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BELLUNO Durante la seduta del Consiglio Provinciale di Belluno, il Presidente Roberto Padrin ha aggiornato sulle azioni intraprese dopo la frana di Cancia a Borca, evento drammatico del 2009 che causò due vittime. Dal 2011 la gestione è passata alla Provincia, che ha investito 10 milioni di euro in interventi strutturali come briglie, consolidamenti e vasche di contenimento. Tuttavia, dal 2009 si sono susseguiti 19 interventi d’emergenza e le risorse iniziali si sono esaurite, spingendo a richiedere 12 milioni di euro per danni recenti, aggravati dalla colata detritica di giugno 2025. La Provincia ha stanziato oltre 2 milioni per lavori urgenti e monitoraggi, ma il numero esiguo di operatori (solo due nel settore difesa del suolo) rende difficile la gestione. Il Presidente Padrin ha criticato strumentalizzazioni politiche sui fondi, invitando a collaborare e portare soluzioni pratiche, soprattutto in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, per cui la sicurezza della Valle del Boite e della Statale 51 Alemagna è cruciale. Anche la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, ha sottolineato la fragilità crescente del territorio montano a causa dei cambiamenti climatici e l’importanza di un forte investimento nazionale per la difesa idrogeologica. Ha evidenziato che la sicurezza della strada Alemagna è fondamentale non solo per la popolazione locale ma per l’intero Paese, data la rilevanza delle Olimpiadi. Il Consiglio provinciale ha deciso di tenere la prossima seduta a San Vito per manifestare vicinanza alle comunità colpite, mentre si richiede un impegno più forte e coordinato per prevenire ulteriori emergenze e tutelare il territorio.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
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