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BELLUNO Prendendo spunto dalle recenti dichiarazioni del Sindaco di Pieve di Cadore, Sindy Manushi, apparse oggi sulla stampa locale (e pin precedenza sui social), la Provincia di Belluno puntualizza con fermezza alcuni aspetti del proprio operato relativamente alla frana di San Vito. «L’impegno della Provincia per il monitoraggio del versante è partito sin da subito – afferma il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo, Massimo Bortoluzzi – e prosegue in modo costante. Gran parte delle opere previste è stata già eseguita. Manca ancora l’installazione degli accelerometri, ma va precisato, come è facilmente intuibile, che si tratta di materiali tecnici molto specifici, con modalità di installazione particolari. Dare in successione date e scadenze approssimative sarebbe fuorviante e rischierebbe di creare ulteriore confusione. Nei giorni scorsi, come noto, una colata detritica ha inoltre danneggiato alcuni dei pluviometri già installati, rendendo necessario un intervento di ripristino ed allungando evidentemente i tempi. I lavori saranno conclusi (meteo permettendo) nell’arco di alcuni giorni; il sistema andrà peraltro poi consegnato ad ANAS, che provvederà al collaudo e alla messa in funzione per poterlo rendere efficace e rispondente alla doppia necessità di bilanciare la fruibilità della strada e la salvaguardia della sicurezza. Le soluzioni, sul campo, sono sempre molto più complesse che a tavolino”, sottolinea Bortoluzzi. «Strumentalizzare politicamente queste situazioni – dichiara il presidente della Provincia, Roberto Padrin – non giova a nessuno, nemmeno a chi le cavalca. La seduta del Consiglio provinciale convocata a San Vito di Cadore per martedì prossimo non è affatto soltanto simbolica: sarà, al contrario, un’occasione concreta per confrontarsi apertamente con i cittadini e gli amministratori locali, rendicontando puntualmente quanto è stato fatto e quanto ancora si intende fare». Il presidente Padrin ricorda infine che il lavoro della Provincia prosegue quotidianamente, anche lontano dai riflettori, con interlocuzioni istituzionali di alto livello. «Le molte riunioni con l’amministratore delegato di Anas, Gemme, e con altri rappresentanti nazionali e regionali – conclude – testimoniano l’impegno serio e spesso silenzioso che stiamo portando avanti per affrontare in modo strutturale e definitivo la questione viabilità in Cadore, una problematica secolare che merita da parte di tutti risposte concrete, non slogan. Certo, ci auguriamo che tutti, lo ribadisco ancora una volta, remino uniti nella stessa direzione». Le emergenze legate al dissesto idrogeologico sono peraltro molte e continue, non solo in Cadore. “Ieri siamo intervenuti, ultimo in ordine di tempo, a seguito del distacco del grosso masso sceso dal versante in valle di Schievenin, nel comune di Setteville. I nostri tecnici hanno effettuato un sopralluogo e stanno facendo le valutazioni del caso per andare poi a bonificare l’area. Uno dei tanti fronti aperti dove siamo al lavoro”, conclude il consigliere delegato Bortoluzzi.
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