12.30 E MEZZANOTTE GIORNALE RADIO PRINCIPALE, 1430 viabilita, 1630pomeriggio, 1830 sera DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 8 05 LA RASSEGNA STAMPA, DA 33 ANNI ALLA RADIO PIU’.
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OGGI ALLA RADIO: ALLE 10.20 – 1830 LEGGERMENTE di Luisa Alchini, 10.30- 1900 SPI CGIL quindicinale appuntamento. 15.10 ALCOOLISTI ANONIMI CHIUSURA CICLO 20.10 TRASMISSIONE INTERVENTO KAMEL LAYACHI E GIUSEPPE MILAN AD AGORDO AUDITORIUM VINCENZO SAVIO, DIRETTA DIFFERITA INTEGRALE DOPO LA METEO
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ROCCA PIETORE Si sono concluse alle 23 di ieri sera le operazioni di ricerca di un uomo di 76 anni di Corvara, la sua auto è stata ritrovata a Laste. L’uomo è stato ritrovato privo di vita.
CORTINA Detenuto domiciliare non rientra nell’abitazione all’orario previsto per fermarsi al bar del paese, denunciato dai carabinieri Dovrà rispondere di evasione dal regime di detenzione domiciliare cui era sottoposto C.G., cinquantottenne pregiudicato sorpreso al bar del paese in un orario in cui invece avrebbe dovuto essere chiuso tra le mura di casa. Erano le 12.20 circa di sabato, quando i militari della Stazione Carabinieri di Santo Stefano di Cadore, nel corso dei consueti servizi di controllo del territorio, hanno suonato al campanello di casa dell’uomo, ai domiciliari dal febbraio scorso per finire di scontare una condanna di 5 mesi e 10 giorni di arresto per un cumulo di pene in seguito a svariate condanne per guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di oggetto atto ad offendere, per verificare l’osservanza della misura detentiva cui era sottoposto. Doveva essere un regolare controllo di routine, durante il quale sarebbe stata eseguita un’ispezione dell’appartamento per escludere che il detenuto domiciliare fosse in compagnia di persone non autorizzate, ma quel giorno al campanello non ha risposto nessuno.
Non ci è voluto molto per rintracciare il soggetto in un bar distante qualche centinaio di metri dalla propria abitazione, mentre cercava inutilmente di farsi versare da bere dal banconista. Alla vista dei carabinieri si è consegnato senza né opporre resistenza né accampare inutili scuse, sapeva bene di dover rientrare nell’abitazione entro le 12.00, ma quel giorno aveva voglia di un drink e non ha resistito. L’uomo, autorizzato ad uscire dalle 11.00 alle 12.00 ogni giorno esclusivamente per assolvere ai bisogni di prima necessità, ha imparato a proprie spese che l’autorizzazione di cui beneficiava non includeva di certo la possibilità di una puntatina al bar per un drink con gli amici. La condotta infatti integra appieno il reato di evasione, del quale dovrà rispondere presto davanti l’Autorità Giudiziaria di Belluno, anche perché, sebbene nel caso specifico il detenuto non stesse ponendo in essere un comportamento contrario alle norme di vita comune, comunque era senza giustificazione in un luogo di ritrovo, quindi potenzialmente in grado di intrattenere rapporti con persone non autorizzate, in aperto contrasto con quanto prevede la misura alternativa della pena di cui beneficiava. Al termine delle formalità di rito, tenuto conto del fatto che il detenuto era nuovo a violazioni della misura detentiva, i militari hanno ripristinato il regime di detenzione domiciliare, riaccompagnando l’uomo all’interno della propria abitazione e limitandosi a denunciarlo in stato di libertà. Sarà quindi l’Autorità Giudiziaria a valutare se, a causa della violazione commessa, sarà opportuno revocare al detenuto il beneficio concesso e farlo tornare in carcere ad espiare gli ultimi giorni della propria condanna.
Crisi del latte. Dorfmann: “Marchio di qualità e revisione della Pac” ASCOLTA IL SERVIZIO DAL GR PRINCIPALE DI RADIO PIU:
QUESTA LA LETTERA CONSEGNATA A HERBERT DORFMAN dal portavoce degli Allevatori Bellunesi Gianni Slongo
Onorevole Dorfman , è con la disperazione nel cuore che le chiediamo di farsi portavoce presso la commissione agricoltura Europea della situazione, oramai giunta alla insostenibilità e quindi definitiva chiusura delle stalle Bellunesi. Prezzo del latte in caduta libera, ulteriore contrazione del mercato lattiero-caseario italiano degli ultimi mesi, incapacità del sistema politico di ricercare soluzioni di emergenza per il breve periodo e soluzioni territoriali a lungo periodo. Incapacità del sistema sindacale e di rappresentanza di costruire un potere contrattuale unico. Abbiamo chiesto alla regione Veneto,nell’ottobre scorso, con una lettera firmata dalle tre associazioni di categoria una richiesta di aiuto che alleghiamo, articolata in più punti; ebbene, a tutt’oggi non ci è stata data alcuna risposta. Abbiamo chiesto al governo , attraverso un emendamento sulla legge di stabilità, un contributo straordinario di dieci milioni di euri per salvare la zootecnia da latte nelle tre province montane non a statuto speciale (Belluno,Sondrio e Verbania); è stato stralciato. Chiediamo a lei On Presidente della commissione agricoltura Europea Phil Hogan, A lei, al quale è stato richiesto in sede di commissione Europea nel marzo del 2015, quale futuro avrebbero avuto le stalle della montagna Europea dopo l’abolizione del regime delle quote latte. Lei riferendosi alle stalle Irlandesi, rispose che tutte le imprese hanno il diritto di programmare il proprio futuro e che gli stati membri erano liberi di agire per tutelare le aziende delle zone montane. Quale futuro possono programmare oggi le stalle della nostra montagna? Con quali risorse dopo la chiusura delle stalle potremmo sfalciare i nostri prati preservando il territorio montano dal rischio idrogeologico e dal degrado inesorabile e definitivo? Questo è il disastro annunciato per il quale nessuno sta facendo nulla a partire dalla regione, al governo nazionale, alle associazioni di categoria . Alleghiamo la delibera che i comuni della provincia di Belluno hanno votato come sostegno alla zootecnia di montagna, tale documento esprime e riassume le nostre difficoltà e le nostre richieste.
Il governo proroga gli incentivi per l’efficientamento energetico per il triennio 2017-2019 Piccoli: “Strada obbligata, ma serve misura permanente. Misure basilari per lo sviluppo montano e dei territori più delicati” ROMA Il Governo, sulla base delle forti sollecitazioni dell’aula del Senato, si è impegnato a prorogare la detrazione fiscale del 65 per cento per interventi che aumentino il livello di efficienza energetica per gli anni 2017, 2018 e 2019. A darne annuncio è il senatore Giovanni Piccoli, firmatario di una mozione presentata durante la discussione sulla stabilizzazione degli ecobonus, la quale sollecitava lo stesso Esecutivo a rendere permanente la detrazione fiscale al 65 per cento. “L’alternativa”, afferma il senatore, “consiste nel riportare tale detrazione all’aliquota del 36 per cento, soglia che ha dimostrato di non essere un utile incentivo”, afferma Piccoli. “La detrazione al 65%, al contrario, consente l’avvio di un maggior numero di lavori e l’acquisto di un maggior numero di impianti e macchinari a basso impatto energetico rappresentando un impulso fondamentale agli interventi per l’utilizzo sostenibile della risorsa energetica. Proprio l’ecosostenibilità è un imprescindibile elemento di sviluppo non solo per l’economia nazionale ma anche per il Bellunese e per tutti quei territori contraddistinti da ecosistemi fragili e delicati”, sottolinea Piccoli. “Della questione se ne è parlato anche qualche giorno fa in un incontro che ho promosso e che trattava proprio il tema energetico degli edifici. Va valutato, a questo proposito, che gli edifici assorbono circa il 40 per cento del fabbisogno energetico totale e che ancora oggi più del 75 per cento del patrimonio immobiliare è caratterizzato da bassa o bassissima efficienza energetica”, i dati di Piccoli. “Le misure di incentivazione determinano effetti positivi in termini di qualità dell’aria, di emersione dei lavori dichiarati, benessere ambientale ed abitativo, ricerca ed innovazione e si stima un volume d’affari medio annuo di circa 5,2 miliardi di euro per il settore”. “Questo naturalmente rappresenta solo un primo passo. Occorre per il prossimo futuro rendere l’incentivo permanente e soprattutto attivare un tavolo di coordinamento degli strumenti di incentivo e sostegno. Oggi questo risulta indispensabile anche a seguito della constatazione che la materia energetica è irragionevolmente frazionata nell’azione di almeno quattro diversi Ministeri e che le diverse opportunità per il settore, che sono operative e concrete, presentano significative complessità gestionali le quali hanno bisogno di una competenza adeguata per poterle superare. L’argomento resta aperto e sicuramente bisognerà riprenderlo”, la conclusione di Piccoli.
QUARTA ASSEMBLEA BARD SABATO 16 APRILE A PEDAVENA Appuntamento sabato 16 aprile alle 15 in Sala Veranda della Birreria Pedavena per la quarta assemblea del movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti. Quella di sabato sarà l’occasione per il Bard di fare il punto della situazione sull’ultimo anno di attività, dalle elezioni regionali fino alla “questione elettività”, e per presentare e programmare le prossime iniziative del movimento; durante l’incontro, verrà illustrato anche il bilancio 2015 e sarà presentato ed approvato il nuovo statuto dell’associazione. Per chi fosse interessato, sarà possibile anche sottoscrivere o rinnovare l’iscrizione al movimento. Oltre ai rappresentanti del Bard, sul palco per gli interventi programmati saliranno gli esponenti dei movimenti autonomisti della Valtellina e una rappresentanza dei referendari sappadini; a chiudere la giornata sarà invece l’europarlamentare Herbert Dorfmann. “Sono presenze che confermano la bontà delle nostre azioni a difesa della montagna: – spiegano dal direttivo – le problematiche delle terre alte sono comuni dal Friuli alla Lombardia, dalla Carnia a Sondrio, ed è importante confrontarsi con queste realtà e trovare punti comuni d’accordo. Questo, oltre al supporto del “nostro” europarlamentare, ci convince a proseguire con forza e decisione lungo la strada verso l’autonomia del Bellunese; nemmeno un anno impegnativo come quello appena trascorso riuscirà a fermarci”. Dalle 20, poi, sempre in Birreria Pedavena, il movimento ha organizzato una cena per soci e simpatizzanti. Il costo sarà di 22 euro a persona e include un primo e un secondo a scelta, bevande incluse; per prenotazioni e richieste particolari (menù vegetariani o per bambini), è possibile contattare Silvano al 334/3699419 oppure mandare una mail a info@bellunoautonoma.regionedolomiti.it
BELLUNO Si è svolta questa mattina a Palazzo dei Rettori, sede della Prefettura, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica avente all’ordine del giorno la cerimonia di insediamento del nuovo vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni prevista per il giorno 24 aprile alle ore 16.00 presso il Duomo di Belluno. All’incontro, presieduto dal viceprefetto vicario reggente la Prefettura, Carlo De Rogatis, hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco nonché il sindaco di Belluno, il vice presidente della Provincia e i rappresentanti del SUEM 118 e della Diocesi. La riunione si è resa necessaria per esaminare le misure di sicurezza da adottare in occasione dell’evento, considerando il notevole afflusso di fedeli previsto. Al riguardo, verranno disposte dal Comune di Belluno modifiche alla viabilità con interdizione del transito veicolare e della sosta in Piazza Duomo, secondo modalità che verranno rese note dallo stesso Ente. La Questura appronterà uno specifico servizio per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e saranno altresì assicuRati da parte del SUEM 118 e dei Vigili del fuoco appropriati servizi per far fronte ad eventuali emergenze.
Successivamente, la riunione è proseguita alla presenza dei rappresentanti dell’Unione Montana Alpago e dei Comuni di Alpago, Chies d’Alpago e Tambre, con l’esame del progetto di ampliamento del servizio di videosorveglianza presentato dalla predetta Unione Montana. Al riguardo il Comitato ha espresso parere favorevole fornendo alcune indicazioni per il raccordo tra tale progetto e quello attualmente allo studio del tavolo tecnico istituito in Prefettura per l’integrazione al livello provinciale dei vari impianti di videosorveglianza
LONGARONE La 37ma edizione di Agrimont, la fiera dell’agricoltura di montagna, che si è chiusa domenica 10 aprile nel quartiere di Longarone Fiere Dolomiti, non ha tradito le attese confermandosi come degli eventi fieristici di assoluto riferimento per il settore. Oltre 13.000 visitatori solo nell’ultimo week end, il più intenso degli ultimi dieci anni, e un bilancio complessivo decisamente sopra la media, nonostante il giorno in meno di apertura, sono la testimonianza della bontà di una rassegna che ha chiamato a raccolta gli operatori del mondo agricolo, ma anche famiglie alla ricerca di prodotti e informazioni per la cura dell’orto, del giardino o la raccolta e preparazione della legna, oltre a macchine, prodotti e attrezzature, prodotti tipici di diverse regioni italiane e tutto ciò che fa di Agrimont un punto di riferimento consolidato per il mondo agricolo e della zootecnica. “Un ringraziamento particolare va sicuramente agli espositori – sottolinea Giorgio Balzan, presidente di Longarone Fiere – per la professionalità dimostrata e l’alta qualità dei prodotti esposti, nonché a tutti quelli che hanno contribuito alla presenza delle filiere, una rappresentazione diversa ma efficace della ricchezza e delle opportunità del mondo agricolo”.
APPUNTAMENTI DA OGGI A DOMENICA
DOMENICA GIORNATA ECOLOGICA A ROCCA PIETORE
NOVITA’ DALLA PROLOCO DI SOSPIROLO
AGORDO I Musici di Agordo diretti dalla professoressa Marina Nessenzia e accompagnati dalla pianista Silvia Tessari, sabato alle 20.30 nell’Arcidiaconale apriranno la Rassegna di Musica sacra promossa dalla Consulta Provinciale Bellunese dell’Asac. Accanto ai cantori della città una seconda formazione pluripremiata: il coro San Biagio di Montorso Vicentino, ospite d’onore della serata, diretto da Francesco Grigolo. Entrambi i cori spazieranno tra repertori di stili ed epoche diverse, mettendo in luce formazioni timbricamente differenziate: dal coro giovanile, al femminile, al maschile, al coro misto, un momento di elevazione spirituale e musicale al quale l’intera popolazione è invitata.
CAMPIONATI STUDENTESCHI
DI CORSA CAMPESTRE 2016
FASE NAZIONALE – Palmanova
12-14 aprile 2016
Il Veneto, rappresentato dall’Istituto Comprensivo A. Pertile di Agordo, è salito sul 2° gradino del podio nella categoria cadetti femminile.
SPORT Il 13 aprile 2016 a Palmanova in provincia di Udine, nella zona dei bastioni che circondano le mura della città, si sono disputate le finali nazionali di corsa campestre dei Campionati Studenteschi 2016, a cui hanno preso parte quasi 500 studenti, per la precisione gli iscritti erano 485, di ogni parte d’Italia, erano rappresentate tutte le 21 regioni italiane, per un totale di 234 istituti scolastici. Alla gara potevano partecipare le scuole che si erano classificate al primo posto nelle fasi regionali come squadra (punteggio dei primi tre atleti), e i vincitori individuali di ogni categoria. Le categorie ammesse erano quelle dei cadetti (anni 2002 e 2003), vale a dire 2^ e 3^ media; e degli allievi (anni 1999-2000 e 2001) dalla 1^ alla 3^ superiore. Per la categoria cadetti femminile (94 iscritte) il Veneto era rappresentato dalle ragazze dell’Istituto Comprensivo Antonio Pertile di Agordo, Camilla Comina, Chiara Conedera, Daniela Zuanel e Letizia Fontanive, che lo scorso 3 marzo nel parco di Villa Guidini di Zero Branco (TV), dove si è disputata la fase regionale, si erano classificate al primo posto. Il lotto delle concorrenti in gara, che si sono sfidate su un tracciato di 1.500 m., era particolarmente agguerrito ma la compattezza e l’omogeneità del gruppo delle studentesse agordine ha consentito loro di guadagnare la piazza d’onore alle spalle della compagine trentina della scuola di Tione. Individualmente le bellunesi si sono piazzate nel seguente ordine, Letizia 19^, Camilla 22^, Daniela 26^ e Chiara 38^.