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OGGI ALLA RADIO
buon lavoro ALL’ESERCITO DI VOLONTARI IN VALLE DEL BIOIS INTENTI NELLA PREPARAZIONE DI UN’ALTRA GRANDE Se Desmonteghea 2016 – 12° edizione – 12° edizione OGGI ALLE 10.30 LO SPECIALE A RADIO PIU
8 05 la rassegna della stampa quotidiana, Gazzettino, Corriere delle Alpi e Corriere del Veneto.
1030-1900 Se Desmonteghea 2016 – 12° edizione
1115 COCKTAIL MAGAZINE Federica Elmi
1300 COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA Loris Scussel
1310-1800 LE CLASSICHE Maurizio Melita
1330-1930 Rock in Quota Luca Carli
1500 LA METEO
15.10 2100 Gara carretti da discesa-Memorial Don Stefano Pontil CONJacopo da Campo E @WALTHER DA CAMPO evento in programma domenica con la collaborazione del GRUPPO SPORTIVO DI FRASSENE
1600 EVENTI PARROCCHIA AGORDO CON MONSIGNOR Giorgio Lise
1645 LA HIT PARADE Mirco Bencivenni
GIORNALE RADIO LOCALE: 9. 30. 12. 30 PRINCIPALE, 14. 30, 16. 30, 18. 30 e alla mezzanotte.
meteo: 6.30, 9.30, 12,30, 15,00 DIRETTA METEO CON IL CENTRO DI ARABBA, 20. e alla mezzanotte
MERCATINI, ricerca lavoro e mercatino pulci: al 40′ minuto: 6.40* 740, 10.40*, 11.40, 14.40*, 15.40, 17.40 * 19.40, 22.00, 22.05* (*mercatino pulci)
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
SAN TOMASO Bim Gsp informa che a San Tomaso Agordino nelle località Canacede, Ronch e Pianezze l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile. A darne comunicazione, oggi, l’Ulss 1 di Belluno che ha rilevato la presenza di batteri nei campioni d’acqua prelevati dalle reti idriche locali, l’uso alimentare è consentito previa bollitura.
ROCCA PIETORE DAL 16 GIUGNO CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE
FALCADE OGGII DALLE 13.10 ALLE 16 INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA A FALCADE, VIE: 7 ALPINI, MED ORO SERAFINI, MERCATO.
il bollettino dal centro meteo di Arabba
Tra poco nella rassegna stampa
Trattate bene nostro padre, la figlia Simona lancia un appello alla banda che tiene prigioniero Danilo Calonego. Secondo fonti libiche dietro la scomparsa dell’uomo ci sarebbe l’ombra di Al Quaeda
Feltre Emergenza smottamenti ecco i cantieri
Ladri in Alpago in un solo mese 35 furti, mercoledi notte a Funes di Chies i banditi sono tornati di nuovo in azione, la razzia in esercizi commerciali e nelle case mentre la gente dormiva. Ormai è triste quotidianità
Agordo, Ostello via libera in aula, minoranza all’attacco.
Hotel Posta di Caprile la festa per i 150 anni
Costan nuova vetreria, 60 assunzioni
Feltre Emergenza smottamenti ecco i cantieri
Ladri in Alpago in un solo mese 35 furti, mercoledi notte a Funes di Chies i banditi sono tornati di nuovo in azione, la razzia in esercizi commerciali e nelle case mentre la gente dormiva. Ormai è triste quotidianità
RICERCA IN CANSIGLIO, ALLARME RIENTRATO È stata rintracciata e sta bene la cercatrice di funghi trevigiana, per il cui mancato rientro erano partite le ricerche in Cansiglio, nei boschi attorno a Vallorch. L’hanno incrociata alcune persone in macchina sulla strada che porta sul Pizzoc, che la donna aveva raggiunto dopo essersi persa, e la hanno riaccompagnata. Le squadre del Soccorso alpino di Alpago e Prealpi Trevigiane che stavano perlustrando con i fuoristrada la rete viaria sono tornate alla base
AGORDO E’ l’opera più ambiziosa mai appaltata per Agordo, da cinque milioni di euro dei fondi di confine, è il nuovo Ostello di Agordo, vicino a quello di Valle Imperina gestito dal Ceis. Lo studio Metassociati di Cagliari secondo il sindaco Sisto Da Roit, ha lavorato bene e celermente dopo le vicende del passato: i ricorsi al Tar degli studi partecipanti alla gara per il progetto, ma non aggiudicatari dell’ incarico da 460 mila euro. Gli episodi travagliati fanno parte del passato, oggi i lavori per l’Ostello sono facilmente cantierabili soprattutto dopo la delibera approvata ieri a maggioranza dal consiglio comunale (astenuti Chissalè, Favretti, Bien e Selva Mortti) che da il via libera al progetto e cambia la destinazione dell’area originariamente destinato ad edilizia scolastica. “Progetto – ha detto il sindaco – che rispetta le attuali cubature. Sono stati tenuti in debita considerazione i consigli arrivati dai responsabili delle associazioni del mondo del volontariato legato ai minerari”. Critico il consigliere di minoranza Giulio Favretti “I due progetti andavano tenuti assieme non separati. Si prevedevano 768 mila euro per il Museo e 5 mlioni di euro per l’Ostello, una diseguaglianza che doveva far riflettere, non a caso per il Museo servono altri finanziamenti. Nel progetto sono carenti i parcheggi, ben pochi e non si è nemmeno pensato a mettere mano agli stalli di via Rova o della Piscina che non sono mai stati terminati”. Per Roberto Chissalè la progettata sala convegni è inutile. “Agordo – ha detto – è dotato di parecchie strutture e spazi per convegni di tutti i tipi. Sarebbe stato meglio economizzare prevedendo interventi diversi”. Altri dubbi sono emersi circa la futura gestione dell’Ostello. “Ne abbiamo uno a 4 chilometri in Valle Imperina – ha detto Chissalè – e dalle notizie che ho non è mai decollato. Si faccia in modo che il nuovo Ostello da 5 milioni di euro non diventi cattedrale nel deserto per lunghi periodi di non utilizzo”. Il sindaco ha ammesso l’errore nel non aver unificato a suo tempo il progetto Museo-Ostello. “Troppo pochi 768 mila euro per il Museo – ha detto il primo cittadino- ma con fondi comunali (200 mila), i ribassi d’asta (150), il contributo della fondazione Cariverona (150 non ancora certi) e un mutuo (150) finanzieremo anche le necessità per il Museo”.
L’INTERVENTO DEL SINDACO DI AGORDO SISTO DA ROIT A PROPOSITO DELLA GESTIONE.
PARCO NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI: INCONTRO IMPORTANTE TRA DIRIGENZA E M5S Una delegazione del M5S con il parlamentare Federico D’Incà, ha incontrato il direttivo del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi nelle figure del vicepresidente Franco Zaetta e dei consiglieri Orlando Dal Farra e Mario De Bon. Un importante incontro per fare il punto della situazione sul delicato momento del Parco vista la mancanza ormai da lungo tempo della nomina del Presidente e le lotte intestine tra PD e Lega per accaparrarsi la poltrona. La situazione dei parchi nazionali in Italia attualmente non è delle migliori, in quanto molti sono commissariati, senza consiglio direttivo o senza Presidente motivo per il quale abbiamo depositato come M5S numerose interrogazioni sul tema. Inoltre esiste una difficoltà oggettiva di rapporti tra federparchi e il ministero dell’ambiente. E’ chiaro a tutti che gli obiettivi del parco sono la sua conservazione, tutela e valorizzazione, puntando sullo sviluppo sostenibile aprendosi ad esempio anche ad altri enti pubblici o a dei soggetti privati che hanno i medesimi interessi in modo che questo ente possa rappresentare un punto di forza per lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio bellunese. Per far questo apprezziamo come l’attuale vice presidente Zaetta ed il direttivo mettono al centro un programma di lavoro triennale dopo attenti sopralluoghi con collaboratori e il corpo forestale, definendo le manutenzioni del territorio una priorità assoluta da eseguire. Strade e malghe hanno assoluto bisogno di interventi per non perdere servizi e presidi fondamentali per la conservazione del territorio. Va in questa direzione l’utilizzo degli avanzi di bilancio degli anni precedenti che, salvo i soliti problemi della burocrazia italiana, possono essere linfa vitale per l’economia del bellunese. Crediamo infine, la direzione percosa in questo periodo possa essere l’inizio di un percorso virtuoso e che ogni nomina futura di Presidente e direttivo vada verso la competenza e l’utilizzo responsabile delle risorse, sempre troppo poche per enti di questa importanza. Non dimentichiamo infine la contiguità con il Parco di Paneveggio Pale di San Martino e tutte le sinergie che potremo avere da un rapporto di collaborazione continuo. La natura non ha confini.
I GIOVANI DEL BARD A AOSTA TRA MINORANZE, FUTURO E EUROPA Il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti “in trasferta” a Aosta nel fine settimana. L’occasione è quella del settantesimo anniversario del movimento giovanile dell’Union Valdotaine, e l’invito a partecipare è arrivato proprio dai vertici del partito valdostano. A rappresentare il Bard sabato 24 a Courmayeur saranno Claudia Soppelsa – che interverrà anche dal palco durante il confronto -, Alex Pra e Filippo De Monte; tre giovani individuati dal consiglio federale che porteranno in Val d’Aosta le problematiche del Bellunese. Un’occasione fondamentale per i giovani e per il movimento stesso: in occasione delle celebrazioni del 70esimo di fondazione, infatti, i ragazzi valdostani hanno organizzato l’incontro internazionale giovanile delle minoranze d’Europa. Centinaia di giovani da tutto il continente raggiungeranno quindi il Monte Bianco per confrontarsi e cercare una comune strada per la tutela e la valorizzazione dei propri territori. “Un segnale importante, l’invito arrivato dall’Union Valdotaine; – commentano dal movimento guidato da Alessandra Buzzo – questo è il risultato di anni di incontri e confronti con le realtà autonomiste dell’arco alpino. I nostri giovani potranno così ribadire il ruolo e l’importanza di Belluno nelle Dolomiti, sottolineando i rapporti sempre più stretti e fondamentali con l’Europa. Il nostro sguardo deve essere rivolto a Nord, al territorio dolomitico e oltre; è lì il nostro futuro. Questo è il messaggio che i nostri ragazzi lanceranno ad Aosta, un messaggio che finalmente sta prendendo spazio anche a Belluno”.
Fondo Comuni confinanti. Roger De Menech a Ponte di Legno con i sindaci dei Comuni di confine
Sanità: salta Consiglio ma si delinea una exit strategy e l’approvazione non è più un miraggio. (Ag. DIRE)
Nel settembre del 2015, gli ultramaratoneti bellunesi William Da Roit ed Elvis Secco hanno realizzato una vera impresa, attraversando a piedi tutto il Veneto, unendo la Laguna e le Dolomiti: partenza da Venezia e arrivo in cima alla Marmolada. Quell’impresa è poi diventata un video, grazie alle spettacolari immagini girate e montate da Davide Dal Mas. L’impresa e il dvd si sono ora trasformati in solidarietà: il ricavato delle offerte è stato infatti devoluto da parte di William ed Elvis al fondo di solidarietà che il comitato di Belluno del Centro sportivo italiano ha istituito da qualche anno per venire incontro alle esigenze di quelle società o quei singoli che hanno qualche difficoltà di carattere economico. «Questa donazione permetterà di dare una mano a chi fatica a portare avanti la propria passione sportiva» commenta Fernando Soccol, vicepresidente di Csi Belluno. «Questo è lo sport che ci piace: quello che guarda oltre la dimensione agonistica per valorizzare la persona. Grazie William grazie Elvis»!
BELLUNO ULSS 1: Sabato Convegno sul trauma grave presso la Sala Giovanni XXIII. Sabato 24 settembre si terrà a Belluno presso la sala Giovanni XXIII il convegno dal titolo “Il trauma grave: fra centri spoke e centri hub” organizzato dall’ULSS 1.
I centri spoke sono ospedali con differenti livelli di competenza ma che mancano delle possibilità di effettuare alcuni trattamenti altamente specialistici disponibili invece nei centri hub, necessari nella corretta gestione di pazienti ad alto livello di complessità, come sono in alcuni casi i traumatizzati gravi. Ovviamente la centralizzazione di tutti i traumi indistintamente andrebbe oltre le capacità recettive dei centri hub. Il centro spoke ha quindi il ruolo cruciale, oltre al trattamento immediato del paziente e alla definizione della diagnosi, di decidere, insieme alla Centrale Operativa del 118, chi debba essere trasferito subito, chi sorvegliato per eventuale trasferimento in caso di evoluzione, chi invece può essere con tranquillità ricoverato nelle proprie strutture. Gli ospedali della ULSS 1 sono centri spoke, ma nel caso dell’ospedale di Belluno hanno una funzione ibrida, essendo riferimento per altri ospedali della zona. I traumi nel nostro territorio non sono rari: la terapia intensiva dell’ospedale di Belluno nel 2015 ha ricoverato 101 pazienti traumatizzati, il 22.8% di tutti i ricoveri. I dati del Gruppo Italiani per la Valutazione degli Interventi in terapia Intensiva (GiViTI) dell’Istituto Mario Negri, cui la terapia intensiva di Belluno aderisce dal 2003, indicano che il reparto si colloca perfettamente nella media nazionale in termini di sopravvivenza dei pazienti (complessi modelli matematici tengono conto della diversa gravità dei pazienti nel calcolare la sopravvivenza che ci si attende).
L’oggetto del convegno è quindi di grande interesse per la nostra comunità, considerata anche l’attenzione della Regione del Veneto riguardo all’organizzazione del trauma (Istituzione della Rete regionale per il Trauma. Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2012-2016. Deliberazione n. 29/CR del 26 aprile 2016). I relatori del convegno sono rianimatori, chirurghi, radiologi interventisti, ortopedici, fra i maggiori esperti a livello nazionale del trauma grave. Il convegno è indirizzato a medici, infermieri e a tutto il personale occupato nella gestione dell’emergenza sul territorio.
Dall’1 al 3 ottobre a Longarone fiere ritorna la rassegna Sapori italiani e alpini. Quest’anno anche la sezione dedicata ai birrifici artigianali. Ingresso gratuito
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POSTA, 150 ANNI DI STORIA DAL 1866 ANNO DELL’ANNESSIONE DELL’AGORDINO ALL’ITALIA AD OGGI. audio intervista
Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma anche sopra a Caprile di Alleghe, dal lontano 1866 anno in cui Michele Pra aprì a Caprile il primo nucleo di quello che diventerà, per longevità e capienza uno dei più prestigiosi hotel delle Dolomiti: L’Hotel alla Posta che oggi festeggia i 150 anni di vita. La famiglia Pra è una dinastia di albergatori che, di padre in figlio, fino agli ultimi nati, per 7 generazioni, affrontando ogni sorta di vicissitudini ha traghettato per un secolo e mezzo il Posta fino a raggiungere le ambite 4 stelle nel 1981. Un processo di miglioramento inarrestabile, in parallelo Floriano Pra, ricoprendo importanti ruoli amministrativi, da sindaco a Presidente della Comunità Montana a Vice Presidente della Regione Veneto ha fatto galoppare lo sviluppo ricettivo dell’intero territorio.
Alle 18 al palazzetto di Caprile un emozionato Floriano Pra con la collaborazione del figlio Sergio e dei nipoti Alessandro e Francesca, racconterà una storia importante per Caprile, Alleghe, l’Agordino e l’arco Dolomitico compreso nel Dolomiti Superski. Racconterà le vicende del suo Hotel alla Posta, da tutti conosciuto come il Posta di Caprile che festeggia i 150 anni. Un secolo e mezzo di famiglia Pra, squadra fatta di uomini e donne capace e competente che alla maestria ha aggiunto la caparbietà e il grande coraggio di rialzarsi all’indomani di tragedie e distruzione: l’alluvione del 1966, del 1885 e del 1882 dopo 68 interminabili giorni di pioggia, ma anche un’enorme frana che nel 1888 sbarrò il Cordevole, gli incendi come quello del 1895 che rase al suolo l’intera struttura e poi 2 guerre al fronte di confine. Nel 1866 anno dell’annessione dell’Agordino all’Italia, Caprile era l’ultimo lembo di italianità con un via via di gente sul tragitto tra l’Impero Asburgico e il Regno d’Italia, quando non c’era la Fiat ma cavalli e carrozze. Michele Pra ebbe la giusta intuizione inventandosi il cambio dei cavalli, la stalla, il fienile e l’osteria. Un secolo e mezzo dopo la famiglia è la stessa e se i collegamenti viari sono diversi, quelli con il passato non lo sono: la garanzia 7 invidiate generazioni. “Io sono nato su una sedia dell’albergo, la nostra vita è sempre stata all’interno della nostra attività, anche nei 50 anni da amministratore non ho mai dimenticato casa mia e il mio ruolo di albergatore”. Lo racconta Floriano, quinta dinastia della famiglia Pra, ed è una storia fatta di passione. “Il capitale più grande che ho è la famiglia tutta espressa a favore di questa attività non priva di insidie nei grandi cambiamenti del turismo”. Per i 150 anni del Posta Floriano Pra a quattro mani con il figlio Sergio ha scritto un libro. “Una storia di albergatori – dice Sergio Pra – perché tali siamo nati ed è il nostro lavoro”. Il percorso del Posta inizia dai cavalli. “Lo ricordo – dice Floriano – ero bambino ed avevamo la stalla. Il nonno Florio era morto ma la nonna “Nana” era ancora la leader in cucina”. Dopo Sergio Pra attuale direttore del Posta e dell’Europa (l’altro albergo della famiglia Pra) la tradizione è garantita dai figli Alessandro e Francesca. “Un potenziale che fa invidia come capacità alberghiera – dice Floriano Pra – il massimo dei massimi”. Nella tre volte cinquantennale storia dei Pra un capitolo a parte è per la tragica alluvione del 1966. “Un dramma – ricorda Sergio Pra – allora si festeggiavano i 100 anni sfoggiando un albergo nuovo, rinnovato. Ci siamo ritrovati di punto in bianco a dover rifare il piano terra dell’albergo”. La storia annovera anche tanti personaggi illustri come Giosuè Carducci. “Questo è sempre stato ed è un punto di incontro per la gente importante e non che frequenta le Dolomiti – conclude Floriano Pra – Dal Re del Belgio a due Cardinali diventati Papi, il comando supremo della forze armate con Cadorna, grandi industriali e politici. Il segreto del nostro successo è stato quello di accontentare i grandi al pari di tutti gli altri clienti sotto alla nostra stessa bandiera”.
ASCOLTA L’INTERVISTA COMPLETA CON FLORIANO E SERGIO PRA, DI MIRKO MEZZACASA 2016
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SE DESMONTEGHEA!!! LA FESTA IN VALLE DEL BIOIS
EVENTO A FRASSENE’, LA GARA CON I CARRETTI. INTERVISTA A JACOPO E WALTHER DA CAMPO. IN COLLABORAZIONE GRUPPO SPORTIVO FRASSENE’ audio intervista
IN PARROCCHIA AD AGORDO, L’EVENTO DEL FINE SETTIMANA. INTERVISTA A MONSIGNOR GIORGIO LISE, ARCIDIACONO DI AGORDO
APPUNTAMENTI
MOSTRA A SEDICO
CORSI DI JUDO
CON IL CAI DI AGORDO
AL RIFUGIO SCARPA