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BELLUNO Una comitiva di sei cittadini spagnoli, sorpresa a praticare canyoning abusivamente in Val Fogaré, è stata fermata e sanzionata dai Carabinieri Forestali del Nucleo Parco di Candaten di Sedico. Nelle ultime settimane, il territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi sta registrando un forte incremento del turismo e, come promesso, i Carabinieri Forestali hanno intensificato i controlli. Particolare attenzione è stata rivolta alla pratica del canyoning/torrentismo nelle zone del Torrente Cordevole, come la Val Fogaré e la Val del Mus, dove tale attività è assolutamente vietata poiché potenzialmente in grado di danneggiare le singolarità geologiche e morfologiche presenti. Le attività di pattugliamento lungo la S.R. 203 Agordina avevano già fatto emergere il fenomeno: nei primi giorni di agosto alcune persone, trovate con attrezzatura tecnica nei pressi dei parcheggi di Candaten e La Stanga, erano state identificate e invitate ad allontanarsi, indicando loro alternative fuori dal Parco. Nel fine settimana, a seguito di una segnalazione locale, è stata avviata un’operazione di polizia all’interno del Torrente Cordevole, culminata con il fermo di sei cittadini spagnoli sorpresi all’uscita della forra in Val Fogaré. Condotti in caserma, sono stati identificati e sanzionati per violazione del Regolamento del Parco, per un totale di 300 euro.
I CONSIGLI
Si osserva che la pratica del canyoning, o torrentismo, sta attirando sempre più turisti stranieri, in particolare da Spagna e Svizzera, spesso non informati sulle norme vigenti all’interno dell’area protetta. Nonostante le campagne di sensibilizzazione dell’Ente Parco e le chiare indicazioni presenti in molte guide online, l’attività resta vietata per preservare le caratteristiche ambientali e geomorfologiche di questi ambienti. Si invita pertanto a informarsi correttamente prima di intraprendere attività che possano avere un impatto significativo sull’ambiente naturale.
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