GIORNALE RADIO PIU, 28 LUGLIO 2017
DIRETTORE MIRKO MEZZACASA
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Agordo in lutto, questa notte e’ mancato GUIDO SANTOMASO, il papà di Arianna e Sabrina.
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MUORE UN ‘OTTANTENNE SBALZATO DAL TRATTORE
OGGI I FUNERALI DI SERENA ZANELLA A FELTRE
LAURO CONFESSA
OGGI ALLA RADIO
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SABATO AD ALLEGHE “LE STELLE DI CELI” LO SPOT ALLA RADIO
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METEO, DAL CENTRO DI ARABBA
Precipitazioni: Assenti (0%).
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), mentre al pomeriggio sera la probabilità di rovesci e temporali sarà presente (30/40%) sulla fascia prealpina e un po’ più elevata sulle Dolomiti (40/50%).
CAMBIO DEL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DI BELLUNO
Il Capitano Andrea Piergiacomi è il nuovo comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Belluno. Originario di Roma, 27 anni, laureato in scienze economico finanziarie, arriva da Saluzzo (CN), dove ha ricoperto il ruolo di comandante di Tenenza. In precedenza aveva prestato servizio presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN). L’Ufficiale prende il posto del Capitano Matteo Antegiovanni, il quale ha retto la Compagnia di Belluno negli ultimi quattro anni ed è stato trasferito al Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Emilia. Al nuovo comondante l’augurio di buon lavoro tra i bellunesi, al capitano Antegiovanni il grazie per il lavoro svolto.
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LA CRONACA LOCALE, NEL NOTIZIARIO DELLE 9.30, 12.30, 14.30, 16.30, 18.30 e nel gr della mezzanotte.
INTERVENTI DEL SUEM
COMELICO Ieri passate le 10 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto lungo la Ferrata Roghel, sopra il Rifugio Berti e il Vallon Popera, Comelico Superiore, dove un escursionista tedesco era stato colpito al braccio da una scarica di sassi caduta dall’alto. L’infortunato, un quarantaseienne che faceva parte di un gruppo di connazionali, è stato recuperato con un verricello di 50 metri e trasportato all’ospedale di Belluno a seguito del possibile trauma, non grave, riportato.
CORTINA Successivamente l’eliambulanza è volata verso Cortina d’Ampezzo, sul sentiero che dal Lagazuoi scende a Forcella Travenanzes per l’infortunio accaduto a G.P., 58 anni, di Castelnuovo Berardenga (SI). Sbarcati in hovering medico, infermiere e tecnico di elisoccorso, sono state prestate le prime cure all’uomo, imbarcato poi con un verricello e accompagnato al pronto soccorso di Agordo con una probabile slogatura alla caviglia.
ZOLDO Attorno alle 18 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per il Col della Grava, sotto il Civetta, poiché un passante si era imbattuto in un uomo a terra, ferito e sanguinante sotto il sentiero Tivan, e si era poi spostato dove aveva campo per lanciare l’allarme. Quando l’eliambulanza ha sorvolato la zona, il bivio tra il sentiero 557 e 558, ha visto l’uomo a terra che si è alzato allontanandosi e sparendo nel bosco. È stato quindi chiesto l’intervento del Soccorso alpino della Valle di Zoldo per provare a rintracciarlo e assicurarsi che stesse bene. I soccorritori hanno perlustrato la Grava, Col Grant e la Val di Pecol senza rinvenirne traccia. Sono state verificate le auto parcheggiate nella zona ed è stato contattato il gestore del Rifugio Torrani che ha parlato di un escursionista da solo, sceso per raggiungere poi il Rifugio Coldai. Anche il Coldai è stato contattato, ma nessuno al momento si è presentato manifestando difficoltà.
INCIDENTI SULLA STRADA
LIVINALLONGO
Ha riportato traumi molto gravi il motociclista tedesco che ieri è finito contro il guard rail, dopo una frenata improvvisa. T.S., 49 anni di Hannover viaggiava con un altro centauro in direzione Arabba. L’incidente è avvenuto alle 15.30 sulla sr 48 delle Dolomiti, in località Livinè Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Arabba intervenuti per i rilievi di legge si sarebbe trattato di un incidente autonomo. Tutto è iniziato quando la macchina che precedeva i motociclisti ha frenato per fare attraversare una turista giapponese. Uno di loro nel frenare a suo volta è caduto, facendo tutto da solo, non schiantandosi contro l’auto, ma finendo contro il guard rail e poi a terra. Immediati i soccorsi. Sul posto oltre ai vigili del fuoco i sanitari intervenuti con l’elisoccorso che ha portato il centauro all’ospedale di Belluno in codice rosso. I medici al suo arrivo hanno subito definito la situazione «molto seria» e hanno attivato tutto il percorso per le cure dei gravi politraumi della strada. La persona è comunque sempre rimasta cosciente, ma ha riportato un gravissimo trauma a livello della colonna vertebrale. Per questo in serata i medici del San Martino stavano valutando il trasferimento del 49enne al Ca’ Foncello di Treviso per competenza specialistica.
DISSERVIZI IDRICI E DANNO D’IMMAGINE
E dopo la solita settimana con i soliti disagi anche a Livinallongo, Arabba e San Tomaso, l’acqua è tornata potabile. Lo confermano le analisi effettuate dall’Ulss in seguito alle quali Bim Gsp informa che a San Tomaso Agordino in località Piaia e Pecol e a Livinallongo in località Arabba e Larzonei l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e si può utilizzare per scopi alimentari. Con buona pace degli operatori turistici che per tutta la settimana sono stati costretti a negare un bicchiere di acqua fresca al turista in transito, tra le facce allibite degli ospiti convinti di essere capitatI nelle incontaminata Dolomiti Patrimonio dell’Unesco. Decisamente un danno di immagine, ne sono convinti anche ad Arabba dove gli sforzi e i sacrifici per promuovere il turismo rischiano di essere vanificati da continue notizie di inquinamento, a macchia di Leopardo, sul territorio Dolomitico. Per ora la buriana è passata, almeno fino alla prossima variazione meteorologica, poi si vedrà.
FALCADE_LA SEGNALAZIONE DI SILVANO SAVIO
“Scopri divertendoti tutti i segreti delle Dolomiti”, recita lo spot promozionale del Parco tematico di recente realizzazione a Col Margheria sul Passo San Pellegrino. Purtroppo per gli autori del punto di osservazione privilegiata sul sistema Dolomiti Unesco, ovvero il Museo delle Scienze di Trento, quest’ “opera” non diverte affatto gli agordini, piuttosto li manda su tutte le furie, altro che luogo eccezionale da cui idealmente salpare per andare alla scoperta dei nove gruppi montuosi Patrimonio dell’Umanità. Infatti, nella descrizione dei panorami confrontabili con la realtà, viene omessa l’area che guarda al bellunese, come fosse un deserto, come non esistesse, forse dimenticando che le Dolomiti bellunesi rappresentano il 46% del famoso patrimonio Unesco, contro il 12% della provincia di Trento, il 24% di Bolzano, il 13% di Pordenone e il 4% di Udine. Silvano Savio di fresca nomina tanto in consiglio comunale a Falcade che in Unione Montana ha scritto alla Fondazione Dolomiti di Corso Italia a Cortina spiegando il suo disappunto ma anche il malumore di una vallata turistica.
“A pensare male si fa peccato ma spesso d’indovina – scrive Savio citando il vecchio adagio – sono convinto che il Museo delle Scienze di Trento, che gode meritatamente di fama scientifica internazionale, non possa cadere in distrazioni di questo tipo che, invero, assumono più un aspetto politico e di marketing territoriale”.
Affermazione coraggiosa quella di Savio, suffragata dai fatti che alla fondazione Dolomiti Unesco racconta così: “Una delle installazioni didattiche del parco tematico sul Col Margherita, consiste in un grosso timone che, ruotando di 360 gradi, consente la visione dei nove sistemi dolomitici; contemporaneamente, girando la ruota del timone, s’aprono spicchi in trasparenza con evidenziati le descrizioni dei panorami confrontabili con la realtà. La descrizione comprende l’area trentina e parte della Marmolada, proseguendo con il Col Bricon, il Latemar, i Monzoni, Le Pale di San Martino e altre montagne delle provincie autonome. Inesistente l’area bellunese con i Monti Agner, e Pale di San Lucano che vantano le pareti più alte delle Dolomiti. Viene omesso l’intero gruppo della Civetta, la parete più ampia del Patrimonio Unesco. Viene dimenticata l’area del Pelmo, Croda da Lago, Antelao seconda cima delle Dolomiti e anche le Tre Cime di Lavaredo pur essendo ben evidenti da quel panorama”.
Molto meglio il sistema meccanico in cima al Nevegal, probabilmente meno costoso, fatto in “casa” ma preciso in ogni suo dettaglio, Monte Agner compreso. Savio è convinto che al peggio ci possa essere soluzione anche in cima al Passo San Pellegrino e con speranza alla Fondazione Dolomiti Unesco ha inviato il suo auspicio “Che la Fondazione si faccia carico di vigilare anche su questi aspetti. Le Dolomiti possono diventare non solo un semplice “contenitore” ma un valore condiviso di una popolazione che si pone su un’unica piattaforma dolomitica di opportunità, ognuno con le proprie peculiarità culturali, storiche, linguistiche e sociali. Tutto il resto di chiama marketing”.
FELTRINI IN CARCERE AD AMBURGO – PICCOLI: “INCONTRATO IL SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI. QUESTIONE DIVENTATA DIPLOMATICA”
“La situazione è diventata imbarazzante. Per questo ho chiesto personalmente al sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova di intervenire. Dopo due settimane, non si può più far finta di nulla. Il fermo dei due ragazzi di Feltre al G20 di Amburgo sta diventando – a tutti gli effetti – un caso diplomatico e come tale, ora, deve essere risolto”. A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli: “Lo dico da politico, da cittadino, ma anche da padre”. “Quella che all’inizio poteva essere una legittima azione di polizia, sta assumendo contorni diversi, di tipo giudiziario e politico. Temo che l’atteggiamento degli organi tedeschi sia più teso a cercare dei capri espiatori che a fare chiarezza. Sono innegabili infatti le mancanze tedesche nel tenere l’ordine pubblico nel corso del G20. Fosse successo in Italia saremmo stati crocifissi a livello internazionale”. “Da quello che è emerso finora nessuno dei due ragazzi feltrini ha commesso violenza né assunto atteggiamenti facinorosi. Probabilmente si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato”, prosegue Piccoli. “Per quanto mi riguarda il diritto di manifestare il proprio pensiero è fatto salvo da tutte le principali carte europee. Sostengo con forza tale diritto anche quando le idee sono diverse dalle mie. L’importante è che non si commettano azioni violente e non mi sembra questo il caso. Chiedo per lo meno gli arresti domiciliari”. “Della Vedova dovrebbe aggiornarmi a stretto giro di posta”, conclude Piccoli.
BELLOT(FARE!)_ TUNNEL COLTRONDO_ INTERROGAZIONE DELLA SENATRICE AL MINISTRO DELRIO
La Senatrice ha chiesto chiarimenti direttamente alla fonte per fare avere risposta inequivocabile circa le voci che si sono diffuse a seguito della riunione operativa tenutasi nelle scorse settimane tra i vertici Anas e i Sindaci del bellunese. A seguito dell’incontro infatti, si è appreso da notizie di stampa dell’intenzione di dirottare parte del finanziamento destinato alla realizzazione della galleria Coltrondo ad altri interventi, definibili come di ordinaria amministrazione, pur se importanti. Preoccupata dalle voci, Alessandra Buzzo, Sindaco di Santo Stefano di Cadore ha scritto ai Parlamentari e ai Consiglieri regionali bellunesi, al Presidente della Regione Veneto, ai vertici ANAS e ai Ministri di Sport e Infrastrutture per chiedere rassicurazioni e chiarimenti. Ad accogliere la sua richiesta è stata la senatrice Raffaela Bellot, che ha presentato interrogazione sul tema al Ministro Delrio. Nel suo intervento la Bellot ha ribadito la situazione grave in cui versa la viabilità bellunese e la necessità di interventi ormai improcrastinabili, già evidenziati con precedenti atti di sindacato ispettivo. “Tra le opere non più rinviabili – ha affermato la Bellot – vi è sicuramente il tunnel di Coltrondo, che si configura come un by-pass permanente dell’intera area. È altresì urgente il completamento della galleria Comelico che rischia di diventare inutilizzabile a causa dalle frequenti frane nel tratto successivo all’uscita verso Santo Stefano di Cadore. Il CIPE- ha ricordato la Senatrice bellunese- nell’ambito del piano operativo infrastrutture del Fondo sviluppo e coesione 2014/2020, con la delibera n. 54 del 2016 ha stanziato 55 milioni di euro per la realizzazione della galleria Coltrondo; come specificato nella stessa delibera si tratta di uno stanziamento finalizzato al completamento di itinerari già programmati. L’eventuale rinvio della realizzazione del tunnel è da scongiurare, perché andrebbe ad aggravare una situazione già difficilmente sostenibile da parte delle popolazioni interessate, che da troppo tempo attendono interventi risolutivi per la viabilità del Comelico. Si chiede quindi di sapere – ha concluso la Bellot all’indirizzo del Ministro – se risponda al vero quanto segnalato e quali interventi il Ministro in indirizzo intenda mettere in atto per garantire il pieno e corretto utilizzo dei fondi stanziati dal CIPE per la costruzione del tunnel di Coltrondo.”
POLIZIA POSTALE A BELLUNO VERSO LA CHIUSURA. L’ASSESSORE ALLA SPECIFICITÀ: “UN ALTRO SEGNALE DELL’ABBANDONO DEL TERRITORIO DA PARTE DELLO STATO”
“Le notizie dei giorni scorsi che confermano la volontà statale di chiudere gli uffici bellunesi della Polizia Postale ci preoccupano fortemente, non solo per il prezioso lavoro svolto da questo settore specifico della polizia, oggi più che mai di importanza determinante, ma soprattutto perché sono l’ennesimo segnale di un governo che chiacchiera dei massimi sistemi, ma poi dal lato pratico abbandona il territorio a se stesso”. A dirlo l’assessore regionale alla specificità di Belluno, che aggiunge: “slides, annunci trionfalistici, promesse di soldi a carriolate, ma poi nella realtà: tagli, tagli e solo tagli ai contributi e agli investimenti al territorio. I cittadini della provincia partecipano alla solidarietà nazionale con quasi un miliardo di euro annui, corrispondenti al residuo fiscale del Bellunese; meriteremmo certamente un po’ di maggior considerazione vieppiù in quei settori come la sicurezza che dovrebbero essere garantiti parimenti a tutti i cittadini”. “Scriverò al Ministro degli Interni per evidenziare il nostro disagio sulla questione della Polizia Postale ma non solo – conclude l’assessore – ricordandogli impegni e promesse fatti a parole dai luogotenenti del suo partito sul territorio, sperando almeno da un Ministro di aver per una volta una risposta di sostanza”.
BELLUNO_NUOVI MEZZI PER LA DOLOMITIBUS GRAZIE AI FONDI DEL MINISTERO DEI TRASPORTI
Il rinnovo delle flotte di autobus e treni in Veneto può contare su finanziamenti certi che dal 2017 al 2022 ammontano a 105,5 milioni di euro. Lo riferisce il deputato bellunese Roger De Menech dopo un incontro con il ministro Graziano Delrio. «Dopo tanti anni in cui i fondi per il materiale rotabile sono stati dirottati per coprire i costi dei contratti di servizio», afferma De Menech, «ora siamo di fronte a un’inversione di tendenza decisa. Rinnovare le flotte di autobus e acquistare nuovi treni sarà possibile con finanziamenti certi e stabiliti da due provvedimenti specifici: la legge di stabilità del 2016 e la delibera del Cipe numero 54 del 2016. Sono fondi aggiuntivi rispetto a quelli per il trasporto pubblico locale, destinati alla copertura del servizio e sono utilizzabili quindi dalle Regioni solo per l’acquisto di autobus urbani ed extraurbani e di treni». Le risorse avranno un impatto diretto nel Bellunese. «Fermo restando il riparto dei finanziamenti che a livello regionale dipendono dalla Regione Veneto, grazie all’iniziativa del ministero», spiega De Menech, «Dolomiti Bus potrà acquistare decine di nuovi mezzi per rinnovare la propria flotta con autobus che garantiranno maggiore comfort e una sensibile riduzione dell’impatto ambientale sia dal punto di vista delle emissioni sia dei consumi. I fondi disponibili dovrebbero consentire l’acquisto tra i 50 e i 60 mezzi nuovi».
«Spero ci sia un impegno diretto della Regione anche rispetto ai nuovi treni in servizio sulle linee bellunesi», si augura il deputato, «per garantire maggiore comodità e velocità a chi si sposta tra la montagna e la pianura veneta». Per il Veneto sono disponibili in tutto 105,5 milioni di euro. Di questi, 42,1 milioni sono destinati alla gomma, quindi a rinnovare il parco bus, ripartiti sugli esercizi finanziari dal 2015 al 2019, mentre 60 milioni sono riservati all’acquisto di nuovo materiale rotabile, treni e carrozze, per gli anni dal 2017 al 2022. A questi, si aggiungono circa 3 milioni di euro per il completamento degli interventi di messa in sicurezza delle ferrovie. «I dati forniti dalla Struttura Tecnica di Missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti», spiega il deputato, «danno la misura dell’impegno del governo in questo settore. Perché, come ricorda sempre il ministro Delrio, la “cura del ferro” e l’incremento della mobilità collettiva incidono positivamente sull’economia, contribuiscono a ridurre l’inquinamento delle nostre città e aumentano la qualità della vita dei cittadini».Come concordato dalla conferenza Stato-Regioni, le risorse dello Stato prevedono la compartecipazione delle Regioni. Il Veneto dovrà cofinanziare l’iniziativa aggiungendo complessivamente 68,2 milioni di euro, 28,1 per la gomma e 40,1 per i treni. Nel corso dell’incontro, il ministro Delrio ha riferito inoltre a De Menech che, su richiesta del ministero, Rfi sta predisponendo il progetto di elettrificazione delle linee regionali ancora a trazione diesel. «Le risorse economiche per questi interventi saranno messe a disposizione dal CIPE».
BANCHE VENETE – OK DEL SENATO – PICCOLI: “HO VOTATO NO, CONSEGUENZE DRAMMATICHE”
“La conversione in legge del decreto salva-banche senza modifiche condanna migliaia di piccoli e medi risparmiatori (azionisti sì, ma non speculatori), come molte famiglie e molte imprese, a vedersi togliere ogni possibile speranza di far valere le proprie ragioni a fronte di reali e documentate azioni volte ad ingannarli, a scapito del loro patrimonio. Non vi è traccia, infatti, di alcuna azione di responsabilità contro gli ex dirigenti, per garantire che venga fatta giustizia, che vengano chiariti irregolarità e gravi errori o inadempienze e, ancora, non vi è l’istituzione di un fondo per le vittime da reato bancario”. Così il senatore veneto Giovanni Piccoli motiva il suo no al decreto salva-banche votato in Senato nella seduta odierna. L’aula ha infatti dato il via libera al disegno di legge di conversione del decreto sulle banche venete per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia. I sì sono stati 148, i no 91, nessun astenuto. Il provvedimento, già approvato dalla Camera, è diventato legge. “Questa partita non riguarda azionisti sconsiderati o consapevoli professionisti del rischio. Qui ci sono delle vite semplici, delle storie personali, dei sacrifici e delle speranze in gioco. Qui si tratta di tutelare i valori fondanti di una comunità”, concetti ribaditi anche in un intervento in aula.
“La superficialità con cui si è affrontato il problema, il non volersi confrontare, il voltare le spalle ai molti azionisti, tenuti fuori incomprensibilmente dalle tutele del decreto-legge, sono tutti elementi di incertezza che possono alimentare quello che in gergo si chiama bank run, cioè la fuga dagli sportelli, che rappresenta il fattore più pericoloso per il funzionamento di una banca e del suo sistema”.
Per Piccoli bisogna attuare severe azioni di controllo e monitoraggio del sistema bancario: “Sto parlando di disposizioni atte a rendere noto agli investitori lo stato economico-finanziario della banca stessa, nonché i rischi connessi all’acquisto dei pacchetti obbligazionari e azionari”.
“La verità è solo una: il provvedimento avrà un impatto pesantissimo su molte famiglie e imprese, in particolare venete, che troveranno conferma che i propri investimenti sono azzerati. Avrà un impatto devastante sull’economia reale, 200.000 soci, di cui 120.000 della Popolare di Vicenza e 80.000 della Veneto Banca, dove gli azionisti hanno visto azzerare un valore di oltre 10 miliardi di euro, che si traducono in perdita di liquidità per artigiani, piccole imprese e famiglie. Gli effetti non si sono ancora del tutto manifestati e saranno drammatici”. “Se in questo Paese la tutela del risparmio è garantita nella Costituzione, se parole come giustizia, uguaglianza, rispetto delle regole comuni e delle leggi hanno ancora un senso, questo decreto-legge, che già deroga molti punti delle attuali normative, ostaggio ancora una volta di una banca, è passato senza una soluzione che tuteli i principi base di una comunità: la tutela dei più deboli e la condanna dei responsabili a restituire quanto colpevolmente sottratto”, la conclusione di Piccoli.
“SCUOLA SICURA”, INIZIATI I PREPARATIVI ALLA SECONDA EDIZIONE. L’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE: “AL VIA IL PROGRAMMA PER LE NUOVE TAPPE AUTUNNALI CHE TOCCHERANNO TUTTE LE PROVINCE”
E’ iniziata, con la prima riunione programmatoria insieme ai comuni che prenderanno parte alla fase autunnale, la seconda edizione dell’iniziativa “Scuola Sicura”, ideata dall’assessorato regionale alla protezione civile e dedicata alle scuole del Veneto. “Viste le moltissime domande di partecipazione ricevute – ha sottolineato l’assessore regionale alla protezione civile – ci è sembrato doveroso avviare un’ulteriore serie di appuntamenti già nel 2017, che anche in questo caso toccheranno tutte le sette province. Ovviamente non ci fermeremo qui, ma andremo avanti anche nei prossimi anni allestendo ulteriori eventi sia in primavera che in autunno, così da cercare di coinvolgere tutte le realtà comunali che hanno fatto richiesta”. Da fine settembre al via quindi questa seconda edizione che toccherà il capoluogo Vicenza per la medesima provincia, Caorle per Venezia, Tambre per Belluno, Cartura per Padova, Occhiobello per Rovigo, Ponte di Piave per Treviso, Isola Rizza per Verona.
“La giornata tipo, con le necessarie distinzioni dovute alla logistica dei diversi luoghi in cui si svolgerà l’evento e al numero di partecipanti – ha spiegato l’assessore -, consisterà in una mattinata di studio in tema di protezione civile in cui agli alunni saranno spiegate le procedure in caso di sisma e di incendio e verranno fatte anche delle simulazioni di allarme, avvio procedure, evacuazione e recupero dei feriti da parte dei soccorritori”.
Sotto il coordinamento dell’Assessorato e della Direzione Protezione Civile regionale, coadiuvati dalle amministrazioni comunali per il raccordo con i gruppi di protezione civile locali, ma anche con l’intervento del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, del SUEM 118 e di altri organi di polizia, verrà poi effettuata un’analisi degli errori eventualmente compiuti da alunni e insegnanti e si parlerà anche dei piani comunali di protezione civile, indicando i numeri utili in caso di emergenza. In area esterna all’edificio scolastico saranno poi presentati i mezzi dei volontari di protezione civile e delle forze dell’ordine che abbiano dato la disponibilità alla collaborazione; a seguire, come già per la prima edizione, sarà previsto anche l’atterraggio di un elicottero e ai ragazzi verranno illustrate le attività dell’elisoccorso. A fine giornata, con l’obiettivo di avviare un percorso didattico e che l’evento non resti solo il ricordo di una giornata, a tutti i bambini sarà consegnato un libretto con le principali regole e i rischi da conoscere e anche con i riferimenti locali di protezione civile. “Nelle prossime settimane verrà definito il calendario – ha concluso l’assessore – e successivamente inizieremo i sopralluoghi alle scuole protagoniste dell’iniziativa per organizzare il tutto al meglio, valutando eventuali aggiustamenti al programma in base alla logistica delle varie sedi”.
FALCADE E ASPIRANTI IMPRENDITORI
ecco i 10 progetti di business premiati da Mibact e Invitalia all’Accelerathon di Falcade
Startupper e aspiranti imprenditori si sono sfidati sulle alpi venete con progetti innovativi nel settore del turismo montano Sei startup e quattro aggregazioni di imprese con progetti innovativi nel settore del turismo montano hanno vinto la sfida dell’Accelerathon di Falcade (Belluno). Si tratta del secondo Accelerathon del programma FactorYmpresa Turismo, promosso dal Ministero dei Beni culturali e del Turismo e gestito da Invitalia con l’obiettivo di offrire servizi di tutoraggio e contributi economici alle imprese e agli aspiranti imprenditori della filiera turistica. Per due giorni, il 25 e 26 luglio 2017, 20 startup e 8 aggregazioni di imprese hanno partecipato a una full immersion al Palafalcade dedicata all’innovazione turistica sul tema “Montagna – la vacanza green su misura: avventura, sport, relax”. Guidati dai mentor e dai tutor, oltre 60 startupper e aspiranti imprenditori hanno lavorato con entusiasmo e a ritmi intensi a migliorare i loro progetti d’impresa che puntano a valorizzare le destinazioni montane e accelerare la realizzazione.Alla presenza del Direttore Generale del Turismo del MiBact, Francesco Palumbo, i partecipanti hanno quindi presentato la loro idea di business con un pitch di tre minuti alla giuria composta da Funzionari del Mibact e di Invitalia. 10 migliori progetti – 6 startup e 4 aggregazioni d’impresa – sono stati premiati dal Direttore Generale del Mibact con premi di 10.000 euro (per ogni startup) e di 15.000 euro (per ogni aggregazione) da utilizzare per sviluppare l’idea di business. Quello dedicato alla Montagna è il secondo dei quattro appuntamenti previsti da FactorYmpresa Turismo. Il primo, dedicato ai “Borghi e Cammini”, si è svolto con successo a Ocre (L’Aquila) il 20-21 giugno 2017. I prossimi appuntamenti riguardano le Terme e il Mare. A conclusione delle quattro sfide, i rispettivi vincitori si confronteranno in un evento finale per ottenere un ulteriore premio da spendere per visite di studio o partecipazione a fiere nazionali e internazionali.
CSV BELLUNO_ Il primo ottobre dalle 9 alle 18 le piazze del centro di Belluno diventeranno il palcoscenico del volontariato bellunese. Da un’importante sinergia fra il Comune e il Comitato d’Intesa-Csv di Belluno per festeggiare i compleanni dei due enti di volontariato (20-40) ?nata la nuova manifestazione ?Volontariato in piazza? che si svolger?la prima domenica di ottobre dalle 9 alle 18 tra le piazze Duomo e Mercato di Belluno, affiancando per la prima volta il tradizionale appuntamento sportivo comunale con ?port in piazza?
IL’adesione alla Festa del volontariato provinciale da parte delle singole associazioni ?libera, gratuita e aperta a tutti: il modulo ?reperibile nel sito del Csv di Belluno (www.csvbelluno.it “http://www.csvbelluno.it/” in home page). Vanno indicati il numero approssimativo dei partecipanti, l’obbiettivo della partecipazione (raccolta fondi, promozione attività, reclutamento nuovi volontari…) e la necessità di eventuali dotazioni (il Comitato organizzatore farà il possibile per soddisfare le singole richieste specifiche, nei limiti della dotazione in possesso. Consigliabile è arrivare con tutto il materiale necessario già pronto).
Tra i requisiti alla partecipazione ci sono: la presenza di materiale informativo e/o divulgativo, la presenza (possibilmente) di un gazebo di riconoscimento/delimitazione dell’area dell’associazione, anche per coprirsi in caso di maltempo. I posti in piazza sono limitati: le adesioni si raccolgono fino al 4 agosto, fino a esaurimento posti.
Briciole di Note per Pollicino Concerto di beneficenza martedì 1 agosto a Laggio di Cadore
“Briciole di note per Pollicino” è una nuova opportunità per i giovani pianisti di “irisMusica” di donare la propria arte a ragazzi meno fortunati, ragazzi che non solo non hanno la possibilità di coltivare un proprio talento ma che necessitano di aiuto per soddisfare esigenze basilari quali l’assistenza sanitaria e scolastica.
L’appuntamento è per martedì 1 agosto alle 21 presso la sala polivalente della ex scuola elementare di Laggio di Cadore con un concerto dedicato all’associazione “Comitato Pollicino” di Belluno che ha fondato e gestisce la Casa Alloggio Pollicino di Petrosani in Romania. Saranno presenti all’evento Valerio De Pellegrin ed Angelo Bortot, i quali porteranno la loro testimonianza in merito ai progetti promossi dai volontari che ne animano l’attività, anche alla luce dei recenti viaggi in Romania. “irisMusica” è un’associazione culturale con esperienza ultradecennale nell’organizzazione di corsi di musica ed eventi musica con sede a Marcon, in provincia di Venezia, che annovera tra i propri studenti alcuni tra i maggiori talenti pianistici giovanili d’Italia. Nella settimana tra il 30 luglio e il 6 agosto oltre una quindicina di giovani pianisti tra gli 11 e i 21 anni frequenteranno una masterclass di perfezionamento pianistico proprio a Laggio di Cadore con il pianista fiorentino Giampaolo Nuti, un’occasione per approfondire le proprie conoscenze e affinare la propria abilità che si traduce anche in sensibilità e volontà di mettersi a servizio della società in cui stanno crescendo come persone e come artisti.
PREMIO PELMO D’ORO A MEL SABATO 29 LUGLIO IL GRUPPO CORALE NOVECENTO CANTA BEPI DE MARZI.
“Quando ‘l Pelmo varda la luna” Domani, nell’ambito della ventesima edizione del PREMIO PELMO D’ORO Bepi De Marzi commenterà i suoi canti. L’atteso concerto, che si terrà alle ore 21 presso la Chiesa Arcipretale di Mel, sarà eseguito dal noto Gruppo Vocale Novecento, diretto dal Maestro Maurizio Sacquegna. Introdurrà il concerto, la sezione femminile e poi seguirà l’esibizione di quella maschile, che proporrà un programma monografico sul celebre e amato compositore e direttore di coro Bepi De Marzi, già insignito del Pelmo d’Oro 2007, che presenterà la serata.
AGORDO Nel consiglio dell’Unione Montana calendarizzato per lunedi alle 20, il presidente Fabio Luchetta ufficializzerà i nuovi rappresentanti dei Comuni di Falcade e Rivamonte a seguito delle elezioni dello scorso 11 giugno. Il consigio prenderà atto anche del rappresentante del Comune di Cencenighe (retto da Commissario per assenza di un sindaco eletto), e del nuovo ingresso di un consigliere di Vallada per surroga. All’ordine del giorno del consiglio comunitario il bilancio di esercizio e la salvaguardia degli eruilibri di bilancio. In chiusura l’approvazione del regolamento per il servizio gestione rifiuti.
AGORDO Inizia lunedì il corso della Scuola Internazionale per la Tecnica dell’Affresco ad Agordo e verrà realizzato
un’opera che va a ricordare lo scienziato Burattini. Nel 2010, per volontà dei Rotary Club di Conegliano e Feltre di diffondere insieme al Maestro Vico Calabrò l’arte dell’affresco, nasceva la Scuola Internazionale per la Tecnica dell’Affresco. Ogni anno, dal 2012, la SITA assegna una media di 5-6 borse di studio a giovani maturandi dei licei artistici delle Province di Treviso e Belluno. A loro viene dedicato un apposito corso di affresco su muro in sedi sempre diverse. Pedavena, Feltre, Fonzaso e Pordenone. Si tengono ogni anno una decina di corsi in sedi italiane ed estere e vengono annualmente consegnati in media 90-100 attestati di frequenza a maestri e corsisti. Quest’anno, su particolare sensibilità dell’artista agordina Laura Ballis di Alleghe, in collaborazione con l’amministrazione Comunale di Agordo, la scuola approderà ad Agordo. Quattro ragazze provenienti da licei artistici di Belluno e Venezia inizieranno un interessante corso che darà loro la straordinaria opportunità di sondare il mondo di quest’arte ed appropriarsi di tecniche che verranno loro insegnate dai maestri Laura Ballis e Giovanni Sogne. I maestri affiancheranno le ragazze dal 31 luglio al 5 agosto e insieme realizzeranno un’opera che avrà una valenza storica e commemorativa. “Ricorre l’anniversario di 400 anni dalla nascita dell’illustre scienziato Tito Livio Burattini – spiega l’assessore Nadia Dell’Agnola- l’amministrazione comunale è lieta di aver colto l’intuizione di commissionare ai Maestri Ballis e Sogne e alle corsiste un ‘opera che andrà a ricordare questo straordinario concittadino. La scuola primaria di Agordo, intitolata proprio a Tito Livio Burattini riceverà un abbellimento in memoria dello scienziato e nel contempo darà avvio alla presenza in Agordino alla prestigiosa Scuola Internazionale dell’Affresco. Si ringrazia pertanto vivamente i Maestri e la SITA per il dono alla città di Agordo”. IN FOTO GLI ARTISTI BALLIS E SOGNE CON IL CAPO DEGLI OPERAI DI AGORDO DANILO DA RONCH
NOTIZIE DALLA SEZIONE AGORDINA DEL CAI_AGORDO
34. ADUNANZA CASERA MARÓL – RIVAMONTE AGORDINO La prima domenica di agosto, è una data fissa per la Sezione Agordina che propone l’appuntamento con l’annuale Adunanza, giunta quest’anno alla sua 34. edizione. La location domenica 6 agosto, è la Casera MarÓl, in Comune di Rivamonte Agordino. Dopo i lavori di recupero ambientale e di disbosco negli anni scorsi, è tornato un luogo di rara bellezza e pace, dal quale si può ammirare un fantastico panorama sulla Conca Agordina. Giornata quindi dedicata a relax e cultura, con l’atteso libretto edito per l’occasione. Come di consueto, ci sarà la S. Messa e il ristoro conviviale.
IL RITORNO DI ORSO, LUPO, LINCE situazione, prospettive e gestione del fenomeno per una convivenza sostenibile. Dal 5 al 19 agosto 2017 sarà allestita una mostra riguardante il ritorno di grandi carnivori sulle nostre montagne. L’inaugurazione avverrà sabato 5 agosto, ore 17, con una relazione di Giuseppe Tormen del “Gruppo Grandi Carnivori” del CAI presso la Biblioteca Comunale di Agordo.
“Le dinamiche determinate da questo ritorno sulla società di montagna comportano una difficile e delicata gestione da parte degli enti preposti – dice il portavoce della sezione Cai Agordo – poiché, alla grande valenza ecologica, si affiancano i disagi e le diverse problematiche legate alle attività di allevamento ed agricoltura. Visti i tempi maturi e visto un eccessivo allarmismo diffuso tra chi vive o frequenta la montagna, spesso amplificato dalla scarsa competenza scientifica a livello mediatico, ci è parso doveroso allestire questa mostra che trattasse le diverse tematiche legate al fenomeno con lo scopo di arrivare ad una maggior consapevolezza delle parti coinvolte. Si è voluto quindi poter contribuire all’instaurarsi di una convivenza pacifica tra uomo e predatori, vivendo questo fenomeno con responsabilità ed equilibrio, permettendo a questi importanti animali di condurre anche in futuro la propria vita nel territorio alpino, accanto alle secolari attività agro-silvo-pastorali svolte dall’uomo. La natura ci sta offrendo una straordinaria occasione, che, dopo i periodi bui dei secoli scorsi, sembrava impossibile potesse arrivare e presentarsi così concreta come invece le dinamiche di questi ultimi anni stanno dimostrando”. La mostra sarà visitabile presso la: BIBLIOTECA CIVICA DI AGORDO da SABATO 5 AGOSTO 2017 a SABATO 19 AGOSTO 2017
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CALCIO, LE SEMIFINALI DEI GIOVANI, DI MARCO GAZ
COMELICO_PEDALONGA CON OSPITI MIRKO TABACCHI E ALBA DE SILVESTRO
Oggi a Casamazzagno si aprirà il sipario de La Pedalonga, gara di mountain bike a coppie che percorre i sentieri tra le montagne della Val Comelico. Poco dopo le ore 10 da Sega Digon, domani, dopo un breve trasferimento controllato da Casamazzagno, 400 squadre prenderanno il via per salire prima verso il Monte Zovo, guadagnando poi il GPM a quota 2379 metri sulla sella del Monte Quaternà. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, saranno percorribili due tracciati: lo Special Marathon, e il Classic. La Marathon avrà una lunghezza di 55 chilometri e un dislivello di 2500 metri. Il percorso Classic conta 38 chilometri di lunghezza e un dislivello di 1500 metri. Il giorno della gara alle 10.30 da Sega Digon scatterà anche la “Pedalata ecologica” su un percorso di 15Km con 500m di dislivello. Un tracciato adatto a famiglie e accompagnatori, immerso nei boschi del Comelico che raggiungerà la cinquecentesca chiesetta di San Leonardo a quota 1350 metri. La pedalata si potrà affrontare anche con la bici elettrica, in questo caso per chi non l’avesse, ci sarà la possibilità di noleggiarla in loco grazie alla collaborazione con DolomitiTrail Bike Rent.