I SINDACI ELETTI: FLAVIO COLCERGNAN (CANALE D’AGORDO), MAURO SOPPELSA (CENCENIGHE), GIUSEPPE CASAGRANDE (PIEVE DI CADORE), MARIO DE BON (SOSPIROLO)
audio
IL COMMENTO DI FLAVIO COLCERGNAN
IL COMMENTO DI GIULIA FIOCCO
IL COMMENTO DI MAURO SOPPELSA
ALLARME ALIANTE NON RIENTRATO
BELLUNO Attorno alle 19 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per sorvolare le montagne dell’Alpago, il Col Visentin, il Serva a seguito della segnalazione del mancato rientro di un aliante decollato nel pomeriggio dall’aeroporto di Belluno. Contestualmente è stato allertato anche il Soccorso alpino dell’Alpago, poiché l’ultimo ponte telefonico agganciato è quello di Tambre. I soccorritori si sono mossi con le auto nelle valli principali, e hanno provato a guardare con i binocoli i pendii di Dolada e Teverone, senza alcun risultato. Esito negativo anche dalle ricognizioni dell’elicottero del Suem e di quello dei Vigili del Fuoco.
GIOCONDO: LE RICERCHE CONTINUANO
OSPITALE Purtroppo ancora nessuna novità è emersa in merito alla scomparsa di Giocondo Ghirardo, il settantottenne di Vittorio Veneto (TV), partito di casa venerdì mattina senza lasciare indicazioni sulla propria destinazione, la cui auto è stata rinvenuta, a sera, parcheggiata all’imbocco della strada che porta in Val Tovanella. Scattato l’allarme alle 23, dalle ore successive sono iniziate le ricerche portate avanti da Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Sagf, Protezione civile e in parallelo dai carabinieri. Ieri mattina alle 7 c’è stato il ritrovo al campo base, posto a Davestra. Durante la giornata sono state individuate 19 aree, nella zona di Col de le Tosate sopra Termine di Cadore, affidate ad altrettante squadre che le hanno perlustrate a piedi assieme a tre unità cinofile. L’elicottero del Vigili del fuoco ha sorvolato l’asta del Piave, discesa dal gommone dei Saf fino a Longarone. Verificate anche due segnalazioni che non hanno avuto riscontro. Nessun aiuto arriva dall’individuazione delle celle telefoniche. Erano presenti oggi il Soccorso alpino di Longarone, Pieve di Cadore, Centro Cadore, Alpago, Prealpi Trevigiane, il Sagf di Auronzo e Cortina con un’unità cinofila, i Vigili del fuoco con personale Saf e due unità cinofile, la Protezione civile di Longarone. La ricerca riprenderà oggi alle 7. Giocondo è alto 1 metro e 70, pesa 90 chili, dovrebbe indossare un paio di pantaloni marroni, felpa blu con polsini rossi e calza stivali di gomma. Chiunque abbia sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
INCIDENTE SOTTO LA TOFANA
CORTINA Ieri mattina alle 10 l’eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è intervenuta lungo il sentiero numero 404 ai piedi della Tofana, dove un turista bulgaro, N.T.T., 43 anni, era scivolato su una lingua di neve, sbattendo sulla roccia e procurandosi la probabile frattura di una gamba. L’escursionista è stato raggiunto dal tecnico di elisoccorso sbarcato in hovering nelle vicinanze. Recuperato con un verricello di 50 metri, è stato poi trasportato all’ospedale di Belluno. Le due figlie e un amico, che si trovavano con lui, sono scesi autonomamente. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Cortina.
GRAVE UN CENTAURO AUSTRIACO
LONGARONE Un motociclista austriaco è ricoverato a Belluno, Ospedale San Martino, in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale accaduto oggi attorno alle ore 12 lungo la strada provinciale. 251 sopra l’abitato di Codissago, in direzione diga del Vajont. A seguito della caduta, altri motociclisti che lo seguivano, per non investirlo, finivano a terra riprendendo sucessivamente la loro marcia. Sul posto i Carabinieri di Ponte Nelle Alpi per i rilievi.
SOCCORSO SULLE CASCATE DI FANES
Cortina d’Ampezzo (BL), 09 – 06 – 18
Attorno alle 11.30 il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Longarone per un’escursionista che si era procurata un probabile trauma al ginocchio, mentre con altre tre persone si trovava nelle vicinanze delle Cascate di Fanes. Raggiunta da una squadra in jeep, E.C.L., 69 anni, di Brunico (BZ), è stata accompagnata fino alla strada, da dove si è allontanata autonomamente.
MALORE IN GARA
Val di Zoldo (BL), 09 – 06 – 18
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul percorso della Dolomiti Extreme Trail, sul sentiero numero 499 del Monte Ponta, per un’atleta colta da un malore dovuto alla stanchezza. E.C., 37 anni, francese, è stata recuperata con un verricello di 30 metri e trasportata all’ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso.
CARABINIERI: CONTRASTANO LE TRUFFE AGLI ANZIANI
FELTRE Negli ultimi tempi i Carabinieri di Feltre hanno condotto una importante attività di contrasto al fenomeno delle truffe e furti agli anziani, individuando e denunciando alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno gli autori di deprecabili fatti delittuosi commessi nei confronti di questa categoria di persone vulnerabili e particolarmente esposte alle malefatte di malintenzionati senza scrupoli, capaci di far cadere nella propria rete le loro vittime con articolati raggiri spesso mirati ad impietosire o ad ingenerare paure per pericoli inesistenti. In tale contesto sono state smascherate due donne di mezza età, entrambe straniere che, in concorso tra loro, nei mesi di aprile e maggio 2018, con condotte reiterate, sotto falso nome e rappresentando inesistenti difficoltà personali e patrimoniali, inducevano in errore un anziano vedovo di Feltre, al quale si erano proposte come collaboratrici familiari, facendosi consegnare la somma complessiva di euro 4.000,00 con la falsa promessa di restituzione. Inoltre, non è rimasto impunito il furto in abitazione commesso lo scorso 8 maggio, nella tarda mattinata, ai danni di un altro anziano di Feltre, ad opera di un uomo ed una donna che, presentatisi falsamente come assistenti sociali, distraevano l’ anziano, impossessandosi di denaro contante e monili ivi custoditi per un valore di circa mille euro. Anche in questo caso, a seguito di attività investigativa, sono stati individuati e denunciati i due, entrambi di origini campane e già conosciuti alle Forze dell’ordine per tali tipi di reati.
10 ANNI DI FARMACIA CUMUNALE A TAIBON, GRAZIE LORETTA
Il Consiglio Di Amministrazione della Farmacia Comunale di Taibon: Claudio Paganin presidente, Iva Manfroi e Carolina Soccol consiglieri, con la direttrice Donella Masoch, a 10 anni dall’inaugurazione dell’importante servizio per tutta la comunità sono grati all’allora sindaco Loretta Ben, alla prima presidente Mery Bulf e al primo Consiglio d’Amministrazione per l’importante e lungimirante scelta di dare al paese una Farmacia che dopo due lustri ha messo in evidenza tutta la sua imporanza anche economicamente.
Stamane festa a sorpresa per Loretta Ben nella redazione di radio Più
VIDEO
Fondi di confine, D’Incà (M5S): “Bisogna prestare attenzione alla montagna bellunese, altrimenti vedremo altre cento Sappada. Noi pronti a fare la nostra parte per aiutare le persone a vivere in montagna”
“Diversamente, e credo anche giustamente – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – vivremo altri casi come quello di Sappada, dove per non morire le nostre comunità sono pronte a sfidare il Governo, di qualsiasi colore politico, con l’aiuto della Costituzione”.
FONDI DI CONFINE «SERVE UN CAMBIO DI ROTTA»
Il cambio al vertice nella gestione dei Fondi dei Comuni di Confine viene salutato dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti con una speranza: «Non sia più una strumento politico-partitico, ma finanzi i progetti veramente strategici». «Il Fondo deve tornare nelle mani dei comuni confinanti e delle Province, per lavorare su progetti di sviluppo delle aree periferiche. – commentano dal movimento – Non è più accettabile che queste risorse vengano impiegate per sopperire alle mancanze della Regione e dello Stato, come invece purtroppo è stato fatto in questi anni e come alcuni sindaci vorrebbero continuare a fare». Troppi gli esempi sbagliati del passato: «Finanziare l’ospedale di Agordo è un progetto strategico? Certamente. Va fatto con i fondi di confine? Assolutamente no! È compito della Regione Veneto, che deve però sopperire ai tagli avuti negli anni di governo PD dallo Stato».Quale dunque il possibile sviluppo? «Innanzitutto, affidare la responsabilità del fondo ad un tecnico, e non ad un rappresentante politico. Alla gestione De Menech possiamo dare il solo merito di aver sbloccato il movimento dei fondi, e speriamo che per il futuro venga mantenuta questa tempistica, se non migliorata. Poi, il passo successivo deve essere una trattativa Regione-Governo sul tema dei trasferimenti agli enti locali: vanno ripristinati i fondi a comuni, province e regioni almeno ai livelli del 2008, così che ogni ente sia in grado di garantire i servizi necessari al suo territorio in modo da “liberare” gli 80 milioni di euro del FCC per progetti di sviluppo. Infine, l’autonomia, bellunese e veneta: si prospetta il voto alle Camere su questo tema nel 2019, quindi è tempo di lavorare per il trasferimento delle competenze e delle risorse prima a Venezia e da lì a Roma, oltre che per il ripristino dell’elettività dell’ente Provincia. Se non si rispetteranno questi passi, il Fondo dei Comuni di Confine sarà solo una soluzione per Roma per continuare ad ignorare la “questione montagna”, sottraendo risorse alla Province autonome di Trento e Bolzano. Finchè queste staranno al gioco…».
UNPLI VENETO “SBUROCRATIZZARE IL LAVORO DEI VOLONTARI”
TORNANO AD AUMENTARE I TEMPI DI PAGAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINSITRAZIONE
VENEZIA Dopo alcuni anni di progressiva diminuzione, ricorda la CGIA, dallo scorso mese di gennaio ad oggi sono tornati ad aumentare i tempi medi di pagamento della nostra Amministrazione pubblica . Se nel 2017 il compenso veniva corrisposto dopo 95 giorni dall’emissione della fattura – contro i 30 stabiliti dalla normativa europea che possono salire a 60 per alcune tipologie di forniture, come quelle sanitarie – nell’anno in corso la media è salita a 104 giorni. In altri termini, nessun altra Pubblica amministrazione (Pa) in Ue salda i debiti commerciali con tempi così lunghi. Rispetto alla media europea, ad esempio, in Italia i ritardi sono superiori di oltre due mesi (precisamente 63 giorni). Siamo maglia nera in Ue e nonostante le promesse fatte in questi ultimi anni – dichiara Paolo Zabeo coordinatore dell’Ufficio studi – gli enti pubblici continuano a liquidare i propri fornitori con ritardi inammissibili, mettendo in seria difficoltà soprattutto le imprese di piccola dimensione che, da sempre, sono sottocapitalizzate e a corto di liquidità. E sebbene da almeno 3 anni chi lavora per il pubblico ha l’obbligo di emettere la fattura elettronica, ancora adesso il sistema informatico messo a punto dal ministero dell’Economia non è in grado di stabilire a quanto ammonta complessivamente il debito commerciale della nostra Pa; una situazione surreale”. Alla luce di tutto ciò, alla CGIA sorge un dubbio: che attendibilità può avere un debitore, in questo caso lo Stato italiano, se non conosce nemmeno l’ammontare complessivo delle risorse che deve ai propri creditori, nonostante possa monitorare lo stato di avanzamento dei pagamenti attraverso la propria piattaforma informatica ? Alla CGIA ricordano che a seguito di questa situazione nel dicembre scorso la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione a causa del sistematico mancato rispetto delle disposizioni europee contro i ritardi di pagamento. Secondo gli ultimi dati riportati dalla Banca d’Italia nella “Relazione annuale 2017” (pag. 154-155), lo stock di debiti commerciali in capo all’Amministrazione pubblica italiana sarebbe sceso da 64 a 57 miliardi di euro. E in attesa che il ministero dell’Economia riesca a dimensionarli con esattezza, si stima, al netto della quota riconducibile ai ritardi fisiologici (ovvero entro i 30/60 giorni come previsto dalla legge), che le imprese fornitrici vanterebbero circa 30 miliardi di crediti dalla Pa. Va altresì sottolineato che dall’inizio del 2015 ha fatto il suo “debutto” lo split payment. Questa misura obbliga le amministrazioni centrali dello Stato (e dal 1° luglio 2017 anche le aziende pubbliche controllate dallo stesso) a trattenere l’Iva delle fatture ricevute e a versarla direttamente all’erario. L’obbiettivo è stato quello di contrastare l’evasione fiscale, ovvero, evitare che una volta incassata dal committente pubblico, le aziende fornitrici, che secondo Banca IFIS nel 2017 sono state circa 1 milione (**), non la versino al fisco. Il meccanismo, sicuramente efficace nell’impedire che l’imprenditore disonesto non versi l’Iva all’erario, ha però provocato molti problemi finanziari a tutti coloro che con l’evasione, invece, nulla hanno a che vedere. Vale a dire la quasi totalità delle imprese. “La nostra Pa – afferma il segretario della CGIA Renato Mason – non solo paga con un ritardo inaudito e quando lo fa non versa più l’Iva al proprio fornitore. Pertanto, le imprese che lavorano per lo Stato, oltre a subire tempi di pagamento spesso irragionevoli, scontano anche il mancato incasso dell’Iva che, pur rappresentando una partita di giro, consentiva alle imprese di avere maggiore liquidità per fronteggiare i pagamenti correnti. Questa situazione, associandosi alla contrazione degli impieghi bancari nei confronti delle imprese in atto in questi ultimi anni, ha peggiorato la tenuta finanziaria di moltissime piccole aziende”. Stando alle informazioni rese note dalla Ragioneria Generale dello Stato, attualmente il ministero dell’Economia ha informazioni “solo” sul 70 per cento circa dell’importo complessivo saldato ogni anno dalla Pa che si aggira attorno ai 160 miliardi di euro. Pertanto, ben 48 miliardi di pagamenti ancora adesso non transitano attraverso la piattaforma informatica. Pur essendo costretti a imporre per legge la fattura elettronica ai propri fornitori, moltissimi enti pubblici (almeno il 40 per cento del totale) utilizzano mandati di pagamento cartacei, non consentendo al ministero dell’Economia di certificare i ritardi e le somme non ancora liquidate. Tutto questo, stando alle disposizioni di legge previste nella legge di Bilancio 2017 e dai successivi decreti attuativi, dovrà cessare entro il prossimo 30 settembre; dal giorno successivo, infatti, tutta l’Amministrazione pubblica italiana (sanità inclusa) sarà obbligata a transitare sia in entrata sia in uscita attraverso la piattaforma Siope+. Ritornando ai dati sui tempi medi di pagamento, il confronto con i risultati dei principali paesi europei è impietoso. Se, come dicevamo più sopra, in Italia i giorni medi necessari riferiti al 2018 sono saliti a 104, in Spagna e in Francia ci vogliono rispettivamente 56 e 55 giorni per liquidare i fornitori. In Germania, invece, il dato è salito a 33 giorni, mentre nel Regno Unito si è attestato a 26
PRESENTATA LA CARTA ETICA
BELLUNO Presentata in Sala Bianchi la Carta etica dello sport adottata dal Comune di Belluno: allenatori, rappresentanti di società e presidenti delle federazioni sportive hanno seguito Etica…Mente…Sport, l’evento di illustrazione del documento, curato dall’assessore allo sport, Marco Bogo, e moderato dal consigliere comunale Giangiacomo Nicolini.
L’ASSESSORE ALLO SPORT MARCO BOGO
Dopo l’intervento del dottor Gianluca Rossi su “Etica e salute nella storia dell’uomo”; durante il quale si è ripercorsa la storia evolutiva della specie umana che ha portato l’uomo ad avere caratteri fisici e morfologici ideali per l’attività fisica («i vostri corpi non sono fatti per stare seduti ad ascoltarmi, ma per correre», ha riassunto scherzosamente, rivolgendosi ai presenti), spazio all’intervento di Luca Grion, filosofo morale e docente della Scuola di Politica ed Etica Sociale di Udine
LUCA GRION
Alleniamoci ad allenare” è stato invece il titolo dell’intervento di chiusura di Etica…Mente…Sport, a cura della psicologa e psicoterapeuta Chiara Forlin
CHIARA FORLIN
SCUOLA A TEMPO PIENO, ESPERIENZE DIDATTICHE E PROGETTI DI PLESSO
AUDIO
SERVIZIO PRECEDENTE GR 9 GIUGNO:
IL SALUTO ALL’ESTATE ALLA SCUOLA A TEMPO PIENO DI LA VALLE
LA VALLE AGORDINA Chiusura d’anno con festa ludico sportiva e pranzo agli impianti in località Conaggia per gli allievi delle scuole elementari di La Valle Agordina. Una festa che avrebbe dovuto svolegersi sotto il sole al campo di calcio, ma il meteo c’ha messo lo zampino, ovvero la pioggia e gli studenti della scuola a tempo pieno si sono “sfogati” con i loro giochi all’interno della scuola.
Abbiamo partecipato anche noi e con l’occasione E abbiamo parlato con gli istruttori della scuola
ALBERTO VIDAL
ANDREA BATTAIN
Anche quest’anno scolastico è stato caratterizzato da significative esperienze didattiche che hanno visto i bambini della scuola primaria di La Valle Agordina, a tempo pieno, in opera alla realizzazione di molteplici e svariate attività sia nelle singole classi che nei progetti di plesso
La media Rocca terza ai campionati nazionali di Trail-O svoltisi in Emilia Romagna. Questa mattina la premiazione a scuola in un contesto di festa per la conclusione dell’anno scolastico.
FELTRE Terzi dietro Puglia e Piemonte. Sono stati premiati oggi (09.06.2018), alla media Rocca, assieme a tutti i partecipanti delle attività sportive dell’anno, anche i ragazzi che si sono aggiudicati il podio ai campionati nazionali studenteschi di Trail-O che si sono svolti a Cesenatico dal 28 al 31 maggio scorsi. Il Trail-O è una specialità dell’orienteering che consente la partecipazione al gioco anche a chi si trova in condizione di difficoltà motoria in squadra assieme a chi non ha invece questa particolare difficoltà. La prova consiste nel saper individuare la lanterna corretta che è segnata su una mappa rispetto a quelle che si vedono sul terreno da un determinato punto di osservazione. Discriminante, oltre alla correttezza delle risposte, sono i punti sul tempo impiegato a dare la risposta corretta (massimo 60 secondi). Il percorso si snoda su strade bianche assolutamente accessibili anche alle carrozzine. La squadra era composta da: Grilli Michele cl. 1a A, Reghin Filippo cl. 2a B, Bona Aurora cl. 2a E, Bertelle Nicola cl. 3a C. “I nostri alunni si sono impegnati al massimo – dice il docente Paolo Rech che ha accompagnato i ragazzi assieme alla docente Valentina Valdetara – Del resto l’importanza della manifestazione travalicava il fatto sportivo in sé perché si è trattato di un momento di socialità soprattutto nei pomeriggi quando ci si trovava fuori dalle gare”. Tra le iniziative collaterali quella legata agli alberi e alle merende etniche: ogni regione ha portato in Emilia Romagna un sacchetto di terra per piantare un albero di ulivo, la media Rocca, in rappresentanza del Veneto, ha portato due ciottoli di roccia dolomitica e una forma di formaggio Piave. “Si tratta di un risultato importante per la nostra scuola – spiega la dirigente scolastica Viviana Fusaro che ha premiato i ragazzi – Soprattutto verso una disciplina che tende a unire e a esaltare il ruolo della solidarietà”.
“ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA”
ALPAGO “ALPAGO, TERRA DI GUSTO E TRADIZIONE”
Grande festa all’agriturismo Sant’Anna di Tambre d’Alpago per i 40 anni di attività; a festeggiare la ricorrenza con il titolare Diego Bortoluzzi anche il deputato di Forza Italia, Dario Bond.
VIABILITA’
FINO AL 15 giugno esclusi sabato e domenica dalle 7.30 alle 18 interdizione totale al traffico a Rivai di Arsie’ per asfaltatura stradale, dalle 18.30 alle 7.30 del giorno successivo possibile senso unico alternato regolato da semaforo.
FINO al 15 giugno lungo la provinciale 347 del Cereda e Duran senso unico alternato con semaforo in Comune di Gosaldo anche nei giorni festivi e prefestivi. per il ripristino barriere di sicurezza.
FINO al 3 agosto senso unico alternato regolato da semaforo lungo la provinciale 24 della Valparola in Comune di Livinallongo del Col di Lana compresi festivi e prefestivi anche infrasettimanali per consolidamento del corpo stradale.
FINO al 12 giugno sabati e domeniche escluso senso unico alternato a vista lungo la provinciale 638 di Passo Giau in Comune di Cortina d’Ampezzo
LO SPORT
TORNEO AGORDINO DI CALCIO
DI MARCO GAZ
Sventola la bandiera svedese sulla Dolomiti Extreme Trail: in Val di Zoldo vince Petter Restorp
Sventola la bandiera svedese sulla sesta edizione della Dolomiti Extreme Trail. Nella gara della Val di Zoldo, andata inscena sabato 9 e domenica 10 giugno, a imporsi è stato infatti Petter Restorp: lo scandinavo è stato il più forte di tutti nella prova più prestigiosa e massacrante, la 103 K: 103 chilometri di sviluppo per 7 mila metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo. Vigile del fuoco, classe 1977, svedese ma residente nella francese Chamonix, Restorp ha davvero impressionato: non solo per la vittoria ma per come la ha conquistata. In testa fin dai primi chilometri, dopo tre ore di gara ha sbagliato sentiero per poi ritornare su quello giusto. Scivolato dalla prima alla settima posizione, e persi oltre venti minuti, lo svedese non si è perso d’animo e chilometro dopo chilometro ha recuperato posizioni e minuti. Sul Monte Rite, ultima grande ascesa di giornata, Restorp ha messo nel mirino i due avversari che lo precedevano, il tedesco Matthias Dippacher e l’altoatesino Jimmy Pellegrini, per poi superarli nella successiva discesa. Negli ultimissimi chilometri, la situazione è rimasta incerta per poi sbloccarsi solo nel finale: sulla linea del traguardo di Forno (nuovo arrivo dopo che le prime cinque edizioni si concludevano a Pieve) a vincere è stato Restorp in 13h02’11”, con 3’37” di vantaggio su Dippacher e 6’10” su Pellegrini. «Stavo veramente bene e fin dai primi chilometri ho impresso alla gara un bel ritmo» spiega il vincitore. «Poi, dopo tre ore di gara, mentre stavo mangiando un gel, mi sono distratto sbagliando sentiero. Mi sono ritrovato a Pralongo, la località dove alloggiavo, rendendomi conto di aver sbagliato. Sono ritornato sui miei passi, senza perdermi d’animo e con il proposito di divertirmi comunque su questi fantastici sentieri. Minuto dopo minuto, ora dopo ora ho recuperato fino a raggiungere Dippacher e Pellegrini sul Rite. Poi li ho superati, ottenendo una bellissima vittoria».La prova femminile della 103 K ha visto il successo di Daniela Montelli: l’atleta emiliana ha portato a termine la propria fatica in 18h54.28, precedendo la polacca Magdalena Bien (20h54’22”) e un’altra italiana, Ileana Nogaro (20h59’59”). Oltre alla 103 K, la Dolomiti Extreme Trail ha proposto anche due altri tracciati, il 53 K (53 chilometri di sviluppo per un dislivello positivo di 3800 metri) e il 23 K, percorso quest’ultimo che si è snodato su un tracciato rinnovato che aveva nella salita al ghiaione del San Sebastiano, a 1700 metri di altitudine, il momento topico. Nella 53 K si è imposto l’altoatesino Ivan Paulmichl con il tempo di di 6h18’53”. Secondo e terzo posto rispettivamente per il cortinese Federico Michielli (staccato di 29’34”) e il trevigiano Daniele Bellè (33’31” il ritardo). Tra le donne, successo per la trevigiana Elisabetta Mazzocco, prima con il tempo di 7h42’35” (quindicesima assoluta). La piazza d’onore è andata alla svedese Johanna Edin, staccata di 2’29’37” mentre il terzo posto alla russa Maria Romanova, a oltre 15′. Nella 23 K i più bravi sono stati Lorenzo Cagnati, bellunese di Canale d’Agordo, e Martina Brustolon, atleta di casa. La Dolomiti Extreme Trail 2018 ha dato spazio anche ai giovanissimi: oltre 200 in gara nella Mini Dxt. Soddisfatto il comitato organizzatore, coordinato da Paolo Franchi e Corrado De Rocco. «È stata un’edizione record, siamo soddisfatti davvero» commentano Franchi e De Rocco. «Abbiamo avuto complessivamente al via 1200 concorrenti, provenienti da 39 nazioni. La cosa che più ci ha fatto piacere? Il fatto che gli atleti ci abbiano fatto i complimenti per il clima di accoglienza che hanno trovato lungo tutto il percorso. Da domani ci metteremo al lavoro per la settima edizione». Il dettaglio delle classifiche è disponibile al seguente link: http://www.dolomitiextremetrail.com/results.html
METEO
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A GIOVEDI
Precipitazioni: Fino a metà mattina assenti (0%); in seguito crescente probabilità di rovesci e temporali sparsi, temporaneamente diffusi al pomeriggio/sera (60/70%), isolatamente di forte intensità.
Temperature: Senza notevoli variazioni. Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 19°C, a 2000 m min 11°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 16°C, a 3000 m min 5°C max 7°C.
Venti: Da deboli a moderati per brezze nelle valli; in quota in intensificazione da deboli dai quadranti occidentali a tesi da Sud-Ovest alla sera, a 5-30 km/h a 2000 m, 5-55 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Fino a metà mattina locali, più probabili sulle Prealpi (30/50%); entro mezzogiorno probabili rovesci e temporali via via più diffusi (70/80%), in possibile attenuazione in serata.
Temperature: Minime stazionarie nelle valli, in calo in quota alla sera; massime in calo. Su Prealpi a 1500 m min 12°C max 16°C, a 2000 m min 10°C max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 13°C, a 3000 m min 3°C max 5°C.
Venti: Da deboli a moderati nelle valli; in quota in attenuazione da tesi a deboli da Sud-Ovest, a 5-25 km/h a 2000 m, 10-50 km/h a 3000 m.