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BELLUNO Il 29 luglio sono stati segnalati sette focolai di Blue Tongue nell’area dell’Alpago, con circa 40 ovini e una ventina di yak deceduti. La malattia, causata da un virus trasmesso da moscerini Culicoides, colpisce tutti i ruminanti, ma in modo più grave pecore e mufloni. I bovini, invece, presentano sintomi lievi o assenti. Attualmente, il Centro di Teramo sta identificando il sierotipo virale responsabile, dato essenziale per un’eventuale campagna vaccinale mirata. La Blue Tongue non è pericolosa per l’uomo e non compromette la sicurezza alimentare, ma comporta importanti conseguenze economiche per la mortalità animale e le restrizioni commerciali. Le misure attivate comprendono il blocco temporaneo delle movimentazioni e trattamenti insettorepellenti sugli animali. Le restrizioni restano attive per 60 giorni dall’ultimo caso clinico. L’Ulss Dolomiti, in collaborazione con la Direzione Regionale Prevenzione, sta monitorando la situazione con la massima attenzione. Il commissario Giuseppe Dal Ben ha assicurato il pieno supporto agli allevatori, ribadendo l’assenza di rischi per la popolazione e l’impegno a contenere rapidamente l’epidemia.
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