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Fascicolo aperto contro ignoti. Mazzi di fiori lungo il Piave nel luogo della tragedia. La giovane studentessa di Colderù è morta per politrauma da schiacciamento.
BELLUNO
Un mazzo di fiori, un biglietto, un silenzio che pesa. Sul luogo dell’incidente, lungo le rive del Piave, qualcuno ha lasciato un segno per Gaia De Gol, la studentessa 15enne di Colderù travolta da un masso martedì pomeriggio mentre si trovava nei pressi del fiume. Una tragedia che finisce sotto la lente della Procura della Repubblica di Belluno. La magistratura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Un atto dovuto, spiegano gli inquirenti, per accertare se vi siano responsabilità nella gestione del luogo in cui è avvenuto il dramma, un’area che ricade comunque sotto la competenza di un ente pubblico. L’obiettivo è capire se ci siano state negligenze o mancanze nella messa in sicurezza della zona. Non sarà effettuata l’autopsia sul corpo di Gaia: le cause della morte sono purtroppo evidenti. Il medico legale ha confermato il decesso per politrauma da schiacciamento, compatibile con l’impatto del grande masso che l’ha colpita. Colderù e l’intero territorio piangono la perdita di una giovane vita spezzata troppo presto. Le indagini andranno avanti nei prossimi giorni per fare piena luce su quanto accaduto e, se necessario, individuare eventuali responsabilità.
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