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FELTRE Un compleanno che sa di montagna, storia e tradizione casearia. La Confraternita del Formaggio Piave D.O.P. compie quindici anni e per celebrare l’anniversario ha scelto il cuore della città, Piazza Cambruzzi, trasformandola per un giorno in un crocevia di sapori, cultura e teatro popolare. L’evento – previsto per sabato 17 maggio su invito – è pensato come una vera e propria festa identitaria,un modo concreto per riaffermare il valore di una delle eccellenze D.O.P. più rappresentative del territorio bellunese. Nel 2010, l’anno del riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta per il Piave, nasceva anche la Confraternita, spinta dal desiderio di far conoscere al mondo un formaggio legato indissolubilmente alla sua terra d’origine. Oggi il sodalizio conta 68 membri, tra cui anche soci onorari di rilievo. «Abbiamo contribuito in modo determinante alla nascita di una legge regionale per l’associazionismo enogastronomico, approvata nel 2017. È uno dei nostri traguardi più significativi», racconta con soddisfazione il presidente Fabio Bona. La giornata inizierà alle 9.30, con l’accoglienza nella chiesetta dell’Annunziata: un banco degustazione con tre eccellenze casearie locali – Piave Mezzano, Pennanera e Comelico – accompagnate da miele e mostarde. Alle 10.00 si terrà il saluto istituzionale nello spazio “Officinema”, seguito da un intervento del dottor Giancarlo Andretta, dal titolo intrigante: “Quando il formaggio era veleno”, un viaggio nei miti e nelle paure legati alla produzione casearia nel passato. A seguire, il tradizionale rito dell’investitura dei nuovi confratelli in abito cerimoniale. Seguirà la compagnia teatrale dialettale “Gli Anfibi Spaiati”, che porterà in scena “A dir formai… no se sbaglia mai”, spettacolo incentrato sulla memoria rurale. Concluderà la mattinata la benedizione dell’arciprete Monsignor Angelo Balcon. Pranzo a tema presso la storica Birreria Pedavena, in collaborazione con ENAIP Feltre, con menù dedicato alle varie stagionature del Piave. L’esperienza gastronomica sarà accompagnata da vini locali e dalla storica birra della vallata. «Siamo diventati un’Associazione di Promozione Sociale iscritta al RUNTS – sottolinea Bona –. Il nostro obiettivo resta quello di essere ambasciatori del territorio: tra i prati verdi delle Dolomiti e il resto del mondo, il Piave è molto più di un prodotto, è racconto, è comunità, è storia».
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