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IERI LUNEDI 30 NOVEMBRE, QUESTI I NUMERI DEL NOSTRO SITO : 18.559 le pagine viste; 3.749 Le pagine più viste LA TOP FIVE DI IERI 1 Tentata-truffa-su-strada-denunciato 2 effettuata-prova-evacuazione-cabinovia-falcade-le-buse, 3giornale-radiopiu-30-11-direttore-mirko-mezzacasa , 4 mercatino, 5 allarme in serata per 2 alpinisti
AGORDO Senza alzare la voce, ma con convinzione la minoranza consigliare di Agordo ha accusato il gruppo di governo di aver chiuso l’anno senza aver appaltato alcun lavoro importante. Per il sindaco tutta colpa del patto di stabilità che ha ingessato Comune e casse comunali. La discussione ha preso il là dalla variazione al bilancio, necessaria per permettere lo stanziamento di 20 mila euro per la manutenzione e progettazione di alcune opere pubbliche. La minore spesa è riferita alla riduzione del trasferimento ordinario a favore dell’Azienda Agordo Servizi (da 75 a 30 mila) e, la minor entrata dell’addizionale Irpef rispetto alla previsione. Giulio Favretti consigliere di minoranza ha chiesto informazioni circa lo stato di avanzamento dei lavori al cimitero. “I lavori sono stati appaltati – ha risposto il sindaco Sisto Da Roit – i vincoli di bilancio non ci hanno permesso di dare l’avvio ai lavori, pertanto l’intervento sarà effettuato nel 2016, è solo una questione di bilancio nel rispetto del patto di stabilità” Roberto Chissalè ne ha approfittato per fare una proposta. “E’ indispensabile – ha detto il consigliere- provvedere alla sistemazione dell’ecocentro in località Valcozzena dove è difficile l’accesso ai container per il conferimento dei rifiuti.Alemno si vedrebbe un cantiere aperto e in attività,ricordo all’amminsitrazione che nessun lavoro è stato appaltato nel 2015”. “Purtroppo il patto di stabilità ha delle regole – ha ribadito il sindaco- e fatti i lavori in previsione non abbiamo potuto fare altro. Per questo non sono stati appaltati lavori nel 2015”.In merito all’econcentro il primo cittadino ha confermato che il problema è all’attenzione dell’Unione Montana competente per i rifiuti. La tassa sui rifiuti invece non aumenterà. “Ci sono maggiori costi per il porta a porta – ha detto il primo cittadino – ma con la raccolta della plastica si dovrebbe compensare”.
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AGORDO Rimane nella naftalina il vestito del vescovo San Nicolò, ben chiuso nell’armadio della sede Auser “El Broi”. Dopo 15 anni il Santo atteso annualmente dai più piccoli non scenderà alla scuola materna per incontrare i bambini, donare loro il sacchettino di leccornie e farli sognare. Non lo farà, nè tanto meno lo farà il “mus” che Stefano Tomè metteva sempre a disposizione. L’appuntamento con i più piccoli, nel segno di quella tradizione concepita e voluta da, Renzo Da Rif, fondatore e primo presidente dell’Auser, era in calendario venerdi ma è improvvisamente scomparso. “Quest’anno – conferma Alvio Peratoner presidente dell’Auser circolo El Broi – la manifestazione non si farà e non per nostra decisione. Il presidente della scuola materna Gabriele Bernardi, ci ha informato che le maestre hanno deciso che non si fa. Tra le motivazione il fatto che i bambini potrebbero spaventarsi o che si crea confusione con la sera di San Nicolò in calendario nella notte tra il 5 e il 6 dicembre”.
Ad Agordo quindi scompare un evento che ha fatto crescere generazioni di bambini. Per anni Mario Tomè “Merica” ha interpretato San Nicolò in modo esemplare catturando le fantasie dei più piccoli, e poi quell’asino accanto, una vera novità in un capoluogo dove non capita più tanto spesso di vedere animali che non siano domestici. Per quest’anno va così alla scuola materna di Agordo. In altri comuni dell’Agordino, dalla Valle del Biois alla valle del Cordevole, San Nicolò arriverà puntuale, nelle piazze dove i volontari della Proloco o gli alpini da tempo non mancano l’occasione di mettersi a disposizione dei più piccoli, al pari della scampanellata tra le vie di Parech e Prompicai che il maestro Sandro Miola ha saputo tenere salda nel tempo. Nel pomeriggio del 5 dicembre i bambini saliranno in Val di Frela dove Battista “Tita” Zasso ha tramandato ai figli la tradizione del tè caldo per tutti e poi giù fino alla periferia di Toccol in via Cal delle Mule con tappa per le pizzette da Monica Carlin. Suoneranno i campanacci e qualsiasi cosa che fa rumore per chiamare l’attenzione del Santo, ricordandogli che accanto al loro letto c’è una letterina da ritirare.
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CRONACA
TRUFFA ALLA NAPOLETANA, SVENTATA GRAZIE AD UN CITTADINO
INTERVENTO DEL SOCCORSO ALPINO
INTERRUZIONE ENEL A GOSALDO, DOMANI
ALLEGHE Le prove generali dello scorso fine settimana hanno superato l’esame, test ottimo sia per quanto riguarda le presenze ma anche per lo stato delle piste: perfette. Per questo Alleghe Funivie guarda con fiducia al prossimo fine settimana, quello importante con nel mezzo il ponte dell’Immacolata. “Abbiamo lanciato la stagione – dice Andrea Dal Farra responsabile marketing – con condizioni di neve eccezionali e una spettacolare promozione. Un totale di 1500 appassionati hanno potuto trascorrere una magnifica giornata sugli sci baciati dal sole sotto un incredibile cielo azzurro per l’apertura dello scorso week end”. Soddisfatto anche il responsabile tecnico Cristian Moretti: “Grazie al nuovo impianto d’innevamento e al grande lavoro di tutto il nostro staff è stato possibile sciare su un dislivello di 500 mt da Col dei Baldi sino ai Piani di Pezzè già da sabato 28 novembre, la scorsa settimana abbiamo potuto beneficiare di temperature favorevoli e abbiamo offerto ai nostri ospiti condizioni d’innevamento davvero eccezionali”. I lavori ora sono concentrati sull’ apertura di nuove piste, sulla seconda discesa ai Piani di Pezzè con le piste Baldi e Lavadoi, la pista di rientro ad Alleghe e naturalmente I collegamenti con la Val di Zoldo e la Val Fiorentina. Nell’ultima settimana la sola pagina Facebook di Alleghe Funivie ha ottenuto quasi 500.000 visualizzazioni, 20.000 click sui post e 1000 interazioni tra commenti e condivisioni, la maggior parte dei quali ottenute in un’età compresa tra i 18 ai 45 anni- “Davvero un grande successo e – dice un entusiasta Sergio Pra – qualcosa che fa ben sperare per la stagione invernale. Alleghe negli ultimi anni si è rivolta a un pubblico giovane con un ricco programma di eventi e prodotti cool come lo snowpark, il BigAirBag e il Boardercross. I nostri sforzi erano tesi a ritagliarci un’identità forte e in qualche modo unica presso quei tanti ragazzi che questo fine settimana si sono dati appuntamento sulle nevi di Alleghe. Quest’invasione pacifica è il più bel regalo che ci potessimo attendere da quest’avvio di stagione”.
FALCADE In vista dell’imminente stagione sciistica, sabato scorso il Soccorso alpino della Val Biois, assieme ai soccorritori di Moena, ha ultimato il consueto addestramento di sgombero degli impianti di risalita, volto all’applicazione delle operazioni previste per calare in sicurezza gli occupanti in caso di blocco. L’esercitazione quest’anno si è svolta sulla nuova cabinovia Falcade-Le Buse della Ski area San Pellegrino, che da dicembre entrerà a pieno regime, trasportando da Falcade, 1.199 metri di quota, a località Le Buse, 1.884 metri, residenti e ospiti, con una portata oraria prevista di 2.440 persone all’ora. Una ventina di soccorritori, alla presenza dei collaudatori dell’impianto, ha quindi messo in pratica la simulazione nel punto più impegnativo sopra un tratto roccioso, raggiungendo le diverse cabine a 8 posti e calando a terra uno per volta i figuranti che si trovavano all’interno, per poi accompagnarli in zona di sicurezza.
AGORDO Fine mese con le coriste del Coro femminile Col di Lana ad Agordo al Polifunzionale 2 della Ulss1. Il gruppo canoro è sceso dai monti Fodom per far trascorrere un pomeriggio di serenità agli ospiti del Centro Servizi per anziani di Agordo. Dirette dalla maestra Anna Devich hanno portato, alle numerose persone presenti in sala soprattutto ospiti della struttura, una ventata di freschezza e allegria, eseguendo canti più o meno conosciuti, introdotti con sapienza dal maestro Franco Deltedesco. I volontari del Gav, come da consuetudine, hanno accompagnato questo momento di festa arrostendo le castagne per tutti. “Un grazie, come sempre, va rivolto a quanti si adoperano per rendere speciali le giornate dei nostri anziani”, dice la portavoce del centro anziani senza dimenticare che prima di Natale il Polifunzionale diventerà sede di un altro importante spettacolo, quello con il cantautore bellunese Giorgio Fornasier, divertimento ed emozioni sono assicurate con l’ex “Belumat” particolarmente apprezzato in tutta la vallata.
ALLEGHE Inversione di rotta, fino a pochi mesi fa le associazioni volontaristiche lanciavano il grido di allarme, oggi il peggio sembra passato e il presidente del Coordinamento Agordino Zoldano Volontari Ambulanze lo conferma: “Dopo un periodo piuttosto buio per il volontariato nel campo del soccorso – dice il presidente Felice Gaiardo – si denota un raggio di luce all’ orizzonte con l’ ingresso di 21 nuovi volontari. Rimane comunque la preoccupazione della fortissima crisi che il mondo del volontariato sta attraversando per molteplici motivazioni, tutte comprensibili ma non sempre accettabili”. La problematica si estende in generale a tutte le associazioni di volontariato della provincia di Belluno. “Infatti – dice Gaiardo – per questo con Val Belluna Emergenza ed Eva Alpago, stiamo studiando azioni comuni prevedendo di aviare nei prossimi mesi una intensa campagna promozionale a livello provinciale” . Il dottor Alfonso Scalco direttore sanitario delle associazioni, da sempre a fianco dei volontari, ha seguito in prima persona il corso di primo soccorso necessario all’ ingresso di nuove leve nelle organizzazioni di volontariato con modalità che hanno rispecchiato nella sostanza le nuove normative regionali. I volontari delle varie associazioni hanno affrontato con estrema serietà numerosi incontri teorico-formativi e prove pratiche di soccorso anche sul campo con specifiche simulazioni, superando positivamente l’ esame finale. Ad Alleghe, nella sede della Croce Verde di via Rusech è stata effettuata la consegna ufficiale degli attestati
L’ attività del Coordinamento non si è limitata a questo evento, in collaborazione con il Pronto Soccorso di Agordo e con la centrale operativa Suem 118, sono state proposte otto sessioni di corsi specializzati ed avanzati con addestramento base all’ uso del defibrillatore semiautomatico seguito da numerosi corsi retrainig e da corsi di formazione ed addestramento specifico. “Il riscontro dei volontari – conclude Gaiardo – è stato ottimale considerando che in generale sono stati coinvolti circa 150 volontari la cui disponibilità ha dato ottimi frutti con il superamento di tutti gli esami previsti”.
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AGORDO All’Università anziani adulti di Agordo il mese di dicembre si apre con una lezione su una tematica molto cara agli agordini, dai più giovani ai più anziani. Oggi, infatti, alle 15 in sala Don Tamis (storica sede per l’università anziani adulti di Agordo messa a disposizione dall’Unione Montana), salirà in cattedra Gianpaolo Ben per trattare il tema “Integrazione ospedale-territorio”. Nella seconda parte del pomeriggio interverrà invece Francesca De Biasi su “I servizi Uls dell’area psicologica, a chi mi rivolgo se il mio corpo sta bene e io no?”.
La prossima settimana gli studenti godranno della giornata di riposo in concomitanza con la giornata di festa per l’Immacolata. Martedì 15 dicembre Loris Serafini, direttore del museo Papa Luciani di Canale d’Agordo e organista alla Basilica di Cortina, scenderà nel capoluogo per parlare de “Il canto medievale in Agordino”. Ultima lezione prenatalizia il 22 dicembre con Carlo Barbante, ma anche lo scambio di auguri natalizi di fine anno con relativa festa “studentesca”.
VIABILITA Le chiusure lungo la strada provinciale 638 di Passo Giau continueranno, meteo permettendo, fino alla vigilia di Natale. Infatti, i lavori per il ripristino della sicurezza con mitigazione del rischio valanghivo dovrebbero terminare il 24 dicembre. Frattanto la circolazione è regolamentata mediante l’istituzione del limite di velocità a 30 chilometri orari con la possibilità di brevi chiusure che non superareranno comunque il quarto d’ora. Confermata anche l’apertura a fasce orarie lungo la provinciale 347 del Duran e Cereda in località Pongan di Gosaldo, da ieri e fino a venerdi saranno eseguite le operazioni di taglio alberi in prossimità della strada. Per questo si è resa necessaria l’ordinanza di Veneto Strade che obbliga al transito in determinate fasce orarie, ma non nei giorni festivi e prefestivi. Queste le fasce di interdizione totale alla viabilità: dalle 8.10 alle 8.45, dalle 9 alle 9.45, dalle 10 alle 10.45, dalle 11 alle 11.45, dalle 12 alle 12.45, dalle 14 alle 14.30, dalle 15 alle 15.45 e dalle 16.10 alle 17.
VENEZIA: Diffuso il rapporto Aids-Hiv Veneto. Nel 69% dei casi si trasmette per via sessuale. Nel 2014 il 43,1% delle nuove diagnosi di Aids è stato diagnosticato in stranieri
Dal 1984 a dicembre 2014 i casi di AIDS residenti in Veneto sono stati 3.696, dei quali 2.502 deceduti con una letalità complessiva del 67,7%, più forte fino alla prima metà degli anni ’90 e poi in calo dall’introduzione (nel 1996) della terapia “Haart”. A dicembre 2014 si stima che i casi “prevalenti” (presenti e viventi in Veneto) siano 1.194. In provincia di Belluno, sono stati registrati 100 casi dal 1999 al 2014, di cui 10 nel 2014. Per quanto riguarda l’infezione da HIV, dal 1988 (anno in cui la Regione Veneto, prima in Italia, istituì un sistema di sorveglianza) ad oggi in Veneto sono state segnalate 12.685 nuove diagnosi. Dal 2002 al 2014 il numero delle nuove infezioni si è stabilizzato attorno ai 320 casi annui. Sono questi alcuni dei moltissimi dati analitici contenuti nel nuovo Rapporto AIDS-HIV, realizzato a cura del Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica della Regione, e diffuso oggi in occasione della giornata mondiale contro l’Aids che si terrà domani, 1 dicembre. La lettura dei dati da parte degli esperti ha confermato di fatto una nuova realtà, non meno complessa, nella quale i casi di AIDS e HIV sono diminuiti per poi stabilizzarsi, e le nuove cure progressivamente introdotte ed erogate gratuitamente stanno portando il quadro verso una sorta di nuova “cronicità”, nell’ambito della quale crescono le necessità curative e assistenziali, collegate all’allungata attesa di vita di sieropositivi e malati conclamati. Da notare che negli ultimi due anni, nel Veneto, non è stato registrato nessun decesso. Rispetto all’Aids, complessivamente il 77,4% dei casi si è verificato nei maschi. L’età media dei casi affetti da AIDS è progressivamente aumentata negli anni, passando per i maschi da 33 anni nel 1990 a 42 nel 2014 (con un massimo di 47 anni nel 2013). Per le femmine l’aumento dell’età media è stata più altalenante, crescendo progressivamente dal 2010, raggiungendo un massimo di 44 anni nel 2010 ed arrivando a 40 anni per il 2014. Se consideriamo la nazionalità dei casi di AIDS tra i residenti in Veneto, si osserva un progressivo aumento del numero di casi tra gli stranieri, correlato anche al forte movimento migratorio negli ultimi anni. Nel periodo 2000-2014 la quota media di soggetti stranieri con AIDS è circa del 30%, raggiungendo il picco massimo del 46,8% nel corso del 2010. Nel 2014, il 43,1% delle nuove diagnosi di AIDS è stato diagnosticato in stranieri. All’interno del territorio regionale, le province che, nel corso del 2014, presentano il maggior tasso di incidenza di casi di AIDS sono quelle di Vicenza e Verona. Negli anni sono andate ad esaurirsi categorie a rischio come i soggetti trasfusi, gli emofilici e i bambini, mentre è progressivamente aumentata la proporzione relativa di casi attribuibili a trasmissione sessuale, che nell’ultimo quinquennio dal 2010 al 2014 è stato il fattore di rischio maggiormente presente, come indicato nel grafico sottostante. Risulta anche evidente, con la stratificazione per sesso dei fattori di rischio, come i tre quarti dei casi di nuove infezioni di HIV nelle femmine (ultimo quinquennio) siano avvenuti con rapporti eterosessuali, mentre nello stesso periodo, la percentuale maggiore per i maschi, sia legata ai rapporti omosessuali. L’assistenza ai pazienti con infezione da HIV in Veneto è affidata ai Centri di Malattie Infettive, dislocati nei capoluoghi di provincia (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia-Mestre, Verona, Vicenza) e in due altri centri locali (Santorso in provincia di Vicenza e Legnago in provincia di Verona). In questi centri è possibile fare il test per HIV in modo anonimo e gratuito e senza impegnativa del Medico di Medicina Generale, inoltre vengono presi in carico i pazienti con infezione documentata. La privacy dei pazienti è assicurata secondo quanto previsto dalle normativa nazionale (legge 135/90) e regionale e una volta documentata l’infezione, è prevista una esenzione della quota di partecipazione (ticket) che rende le procedure diagnostiche e terapeutiche esenti da pagamento. Le terapie messe a disposizione non sono in grado di eliminare l’infezione e portare a guarigione ma sono in grado di sopprimere completamente la replicazione del virus assicurando la sopravvivenza dei pazienti e la loro qualità di vita comparabile ai pari età non infetti da HIV. Affinché questo avvenga è però necessaria una diagnosi precoce, essendo le diagnosi tardive gravate da un notevole eccesso di mortalità e morbilità. Purtroppo ancora più del 50% delle diagnosi viene effettuata tardivamente influendo negativamente nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici; un problema che è legato principalmente alla sottostima individuale del rischio di trasmissione (sottostimando la probabilità di essere state infettate, le persone non si sottopongono al test e giungono alla diagnosi solo in presenza di sintomi severi, che compaiono quando le difese immunitarie sono già molto depresse). La maggior parte delle nuove infezioni da HIV sono legate al comportamento delle persone infette che non essendo ancora a conoscenza della loro infezione “disseminano” inconsciamente il virus HIV (si calcola che il 54% delle nuove infezione sia dovuto ad un 25% di persone con HIV non ancora a conoscenza della loro infezione). E’ accertato che le persone in trattamento efficace per HIV sono molto meno contagiose di quelle non trattate e questo dato ha dimostrato che l’aumento delle persone in trattamento diminuisce l’incidenza (nuovi casi) nella comunità.
ASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA DI SALUTE E SOCIETA’ CON IL DOTTOR MARCO CARACCIOLO, Da un po’ di tempo di HIV e Aids si parla solo in occasione della giornata mondiale il 1° dicembre, come se fosse una malattia scomparsa. Qual’è invece la situazione in Italia, anche per quanto riguarda il sommerso?
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SPORT, GIOVANILI AGORDINA DI MARCO GAZ