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VOLTAGO
Dal prezioso archivio di Giuliano Laveder, storico e custode della memoria locale, riemerge un delicato documento datato 1909, capace di restituirci lo spirito di un tempo in cui la scuola era fulcro di comunità e rispetto. Si tratta di una lettera di ringraziamento scritta dagli alunni della scuola di Frassenè, un piccolo paese incastonato tra le Dolomiti bellunesi, indirizzata con tono commosso e formale al loro maestro e probabilmente anche alla comunità scolastica o a una figura benefattrice. In poche righe, vergate con calligrafia ordinata, i bambini esprimono “profonda riconoscenza” per l’attenzione ricevuta, l’educazione impartita e il sostegno morale e materiale ricevuto nel corso dell’anno scolastico. Una testimonianza toccante che mostra quanto i valori dell’istruzione, del rispetto e della gratitudine fossero già allora ben radicati, anche nelle realtà più piccole e montane. Questo documento, più che una semplice lettera, è uno specchio dell’epoca, dove i rapporti tra studenti, insegnanti e comunità erano improntati a una reciprocità autentica e al valore profondo della parola scritta. Laveder commenta così il ritrovamento. Un piccolo frammento di storia, custodito e riscoperto, che ci invita a riflettere sul senso della scuola, della memoria e dei legami umani.
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