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BELLUNO Dramma, un 73enne positivo all’alcooltest è stato fermato dai Carabinieri. E’ stato sanzionato e la patente tolta. Va a casa a Mel, in paese minaccia di fare un gesto terribile e poco dopo lo concretizza sparandosi. Nessuno lo aveva preso sul serio, oggi un paese lo piange.
RIVAMONTE Un 29enne di Rivamonte, Valentino Fontanive è stato arrestato a Venezia assieme ad altre 4 persone nell’ambito di un’operazione anti droga-party. E’ stato sorpreso nello stabile trasformato in laboratorio per la preparazione di droghe sintetiche. (ulteriori particolari sul gazzettino di oggi)
AGORDO Dopo l’ondata di furti degli ultimi dieci giorni gli agordini sono più attenti, tante le luci accese nel corso della notte. “Io non dormo di notte – racconta un’anziana di Taibon – di notte giro da una stanza all’altra con il telefono in mano, pronta a chiamare i Carabinieri al primo movimento sospetto”. Anche se Taibon è un Comune “previdente”, con l’ex sindaco Loretta Ben è iniziato l’imporante lavoro di coprire capillarmente il territorio con telecamere di ultima generazione. L’attuale sindaco Silvia Tormen ha fatto altrettanto nei primi due anni di mandato completando l’impegno. Oggi entrare in paese e non essere rilevati è impossibile. Tutte le strade sono controllate e le immagini arrivano diritte dove serve. In passato quelle telecamere sono state di grande aiuto alle forze dell’ordine, pare anche in occasione dell’ultima rapina ad una gioielleria in Valbelluna. Se le notizie trapelate sono corrette l’auto dei rapinatori sarebbe stata rivelata dal “grande fratello” di Via Paris Bordone a lato della regionale 203 agordina.
Anche il Comune di La Valle è ben protetto. “E pensare che mi sono preso anche gli insulti oltre alle risate, da alcuni cittadini di Agordo e La Valle – dice l’ex sindaco Tiziano De Col – sei anni fa come amministrazione ci siamo impegnati facendo installare ben 11 telecamere sul territorio comunale con un contributo del 70% della Regione. Aupisco che chi verrà sappia mantenerle in perfetta efficienza”.
Chi invece non ha alcuna telecamera lungo le strade comunali e nemmeno lungo la regionale 203 che attraversa la città è proprio Agordo, il Comune capoluogo. L’ex sindaco, Renzo Gavaz con il Consorzio Bim Piave la soluzione l’ha trovata, un contributo da 1 milione di euro per “cablare” la città dotandola di telecamere, tutto questo grazie al successo nel bando proposto dal Cnr. Da allora di anni ne sono passati quasi tre, ma dal palazzo comunale non è arrivata nessuna risposta. La minoranza ha spesso incalzato il sindaco, Sisto Da Roit, ma ogni volta le risposte non hanno avuto esiti concreti. Eppure Agordo è un centro importante e merita maggiore attenzione e sicurezza anche per la presenza sul territorio di una multinazionale importante come Luxottica.
CENCENIGHE Le sorprese per Alessandro Gaiardi, la cui villetta di Cencenighe sabato notte è stata visitata dai ladri, non sono finite al secondo piano dell’abitazione. “Infatti – racconta il giorno dopo Alessandro – solo la sera di domenica siamo entrati al primo piano e abbiamo trovato l’altra sgradita sorpresa, un altro appartamento a soqquadro, ma ormai i ladri quello che volevano lo hanno trovato nei gioielli di famiglia, nel denaro contante e, nelle banconote del vecchio conio, circa un milione di lire”. Oltre ai gioielli per almeno 50 mila euro, al denaro contante (circa 500 euro) e alla carta straccia della lira, ad Alessandro è stata rubata una medaglia di grande valore affettivo. “Sono anni che lavoro per il Cavalier Del Vecchio alla Luxottica di Cencenighe – racconta Alessandro Gaiardi – e nel quartantesimo mi era stata donata proprio dal presidente quella medaglia d’argento per sottolineare i miei anni di impegno lavorativo. La custodivo gelosamente, non ha un grande valore economico, ma nulla può sostituirla nei miei affetti”. Forse una cosa c’è che potrebbe sostituirla, quella per i 60 anni sempre con la stretta di mano del “paron”.
AGORDO L’Agordino trema per l’aggravamento del fenomeno dei furti in vallata, per Cencenighe si tratta di una ripresa di ciò che invece dopo gli episodi degli anni scorsi sembrava dimenticato. Ne è consapevolmente preoccupato anche il presidente dell’Unione Montana Agordina Fabio Luchetta. “Non solo io – dice il presidente – ma io con tutti gli amministratori siamo preoccupati per i fatti del fine settimana. La sicurezza del territorio è uno dei principi che abbiamo sempre avuto. Vedere mancare questa sicurezza logora, sia come amministratori ma anche come abitanti di un bellissimo territorio che inizia ad avere dei problemi”.
Avete già affrontato il problema attorno al tavolo di palazzo bianco in seno alla conferenza dei sindaci?
“Certo, anche in tempi non sospetti per fare il punto della situazione. Alcune amministrazioni come Taibon e La Valle hanno già preso dei provvedimenti installando le telecamere, sono impianti importanti. Altri Comuni si stanno muovendo in questo senso. Stiamo inoltre tastando il terreno per capire se mediante il Consorzio Bim Piave sia possibile dotare l’intero territorio in modo capillare con impianti di video sorveglianza. Ci stiamo lavorando, abbiamo approvato il bilancio qualche giorno fa ed è la via che vogliamo percorrere anche se è sempre una cosa negativa dover porre rimedio a tutto ciò, ma è la realtà e la combatteremo nel miglior modo possibile”.
L’Agordino ha punti di riferimento importanti nelle stazioni dei Carabinieri da Gosaldo a Cencenighe, da Agordo a Falcade e in Valle del Cordevole con gli uomini del Comando di Cortina, ma si ha la sensazione che il territorio non sia sempre “coperto” come vorrebbe la gente.
“E’ un discorso complesso, difficile, ne abbiamo parlato più votle con quanti lavorano nell’Arma. Si sa che è un problema soprattutto in una vallata estesa come la nostra – dice Lucheta – si sa anche che i Carabinieri soffrono della carenza di personale, è un problema grave, non non esclusivo del territorio Agordino, bensì di una zona ben più vasta. Ne abbiamo parlato più volte, dobbiamo essere di ausilio alle Forze dell’ordine investendo sulla sorveglianza per il bene dei cittadini ma anche perché servirebbe molto nelle indagini”.
ascolta l’intervista integrale al presidente Luchetta, prima di premere il play spegnere la radio dalla colonnina di destra cliccando il tasto stop
Ogni tanto se ne parla di riforma ma sa più di refrain elettorale che di reale intenzione. L’Europa costantemente ce lo chiede con insistenza ma noi facciamo finta di niente e preferiamo pagare sanzioni. Nel 2010 in parlamento si era iniziata la discussione sull’accorpamento dell’Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato. Se ne è parlato per alcuni giorni e poi….. silenzio assoluto ( e intanto sono passati ancora sei anni). Naturalmente la maggior resistenza ad eventuali riforme viene dai vertici dell’Arma, sicuramente Arma gloriosa, nata nel lontano 1814 come Corpo dei Carabinieri Reali ma, bisogna rendersi conto che da all’ora sono passati 202 anni. In questo lunghissimo periodo è cambiato tutto e, gioco forza, devono cambiare istituzioni e forze di polizia. La conferma è nelle cronache degli ultimi anni, nelle dichiarazioni di molti cui ancora non ha fatto seguito alcun cambiamento. O forse sì, quello del riconoscimento dei Carabinieri come quarta forza armata, una scelta però di segno opposto alla regia unica tra le forze dell’ordine. Il coordinamento tra le varie forze, tanto sbandierato, di fatto non è mai stato realizzato. In ordine di tempo, le parole più recenti sono state del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’Interno che, almeno nelle intenzioni sembrerebbero allinearsi con il resto dell’Europa: il superamento delle divisioni tra corpi con lo scopo comune della sicurezza. Perché da noi no ? Le caserme sul territorio ci sono ma se le stesse non hanno personale e mezzi a sufficienza non possono esercitare alcun controllo. In Francia la Gendarmeria, pur essendo un corpo storicamente simile a quello dei Carabinieri è stato messo al servizio del Ministero dell’Interno. E allora la domanda: perché lì è potuto accadere mentre da noi c’è una palese ostilità ? Credo poi che sia veramente ora di finirla ( come ho sentito ancora in un dibattito televisivo) il voler paragonare tutti questi “invasori” con i nostri emigranti di un tempo. I nostri concittadini andavano all’estero con tanta voglia di lavorare e, se non avevano una occupazione regolare venivano rispediti in Italia. Infine, un appunto sulla legittima difesa. Bisogna urgentemente cambiare la legge, ci vuole una legge chiara e non interpretativa, che tuteli il cittadino e non i delinquenti come avviene spesso attualmente.
BELLUNO Il grande impegno profuso dalla Polizia Stradale nel controllo al settore dell’autotrasporto, nel corso dell’ultima settimana ha consentito di accertare alcune significative violazioni, in parte commesse da vettori stranieri. I risultati conseguiti, a fronte di 788 veicoli controllati, di cui 50 dedicati a veicoli pesanti, sono stati positivi e comunque mirati a garantire la sicurezza nella circolazione stradale e la libera concorrenza in un settore di vitale importanza per la vita economica del Paese.
Oltre alle consuete violazioni alle norme del codice della strada: mancato uso delle cinture n° 13, uso del telefono n° 5, omessa revisione del veicolo n° 4, ritiro di patenti: per sorpasso su incrocio n° 2 e perchè scadute n° 8, sono state accertate nel complesso 222 violazioni, 37 delle quali in materia di autotrasporto, per lo più inerenti allo scorretto utilizzo del cronotachigrafo (lo strumento con il quale si controllano i tempi di guida e di riposo dei conducenti di veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 t.).
Fra queste significative sono state le seguenti: a) Una manomissione del cronotachigrafo, che comporta l’applicazione di due violazioni da 841,00 Euro (al conducente e al proprietario) e la sospensione della patente da 15 giorni a 3 mesi. b) La circolazione di un vettore rumeno, impegnato in un trasporto internazionale di merci, che ha violato la normativa in materia di tempi di guida e riposo, nella fattispecie non rispettava le previste interruzioni durante la guida. Lo stesso è pure stato sanzione per l’incompletezza della documentazione che accompagnava il carico, con l’applicazione della sanzione, in vigore dallo scorso 8 gennaio, di € 2.000,00. Entrambe pagate dal trasportatore per ottenere la restituzione del veicolo. c) merita attenzione anche il costante controllo, soprattutto nei fine settimana, che le dipendenti pattuglie della “specialità” compiono per contrastare la guida in stato di ebbrezza. Tant’è che nel week-end appena trascorso sono state ritirate 4 patenti di guida.
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01 FEBBRAIO, TONFO LUXOTTICA DOPO L’USCITA DI KHAN
FONDI COMUNI DI CONFINE, TEMPO DI MARCHI E RESTYLING…
BELLUNO Cambia la dirigenza dell’Usl 1 Belluno. Stamane il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno ha ufficializzato la squadra che amministrerà l’Azienda sanitaria e che avrà il compito di traghettarla verso l’Usl unica provinciale. Si tratta di Giovanni Maria Pittoni (Direttore sanitario), Rosanna Zatta (ambito Amministrativo) e Gian Antonio Dei Tos (Servizi sociali).
SAN TOMASO, NOVITà TRA LE STELLE DI LUISA MANFROI
AGORDO Il secondo trimestre all’Università Anziani Adulti di Agordo inizia oggi alle 15 in sala Don Tamis. Per la prima lezione salirà in cattedra Attilio Menia per parlare di “Expo 2015, il paradosso nel paradosso”. La prossima settimana gli studenti festeggeranno l’ultimo di carnevale con un brindisi, ma prima avranno modo di ascoltare la lezione del professor Vittorio Fenti su “I vulcani e l’uomo”. Nel corso del trimestre si alterneranno al tavolo dei relatori la dottoressa Rossella Dal Bò, Sergio Sacco, Claudia Cattadori, Silvia Tessari, Giuseppe De Donà, Dino Bridda, Liana Cavallet, Daniela Ganz, Linda Coldebella, Roberto Piol, Bianca Maria Da Rif, Maurizio Rebershak, Sergio Marsale, Alessandro Savio, Laura Ballis e Giovanni Sogne. Il 19 marzo è il termine ultimo per la presentazione dei testi dei corsisti per la partecipazione al quinto concorso creatività “Da giovane sognavo che…”. La sezione dell’Università anziani adulti di Agordo è attiva dal 1996 con lo scopo di aiutare i partecipanti ad avere fiducia della proprie capacità.
TERMINATA AL SETTIMANA DEI NON VEDENTI SUGLI SCI A FALCADE CON LA PROMESSA DI UN RITORNO GIà NELLA PROSSIMA ESTATE