GIORNALE RADIO PIU, 17 OTTOBRE 2017 direttore Mirko Mezzacasa
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COPERTINA ANCORA DUNIO… A TORINO
alle 8 05 LA RASSEGNA STAMPA LOCALE, DAL 25 GIUGNO 1983 DI MIRKO MEZZACASA, DI SEGUITO LE ANTICIPAZIONI:
ACQUISTI FRAUDOLENTI, LA QUESTURA APRE E CHIUDE LE INDAGINI, CON SUCCESSO!
ultim’ora
Gli uomini della Questura hanno stoppato una serie di acquisti con carta di credito contraffatta presso una gioielleria del centro di Cortina. La proprietaria asseriva che poco prima una coppia di giovani di circa 20/25 anni, aveva acquistato una collanina in oro dell’importo di 240 euro, pagandola con una carta di credito; la stessa ribadiva che appena dopo l’uscita della coppia dal negozio veniva contattata dal servizio della “Carta si” che l’avvisava che tale carta era stata sottratta al legittimo proprietario ed era da ritirare. Contemporaneamente la sala operativa del Commissariato di Cortina veniva informata che una persona residente a Belluno aveva denunciato lo smarrimento della sua carta di credito avvenuto qualche ora prima in centro. L’intestatario si avvedeva dell’avvenuto smarrimento grazie al servizio di notifica acquisti via sms, in cui veniva avvisato che la carta era stata utilizzata per due volte: una presso la gioielleria predetta; la seconda circa 10 minuti prima, sempre a Cortina, presso un negozio di abbigliamento del centro, per un importo di euro 579 euro.
LE INDAGINI
I sistemi di videosorveglianza installati presso gli esercizi commerciali, evidenziavano con precisione i tratti somatici dei rei, precisando che presso il negozio di abbigliamento questi risultavano essere tre coppie di giovani ( tre uomini e tre donne di 20/25 anni), di cui una corrispondeva a quella che aveva poi acquistato fraudolentemente anche la collanina presso la gioielleria. Utilizzando le telecamere comunali installate nel centro di Cortina, la Polizia è risalita a ritroso il percorso fatto dalle coppie , constatando che erano giunte con un’auto Toyota Prius di colore marrone, che avevano parcheggiato nei pressi del piazzale Ex Stazione Ferroviaria”. Durante un servizio volto alla ricerca dell’auto in questione, un agente la notava in questa via Cesare Battisti ove, unitamente ad altro personale intervenuto sul posto, procedeva ad identificare una coppia di ragazzi che si trovava a bordo e che corrispondeva ad una delle coppie che aveva commesso il reato de quo. Dopo alcuni istanti giungeva sul posto un’altra coppia, anch’essa corrispondente alle citate descrizioni, la quale asseriva che tutti loro erano un unico gruppo di amici formato da più persone. I quattro appena fermati si portavano volontariamente presso questi uffici per chiarire i fatti, rappresentando che venivano poi raggiunti da una terza coppia di amici proveniente da una gita. Tutti venivano compiutamente identificati, sottolineando che le tre coppie predette, grazie alla comparazione con le immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza, venivano riconosciute senza ombra di dubbio come coloro che avevano acquistato fraudolentemente la merce in entrambi gli esercizi succitati. Inoltre, durante le fasi di identificazione, grazie alla collaborazione degli indagati, gli operanti appuravano che gli acquisti effettuati con la citata carta erano stati quattro: tre a Cortina e uno a Belluno, e che tutta la merce ( alcune felpe, una matita per gli occhi, e la collanina ) si trovava a Cortina presso l’abitazione ove i rei erano alloggiati. Sempre con la partecipazione degli indagati, detta merce veniva completamente recuperata dagli agenti, mentre le tre coppie venivano indagate in stato di libertà per il reato di indebito utilizzo di carte di credito.
IERI SERA, INCENDIO ABITAZIONE IGNAN DI SANTA GIUSTINA, FOTO DI LUISA ALCHINI
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, il giorno 19/10 dalle 8.30 alle 13.30 verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a FALCADE nelle Vie DOLOMITI, MURER, RONCHI, PALU’, S. PELLEGRINI e VENEZIA. Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione. Per informazioni è possibile contattare il Servizio Clienti ai numeri 800 306 999 (da rete fissa) oppure 0437/381299 (da mobile o per chiamate via internet). Per emergenze il numero del Pronto Intervento è 800 757678.
FRANA DAL CIVETTA
Il Civetta ha perso un altro pezzo tra boati e nuvole di fumo, la frana si è staccata ieri alle 13 dalla Cima Su Alto, visibile lungo tutto l’asse della val Cordevole. In quella stessa zona era già successo nell’ottobre di 2 anni fa. Dal Soccorso Alpino rassicurazioni importanti: la caduta detritica non ha interessato nè persone, nè cose, il Cnsas di Alleghe si è mossso immediatamente all’evento, constatando che il crollo è partito sotto la vetta, non è ancora quantificabile la massa caduta, da una prima stima è minore rispetto alla quantità franata in precedenza. “E’ crollato un pilastrino e la roccia disgregata si è fermata alla base della parete – dice il Soccorso Alpino – questa volta senza interessare il sentiero che comunque è già chiuso con un’ordinanza a firma del sindaco di Alleghe e che risale al 2015”.
Tutte le Dolomiti nell’ultimo decennio hanno messo in evidenza la loro peculiarità, a Cortina sul Becco di Mezzodì sotto la Croda da lago, sulla Piccola Croda Rossa al confine con il parco delle Dolomiti Ampezzo e Parco di Fanes, sul Sorapis altra montagna che racconta la fragilità dolomitica. Crolli che risalgono anche a 13 anni fa dalla cima Trephor alle 5 Torri, più recentemente dall’Antelao e Ru Secco con il materiale arrivato fino alla sede stradale. Ha perso pezzi anche il Pelmo dal Trono degli Dei, tanto imponente quanto fragile, e l’elenco è ancora lungo. La situazione è sempre più difficile e gli esperti l’allarme lo hanno lanciato da tempo, il dissesto derivato dallo scioglimento del permafrost è sempre più frequente e gli episodi franosi stanno aumentando. Durante una conferenza stampa organizzata dal Parco delle Dolomiti d’Ampezzo il meteorologo e nivologo Anselmo Cagnati del centro Arpav di Arabba aveva ricordato che lo scioglimento del permafrost è uno degli indicatori del cambiamento climatico, studiato ad Arabba, e il riscaldamento globale provoca, tra l’altro, la degradazione di questo strato di terreno ghiacciato e il cambiamento delle proprietà geotecniche del materiale.
La frana di ieri pomeriggio dal Civetta è stata vista e fotografata da Caprile, Livinallongo, San Tomaso e Falcade, si è originata sullo stesso corpo di frana dove già si sono staccati una ventina di metri cubi di roccia. Come l’altra volta anche ieri difronte al RifugioTissi con atterraggio del materiale dopo 400 metri sui ghiaioni sottostanti. Per gran parte del pomeriggio il cielo sopra Alleghe si è annuvolato, ma di polvere bianca che lentamente ha iniziato ad adagiarsi anche sulle auto. “Abbiamo sentito il rumore – dice il sindaco Siro De Biasio – soprattutto abbiamo visto il gran polverone sopra al Civetta, in una giornata così calda e quasi in assenza di vento il fenomeno si è protratto a lungo”. Già in occasione della prima caduta l’allora responsabile del Cnsas bellunese, Fabio Rufus Bristot aveva avuto modo di affermare “Un fenomeno del tutto normale sulle Dolomiti, che però ha provocato qualche giustificato timore”. Due anni fa l’allarme era partito dal rifugio Tissi, che è a poca distanza in linea d’aria dalla parete soggetta al crollo. Quella zona del Civetta rimane a rischio, gli esperti parlano di un’area abbastanza marcia, all’altezza di metà parete e anche nel 2015 già si ipotizzavano altri cedimenti, anche a breve scadenza.
“Infatti – dice il sindaco di Alleghe Siro De Biasio – da allora è ancora in vigore l’ordinanza che chiude il sentiero del Cai 560 Alta Via 1 Val civetta e che collega il rifugio Tissi con il rifugio Vazzoler, nella località Val Civetta. Il provvedimento era stato firmato dal precedente sindaco Gloria Pianezze, resterà in vigore ancora, decisione che ha fondamenti legati alla sicurezza della zona, frequentata da appassionati della montagna e semplici escursionisti. Mi attiverò affinchè gli uomini del Cai – conclude il sindaco alleghese – controllino che la tabellazione di divieto con ordinanza allegata sia ancora al suo posto in ordine o se necessita di manutenzione”. Anche il professor Vittorio Fenti è intervenuto spesso all’indomani di questi eventi franosi. “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, in poche parole il geologo di Agordo Vittorio Fenti inquadrava il collassamento di una parte del Civetta. Il professor Fenti, usando il titolo originale del romanzo autobiografico scritto nel 1929 da Erich Maria Remarque, sintetizzava che l’evento franoso sulle Dolomiti rientra nella norma. “Ci sono molte fessure aperte che comportano crolli. Non ci sono state nemmeno accelerazioni della quantità dei crolli sulle Dolomiti. Quanto avviene è sempre avvenuto, è chiaro che se una parete è famosa la notizia si divulga subito e fa notizia. Sono fenomeni normali”.
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Il Soccorso Alpino ha chiarito già nel primo pomeriggio di ieri che la frana segnalata sulla Cima Su Alto in Civetta non ha interessato nè persone, nè cose. Nessuno quindi stava passeggiando in quota, nulla di più facile in considerazione delle splendide giornate di sole e temperature tardo estive con lo zero termico sopra i 4000 metri. Soprattutto domenica decine di escursionisti hanno affollato le Dolomiti, non ultimi lungo i percorsi che si snodano in Val Civetta, dalla Val Corpassa fino al laghetto del Coldai e tutt’attorno. Il Soccorso alpino di Alleghe ha effettuato un sopralluogo subito dopo l’evento franoso constatando che il crollo è partito sotto la vetta e, anche se non è quantificabile ancora la massa caduta, a una prima stima è minore rispetto alla quantità franata nell’ultimo episodio. È crollato un pilastrino e la roccia disgregata si è fermata alla base della parete questa volta senza interessare il sentiero che comunque è già chiuso con un’ordinanza a firma del sindaco di Alleghe e che risale al 2015.
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AGORDO OSPEDALE radiologia…
Pazienti che vagano per i reparti, nessuna tecnologia e segretaria elettronica risponde ai malati, eccola la nuova Radiologia di Agordo. E’ da un mese che la Direzione Generale dell’Ulss 1 Dolomiti ha chiuso la segreteria, la critica è rimarcata dal Dottor Cesare Dal Bò per decenni tra quelle mura, per anni responsabile dell’area radiologica.
“La Ulss1 – precisa Dal Bò – continua imperterrita a ridimensionare quel poco che ancora resta. Da tempo abbiamo capito che l’intenzione è di accentrare le attività ospedaliere nei due nosocomi di Belluno e Feltre. In questa ottica, salvo eccezioni, il personale che va in pensione non viene sostituito e altro personale viene spostato a Belluno”.
In effetti è andata così, non appena una delle segretarie della Radiologia è stata pensionata, la Direzione Strategica ha decretato la chiusura della segreteria spostando l’unica impiegata rimasta presso l’ufficio accettazione del piano terra. “La conseguenza di questa pesante decisione – continua Dal Bò – è che i pazienti che entrano nel servizio di Radiologia non troveranno nessuno ad accoglierli e vagheranno per il reparto senza rispettare la privacy e le norme di sicurezza necessarie, cercando qualcuno cui rivolgersi. Per esperienza personale non c’è niente di peggio che entrare in un reparto ospedaliero, qualunque esso sia, e non trovare prontamente qualcuno cui rivolgersi”. Come dire che il paziente quando entra in un reparto ospedaliero, a meno che non sia uno sfacciato, si muove con titubanza e cerca subito una persona di riferimento per chiedere le informazioni necessarie. Non trovandola si sente a disagio: non sa cosa fare né come moversi.
“Meno male – conclude il dottor Cesare Dal Bò – che nei corsi di aggiornamento del personale promossi dalla nostra Ulss1 Dolomiti uno degli slogan più in voga e più giusto era quello di rispondere in modo adeguato alle esigenze del paziente ma soprattutto di anticiparle in modo tale che il paziente non fosse messo nelle condizioni di manifestarle perché solo questo significava non rispondere appieno alla missione operativa del reparto stesso. Ma i tempi cambiano e anche i propositi più edificanti vengono rinnegati per risparmiare qualche soldo a spese della periferia”.
Oggi dunque è il turno della radiologia, a pochi giorni dalle critiche sindacali e di alcuni sindaci agordini per lo stop imposto alla reperibilità dei tecnici del laboratorio: nei fine settimana le analisi finiscono al personale del pronto soccorso, è il risultato della riduzione estiva dei tecnici di laboratorio da 4 a 2. In proposito il sindacalista della Fp Cgil Andrea Fiocco aveva detto: “«Il grosso problema è politico, la Regione deve dire chiaro e tondo cosa pensa di fare in queste strutture dal momento che non permette di assumere personale. L’obiettivo politico della Regione è di ridurre il servizio pubblico nelle periferie”. In ambito sanitario buone nuove potrebbero arrivare dall’Asca che ha recentemente approvato il bilancio, tutto sarà reso noto questa sera alle 18 in sala Giunta dell’Unione Montana.
SELVA DI CADORE imposta di soggiorno. Ci siamo.
L’amministrazione comunale di Selva di Cadore è pronta a passare ai fatti e capitalizzare l’attesa tassa di soggiorno allineandosi ai Comuni come Livinallongo e Falcade che già l’applicano da tempo destinando il ricavato al settore turismo. Così faranno anche i Comuni di Alleghe e Rocca Pietore pronti ad incassare. A Selva di Cadore lunedi 6 novembre la ditta Hiksos presenterà il funzionamento del software on line Stay Tour per la gestione e riscossione dell’imposta di soggiorno. “Data l’importanza del tema e la successiva consegna dei dati di accesso per le strutture -anticipa il sindaco di Selva di Cadore, Silvia Cestaro – invito tutti gli interessati all’incontro pubblico che si svolgerà nel pomeriggio del 6 novembre in sala conferenze del Museo Vittorino Cazzetta”.
Al termine della presentazione seguirà un incontro con l’amministrazione comunale per la scelta ufficiale dei componenti della commissione tassa di soggiorno (come prevede il regolamento). “Per chi non potesse essere presente – spiega il sindaco – e per ogni eventuale informazione aggiuntiva
saranno a disposizione gli uffici comunali (Ufficio Tributi Signora De Mattia) anche per la consegna di account e password e, l’ufficio della Pro Loco Val Fiorentina per aiutare chi avesse bisogno di supporto informatico nell’uso o nell’accesso al sito entrambe negli orari di apertura al pubblico”.
SERVIZIO AUDIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE
DOLOMITI PIU’ 50.467…IERI LA RAI AL GIAU, CON DIEGO. AUDIO
DI DARIO GANZ Dimmi tu come faccio a riassumerti più di cinquantamila persone che dall’ottobre 2008 a oggi, ottobre 2017, hanno chiesto di pubblicare il loro modo di vedere la galassia Dolomiti. Queste cinquantamila persone che ringrazio una per una, poi, sono entrate, hanno pubblicato e raccontato il luogo che le ha colpite, l’emozione, la paura, la tristezza, il freddo dell’attesa dell’alba sulla cima, il brivido dell’altezza, la freddezza di passare viaz e cengie, o il semplice piacere della scoperta di una panchina in legno puntualmente etichettata con l’hashtag \#SeduteDoloMitiche. E il bello è anche che continuano ad invitare i loro amici! DoloMitici! è \#virale e continua a crescere! Alcuni, e in dieci anni non sono pochi, li ho conosciuti anche di persona. Con alcuni sono nati veri e propri progetti, alcuni mi invitano agli speciali eventi che animano la vita delle Dolomiti ma anche dei dintorni di pianura quando a loro fa piacere raccontare le Dolomiti nei loro paesi e inventano mostre, esposizioni, convegni. Con alcuni si è creata una tale fiducia e collaborazione che hanno accettato di avere gli stessi miei diritti di fondatore del https://www.facebook.com/groups/DoloMiticiOfficial/ Da qui capisci che siamo tutti sullo steso piano. Approfittiamo delle funzioni di facebook per discutere tra di noi in merito a tutto, e funziona! I 28 simpaticissimi amministratori, che ringrazio di cuore, con sempre grande passione per il DoloMitici! donano il loro tempo per moderare, approvare e quindi pubblicare, controllando però anche il tono dei commenti. Con queste splendide persone condivido l’idea che non si debbano avere confini amministrativi nella condivisione di un “concetto” come DoloMitici! Il Pelmo è il Pelmo, che si veda dalla Val Fiorentina o dalla Val Boite e altrettanto lo sono le Tre Cime di Lavaredo, che si sia ad Auronzo o in comune di Sesto, la Marmolada è sempre lei, dal Contrin, dal Giau o dal Fedaia. La politica è esclusa dalle discussioni ma accettiamo di aprire piccoli confronti quando abbiamo tempo di poterli seguire di persona, e così, sempre più spesso, dedichiamo veramente tanto tempo a moderare piccoli dibattiti che nascono dal vivere le Dolomiti a 360 gradi. Si perché viverle davvero le Dolomiti, da turista o da residente, da stagionale, da disoccupato o da professionista, da pensionato, da volontario, da mamma o da fotografa, da artista o da bociàza, necessita, concorderai, di sempre grande buon senso.
Un punto che viene molto apprezzato è che accettiamo solo immagini scattate da chi le posta nel gruppo. E ci regalano tutti scatti fantastici. Capirai bene che non cito nessuno per non mancare di rispetto a tutti gli altri eccezionali! In pratica non vogliamo un mare di copia incolla di bellissime immagini, per questo esiste già Google. Nel DoloMitici! vogliamo immagini anche semplici, anche scatti da telefonini attempati che però raccontino una storia.
E ne vengono fuori di tutti i colori! Un divertimento che rende il moderare il DoloMitici! (a volte), una vera e propria emozione! Mi viene in mente Gaetano che, da una frazione di San Tomaso Agordino inizia a raccontarci dell’incredibile rapporto di amicizia che ha stabilito con una cerva, poi battezzata “la Lustra” che un giorno ha il coraggio di portare da Gaetano i propri cuccioli! Ma come dimenticarsi di Vincenzo che inizia a pubblicare nel gruppo, ogni domenica mattina, bellissimi racconti inediti e, dopo qualche tempo e infinite richieste, ne viene fuori una bella edizione intitolata Dolomiti Post.
O la storia di Diego, grande contributore di immagini splendide nelle notti stellate, che rimane vittima di un incidente sul lavoro e con una gamba amputata. Panico! Tristezza. Poi pian piano recupera anche con l’aiuto di qualche amico DoloMitico! Ne viene fuori una passeggiata che ricorderemo per sempre, era un anno fa. Eravamo un gruppetto con il comune desiderio di ricordare Cherubino Miana, animo sensibile, persona squisita, andato avanti troppo presto. Si andò a Fuciade, a lasciare un fiore presso un larice che Cherubino spesso citava nei suoi racconti. Venne anche Diego, con un coraggio da leone e una gamba di meno, e sfoderò un’impressionante forza di volontà. Moira fece lo scatto che vedi e Diego stesso coniò il motto:”L’unico divieto è quello di arrendersi!”. Nel frattempo che scrivo, la Carla, che vorrebbe togliersi il distintivo di amministratore, ha approvato una incredibile storia:”Una famiglia DoloMitica, in viaggio intorno al mondo, vi manda un saluto e uno scorcio di Norvegia: dove montagne (belle quasi quanto le nostre) e aquile… si fondono con oceano e capodogli. Un abbraccio da Jacopo, Francesca ed il piccolo Elia.” Capisci, caro Mirko, che emozioni? Questo è, in piccolissimo, il DoloMitici!
Ti saluto e ringrazio per questo spazio che hai regalato a \#cinquantamila DoloMitici!
In un passo di una stupenda poesia di questo gruppo nel 2012: “El sol, le neole na cascata fresca na posa co le trute, en lac, en fior. El bel sel cata en te le robe piciole senza fadiga e senza contator.” Da El temp (Il tempo) di Giliola Micheluzzi.
“Quando entro in questo Gruppo respiro l’aria tersa e trasparente della bellezza! Grazie a voi tutti per ciò che postate.” Edoardo Comiotto, 2011\.
“Grazie perché mi date la possibilità di vedere il cielo delle Dolomiti.” Remigio Panciera nel 2012 (nella notte milanese).
“Un GRAZIE dal profondo, caro Giuseppe, che si rinnova ad ogni tuo scatto! Quando la sindrome di Heidi mi prende, qui in citta’, tutto passa con queste foto guaritrici!” Edle Weiss, 11.2012\.
“Ciao Dario, ho avuto la riprova di avere le Dolomiti nel DNA; quando mio figlio ha chiesto a mio padre cosa voleva che gli portasse da Cortina, lui ha risposto: portami due sassi del Boite!”
Franco De Lorenzi, 08.2013\. “…senso di appartenenza, DoloMitici! con tante sfumature, tanti colori, foto uniche e foto replicate, che suscitano emozioni diverse… che riempiono gli occhi e alleggeriscono il cuore!”
Nadia Agnoli, 04.2017
TAIBON il premio alla DOLOMITI CONCEPT LAB
I ragazzi di Dolomiti Concept Lab con la base operativa in piazza San Rocco nell’ex Municipio di Taibon stanno preparando le valige, a breve voleranno a Barcellona in viaggio premio per un’esperienza d’innovazione. Per festeggiare il traguardo dei cinque anni, Digital Meet ha infatti messo in palio il viaggio-premio dedicato a tutti gli innovatori del digitale. L’obiettivo: individuare e valorizzare le migliori idee che contribuiscono a sostenere nuove idee e soluzioni per la realizzazione di progetti di innovazione digitale (in ambito business, istituzionale, associativo, etc.), diffondere e promuovere l’innovazione portata dal mondo digitale, sostenendo le migliori best-practices nelle attività di digitalizzazione.
“Ancora non ci crediamo – dice Giorgio Di Egidio – mi hanno appena comunicato che abbiamo vinto il Digital Meet Award 2017”
Con quale progetto avete vinto?
“Con un’innovazione nata tra le mura del Dolomiti Concept Lab, titolo del Progetto: Museo Etnografico 4.0, museo interattivo sviluppato dai ragazzi”.
Oltre a te ci sono quindi altri autori?
“Danny Dell’Agnola 17 anni scuola del legno di Sedico), Yuri Dai Pra 17 anni Istituto Alberghiero di Falcade, Caterina Ben, 18 anni Istituto Alberghiero di Longarone, Colin Savio 16 anni Congeniatore meccanico del Follador di Agordo e Simone Garavana 17 anni Istituto Chimico Follador Agordo. Tutti nati e residenti a Taibon”.
Cosa prevede il progetto?
“Si propone di rendere il museo interattivo, senza perdere il senso di etnografico, un nuovo modo di visitare il museo di Taibon, usando tecnologie a basso costo. Ma la vera rivoluzione è che il progetto potrà essere ampliato di nuove funzionalità perché concepito affinché gli studenti delle elementari siano in grado di programmare la parte informatica e realizzare i collegamenti usando tecnologie semplici ma per questo non meno funzionali”.
A quando la premiazione?
“Devo presentarmi a Padova giovedi alla Sala Giganti a Palazzo Liviano all’Università di Padova durante un evento sulla robotica. Il progetto verrà inoltre presentato il 23 ottobre in sala San Rocco a Taibon durante un convegno nella giornata dedicata al Coder Dojo”.
VIDEO PRESENTAZIONE DI GIORGIO DI EGIDIO
1 UFFICIO COLLOCAMENTO CERCASI CONDUTTORE AUTOMEZZI PER IL COMUNE DI LA VALLE
2 GIOVEDI BLACK OUT AD ALLEGHE DALLE 8.30 ALLE 14 PER LAVORI ALLE LINEE ELETTRICHE
3 OGGI ALL’UNIVERSITA ANZIANI ADULTI DI AGORDO MATTEO MELCHIORRE
4 DOMENICA 29 LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO A SANTA GIUSTINA
5 DOMENICA PRANZO ALLO STELLA ALPINA PER GLI EX EMIGRANTI AGORDINI
ASCOLTA L’AUDIO, DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE DELLE 12.30
ASSEMBLEA ADA AGORDO
IL MONUMENTO AL FOLLADOR
COLIBRI A TAIBON, OGGI LO SPECIALE ALLE 15.20 SU RADIO PIU
SEDICO CONVEGNO FAUNISTI L’Associazione Faunisti Veneti (AsFaVe), fondata nel 1994, riunisce ricercatori che si occupano di fauna selvatica (Vertebrati) e gestione faunistica, principalmente nel Veneto, operando a livello sia professionale sia amatoriale. L’ottavo Convegno dell’Associazione si terrà a Sedico (BL) presso Villa de Manzoni ai Patt, i prossimi 21 e 22 ottobre. Il Convegno, che viene ospitato per la prima volta in provincia di Belluno, è organizzato congiuntamente dall’AsFaVe e dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, con la collaborazione del Museo di Storia Naturale di Venezia e il patrocinio della Regione Veneto, del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e del Comune di Sedico. Come nelle precedenti edizioni sarà dedicato a indagini scientifiche sui Vertebrati condotte nel Veneto e nei territori limitrofi, con particolare riguardo alla faunistica, all’ecologia e alla biologia della conservazione. I contributi, presentati in forma di comunicazione orale o di poster, saranno poi raccolti in un volume di Atti.
Gli argomenti trattati nella prima giornata spaziano dalle modalità di monitoraggio di pesci e uccelli, a quelle per studiare pipistrelli e salamandre, con la presentazione di esperienze pratiche condotte nel Parco Dolomiti Bellunesi, in altre aree del Veneto e in altre Regioni italiane. Nella mattinata di domenica 22 ottobre si esporranno i risultati di studi sull’ittiofauna e sull’erpetofauna e saranno presentati il nuovo atlante degli anfibi e rettili del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e l’atlante degli uccelli nidificanti in provincia di Belluno. Tra i numerosi interventi previsti ci sono una relazione sugli andamenti recenti dell’avifauna nidificante nel Veneto; la presentazione dell’allarmante situazione del fratino, un uccello che nidifica sul litorale veneziano e che è oggi seriamente minacciato. Nel pomeriggio del 22 ottobre si parlerà di uccelli acquatici che popolano la laguna veneta, di uno studio sul barbagianni in Friuli Venezia Giulia, delle conseguenze del cambiamento climatico sull’arvicola delle nevi, una specie che popola i prati e i ghiaioni più alti delle Alpi; mentre ben quattro interventi saranno dedicati allo studio e conservazione dei pipistrelli, con esperienze provenienti dal Bellunese, Vicentino e dall’Alto Adige. Il programma completo del convegno è scaricabile dal sito dei Faunisti Veneti e da quello del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Il Convegno è aperto a tutti previa iscrizione e disponibilità di posti in sala. Per informazioni: www.faunistiveneti.it
HOCKEY SERIE B… a Liviana
COMO – ALLEGHE 6-0
PARZIALI: 1-0, 2-0, 3-0
GOL: 1t. 12’21” R. Ambrosoli. 2t. 14’28” Tilaro, 19’11” F. Ambrosoli. 3t. 0’57” Formentini, 11’17” F. Ambrosoli, 19’18” Cordin
COMO: Pilon (Menguzzato), Codebò, Sorarù, Gosetto, Penna, Valli, D. Fusini, Bertin, J. Fusini, Formentini, F. Ambrosoli, R. Ambrosoli, Vallazza, Ricca, Cordin, Gardiol, Guaita, Tilaro. Allenatore: Petr Malkov
ALLEGHE: Manfroi (De Silvestro), Soppelsa, Veggiato, Meneghetti, De Val, Pra Floriani, Lorenzi, Moretti, De Nardin, Giolai, Ganz, Lorenzini, De Toni, Cadorin, Soppera, Dell’Osbel, Luciani, Martini. Allenatore: Pyry Eskola
ARBITRI: Mischiatti, Volcan (Chiodo, Terragni)
L’Alleghe è sceso a Como con il cuore gonfio di tristezza per la scomparsa della maestra alleghese Liviana (FOTO), moglie di Primo Fontanive, mamma di Nicola, Davide e Diego che la squadra ha abbracciato ieri pomeriggio nell’ultimo saluto. Dal ghiaccio gli agordini ne sono usciti bastonatai da sei marcature, una raffica di penalità e risse. Tra i più nervosi Daniele Veggiato, giustificato il suo aumento di nervosismo sul 4-0 mentre a più riprese tentava di riprendere la squadra per mano. Non è andata in questo modo, il Como ha continuato a segnare tanto in superiorità che in inferiorità fino al pesante cappotto. E’ la quarta sconfitta della stagione per la Kanguro Alleghe e in terra comasca la squadra di Eskola in partita c’è rimasta per non più di 35′, prima che i padroni di casa chiudessero definitivamente la sfida. Una partita da dimenticare, tante le penalità e poca precisione sotto porta sono i tasti dolenti delle civette che rimangono in fondo alla classifica con soli 3 punti.
VARESE-FELTREGHIACCIO 4-2
PARZIALI: 1-0, 2-2, 1-0
VARESE:Broggi, Bertin, Cesarini, Rizzo, Papillo, Principi, Barban, Andreoni, Merzario, Teruggia, E. Mazzacane, M. Mazzacane, Cortenova, Sorrenti, Borghi, Rigoni, Di Vincenzo, Privitera, Odoni. Allenatore Massimo Fedrizzi.
FELTREGHIACCIO: Burzacca, Manfroi, Damin, Zallot, Caldart, Merli, Gris, L. Dall’Agnol, Brondi, Bertoncin, Gorza, Tormen, De Bortoli, De Paoli, Canova, Zandegiacomo, M. Dall’Agnol, Da Forno, De Giacinto. Allenatore Marco Scapinello.
ARBITRI: Lazzeri, Gruber (Gallo, Pace).
Il Feltreghiaccio rimane impantanato nel fondo della classifica, anche a Varese la pattuglia feltrina non è riuscita a racimolare punti. I ragazzi di Scapinello c’hanno provato andando a segno con Matteo Dall’Agnol e Merli, ma due reti non sono state sufficienti al cospetto di un Varese che ha invece calato il poker. Questa la classifica della serie B: Milano 15, Merano 14, Appiano e Fiemme 13, Ora 12, Varese 11, Caldaro 8, Como 6, Pergine 4, Alleghe 3, Feltreghiaccio e Chiavenna 0. Sabato Feltreghiaccio e Alleghe in casa rispettivamente con il Caldaro e l’Appiano ed a fine mese si recupera la prima giornata, il derbissimo Feltreghiaccio-Alleghe.
LA METEO, PREVISIONI DA OGGI A VENERDI
Martedi 17
Tempo atteso: Tempo ancora ben soleggiato, anche se la presenza di velature potrà ridurre parzialmente il soleggiamento, specie al pomeriggio. La visibilità sarà ancora in prevalenza ottima, salvo risultare temporaneamente ridotta in alcune valli prealpine nelle ore più fredde per foschie. Clima ancora assai mite.
Precipitazioni: Assenti(0%).
Temperature: In generale lieve flessione a tutte le quote, con minime che saranno raggiunte alla sera in quota. Le massime saranno ancora elevate con valori di 23/24°C nelle conche prealpine e di 18/20°C a 10000/1200 m. Persisterà l’inversione termica nelle valli durante le ore notturne. Su Prealpi a 1500 m min 13°C max 17°C, a 2000 m min 10°C max 14°C. Su Dolomiti a 2000 m min 9°C max 15°C, a 3000 m min 4°C max 7°C.
Venti: Generalmente deboli di direzione variabile nelle valli, in quota deboli da Sud, a 5-10 km/h a 2000 m a 5-15 km/h a 3000 m.
Mercoledi 18
Tempo atteso: Tempo ben soleggiato, salvo residue velature al mattino, poi il cielo tornerà ad essere sereno, salvo innocui cumuli a ridosso di alcuni rilievi prealpini durante le ore più calde. Clima più fresco rispetto ai giorni precedenti, specie in quota, assieme al rafforzamento delle correnti sud-occidentali.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In ulteriore diminuzione,salvo le minime nelle valli; sempre superiori alla media del periodo. Su Prealpi a 1500 m min 9°C max 12°C, a 2000 m min 7°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 6°C max 9°C, a 3000 m min 1°C max 4°C.
Venti: Generalmente deboli di direzione variabile nelle valli, in quota da deboli a moderati sud-occidentali, a 5-10 km/h a 2000 m a 15-30 km/h a 3000 m.
Giovedi 19
Al mattino tempo ancora ben soleggiato, salvo foschie o nebbie mattutine nel catino bellunese. Da metà pomeriggio in poi il cielo tenderà ad annuvolarsi per nubi alte e medio-alte stratiformi nonché per nubi basse verso sera. L’avvezione da Sud potrebbe favorire una lieve ripresa delle temperature massime. Venti in quota in prevalenza moderati sud occidentali.
Venerdi 20
Tempo solo in parte soleggiato per la presenza di annuvolamenti irregolari. Per ora sembra che non ci saranno fenomeni. Temperature in ulteriore lieve calo. Venti da deboli a moderati dai quadranti meridionali in quota. Previsore: R.L.Th.