GIORNALE RADIO PIU, 13 GIUGNO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
SANT’ANTONIO…. di Rivamonte, con i suoi cordoni benedetti
Auguri a tutti i toni e tonie….
INGRESSI NEL SITO IERI 3047 PAGINE VISTE IERI 5347
OGGI ALLA RADIO
805 LA RASSEGNA DELLA STAMPA
930GR MATTINA e Due Minuti Un Libro (ANCHE ALLE 17 30) QUANDO LA RADIO INCONTRA IL LIBRO. A SEGUIRE SPAZIO AUGURI
1030-1900 SPECIALE MENSILE Studio Dentistico Dotta dott. Galvano PREVENZIONE E CURE ODONTOIATRICHE. IN STUDIO IL DOTTOR GALVANO DOTTA
1100 COKTAIL MAGAZINE Federica Elmi
1230 GR PRINCIPALE E ALLA MEZZANOTTE REPLICA PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO O NEI TURNI LAVORATIVI DI NOTTE
1300 LE CLASSIFICHE DI Maurizio Melita
13 30 19 30 ROCK IN QUOTA Luca Carli
1400 Eventi Wawawiwowa CON MAGO ALESGAR, QUANDO LA RADIO RITORNA BAMBINA, IL PROGRAMMA PER GRANDI E PICCINI…
1500 LA METEO collegamento con il centro meteo di Arabba
1600 COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA Loris Scussel
1645 HIT PARADE STORIA DELLA MUSICA E TANTE emozioni Mirco Bencivenni
2010 GIGI SHOW Luigi Grandinetti Uno
LA METEO.
Precipitazioni: Fino al pomeriggio possibili rovesci e temporali sparsi (60/70%), in esaurimento in serata.
Giovedi 15 Tempo variabile/instabile, con nuvolosità irregolare più intensa nelle ore centrali, quando saranno maggiormente probabili rovesci e temporali sparsi. Clima diurno leggermente più fresco. Venerdi 16 Tempo abbastanza soleggiato e stabile, con cielo poco o parzialmente nuvoloso per sottile nuvolosità alta al mattino e per qualche modesto cumulo nelle ore centrali e pomeridiane, con rischio pressochè assente di fenomeni. Minime in calo e massime in ripresa nelle valli. Previsore: G.M.
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LA RASSEGNA STAMPA, IN ONDA ALLE 8 06 VIENE PUBBLICATA SU QUESTA PAGINA, OGNI MATTINA DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 9 00
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DOLOMITES BIKE DAY www.dolomitesbikeday.it
CHIUSURA STRADE: domenica 18 giugno
DOLOMITES BIKE DAY chiusura dalle ore 10.00 alle ore 15.00: da Passo Campolong
o – Arabba – Pieve di Livinallongo (SS48) – Passo Falzarego – (SP 37) Passo Valparola – San Cassiano – La Villa (SS244) – Corvara bivio direzione Passo Campolongo. Ai ciclisti si consiglia il senso antiorario, quindi da Passo Campolongo, Arabba, Pieve di Livinallongo in salita verso il Passo Falzarego
ASCOLTA LO SPOT, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON ARABBA FODOM TURISMO
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, il giorno 15 e 16 GIUGNO dalle 8.00 a FINE LAVORI verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a SAN TOMASO nelle VIE: VARE, AVOSCAN, SOT COLARU ‘. Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione. Per informazioni è possibile contattare il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999 (da rete fissa) oppure 0437/381299 (da mobile o per chiamate via internet). Per emergenze il numero del Pronto Intervento è 800 757678.
Veneto, Anas: senso unico alternato sulla strada statale 51 Bis “di Alemagna” in provincia di Belluno
Anas comunica che dalle 7 di domani, alle 19 di venerdì 7 luglio, con l’esclusione dei giorni festivi e prefestivi, sarà istituito il senso unico alternato dal km 11,350 al km 12,110 della strada statale 51 Bis “di Alemagna”. La limitazione alla circolazione si rende necessaria per consentire l’esecuzione dei lavori di ripristino della pavimentazione stradale. Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde, gratuito, 800 841 148.
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SOCCORSO TURISTA SPAGNOLO Ieri poco prima delle 13 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione della Marmolada, su richiesta di un turista spagnolo in difficoltà. X.J.A., 53 anni, incamminatosi lungo il sentiero Antermoia per raggiungere il Rifugio Serauta, aveva risalito il Piz Serauta, rimanendo bloccato senza poter più proseguire. Durante la ricognizione l’eliambulanza ha subito individuato l’uomo, che era illeso ed è stato recuperato con un verricello di 40 metri. Trasportato a Malga Ciapela, l’escursionista è stato affidato al Soccorso alpino della Val Pettorina – allertato per un eventuale supporto alle operazioni – che lo ha riaccompagnato alla sua auto.
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E’ MORTO DON LIVIO PICCOLIN, PER 30 ANNI MISSIONARIO IN BRASILE
E’ morto don Livio Piccolin, per una complicazione che ha aggravato le sue difficoltà di respirazione contro le quali lottava da parecchi anni. Don Livio era nato a Falcade nel 1945 ed era stato ordinato il 6 giugno 1972 dal vescovo Gioacchino Muccin. Il ministero sacerdotale lo aveva visto per un primo periodo in tre parrocchie della diocesi di Belluno-Feltre: vicario cooperatore di Agordo, dal 1972 al 1974, quindi di Sospirolo, dal 1974 al 1976 e poi parroco di Chies d’Alpago dal 1974 al 1981. In quell’anno la partenza per la missione “ad gentes” che pure conosce tre tappe. Dal 1981 è stato con i confratelli bellunesi don Aldo Giazzon, don Luigino Canal e Luciano Cason nella diocesi di Feria de Santana nello stato di Bahia, in Brasile; in quella diocesi dove è rimasto, anche dopo la partenza di don Giazzon e di don Canal, fino al 1989. Nel 1989, su invito del vescovo di Paulo Afonso don Mario Zanetta si è trasferito in quella diocesi, sempre nello stato di Bahia, sulle rive del Rio San Francisco. Dal 1989 al 2002 ha preso la cura di una zona missionaria, Gloria e Quixaba. A Quixaba, dove risiedeva, ha ricevuto la visita del vescovo di Belluno-Feltre Pietro Brollo tra il 1998 e il 1999.
Nel 2002 comincia l’ultima tappa della sua vita missionaria: è l’anno in cui don Piccolin è passato a Canudos, sempre in diocesi di Paulo Afonso (dove poi operarono don Vito De Bastiani e don Lucio Pante). Canudos è molto conosciuta nella storia della Chiesa brasiliana perché, alla fine dell’Ottocento, è stato il luogo dell’epopea di Antonio Conselheiro, un riformatore capace di radunare 20mila persone nullatenenti per un esperimento riuscito di comunità sociale e religiosa, di preghiera e di lavoro, alternativa alle miserie morali e materiali del Nordeste, ieri ancora maggiori di oggi. Questa esperienza, modellata sul Vangelo e sulla comunità degli Atti degli Apostoli, venne soffocata nel sangue dai poteri locali e dall’esercito governativo: Canudos fu distrutta nel 1897; resta nella storia sudamericana come bandiera di un’esperienza unica di riscatto dalla schiavitù e dalla marginalizzazione, e la parrocchia di Canudos ha il compito di coltivarne la memoria. Per don Piccolin gli anni di Canudos sono stati anni gli anni più incisivi, sia in riferimento al ricordo dell’esperienza di Conselheiro, sia per il ministero nelle comunità di base, sia nell’educazione del laicato alla politica per un progetto di liberazione.
«Don Livio aveva molto a cuore il Vangelo letto nelle comunità di base e in perenne confronto con la vita quotidiana – è il ricordo di don Luigino Canal, confratello nella missione – gli stava a cuore il protagonismo dei laici, che nelle sue comunità assumevano molti ruoli, anche di guida nella Parola di Dio. A Canudos ha aiutato a costruire la chiesa nuova e, con la chiesa materiale, ha accompagnato la crescita della Chiesa di persone». In diocesi di Paulo Afonso nei primi anni Duemila fu Vicario generale del vescovo Esmeraldo Farias de Barreto e, nel 2007, Amministratore diocesano al momento del trasferimento del vescovo Esmeraldo a Santarem in Amazzonia. L’attuale vescovo di Paulo Afonso Guido Zandron, di origini trentine, aveva visitato don Livio Piccolin giovedì scorso per portargli il suo saluto e la sua benedizione; al suo capezzale, durante la sua lunga malattia, anche i Vescovi Giuseppe Andrich e Renato Marangoni. Lucido fino all’ultimo (domenica 10, sera, aveva ricevuto la visita di don Luigi De Rocco, pure missionario “fidei donum” in Brasile negli anni passati), don Livio ha vissuto un ministero generoso e vissuto con tanta pazienza e fede nei problemi di salute dell’ultimo periodo. Le esequie saranno celebrate domani 14 giugno alle 15 nella chiesa arcipretale di Falcade.
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I COMMISSARI PER PIEVE DI CADORE E CENCENIGHE
Il Prefetto di Belluno, Francesco Esposito, ha nominato i Commissari Prefettizi dei Comuni di Pieve di Cadore e Cencenighe Agordino. La nomina si è resa necessaria a seguito del mancato raggiungimento del quorum nel caso di Pieve di Cadore, mentre a Cencenighe Agordino non era stata presentata alcuna lista per l’elezione alla carica di Sindaco.Il Commissario di Pieve di Cadore sarà il Viceprefetto Vicario della Prefettura di Belluno, Carlo De Rogatis, mentre a Cencenighe Agordino è stata nominata Alessandra Vinciguerra, Viceprefetto Vicario presso la Prefettura di Pordenone. Entrambi i Commissari, cui sono stati conferiti i poteri spettanti per legge al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio, resteranno in carica sino alla prossima tornata elettorale amministrativa.
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RIVAMONTE, DEON AL VIA, IL GRAZIE DI TODESCO
Giovanni Nino Deon è il sindaco di Rivamonte e il capo della sua squadra che ha definito “Appassionata e motivata”
dieci consiglieri tutti eletti con la sconfitta del quorum (378 votanti, percentuale del 59,104%): Ernesto Carlo Fossen (72 preferenze), Giuliano Laveder e Luca Fadigà 31, Paolo Domenico Torriglia 26, Francesca Gnech e Monica Canali 15, Emilia Sommariva 11, Fabio Guadagnin 9, Giacomo Bressan 8 e Alessandro Maguolo 5.
Il nuovo sindaco già ieri mattina ha preso possesso dell’ufficio del primo cittadino prendendo le consegne dall’uscente Valter Dario Todesco che ha rifiutato la seconda possibile legislatura.
“Grazie a quanti hanno avuto attenzione nei confronti del mio Comune e della mia amministrazione – dice l’ex sindaco Todesco – vorrei salutare e ringraziare tutti i miei colleghi della Provincia di Belluno, tutte le Istituzioni ed Enti per il lavoro svolto insieme in questi cinque anni”.
Il nuovo sindaco, già consigliere comunale nella passata legislatura all’indomani dell’esito elettorale ha parole soprattutto per gli elettori.
“Giusto ringraziare tutte le persone che sono andate a votare, a loro dobbiamo la bella vittoria. Bella perché siamo arrivati vicini al 60%, la gente ha capito il messaggio e l’inopportunità di consegnare il Municipio ad un commissario”.
Nulla di scontato?
“Io ero molto ottimista, perché in queste settimane abbiamo avvicinato molta gente, ho parlato per le strade, ho spiegato il programma e la gente ha sempre risposto bene. Nessuno mi ha mai risposto con frasi fatte del tipo non vado a votare perché non cambia nulla, o perché non ci credo e chissà per quali altri motivi. Anzi ho sempre sentito risposte convicenti e parole di incoraggiamento e fiducia. Per questo ero ottimista”.
Cosa le è stato chiesto dalla popolazione nel corso degli incontri di questi ultimi mesi?
“L’essenziale che vuole il cittadino è vivere bene nel suo Comune, le strade ad esempio dovranno essere messe in sicurezza. Poi c’è il territorio da valorizzare. Il paese è bello e merita di essere ben curato anche per dare il meglio a chi arriverà come ospite a Rivamonte”.
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE, CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI: ORA AVANTI CON LE FUSIONI E CON UNA NUOVA GOVERNANCE PER LA PROVINCIA
«Proseguire con la fusione dei Comuni e garantire alla Provincia un governo efficiente ed efficace che permetta di sviluppare politiche condivise a favore della competitività e dell’attrattività del territorio. Il che non significa soltanto trovare un nuovo Presidente, aspetto comunque non marginale, ma anche e soprattutto lavorare, d’intesa con le parti sociali, per definire un sistema di governance moderno e calibrato sulle caratteristiche e sulle specificità dell’area bellunese. Si tratta, insomma, di definire una nuova geografia amministrativa che sia realmente funzionale e che favorisca così una vera capacità di governo da parte delle autonomie locali».
E’ questa, per Confindustria Belluno Dolomiti, la sfida che i nuovi sindaci eletti domenica dovranno affrontare insieme ai colleghi già in carica e al (nuovo) primo cittadino del capoluogo che uscirà dal ballottaggio.
«Vedere che uno dei più importanti Comuni della provincia qual è Pieve di Cadore verrà commissariato perché non è riuscito a raggiungere il quorum per esprimere un sindaco – afferma il presidente dell’associazione industriali – è un segnale che, insieme alla sempre minore affluenza alle urne, non possiamo trascurare: è sì il sintomo di una disaffezione verso la pubblica amministrazione, ma anche l’ennesima conferma della necessità improcrastinabile di proseguire con l’accorpamento dei Comuni, anche al fine di migliorare la governabilità dell’ente di secondo livello. Le chiusure di alcuni candidati su questo percorso di ammodernamento del sistema bellunese delle autonomie locali risulta perciò tanto incomprensibile quanto miope e penalizzante per tutto il territorio provinciale, che invece mai come in questa fase storica necessita di un governo efficace e orientato ad attuare progettualità che ne aumentino la competitività e l’attrattività».
Alla presidente Daniela Larese Filon un sentito ringraziamento per il proficuo e importante lavoro svolto insieme negli ultimi mesi, a dimostrazione che pubblico e privato possono collaborare nell’interesse comune del nostro territorio».
«A tutti i sindaci neoeletti o riconfermati – conclude Luca Barbini – va dunque il mio plauso e l’invito a lavorare insieme, con senso di responsabilità e lungimiranza, a favore dello sviluppo sostenibile e inclusivo della montagna bellunese.
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AGORDO, LA CICLABILE CHE NON C’E’
Quella che un giorno sarà la ciclovia di Agordo punto di transito per Malga Ciapela in cima alla vallata e Bribano in Valbelluna, oggi è una strada a tutti gli effetti, s’incontrano podisti, famiglie con il cane, bimbi in monopattino, motociclette a volte in impennata, auto di tutti i tipi e qualche furgone.
Il pedone e il ciclista si arrabbia e ogni tanto volano parole grosse. Ma nessun cartello vieta il transito, la strada è stata asfalata da Veneto Strade come da contratto per la tangenziale e così farà anche per l’ultimo tratto dal campo di calcio verso Ponte Alto, ma solo quando l’ultimo pezzo di variante alle 203 agordina sarà terminato peraltro con i tempi che si sono ulteriormente allungati.
“Un giorno che la ciclabile sarà ufficialmente terminata – spiega il sindaco Sisto Da Roit- provvederemo a mettere la cartellonistica e le giuste indicazioni per il ciclista, potranno transitare solo i mezzi a motore autorizzati, ovvero i proprietari dei terreni che insistono lungo la ciclabile”.
Ma fino ad allora il pericolo è quotidiano per chi sfreccia sulla due ruote convinto di non incontrare mezzi a motore, peraltro a torto perché anche il cartello di “ciclabile” non è mai stato collocato, perché da Taibon in poi la ciclabile è solo una parola da campagna elettorale.
“Non mi risulta che auto e furgoni possano transitare – dice il sindaco Sisto Da Roit – lo possono fare solo i proprietari dei fondi, in zona c’è anche un’importante azienda agricola e la via di collegamento è un tratto di quella che sarà la ciclabile (asfaltata da Veneto Strade) e la comunale che si raccorda alla regionale 347 del Duran e Cereda in prossimità della rotonda di Brugnach, questo tratto di propietà comunale è una strada sterrata che porta alle varie proprietà della spianata sotto alla centrale Enel di Agordo. Anche per questa strada che incontra il nastro d’asfalto di Veneto Strade (la ciclabile che verrà) per Taibon a nord e per il campo sportivo a sud, non esiste nessun cartello di divieto o delimitazione al traffico.
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TAIBON_DOVE FINISCE LA CICLABILE
L’ufficio tecnico di Taibon nel corso dell’estate darà corso ai restanti pagamenti dovuti al cittadino a cui sono stati espropriati i terreni per la ciclabile. Parola del sindaco che risponde ad un cittadino che ha bussato alla porta del Municipio con in mano una lettera provocatoria. In via Strapont a Taibon dove finisce la ciclabile, perchè il tratto in Comune di Agordo è bloccato per corsi e ricorsi avanti al Tar, inizia la discussione tra Bruno Savio e, Silvia Tormen sindaco del paese che la ciclabile l’ha ereditata dalla Comunità Montana Agordina dell’ex presidente Luca Luchetta.
Il Savio di Taibon, chiede conto al Comune per quei terreni espropriati nel 2008 e pagati solo in parte, al sindaco ha scritto: “Propongo di stornare l’importo Imu dalla cifra che il Comune mi deve a saldo dell’indennità d’esproprio e degli interessi maturati”. Altrettanto provocatoriamente promette se il debito non sarà saldato “Di usufruire della pista ciclabile come parcheggio, fino a prova contraria il terreno è ancora di mia proprietà”.
La risposta del sindaco non si è fatta attendere “Non volendo innescare ulteriori polemiche – dice – mi limiterò a ricordare che Taibon ancora attende la costruzione di uno snodo fondamentale: mi riferisco al ponte sul Cordevole che ci unirebbe ad Agordo. Lo abbiamo richiesto e sollecitato sin dai primi mesi di mandato; di stagione in stagione la sua costruzione è stata rimandata. Un’opera che, per ragioni risalenti ad un passato nel quale le amministrazioni di oggi non erano presenti, ha avuto un percorso pieno di inghippi, rallentamenti, retrocessioni”.
Entrando nel merito delle lagnanze e delle proposte rivolte dal cittadino Savio, il sindaco è convinto che da un punto di vista particolare, Savio ha ragione. Ciò che descrive è reale ed il suo ragionamento ha fondamenta logiche.
“C’è un punto di vista più generale, però, che da amministratore devo adottare – dice la Tormen – che deve tenere in considerazione anche le regole del procedimento amministrativo. In questi quasi nove anni di odissea sono scaduti dei termini perentori, la mia amministrazione si è adoperata per adottare quegli che permettessero la reiterazione del vincolo di esproprio, proprio per consentire la chiusura di ciò che era rimasto in sospeso con i privati. Ricordo che l’80% dell’indennità di esproprio è già stata erogata agli espropriati nel 2014, come dichiarato da Savio stesso. Quanto alla proposta di scalare dall’indennità residua di esproprio la tassa Imu, gli uffici mi dicono che ciò non è fattibile””.
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MATTARELLA A MERANO – PICCOLI: “NON E’ MODELLO DI CIVILTA’ QUELLO CHE FA FIGLI E FIGLIASTRI”
“Nelle prossime ore scriverò una lettera al presidente Mattarella per invitarlo a Belluno. I bellunesi non possono più stare in silenzio di fronte all’ennesimo “inchino” dello Stato Italiano nei confronti dell’Alto Adige, ma soprattutto fare finta che non ci siano disparità di trattamento sempre più evidenti tra territori confinanti. Non è modello di civiltà quello che fa figli e figliastri!”.
Così si esprime il senatore Giovanni Piccoli all’indomani della visita del presidente della Repubblica in Alto Adige in occasione dei 25 anni dalla chiusura della vertenza altoatesina alle Nazioni Unite. “Mattarella dice che l’autonomia dell’Alto Adige è un modello di civiltà. E’ una sua opinione e la rispetto, ma un modello di civiltà non può essere causa di differenze tra cittadini dello stesso Paese, come avviene da decenni a questa parte”. “Mattarella compie gli stessi errori dei suoi predecessori, da ultimo Napolitano, ritenendo l’autonomia altoatesina come un dogma alla faccia di tutti quei territori ordinari che hanno le stesse caratteristiche, terre montane di confine con minoranze linguistiche al loro interno. Vorrei sapere dal presidente Mattarella perché quel “modello di civiltà” va bene solo per l’Alto Adige. Vorrei le motivazioni reali e non la solita scusa delle “ragioni storiche”, che ormai – francamente – non reggono più”. “Solo in questi giorni abbiamo toccato con mano alcune incongruenze di questo sistema: il dibattito sulla legge elettorale – al di là delle dinamiche strumentali dei partiti – ha evidenziato come già si stesse pensando a un modello separato per il Trentino Alto Adige. Le elezioni comunali in Sicilia, invece, ci dicono che a Palermo un candidato sindaco non va al ballottaggio se ottiene il 40 per cento dei voti contro il 50 per cento richiesto altrove. Sono due casi diversi di come questo Paese – nonostante la crisi strutturale – vada avanti a più velocità istituzionali senza una ragione precisa”.
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AVVOCATI SOFFOCATI DAI RICORSI DEGLI IMMIGRATI: Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Venezia convive da tempo con la gravosa situazione relativa alla gestione delle istanze di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, alla quale è chiamato ex lege nella sua qualità di Ordine Distrettuale. I numeri sono dati incontrovertibili e forniscono una concreta idea delle proporzioni di quello che sta divenendo un grave problema di gestione di risorse e mezzi. Nell’anno 2015 sono state presentate al Coa di Venezia n. 2086 domande di ammissione al gratuito patrocinio: di queste il 39% (n. 801 domande) è stato costituito da istanze relative a ricorsi proposti avverso provvedimenti di diniego di protezione internazionale. Nell’anno 2016 il numero delle domande di ammissione al gratuito patrocinio presentate al Coa di Venezia è più che duplicato avendo raggiunto il numero di 4779: di queste il 71,6 % é costituito da istanze relative a ricorsi proposti avverso provvedimenti di diniego di protezione internazionale. (n.3426 domande). Nella prima parte dell’anno 2017, fino al 9 giugno 2017, sono già state presentate 2.724 domande di ammissione al gratuito patrocinio: di queste l’ 78% é stato costituito da istanze relative a ricorsi proposti avverso provvedimenti di diniego di protezione internazionale. (n.2121 domande).
«Non rientra nelle competenze del Coa la valutazione sui motivi per i quali questi numeri sono aumentati né le conseguenze, anche patrimoniali, per l’Amministrazione statale che ciò ha comportato e comporta – spiega il presidente del Coa di Venezia l’avv.Paolo Maria Chersevani -. Ma quello che vogliamo portare all’attenzione della cittadinanza e delle Istituzioni è che il Consiglio dell’Ordine di Venezia e, conseguentemente, gli Avvocati Veneziani sono oggi chiamati ad assumersi l’onere amministrativo ed economico di garantire una efficace e tempestiva risposta all’utente, sia esso un cittadino italiano che chiede assistenza, ad esempio per una causa di separazione, ovvero un rifugiato che intenda ricorrere avverso il provvedimento prefettizio di diniego di riconoscimento del suo status giuridico. «Non è superfluo ribadire che il Consiglio dell’Ordine di Venezia è territorialmente competente per tutte le istanze di patrocinio a spese dello Stato riguardanti le impugnazioni avanti la Corte d’Appello, come pure avanti la Corte di Cassazione – aggiunge il segretario del Coa, l’avv.Giuseppe Sacco -. Ora, se il fenomeno della crescita esponenziale delle istanze di patrocinio a spese dello Stato ha avuto un forte impatto sull’attività del Tribunale di Venezia, che ha dovuto interessare della materia più Giudici anche non togati, distraendoli dal carico ordinario con conseguente prolungamento dei tempi processuali, per quanto riguarda l’Ordine di Venezia la situazione ha letteralmente travolto il nostro ufficio competente nel quale è destinata a tempo pieno una dipendente, alla quale è affidato il non certo facile compito di interfacciarsi con una utenza tra le più varie, e tre Consiglieri Delegati che esaminano nel merito ogni istanza.». Secondo il Consiglio degli avvocati veneziani le risorse di un Ordine professionale di medie dimensioni quale quello di Venezia sono insufficienti a dare una risposta sollecita ad una simile mole di richieste, e certamente non è possibile richiedere agli iscritti, che già affrontano un momento congiunturale della professione, di fronteggiare tali difficoltà assumendosi, ad esempio, i costi per l’assunzione di ulteriore personale. «La competenza territoriale dell’Ordine Distrettuale dovrebbe essere tenuta in debita considerazione anche dagli altri Ordini del Distretto visto che le istanze provengono da tutto il Veneto con assistenza, per la maggior parte dei casi, affidata a Colleghi appartenenti ad altri Fori ovvero Enti ed Organismi di assistenza fuori Provincia – conclude l’avv.Mario Scopinich, consigliere del Coa -. Abbiamo chiesto “aiuto” all’informatica dotandoci di un software dedicato attraverso il quale, accedendo al portale dell’Ordine, è possibile il deposito telematico delle istanze e della relativa documentazione ed attraverso il quale i Consiglieri Delegati possono richiedere le eventuali integrazioni documentali agli istanti, ma non basta». Delle domande presentate nel corrente anno fino al 9 giugno 2017, 2724 sono state presentate in forma cartacea delle quali 1188 dal 15 marzo 2017 sono costituite da istanze relative a ricorsi proposti avverso provvedimenti di diniego di protezione internazionale e già 2121 pari al 78% sono le domande telematiche delle quali per protezioni internazionali. «Non intendiamo sottrarci in alcun modo all’impegno di garantire efficienza e tempestività nella risposta alle esigenze dei “meno fortunati” – aggiunge infine il presidente Chersevani – ma, al fine di migliorare il servizio, abbiamo bisogno di ogni possibile supporto da parte degli altri Ordini del Distretto e dalle Pubbliche mministrazioni al fine di fronteggiare quella che non può ormai considerarsi una emergenza ma piuttosto un fenomeno in via di esponenziale incremento che deve trovare una risposta coerente e proporzionata».
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FRANCAVILLA, LA FESTA
Giornata di festa per il cavalier Luigi Francavilla, perché gli 80 anni vengono una volta sola e portarli con spirito giovanile e tanto orgoglio è motivo di grande festa, anche alla presenza di un amico di vecchia data, Leonardo Del Vecchio ieri mattina si è fermato ad Agordo. Alle 11.30 nel cielo di Agordo il grande elicottero Luxt dai quattro immensi vetri. Del Vecchio ha quindi raggiunto la sede di via Valcozzena per continuare la festa iniziata di buon mattino. Luigi Francavilla ha compiuto 80 anni, con Del Vecchio ha contribuito a fare di Luxottica quello che oggi è il colosso mondiale dell’occhiale. Pugliese del ’37 di madre veneta, Francavilla dopo un’esperienza in Svizzera, nel 1961 chiamato da Del Vecchio tra le Dolomiti Agordine, trascorreva le sue giornate in un piccolo laboratorio di Agordo, oggi un grande stabilimento di colore azzurro su più piani e livelli. Da allora Luigi Francavilla non ha mai abbandonato l’azienda, puntuale ogni giorno entra nel suo ufficio, mattina e pomeriggio. Oggi è vicepresidente di Luxottica Group, presidente di Luxottica Srl, cavaliere e cittadino onorario di Dongguan in Cina nel polo produttivo di Luxottica. Da tempo Luigi Francavilla è impegnato anche sul territorio con imponenti investimenti per il futuro turistico di Alleghe e dell’Agordino. “Perché ci credo – ha detto Francavilla – ma gli agordini si devono aprire di più, così come anche la vallata”.
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FELTRE_MONTE AVENA 2017 Giovedi alle 18.30 a Palazzo Guarnieri a Feltre inaugurazione della mostra”Il genio e l’ingegno”, dopo il taglio del nastro brindisi con l’edizione speciale della birra dedicata al MONDIALE DI PARAPENDIO e visita alla mostra con guida, gli ideatori Girolamo Covolan e Ivano Morgan. altre informazioni sul sito, www.monteavena2017.org
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RIVARON “Rivaron”, la competizione di corsa in montagna di Rivamonte da quest’anno è gemellata con la cronoascalata a Malga Foca di La Valle Agordina e per la gran combinata sono già in corsa i vincitori della prova di domenica: Valentino De Nardin e Patrizia Zanette, ma anche i tanti atleti che hanno trionfato nelle categorie per i più giovani.
Classifica maschile: 1. Valentino De Nardin 37.57, 2. Danilo Scola 38.45, 3. Valentino Costa 38.57, 4. Igor Palla, 5. Morris De Zaiacomo.
Femminile: 1. Patrizia Zanette 44.55, 2. Stefani Sattini 48.04, 3. Alessandra De Zaiacomo 51.25, 4. Roberta Balcon, 5. Daniela Zasso.
Over 50 maschile: 1. Renzo Deola 39.52, 2. Mario De Biasio 40.17, 3. Ivano Marcon 40.59.
Femminile: 1. Marina Savio 57.17, 2.Giacomina Soppelsa 1.03.29, 3. Viviana Pilat 1.04.19.
Under 17 : 1. Daniela Zuanel. Under 14 maschile: 1. Andrea De Cassan, 2. Federico Milani, 3. Diego De Bertolis. Under 14 femminile: 1. Giulia Vedana, 2. Ilaria Schena, 3. Martina Scola.
Under 10 maschile: 1. Martin Farenzena, 2. Mosè Della Lucia, 3. Tommaso Serafini. Under 10 femminile: 1. Alissa Friz, 2. Matilde Rosso, 3. Martina Brancaleone.
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CORSA IN MONTAGNA
Seconda edizione di “Corri QuantInsieme”, pedonata non competitiva.
Insieme si può, il Gruppo Sportivo Quantin e l’associazione ASSI organizzano la seconda edizione di “Corri QuantInsieme”, camminata ludico motoria. L’evento si terrà sabato 24 giugno a Quantin (BL) presso la struttura sportiva locale, con partenza alle ore 19.00. La quota d’iscrizione è di 8 euro e comprende un buono pasto e un gadget; iscrizioni dalle 17.30 del giorno stesso. Si potrà cenare presso la struttura dalle 19.00; dalle 21.00 serata di musica con Roby. Il ricavato dell’evento sosterrà un progetto del volontario Andrea Franzini da anni impegnato in prima linea per la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti di Abaetetuba (Nord Est del Brasile). Nel periodo di vacanza da scuola gli studenti rischiano di rimanere in strada, disorientati e vulnerabili alla violenza, ai traffici di droga, al lavoro minorile. Il progetto si prefigge di mantenere vivo il coinvolgimento dei ragazzi scongiurando il loro abbandono, attraverso attività sportive, ludiche ed educative. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi tempo atmosferico, la festa si svolge sotto una struttura coperta con parco giochi per i bambini.Info iscrizioni: Mery – 349 2730303 e Daniela – 347 3563988. Info percorsi: Renzo – 339 8071366.
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VOLLEY
C’è chi, come Livio De Nardin, non ha mai smesso di credere nelle potenzialità della pallavolo ad Agordo. Non sono mai stati raggiunti campionati che riempiono il palazzetto, ma a Livio poco ha sempre importato e poco importa, lo muove la passione, il ricordo del suo rapporto da ragazzino con il volley nella vecchia palestra delle scuole medie e quindi è un continuo rivivere quei momenti e lo fa da anni perché di generazioni De Nardin ne ha cresciute parecchie e l’ultima gli ha dato una soddisfazione che lo ripaga di tanti sacrifici.
Infatti, le ragazze dell’Agordo Volley hanno ottenuto la promozione dalla terza alla seconda divisione. Sabato a Montebelluna si sono tenute le premiazioni della Federazione Italiana Pallavolo Belluno-Treviso. Sono state premiate tutte le squadre che in questa stagione hanno ottenuto la promozione e tra queste appunto anche le ragazze di Livio De Nardin.
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CAMPIONATO AGORDINO, IL PUNTO
Questa la situazione dopo la quarta giornata
Girone A. Risultati: Vallada – Canale 4-0, Voltago – Rivamonte 4-3, Alleghe – Cencenighe 0-2, Fodom – Le Ville 2-0. Classifica: Fodom 10, Voltago 8, Le Ville, Cencenighe e Vallada 7, Rivamonte 4, Canale 1, Alleghe 0. Prossimo turno: Alleghe – Voltago, Canale – Le Ville, Vallada – Rivamonte e Cencenighe – Fodom.
Girone B. Risultati: Taibon – Agordo2009 2-1, Atletico Caviola – Gosaldo 0-2, Caprile – Frassenè 0-1. Ha riposato il La Valle. Classifica: Agordo2009 7, La Valle*, Frassenè*, Taibon* e Gosaldo 5, Caprile* 4, Atletico Caviola 0 (* una partita in meno). Prossimo turno: Gosaldo – Taibon, Caprile – Agordo2009, La Valle – Frassenè. Riposa Atletico Caviola.
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CALCIO GIOVANILI_SABATO SI GIOCA
E’ iniziata lo scorso sabato la 24^ stagione del campionato Agordino giovanile, “Memorial Gabriele Orzetti”. Alleghe, Canale, Cencenighe, Taibon, La Valle, Le Ville e Fodom sono le 7 squadre iscritte che si daranno battaglia nel torneo di qualificazione per conquistare un posto nella semifinale già calendarizzata per il 27 luglio a La Valle. Dopo i primi 60′ di gioco, La Valle, Canale e Alleghe viaggiano a punteggio pieno. I campioni in carica del Fodom iniziano con il piede sbagliato e incamerano un punteggio tennistico alla prima di campionato, per il Taibon i giochi iniziano il prossimo fine settimana dopo il turno di riposo. Il La Valle umilia i ragazzi Fodom con un secco 6-0, il fattore campo-Conaggia ha aiutato i padroni di casa. Tripletta di David Del Chin, doppietta per Tommaso Marcon e un gol di Hansel Benvegnù. Il Canale di Massimo Murer incamera i primi 3 punti nella trasferta di Cencenighe dopo una partita combattuta. A decidere il match la doppietta di Mihailo Bubalo. L’Alleghe di Sergio Da Tos fa il colpaccio, bella vittoria degli alleghesi contro un Le Ville che non è stato impeccabile in fase difensiva. A Sottoguda i padroni di casa giocano meglio nella prima frazione e trovano il gol con Marco Spagnoli, Il caldo incide sulla prestazione della ripresa ma l’Alleghe raddoppia con Fabio Donà. I risultati della prima giornata: La Valle–Fodom 6-0, Cencenighe–Canale 0-2, Alleghe – Le Ville 2-0. Ha riposato il Taibon. Classifica: La Valle, Canale e Alleghe 3, Fodom, Le Ville, Taibon* e Cencenighe 0 (*una partita in meno). Prossimo turno: Le Ville–Cencenighe, Taibon–Alleghe e La Valle–Canale. Riposa il Fodom.
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CALCIO_ CAMPIONATO AGORDINO FEMMINILE_DOMANI SI GIOCA.
Il torneo Agordino con il nastro rosa apre a 5 formazioni: Alleghe, Fodom, Taibon, Le Ville e Voltago hanno affilato le armi per la conquista del titolo. 10 giornate, andata e ritorno, con finali in programma il 29 luglio sul campo di Sottoguda. Primi due scontri e subito due pareggi. A Voltago termina 0 a 0 la sfida tra le padrone di casa e il Taibon. Poche emozioni e nessun gol all’esordio di queste due formazioni. Di tutt’altra pasta la sfida tra Alleghe e Le Ville. Dopo una fase di studio l’Alleghe trova il vantaggio con Da Rech. Nella ripresa il Le Ville entra in campo agguerrito e pareggia i conti con Bien. La stessa Bien firma la doppietta di giornata. Le padrone di casa non ci stanno e riescono a pareggiare i conti con Franceschini dopo un’azione corale.
I risultati del primo turno: Voltago – Taibon 0-0, Alleghe – Le Ville 2-2. Ha riposato il Fodom. La classifica: Voltago, Taibon, Alleghe e Le Ville 1, Fodom* 0 (*una partita in meno). Prossima giornata: DOMANI alle 20 Fodom-Le Ville e Voltago-Alleghe. Riposa il Taibon