa ridicola, se non fosse terribilmente seria, è che a leggere l’invito alla riunione del 29 luglio non è prevista la presenza del Presidente della Frazione, che non compare tra gli invitati a parlare. De Pellegrin non crede già più nelle Frazioni che ha tanto voluto? Oppure è solo offeso e terrorizzato che la sua creazione, invece che assecondarlo e servirlo supinamente, abbia osato assumere vita autonoma, riflettendo -purtroppo inascoltata- appunto sui temi che debbono informare la pianificazione urbanistica? “Ascolteria” e Frazioni? Anche a Belluno si cominciano a vedere smottamenti e frane. E la causa siede a Palazzo Rosso.
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