GIORNALE RADIO PIU, 17 AGOSTO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
PAGINE VISTE IERI SUL SITO DI RADIO PIU: 6 876
FOTO COPERTINA. COL IN FESTA.
OGGI ALLA RADIO
ALLE 8.05 RITORNA PUNTUALE LA RASSEGNA DELLA STAMPA QUOTIDIANA
IL GIORNALE RADIO E’ IN ONDA ALLE 9.30 (CRONACA METEO), 12.30 (EDIZIONE PRINCIPALE), 14.30 (CRONACA VIABILITA’), 16.30 (POMERIGGIO), 18.30 (SERA) E ALLA MEZZANOTTE IL GR PER CHI CI ASCOLTA DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO.
ALLE 11 E ALLE 00.30 Federica Elmi, COCKTAIL MAGAZINE,
1030 SPECIALE PALIO DEI 100 IL PALIO DI AGORDO, IN DIALETTO LADINO, DI DAVIDE CONEDERA
13.30.18.30 ROCK IN QUOTA Luca Carli 16.45 Mirco Bencivenni HIT PARADE STORIA
NEI GR E NELLA RASSEGNA STAMPA LA STORIA DI MEGGIE, L’ASINELLA SBRANATA DAL LUPO A PASSO PORDOI.
CRONACA DAI GR DI RADIO PIU: 9.30, 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 E MEZZANOTTE
aggiornamento pomeriggio
BELLUNO PREFETTURA
Nel corso della mattinata odierna, in Prefettura, si è tenuta una riunione della “Unità di ricerca” istituita secondo le previsioni del locale piano provinciale per la ricerca di persone scomparse, con lo scopo di fare il punto sulle attività coordinate volte al rintraccio della Sig. Carla FREDDUCCI, allontanatasi per una escursione in Val di Zoldo nei giorni scorsi e della quale, dopo una richiesta di soccorso al 118, non si hanno avute più notizie.
All’incontro, oltre al personale della Prefettura, erano presenti il Sindaco ed il Comandante della Polizia Locale del Comune di Val di Zoldo, i rappresentanti della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica “SUEM” e del Soccorso Alpino – CNSAS di Belluno. A quest’ultimo spettano, in relazioni alle particolari condizioni orografiche dell’area di ricerca, il coordinamento e la pianificazione degli interventi tecnici.
Dopo un’approfondita analisi dei dati e degli elementi in possesso ed un confronto sulle azioni sino ad ora intraprese, i presenti hanno convenuto di proseguire le ricerche, estendendole anche ad altre aree limitrofe, particolarmente impervie e non ancora perlustrate.
RICERCA NELLA NOTTE SUGLI SPALTI DI TORO
Ieri sera attorno alle 22 il 118 è stato allertato da alcuni turisti francesi, ospiti del campeggio sul lago a Vallesella, preoccupati perché 4 loro amici non erano rientrati dal giro ad anello sugli Spalti di Toro. I 4 connazionali erano partiti verso le 12: dal Rifugio Padova sarebbero dovuti salire fino a Forcella Segnata per poi scendere in Val Montanaia al Bivacco Perugini, risalire per Forcella Montanaia e rientrare al Padova. Passate le 16 i compagni, che si trovavano al Rifugio Padova con il gestore, hanno ricevuto la chiamata dei 4 escursionisti: avevano appena raggiunto Forcella Segnata e chiedevano consigli. Il gestore ha suggerito loro che, dal momento che stavano procendo lentamente, scendessero al Rifugio Pordenone e si facessero venire a prendere o che si fermassero al Bivacco Perugini. Loro hanno risposto che avrebbero valutato se fermarsi o proseguire il giro. In tutta l’area la copertura telefonica è praticamente assente e, quando a sera non sono tornati, né è stato possibile raggiungerli telefonicamente, è scattato l’allarme. Partendo dal Rifugio Padova, 2 squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore si sono avviate lungo i due possibili itinerari di rientro: una di 3 soccorritori attraverso Forcella Montanaia, una di 4 soccorritori via Forcella Segnata, mentre il Soccorso alpino della Valcellina saliva dal Rifugio Pordenone. Giunti sulle rispettive forcelle, la squadre sono scese fino al Bivacco Perugini per controllarlo e riunirsi con i soccorritori friulani. Gli escursionisti erano lì. Stavano bene, si sono scusati, ma non erano riusciti a comunicare le loro intenzioni. Hanno quindi deciso di rimanere in bivacco e proseguire il giro. Le squadre sono rientrate con i colleghi al Rifugio Pordenone e da lì sono tornate con i mezzi arrivati dal Cadore. L’intervento si è concluso alle 4. È stato anche utilizzato il faro del Soccorso alpino di Pieve di Cadore e altro personale era pronto a partire in supporto alle operazioni. Preallertate le unità cinofile.
SANTA GIUSTINA: Hanno dovuto stendersi a terra sotto la minaccia della pistola spianata da 2 banditi. E’ successo l’altra notte alle 3 alla sala giochi Paloma di via della stazione. I bandini, volto coperto, accento italiano sono scappati con 15 mila euro, due ragazzi giovani, in motorino poi trovato abbandonato.
QUERO VAS; Fiamme e fuoco, probabilmente doloso accanto ai binari. I pompieri hanno lavorato sodo a ferragosto per avere ragione delle fiamme alte piu’ di 10 metri. Fortunatamente l’incendio non si è propagato
FELTRE, Al cane Lapo il premio nzionale allab fedeltà. due anni fa abbaiando salvò l’intera famiglia da un incendio.
BELLUNO Pietro Maso ammazzo’ i genitori per soldi. Dopo 22 anni è stato scarcerato e cerca lavoro in provincia. E’ stato notato all’ospedale di Belluno
VAL DI ZOLDO, ANCORA NESSUNA TRACCIA DI CARLA, OGGI VERTICE IN PREFETTURA.
AUDIO DAL GR PRINCIPALE (per ascoltare da pc spegnere pria la radio on line dal player di destra, clicca il cerchietto_stop)
GLI INTERVENTI DI IERI DEL SUEM E SOCCORSO ALPINO
SANTO STEFANO DI CADORE Ieri mattina attorno alle 10.40 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto al bivacco del Monte Col, Costalissoio, nel Comune di Santo Stefano di Cadore, dove 4 ragazzi avevano passato la notte. Ieri mattina però una di loro, che ieri si era procurata un sospetto trauma alla caviglia, si è resa conto di non essere più in grado di camminare. La giovane, una diciassettenne di Venaria Reale (TO), è stata imbarcata e trasportata all’ospedale di Cortina.
PASSO FALZAREGO L’eliambulanza è stata inviata sulla normale al Sass de Stria, sopra il Falzarego, poiché scendendo un’escursionista di Conegliano (TV), S.A., 48 anni, si era infortunata all’altezza delle scalette. Recuperata con un verricello di 30 metri, la donna con un possibile trauma alla gamba è stata accompagnata al Codivilla.
ROCCA PIETORE Il Soccorso alpino della Val Pettorina è invece stato allertato per un escursionista, F.D.B., 77 anni, di Limana (BL), che si era fatto male a una mano, mentre con il figlio percorreva il sentiero che congiunge Caracoi a Bramezza. Raggiunto con il quad al bivio con la strada forestale, l’uomo è stato portato fino all’ambulanza diretta al pronto soccorso di Agordo.
SAN PIETRO DI CADORE L’eliambulanza di Pieve di Cadore ha inoltre accompagnato all’ospedale quest’oggi due persone colte da malore, atterrando nel primo caso nei pressi di Casera dele Drotele a San Pietro di Cadore e al Rifugio Sappada 2000. L’uomo e la donna in entrambi i casi sono stati accompagnati a Belluno per i controlli del caso.
LIVINALLONGO 1, IL LUPO E’ TORNATO, ECCO QUELLO CHE RESTA DI MEGGIE.
E chi lo spiega a Leila di nove anni e al fratellino Daniel di 7, che il lupo ha fatto un sol boccone di Meggi? Non sarà facile per mamma Emanuela spiegare ai due bimbi cresciuti come Heidi e Peter a 1750 metri, nono tornante di Passo Pordoi, tra mucche, vitelli, cavalli, asini, che l’asinella Meggie è finita sotto ai denti del lupo cattivo. Sarà complicato perché nel giardino all’asilo di Livinallongo e sui banchi delle elementari Leila e Daniel hanno conosciuto la favola del lupo che mangiava la nonna, ma poiché favola alla fine tutti vissero felici e contenti, nonna compresa. Questa non è una favola anche perché l’unico a vivere è proprio il lupo, piuttosto una tragedia per i due fratellini che l’asina Meggie l’hanno vista nascere, con Meggie c’hanno giocato assieme fino al tramonto di ferragosto. Nella notte il lupo di Meggie ha lasciato solo qualche frattaglia. Che si tratti di lupo lo hanno già ipotizzato i Carabinieri Forestali saliti a Passo Pordoi dove hanno riconosciuto le impronte, intanto i servizi veterinari della Ulss Dolomiti (ospedale di Agordo), hanno prelevato feci (pelo compreso) da inviare all’istituto zoo proflilatico per l’ultima conferma.
“Chi lo dice ai miei figli quello che è successo, anzi che abbiamo permesso succeddesse”, dice Paolo Degasper, pastore d’alta quota con in concessione dal Comune un paio di ettari di pascolo per asini, cavalli e vitelli. “Siamo terrorizzati – dice il pastore – per la seconda volta. Venti giorni fa un’asinella è sparita dalla mattina alla sera, diversamente da ieri non abbiamo mai trovato alcun resto quindi il mistero rimane aperto, ma a questo punto è chiaro che il lupo potrebbe esserne il responsabile anche in questo caso”.
Degasper mescola alle delusioni la rabbia inviando un messaggio alle istituzioni, fino a Venezia dal governatore Luca Zaia perché intervenga con decisione. “Bisogna evitare che il lupo prolifichi, oppure in pochi anni tutti noi ce ne andremo perché sarà impossibile allevare qualsiasi tipo di animale in presenza di branchi di lupi. Non ci si salva più, la situazione sta sfuggendo di mano. Come al solito non mancheranno le critiche, ma coloro che vivono comodamente in città andando a fare spesa in macelleria con gli infradito, dovrebbero venire quassù per capire che battaglie affrontiamo ogni giorno e ad ogni ora. Non siamo criminali, viviamo lontano dalle comodità e questa situazione ci sta danneggiando e danneggerà anche il turismo quando i nostri ospiti si ritroveranno faccia a faccia con il lupo, nel mezzo del bosco o peggio sul bordo di un crepaccio. Certo, il lupo non attaccherà l’uomo, ma la paura può causare danni anche peggiori”.
Non sono molte le soluzioni per evitare ulteriori danni all’allevamento in territorio Fodom: segregare gli animali in stalla, oppure elettrificare il perimetro in cui pascolano gli animali.
“Ce lo dicano gli esperti come si fa ed a quali costi – dice De Gasper – qui si parla di 2 ettari di territorio, quindi sono i lupi che vanno recitanti in un loro territorio, in una loro riserva, non certo tutti gli altri allevatori nelle mie condizioni”.
LIVINALLONGO 2 IL SINDACO “Gli allevatori Fodomi sono, a ragione, preoccupati per i loro animali all’alpeggio – dice il sindaco Leandro Grones – ciò che è successo a pochi metri da Arabba è angosciante e non si pensi di liquidare il problema chiedendo loro di fare inutili recinzioni. Il ristoro del danno dev’essere adeguato, ma non allieverà la sofferenza patita per un animale dilaniato. Questo è un problema che va risolto in fretta per non mettere in crisi la già fragile quanto difficoltosa agricoltura d’alta montagna indispensabile per la cura e la sicurezza stessa del fragile territorio montano. Il lupo è si timido, riservato e timoroso dell’uomo, ma è anche un predatore scaltro quanto micidiale, soprattutto quando è in branco”. A Livinallongo sono almeno 5 i lupi e la preoccupazione cresce forte anche tra la popolazione. Se da un lato la presenza del lupo è vista con favore in quanto chiaro segnale della ricca biodiversità delle Dolomiti, dall’altro la sua presenza, tanto improvvisa quanto massiccia, impone da parte degli enti preposti una seria e immediata valutazione a tutela dell’agricoltura e non solo.
LIVINALLONGO 3 IL PRECEDENTE Il precedente in territorio Fodom risale allo scorso 14 luglio, episodio documentato direttamente dal pastore che quando è arrivato la strage era ormai compiuta con la morte di una decina di pecore in pascolo tra il Portavescovo e il Padon. Cristian Troi, pastore con 205 capi di animali tra bovini e cavalli dice: “Non ho pecore e per ora non lamento danni. I pastori qui sono in sofferenza, l’amico del Padon il mese scorso ha fatto i conti con troppi capi in meno. In passato in quella stessa zona erano state ritrovate altre 3 pecore, credevamo fossero precipitate dalle rocce ma probabilmente era il lupo”. Sa bene cosa sia il lupo il pastore Troi “E’ vero – dice – l’ho visto con i miei occhi mentre rincorreva animali, questa è la realtà”.
ASCOLTA IL SERVIZIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE
FOTO CLICCA PER INGRANDIRE, FRECCIA IN ALTO PER TORNARE QUI
REGIONE, IL PUNTO STAMPA. CURE DENTALI, POLIZZA CASTROFALE. PARLA ZAIA.
AGORDO L’ASSENZA DELLA PROVINCIA,
Lo stato in cui è tenuto il prato adiacente l’Istituto Follador-De Rossi ad Agordo è vergognoso. Come lo scorso anno, come due anni fa, come da quando la Provincia ha preso in carico il polo scolastico di Agordo l’erba cresce selvaggia, un taglio a stagione non è sufficiente. A Tamonich prima dell’arrivo della scuola e del parcheggio comunale la piana era sempre in ordine, l’erba tagliata e lo spettacolo verso Agordo incantevole. Oggi è uno spettacolo spento, nonostante sia zona di passaggio perché insiste sul parcheggio di Tamonich che porta direttamente in piazza, ma anche perché accanto ci passa la tangenziale con i suoi flussi di traffico.
Attorno all’Istituto Follador (struttura con tanto cemento che seppure tecnologica e eco-sostenibile fa a pugni con l’ambiente) è stata tagliata l’erba accanto ai muri e alle fondamenta, per evitare che almeno non entri da porte e finestre, ma le scarpate che danno alla passeggiata turistica sul canale dell’Enel sono la giungla. Non solo erba alta al polo scolastico di Agordo, ma anche le prime scritte che compaiono sulle nude pareti grige che le rendono sempre più metropolitana come la vicina stazione della Dolomitibus e, con la chiusura delle scuole sempre più abbandonata, altro che il glorioso Istituto di via 5 maggio con la sua aiuola a cuore curata con passione e frequentata anche d’estate dai Periti Minerari di un tempo.
TAIBON, LE INCOMPIUTE DELLA COMUNITA’ MONTANA DELLA GIUNTA LUCA LUCHETTA
Anche a Taibon Agordino in località Listolade in quanto ad erba tagliata le critiche non mancano. Erbacce e arbusti imperano lungo la pista ciclabile più corta del mondo, 50 metri dal centro di Listolade, strada asfaltata che si interrompe bruscamente lasciando il ciclista in mezzo al traffico della regionale 203 agordina e ancora lontano dalla ciclabile in riva al Cordevole che sale a Cencenighe evitando la galleria di Listolade. E’ la famosa incompiuta, la cicabile progettata dalla Comunità Montana (oggi Unione) con presidente Luca Luchetta, il progetto che ha speso soldi pubblici lasciando agli utenti delle due ruote una ciclabile interrotta a Taibon perché il ponte sul Cordevole non è mai stato terminato dopo le colate in cemento, interrotta anche ad Agordo per il ricorso contro l’esproprio di un cittadino.
AGORDO TEMPO DI PALIO
Otto “contrade” sono pronte e sfidarsi, in palio il bronzo di Cesare Benvegnù, il trofeo del Palio di Agordo vinto lo scorso anno da Parech, così come Veran ha invece vinto il trofeo dei più piccoli. Il palio compie un nuovo anno, il 35esimo, dopo un’edizione, quella 2016, più snella e partecipata con la scomparsa della prova di tiro a segno del venerdi sera al poligono di via Cappello ed anche della prova di lancio del tronco sostituita dal tiro con la fionda. Il Palio di Agordo si svolgerà sul Broi sabato con la prova a staffetta e domenica con la mattinata dedicata al Minipalio ed il pomeriggio dedicato alle altre prove. Il Palio dei 100 (perché all’origine nel 1983 le frazioni erano 10 e presentavano 10 atleti ciascuna) proporrà anche quest’anno l’aperitivo del sabato con i dj Morgan e Devil Dj, alle 22 concerto dei Senza Filtro. Domenica parata del minipalio alle 9.30, quindi le consuete prove. Altra parata, ma per i palio-atleti senior alle 14 da piazzale Marconi sede del Municipio e alle 15 via agli attesi giochi, dal taglio del tronco al traino della “rinzola”, ma anche il tiro alla fune che chiuderà il palio e potrebbe cambiare tutte le dinamiche della classifica. Sabato sera lo spiedo di Livio, domenica pranzo e cena sotto al tendone.Tra la piazza e Corso Alpini il mercatino dei prodotti artigianali. Lo scorso anno finì così; 1. Parech 73 punti, 2. Rif 69, 3. Toccol 61, 4. Centro 53, 5. Farenzena 53, 6.Pragrande 52, 7. Valcozzena 33, 8. Veran 16
TAIBON E’ nato Santiago, il più giovane cittadino di Taibon, la mamma è Silvia Tormen che invece del paese è il primo cittadino. Una grande festa in casa Tormen, così come in quella di Renato Benvegnù, il papà. Santiago è venuto alla luce nel tardo pomeriggio di ieri. Alla mamma sindaco le felicitazione dell’intero consiglio comunale, del consiglio dei ragazzi, di tutto il suo paese. Chissà se il papà Renato, noto musicista, ha già pensato alla canzone per Santiago. Con Silvia è stato autore e interprete di Viva Taibon, la canzone ormai bandiera del paese.
LA TRIOLADA
SABATO A SELVA DI CADORE
SABATO A FALCADE
CUSANO E CASTELLO DI ANDRAZ
COLLE SANTA LUCIA IN FESTA
SABATO AL CASTELLO DI ANDRAZ
ALTRI APPUNTAMENTI
MOSTRE
SPORT SPORT
I CAMPIONI DEL BASKET IN RITIRO AD ALLEGHE
ASCOLTA L’INTERVISTA A MICHELE DE TONI E LINO CARMELLINO
Per il sesto anno consecutivo l’Umana Reyer di Venezia salirà ad Alleghe per il ritiro pre stagionale. Una settimana in quota tra il palazzetto dello sport di Caprile e il campo di calcio di Boscoverde a Sottoguda. C’è attesa in vallata, come negli scorsi anni, più degli scorsi anni, perché l’Agordino darà il benvenuto ai campioni d’Italia, alla squadra che porterà il basket italiano in Europa.
“Siamo entusiasti e felici, ospitiamo i grandissimi della Reyer -dice Michele De Toni presidente del consorzio operatori turistici di Alleghe e Caprile – arriveranno ad Alleghe il 24 agosto e si fermeranno fino al 31. Per i ragazzi del basket Alleghe diventa una seconda sede ed a quanto pare porta anche bene”.
Lo stesso augurio viene formulato alla formazione femminile dell’Umana Reyer, per il primo anno in ritiro sotto al Civetta dal 4 al 9 settembre.
“Infatti – dice De Toni – onorati di poter ospitare anche la femminile con l’augurio di vederle tornare tra un anno campionesse d’Italia”.
Il 28 agosto la Reyer giocherà l’amichevole pre campionato, al palazzetto di Caprile con la Virtus Padova, poi inizierà il campionato di serie A. Lino Carmellino portavoce della Reyer già saluta gli agordini. “Stiamo arrivando – dice dalla sede della formazioen campione d’Italia – porta davvero bene preparare la stagione ad Alleghe. Torniamo per il sesto anno, in centro al paese all’Hotel alle Alpi, mentre la femminile alloggerà all’Hotel Venezia. Siamo felici di tornare ad Alleghe, io conosco il paese da decenni e con Giuseppe Crupi siamo stati i promotori del primo ritiro pre stagionale. Da allora non abbiamo mai cambiato, Alleghe e la sua gente è ospitale con tutto l’entourage ed anche con i tifosi”. In riva al lago sono già comparsi i grandi cartelloni di benvenuto dove campeggia il tricolore. Il basket che conta gratifica il territorio alleghese come invece non succede per l’hockey su ghiaccio, anzi lo scorso anno il ritiro della nazionale passò inosservato e tra i mugugni di molti per la decisione della Federazione di giocare un’unica amichevole…a Cortina.
GIRO DEL LAGO DI ALLEGHE IN NOTTURNA
Il giro del lago di Alleghe ha iscritto anche quest’anno quasi 800 concorrenti che Mihail Sirbo del Gs Quantin ha messo in fila vincendo al traguardo del Masarè con il vantaggio di oltre un minuto su Ruben Deola del Trichiana e SImone Manfroi talento di casa. Maria Grazia Celato della Firex Belluno, 19esima assoluta, ha dominato tra la donne con un vantaggio di 64 secondi su Alessandra De Zaiacomo, pochi giorni fa sul podio anche al Giro podistico di Falcade. La 38esima edizione del giro del lago di Alleghe in notturna è stata organizzata dagli alpini e dal consorzio operatori tursitici di Alleghe e Caprile, “macchina” ben oliata e che ha saputo rispondere alle esigenze delle migliaia di persone presenti alla gara e alla cena sotto al tendone.
Classifica maschile: 1. Mihail Sirbo 18.14.7, 2. Ruben Deola 19.18.1, 3. Simone Manfroi 19.40.7, 4. Francesco Celato 19.52.6, 5. Alessandro Marin 20.12.9, 6. Simone Girolametto, 7. Loris Craffonara, 8. Leonardo Busin, 9. Elvis Sedrani, 10. Alessio Lachi, 11. Andrea Da Boit, 12. Diego De Martin, 13. Daniele Follador, 14. Luca Mantellato, 15. Giorgio Dai Pra, 16. Alberto Verdoà, 17. Cosimo Bojola, 18. Roberto Celato, 19. Nicola Botter, 20. Andrea Patron.
Femminile: 1. Maria Grazia Celato 22.30.7, 2. Alessandra De Zaiacomo 23.34.7, 3. Chiara Lamberti 24.01.1, 4. Lucia Cossalter, 5. Caterina Dall’Acqua, 6. Katy Piccolo, 7. Silvia Tiron, 8. Monica Casadio, 9. Betta Elisa Moretti ,10. Beatrice Colleselli, 11. Veronica Pedevilla, 12. Patrizia Liverani, 13. Dama Thoi, 14. Valentina Xaiz, 15. Fiorenza Griggio.
Giovani femminile 2010: 1. Sofia Andolfatto, 2. Diletta Tramarin, 3. Gaia De Toni. Maschile: 1. Nicola Bettini, 2. Mattias Mondin, 3. Matteo Vedani. Femminile 2004-2009 1. Dama Thoi, 2. Ana Resta, 3. Siria Costa. Maschile: 1. Samuele Ferri, 2. Mattias De Nardin, 3. Diecio Vedani. Femminile fino al 2003 1. Maria Grazia Celato, 2. Alessandra De Zaiacomo, 3. Chiara Lamberi. Maschile: 1. Mihail Sirbo, 2. Ruben Deola, 3. SImone Manfroi.
METEO, DAL CENTRO DI ARABBA
Precipitazioni: Del tutto assenti su molti settori (0%); sulle Dolomiti, tuttavia, non si potrà escludere qualche locale temporale di calore tra il tardo pomeriggio e la prima serata (10/20%), specie sui confini con il Trentino e l’Alto Adige.
Temperature: Minime stazionarie nelle valli, in lieve aumento in quota; massime in aumento su valori estivi, con punte massime di 29/30°C nelle conche prealpine e di 24/25°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 14°C max 19°C, a 2000 m min 12°C max 15°C. Su Dolomiti a 2000 m min 10°C max 16°C, a 3000 m min 4°C max 7°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati per brezze; in quota deboli perlopiù occidentali, a 5-10 km/h a 2000 m, 5-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Generalmente assenti, o al più limitate a qualche sporadico temporale di calore sulle Dolomiti tra il pomeriggio e la sera (10/20%).
Temperature: In aumento, eccetto le minime in qualche valle, stazionarie. Valori ancora pienamente estivi. Su Prealpi a 1500 m min 16°C max 21°C, a 2000 m min 13°C max 17°C. Su Dolomiti a 2000 m min 12°C max 18°C, a 3000 m min 6°C max 9°C.
Venti: Nelle valli deboli/moderati per brezze; in quota da deboli a moderati da Sud-Ovest, a 10-20 km/h a 2000 m, 15-30 km/h a 3000 m.