VALLADA come ogni anno (ciclicamente) il Comune di Vallada è rimasto senz’acqua. Da ieri sera il problema è evidente ma ancora nessuna risposta è giunta da Gsp pur allertato dal sindaco Fabio Luchetta già nella serata di ieri. “Non sappiamo nulla del motivo del disservizio – dice il sindaco – attendo risposte urgenti da Gsp che è già informato da ieri sera”.
Il presidente della Camera di Commercio Pozza scrive ai governatori del Tirolo per chiedere un confronto sul prolungamento a nord della A27. Questa sera ad Agordo il sindaco incontra gli sfollati di Bries ad una settimana dalla caduta del masso.130 milioni di euro, a tanto ammonta il conto finale per la messa in sicurezza della viabilità dopo gli eventi alluvionali tanti gli interventi previsti nell’Agordino e Cadore e 13 milioni di euro sono già stati spesi, la provinciale della Val Fiorentina riapre a maggio. Flash mob davanti alla Prefettura ieri pomeriggio, sono stati posati sul porfido i salvagenti per dire no al decreto Salvini “Nessuno è invisibile”. Buone notizie dal decreto semplificazione, per i Comuni risorse per 110 milioni di euro. Ieri sono state mappate le valanghe con una ricognizione dell’elicottero dei Carabinieri della Forestale, 86 le zone a rischio. A Feltre è in corso la caccia agli ecofurbi che hanno scaricato 50 sacchi di immondizie nel torrente. L’Osteria da Nando in fondo a Taibon, oggi sul Corriere delle Alpi lo speciale di Marco Gaz “Il ritrovo del popolo taiboner”.
Gestione Servizi Pubblici informa che a Lamon in località Oltra l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura. E’ di nuovo potabile, invece, l’acqua erogata a Masarè di Alleghe.
Regionale 203 agordina, dal 6 al 15 febbraio modifica della viabilità alla rotatoria di Ponte Alto, senso unico in prossimità del campo sportivo per completamento delle barriere laterali (ex ingresso tangenziale da Ponte Rova).
Regionale 204 Belluno-Mas in località Antole dal 12 al 20 febbraio senso unico alternato regolato da semaforo lungo tratti di 50 metri con possibili interruzioni (movieri) fino a 5 minuti per la messa in sicurezza dei versanti.
CHIUSURA DELLA REGIONALE 203 AGORDINA A BRIES, PERICOLI IN AGGUATO.
Con la chiusura della regionale 203 agordina a Bries di Agordo si stanno creando delle situazioni molto pericolose, all’ingresso della tangenziale a Taibon San Cipriano in prossimità del Giornale&Caffè Dersut. Sempre più spesso contravvenendo al codice della strada automobilisti in arrivo da Bries (o da Taibon quando qualcuno si ricorda che la strada è chiusa e inverte la marcia) svoltano a sinistra per immettersi nella tangenziale in barba al divieto, immettendosi nel tunnel e ogni volta l’incidente è sfiorato. Inoltre, la segnalazione della chiusura in fondo alla comunale di via Aivata che sale da Taibon (intersezione con la regionale 203 agordina) non ferma curiosi o distratti che arrivati a Bries, davanti alla sbarra di chiusura devono improvvisare azzardate retromarce.
L’INCONTRO
Questa sera alle 17.30 il sindaco di Agordo incontrerà gli abitanti di Bries: Scuolabus per gli studenti appiedati con la chiusura della strada.
SCONTRO A DUE A CESANA
FELTRE Nel pomeriggio di ieri i vigili del fuoco di Feltre sono intervenuti in località Cesana per un incidente stradale tra due auto: tre i feriti. I vigili del fuoco arrivati da Feltre, hanno messo in sicurezza i mezzi, mentre le persone occupanti le vetture, venute fuori autonomamente sono state prese in cura dal personale del suem 118 per poi essere portati per ulteriori controlli in pronto soccorso. I Carabinieri hanno eseguito i rilievi dell’incidente per ricostruire la dinamica del sinistro. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa due ore.
ALLARME VALANGHE, ALTO RISCHIO PER 50 ZONE
Le nevicate del fine settimana hanno comportato l’emanazione del primo allerta arancione da parte della Protezione Civile Regionale, con particolare rilievo per le nuove aree a rischio valanghivo createsi nelle zone boschive schiantate dagli eventi meteorici di fine ottobre. Tali aree oggetto di un programma di monitoraggio del rischio valanghivo predisposto dai tecnici Arpav del Centro Valanghe di Arabba a cui cooperano i militari dei Carabinieri Forestali e i volontari del Soccorso Alpino della delegazione bellunese. Al fine di studiare in modo più approfondito le situazioni a rischio i militari dell’Arma dei Carabinieri e personale Arpav hanno effettuato grazie alla collaborazione del 14° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Belluno, il sorvolo di tutte le zone a rischio della Provincia e dell’Altopiano di Asiago. Sono state individuate 86 zone a rischio, in 20 Comuni tra le province di Belluno e di Asiago, grazie ad un rilievo speditivo effettuato durante il mese di dicembre da parte del personale tecnico dell’Arpav Veneto Centro Valanghe di Arabba e militari delle stazioni Forestali dell’Arma dei Carabinieri. Di queste zone a rischio valanghivo 50 sono state inserite in una prima fase di monitoraggio che è entrato in funzione dopo le recenti nevicate. Il sorvolo delle zone con elicottero diventa strumento essenziale al fine di migliorare le operazioni di monitoraggio sulle 50 aree di prima fase e pianificare le operazioni per le altre 36 aree oggetto della seconda fase. L’impegno dell’Arma dei Carabinieri tramiti i militai costantemente sul territorio e le sue articolazioni specializzate quali il Nucleo Elicotteri di Carabinieri Forestali del servizio Meteomont, va ad agire in sinergia con le strutture della Regione Veneto quali Arpav, Centro Valanghe di Arabba, volontari del Soccorso Alpino, per aumentare la sicurezza dei cittadini e fornire agli organi di protezione civile i supporti decisionali necessari alla tutela della popolazione, del territorio e infrastrutture.
GALLERIA FOTO
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INIZIANO I LAVORI SULLA STRADA DELLA VAL FIORENTINA SP20, RIAPERTURA A MAGGIO
SELVA DI CADORE A breve inizierà la rimozione degli alberi caduti, ma anche di quelli pericolanti. Se ne occuperà la Regola Granda di Colle Santa Lucia, in questi mesi la Regola si è concentrata sulla progettazione, soprattutto sull’acquisizione di tutte le autorizzazioni dei soggetti attuatori interessati, materia che insiste su particolari forme giuridiche delle Regole e sulla complessità dell’opera con estremo pericolo per le imprese che andranno ad operare in un’area soggetta a franosità elevata.
A maggio potrebbe iniziare la posa delle barriere paramassi per permettere così la riapertura in sicurezza della strada.
Progettualità e tempistiche sono state discusse nella riunione a Villa Patt di Sedico, presenti i sindaci della Provincia di Belluno e la dirigenza di Veneto Strade con l’ingegner Silvano Vernizzi, già soggetto attuatore e il Direttore di Veneto Strade l’ingegner Michele Artusato. Dall’incontro è emerso il grande lavoro svolto dall’ente gestore per il territorio, 465 mila euro per gli interventi di messa in sicurezza e ripristino di strade comunali (Colle Santa Lucia 215.000 euro e Selva di Cadore 250.000, interventi prioritari per il rientro nelle abitazioni degli sfollati lo scorso 29 ottobre.
Ambizioso il progetto a seguire, non appena verrà assicurata la cifra di 108 milioni di euro da parte del Governo saranno appaltati i lavori per la messa in sicurezza della strada, allargamento tra Solator e Villa risolvendo in via definitiva il movimento franoso in atto per un importo stimato di 1.375.000 euro.
I Comuni di Colle Santa Lucia, Selva di Cadore, Val di Zoldo e Longarone vedranno in questa seconda tranche una serie di interventi anche lungo tutta la sp.251 della Val di Zoldo Val Cellina con il ripristino delle protezioni laterali ove necessario, la messa in sicurezza con barriere paramassi, reti e galleria artificiale, consolidamento del versante e della sede stradale, riduzioni del rischi residuo oltre alle opere di completamento su tratti già interessati dagli interventi di somma urgenza di novembre per oltre 10 milioni di euro.
“I Sindaci ringraziano Veneto Strade per l’aiuto ricevuto nella sistemazione della viabilità comunale e per la disponibilità nel relazionarsi con il territorio. Lo dimostrano i 3 milioni di euro già spesi in somma urgenza, gli 8.45 milioni di euro per le urgenze di gennaio e i 108 milioni previsti per gli interventi dei prossimi mesi”.
EPISODIO INCRESCIOSO DI ABBANDONO DI RIFIUTI A LASEN
FELTRE Episodio increscioso di abbandono di rifiuti a Lasen. L’assessore Zatta: “Gesto di inciviltà inqualificabile; c’è ancora molta strada da fare nella consapevolezza da parte alcuni cittadini”. Sono oltre 50 i sacchi di plastica contenenti terriccio, fogliame e ramaglie e altri materiali recuperati nella giornata di mercoledì dagli addetti del servizio nettezza urbana del Comune di Feltre. I grossi sacchi neri si trovavano abbandonati sul greto del torrente che scorre nella valle tra le frazioni di Lasen e Arson, disseminati lungo un tratto di circa un centinaio di metri.
L’ASSESSORE ADIS ZATTA
PROVINCIALE 2 VALLE DEL MIS, LAVORI TERMINATI
GOSALDO-SOSPIROLO La provincia ha finito il lavoro di messa in sicurezza del versante interessato dalla caduta massi di ottobre, un altro importante tassello per la sicurezza.
IL SINDACO GIOCONDO DALLE FESTE
IL PARCO SPENDE 500 MILA EURO PER LA VALLE DEL MIS
Nei prossimi giorni verrà approvato il bilancio consuntivo 2018 dell’Ente Parco. Nell’anno appena trascorso sono stati avviati o conclusi numerosi lavori pubblici e progettazioni; una delle aree maggiormente interessate dai cantieri è stata quella di Pian Falcina, in Val del Mis, nel cuore del Parco Nazionale, dove si sono conclusi in questi giorni i lavori di costruzione della cabina di trasformazione e delle opere civili necessarie per riportare l’energia elettrica nella valle, che è disconnessa dalla rete di distribuzione dall’alluvione del 1966. Per l’elettrificazione dell’area l’investimento complessivo del Parco è stato di mezzo milione di euro, 150.000 euro sono serviti per la progettazione e la costruzione della cabina di trasformazione. Altri 350.000 euro sono stati versati dal Parco (nel dicembre 2017) alla società e-distribuzione SpA per realizzare i lavori di scavo lungo la strada provinciale, necessari per collegare la cabina alla rete elettrica. Gli scavi inizieranno a breve e saranno completati nei prossimi mesi, per poter disporre dell’energia elettrica in tempo utile per la partenza della nuova stagione turistica.
“L’elettrificazione di Pian Falcina – ha dichiarato il Direttore del Parco, Antonio Andrich – rappresenta un investimento consistente dell’Ente e costituisce un tassello fondamentale per dare piena operatività alle strutture turistiche che abbiamo costruito a Pian Falcina. L’allacciamento alla rete elettrica consentirà di risolvere in modo definitivo i problemi legati alla rumorosità e all’inevitabile inquinamento atmosferico fino ad oggi derivati dall’uso di generatori a scoppio”.
Nel corso del 2018 in Valle del Mis sono stati realizzati anche altri interventi rilevanti: la sistemazione dei sentieri dei Cadini del Brenton e di Val Falcina (150.000 € di investimento, con un contributo del GAL Prealpi Dolomiti); la riverniciatura dei rivestimenti lignei delle strutture (88.000 €); la realizzazione della nuova isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti (15.000 €): l’acquisto dei gruppi tavola per l’area picnic (15.000 €). Nelle prossime settimane saranno avviati in Pian Falcina altri due nuovi cantieri: il rifacimento della copertura del punto ristoro-aula didattica (200.000 €) e gli ultimi interventi di sistemazione dei danni causati dalla tempesta Vaia.
ELEZIONI AD AGORDO CORSA A 2 COME NEL 2009 QUANDO ONGARO SFIDO’ GAVAZ?
UNO SFIDANTE PER ROBERTO CHISSALE’? SE FOSSE PAOLO SELVA MORETTI? PER ORA DI CERTO SI CONOSCE IL NOME DI CHI NON SI CANDIDERA’: DAMIANO SOPPELSA, GABRIELE TRENTO E TUTTO IL GRUPPO DEL SINDACO USCENTE SISTO DA ROIT. “NON MI RICANDIDERO'” LO DICE ANCHE STEFANO TOME’
DI GIANNI SANTOMASO
CHIUSURA DEL BRENNERO AI MEZZI PESANTI E IL DIBATTITO SUL PROLUNGAMENTO DELLA A27 SI RIACCENDE. I DUBBI DELLA CAMERA DI COMMERCIO
di DAMIANO TORMEN
DL SEMPLIFICAZIONE, PER BOND UN PASSO VERSO L’AUTONOMIA
“Con il Decreto Semplificazione si avvia un importante passo avanti verso l’autonomia regionale nel campo dell’energia idroelettrica. Così, in una nota, il deputato veneto Dario Bond.
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CONSULTORI: ASSESSORE LANZARIN, “DAL FONDO NAZIONALE IN ARRIVO ULTERIORI RISORSE, IN VENETO 51 EQUIPES A SERVIZIO DI GIOVANI COPPIE E FAMIGLIE”
VENEZIA Nuovi fondi per potenziare l’attività delle 94 sedi dei consultori familiari presenti in Veneto. Dal Fondo nazionale per la famiglia arrivano 322 mila euro per rafforzare il lavoro delle 51 équipes multiprofessionali (composte da assistente sociale, psicologo, ginecologo, infermiere, ostetrica ed, eventualmente, educatore, mediatore linguistico e legale) in aiuto a singoli, coppie e famiglie in difficoltà. “I consultori sono il primo snodo tra sociale e sanità, lo sportello più vicino e immediato per adolescenti, genitori, coppie, nuclei familiari vulnerabili, in situazione di conflitto o di disagio – sottolinea l’assessore regionale al sociale, Manuela Lanzarin – Il riparto nazionale arriva ad integrare la ‘dote’ di un milione di euro che la Regione Veneto ha dedicato ai consultori a fine 2018. Con i nuovi fondi il budget complessivo per i consultori sale quindi a 1.332.302 euro e consentirà di potenziare ulteriormente il lavoro delle équipes, in particolare nel sostegno alla genitorialità, la presa in carico dei minori con situazioni complesse, la mediazione familiare, l’assistenza alle donne e ai minori vittime di violenza, i percorsi di educazione all’affettività e alla sessualità”. Nell’ultimo anno si sono rivolte ai consultori oltre 86 mila persone in Veneto, di cui il 22 per cento di nazionalità straniera. Le 51 équipes dei consultori familiari pubblici operano in 94 sedi, 22 principali e 72 periferiche, in prevalenza presso le sedi dei distretti sociosanitari.
L’OPINIONE
REDDITO DI CITTADINANZA, MISURA LONTANA DALLE PERSONE E DAL TERRITORIO
BELLUNO A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge istitutiva e della presentazione del portale, l’assessore alle politiche sociali Valentina Tomasi esprime le sue perplessità in merito al reddito di cittadinanza. Per evidenziare i problemi che nasceranno, Tomasi porta a paragone il REI, il reddito di inclusione: «Era uno strumento cucito sui bisogni e le esigenze della persona, certamente da perfezionare, ma il Governo aveva lavorato con i territori per migliorarlo. – spiega – Il percorso per ottenere il REI partiva dal comune, dal confronto con un assistente sociale, che sosteneva la persona nella presentazione della domanda all’INPS; il comune era il primo interlocutore, ed interveniva anche con altre forme di sostegno, dopo aver valutato i bisogni del richiedente». Nel reddito di cittadinanza, per Tomasi, manca anche una visione a lungo termine: «Rischia di diventare una misura assistenzialistica orizzontale, uguale per tutti, che non tiene conto dei bisogni dell’individuo, e che disincentiva al lavoro. – spiega – Il REI portava alla stesura di progetti personalizzati che creavano condizioni per rendere autonoma la persona». Oltre che alle persone in difficoltà, la nuova misura creerà problemi di organizzazione nei territori montani: «Cancelliamo due anni di lavoro, impegnati nella realizzazione degli sportelli sul territorio”.
VALENTINA TOMASI
Secondo un’elaborazione de Il Sole 24 ore basato su dati del Ministero del Lavoro e ISTAT su “Il nuovo ISEE. Rapporto di monitoraggio 2016”, la provincia di Belluno si trova al terzultimo posto della graduatoria nazionale per percentuale di famiglie potenzialmente interessate dal reddito di cittadinanza: 3100 famiglie, pari al 3,3%. Ultimo posto per Bolzano, 5100 famiglie, 2,3% del totale, e penultimo per Sondrio, 2600 famiglie pari al 3,3%. A seguire, le altre province montane: Verbano-Cusio-Ossola (2600 famiglie, 3,5% del totale), e Trento (9100 famiglie, 3,9%). Guidano la classifica virtuale Crotone (19.500 famiglie; 27,9%), Napoli (229.900; 20,6%) e Palermo (100.800; 20,5
Regione del Veneto: linee guida per gli interventi nei boschi danneggiati dal maltempo.
La Regione del Veneto ha reso note le prime linee guida operative a cui i soggetti interessati dovranno fare riferimento per l’asportazione del legname e dei residui vegetali nelle aree boschive schiantate dal vento nel rispetto della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente. Sono interessati 30 mila ettari di territorio del Veneto per milioni di metri cubi di legname caduto al suolo. Le linee guida riguardano le procedure per l’utilizzazione del materiale schiantato, per il quale non è richiesta nessun autorizzazione preventiva; le indicazioni per la vendita del materiale nelle proprietà pubbliche, che potrà essere effettuata in deroga dall’applicazione del vigente capitolato tecnico; le indicazioni per l’allestimento e la bonifica forestale delle aree schiantate (in particolare, la gestione dei residui di lavorazione e la gestione delle ceppaie sradicate e dei pendii ripidi).
Le linee guida specificano infine che soltanto in alcune aree dei comuni colpiti (Alleghe, Colle S. Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Zoppè di Cadore, Borca di Cadore, Valle di Cadore, Canale d’Agordo, Calalzo di Cadore, Cencenighe Agordino, Cibiana di Cadore, Gosaldo, Rivamonte, Taibon Agordino, Sovramonte, Feltre, Enego, Gallio, Rotzo), ben precisate e assolutamente delimitate con apposita cartografia da parte dell’ARPAV, non sarà possibile l’asportazione. Ci sono aree infatti in cui le piante a terra possono avere una funzione protettrice degli abitati e della viabilità. Per scaricare le linee guida clicca qui.
IL ROTARY AD ALLEGHE: GESTIONE DELLE EMERGENZE. INCONTRO PUBBLICO
Interventi Presidente Rotary Club di Belluno ANGELO PAGANIN, Governatore Distretto 2060 del Rotary RICCARDO DE PAOLA, Sindaco di Alleghe SIRO DE BIASIO, Presidente Provincia di Belluno ROBERTO PADRIN, Assessore Protezione Civile Regionale GIANPAOLO BOTTACIN, INTERVENTI TECNICI, ANDREA DE BERNARDIN, Sindaco di Rocca Pietore, CARLO ZAMPIERI, ufficio protezione civile Provincia di Belluno STEFANO MANNELLI, responsabile Associazione Radioamatori Italiani . sezione di Belluno.MODERATORE: Felice Gaiardo, Rotary Club Belluno
Il progetto Rotary: migliorare e potenziare il sistema trasmissioni radio provinciale ad Alleghe, Sala Congressi A. Franceschini giovedì 21 febbraio 2019 alle 18
La calamità naturale dello scorso autunno ha messo in luce, sempre con maggiore evidenza, l’importanza dei sistemi di comunicazione nella gestione delle emergenze. Infatti, nei difficili giorni del disastro naturale e in quelli successivi dei soccorsi, vi sono stati lunghi periodi in cui è mancata la corrente, internet e la possibilità delle chiamate via cellulare. La radio-ricetrasmittente, si è dimostrata, ancora una volta, il sistema più sicuro per la gestione dei soccorsi e degli interventi. L’incontro si prefigge l’obiettivo di illustrare e spiegare l’attuale rete e dotazione impiantistica e di presentare il progetto del Rotary in merito al potenziamento del “sistema radio” per garantire, a tutta la provincia, l’adeguata copertura e sicurezza in tutti giorni dell’anno e in modo particolare nei momenti dell’emergenza.
IL PROGETTO DEL ROTARY A seguito dell’evento calamitoso di fine ottobre il Rotary Club di Belluno si è fatto promotore di un progetto che rispondesse ad un bisogno concreto. Assieme ai Rotary Club di Cadore–Cortina e Feltre sono state sentite le amministrazioni locali e le organizzazioni di volontariato provinciali impegnate nell’ambito della protezione civile le quali hanno evidenziato la necessità di migliorare e potenziare il sistema trasmissioni radio.
PROGETTI PER LA NUOVA SCUOLA DI PUOS
ALPAGO Sabato alle 11 alle scuole elementari di Puos D’Alpago sarà proclamato il vincitore del concorso di progettazione per la riorganizzazione del plesso scolastico con la realizzazione della nuova scuola secondaria di I° grado. Evento organizzato da Comune di Alpago e Fondazione Architettura Belluno Dolomiti. Sarà proposta la Mostra dei progetti visitabile sabato (15-18) e domenica (10-12, 16-1830) Da sabato 16 a giovedi 28 giugno la mostra sarà collocata in Municipio a Pieve D’Alpago negli orari di apertura al pubblico.
PALIO DI FELTRE VERSO IL NUOVO DIRETTIVO
FELTRE Definiti nella riunione di mercoledì scorso gli incarichi di Presidente e del Direttivo, oltre ai prossimi immediati e futuri impegni, per l’edizione 2019 del Palio di Feltre. Si è così conclusa la prima fase organizzativa, affidata dal Sindaco Paolo Perenzin a Doriana De Zordi che ha illustrato le linee guida della 41.ma storica manifestazione feltrina allo stesso sindaco, all’assessore Anna Maria Rossi e ai vari rappresentanti presenti. Ogni dettaglio sarà reso noto nella Conferenza che avrà luogo nei locali del Municipio, Sala Giunta, sabato 9 febbraio, alle ore 11.
UNCEM
Le dighe e i grandi impianti idroelettrici diventeranno proprietà delle Regioni quando scadranno le concessioni rilasciate negli ultimi cento anni dallo Stato italiano. Lo prevede l’articolo 11-quater del DL Semplificazione approvato ieri dalla Camera dei Deputati. Modificando il decreto legislativo 79 del 16 marzo 1999, la nuova norma prevede che alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e nei casi di decadenza o rinuncia, tutte le opere di raccolta, di regolazione e di derivazione, principali e accessorie, i canali adduttori dell’acqua, le condotte forzate e i canali di scarico passino, senza compenso, in proprietà delle Regioni, in stato di regolare funzionamento. Un cambiamento molto complesso, che impegnerà le Regioni italiane a legiferare in materia entro un anno. Dovranno stabilire come mettere a gara le concessioni, ma anche come vengono acquisite a patrimonio delle Regioni queste opere. Un percorso non semplice nel quale si dovranno evitare rischi di ricorsi, contrasti tra concessionario uscente e nuovo operatore, nonché contenziosi legali che rischierebbero di bloccare la macchina per anni. Il tema acqua è già in Italia e in Europa tra i più caldi, sia per quanto riguarda la produzione energetica da dighe, invasi, impianti piccoli o grandi su acqua fluente, sia per la gestione dell’idropotabile. Il faro deve rimanere la libera concorrenza con regole chiare, evitando anche le “colonizzazioni” degli impianti italiani, distribuiti sul Alpi e Appennini, da parte di colossi dell’energia (e non solo) multinazionali, che potrebbe avvenire vista la necessità di complesse gare europee per la riassegnazione delle concessioni. Sul tema, saranno certamente necessari approfondimenti volti anche a individuare quale sarà il ruolo dei Comuni. Oggi, oltre ai canoni che i concessionari versano annualmente alle Regioni, sono previsti i “sovracanoni” destinati ai Comuni, secondo quanto scritto nella legge 959 del 1953. Il nuovo articolo 11-quater del DL obbliga le Regioni a destinare il 60 per cento dei canoni incassati alle Province, non citando però il ruolo dei Comuni ove hanno sede impianti ovvero attraversati da condotte e toccati da altre opere. Saranno le Regioni, secondo il nuovo dispositivo, a fissare il canone, che Uncem si augura possa essere compatibile con lo “storico” sovracanone destinato agli Enti locali e non sostitutivo. Per i piccoli Comuni, i sovracanoni oggi sono un entrata fondamentale, una posta decisiva nel bilancio, ben superiore a quanto trasferito in forma ordinaria dallo Stato.
POLLICINO PRESENTA LA NUOVA LINEA OFICINA CON LE STOFFE DONATE
BELLUNO – Appuntamento sabato 9 febbraio alle 9.30 in via XXX Aprile a Belluno con la presentazione di una nuova linea di prodotti che ha fatto il suo ingresso all’Oficina Pollicino: zainetti, borse, pochette, sciarpe e copertine creati con i preziosi tessuti donato dal Lanificio Paoletti di Follina. Il Lanificio è un’eccellenza nel suo campo. Fondato nel 1795, e fin da allora gestito dalla famiglia Paoletti, ha saputo portare avanti la storica lavorazione della lana cardata, unendola a un raffinato lavoro di ricerca e innovazione, così da creare tessuti ricercati anche dalle più prestigiose firme dell’alta moda. Il Lanificio Paoletti ha tuttora sede nell’antico stabilimento, un affascinante edificio che sa di tradizione, cultura e amore per il proprio lavoro. “Arrivate a Follina per recuperare il materiale donato”, commenta Morena Pavei presidente dell’Associazione Comitato Pollicino, “siamo state accolte con grande disponibilità da Paolo Paoletti, che ci ha condotte attraverso lo stabilimento e ci ha lasciate ‘frugare’ tra i tanti meravigliosi tessuti.” Le stoffe portano con sé una storia e l’Oficina Pollicino ha cercato di raccontarla attraverso l’etichetta di ciascun pezzo, in modo particolare con gli zainetti per i più piccoli. “Ogni singolo pezzo è stato pensato per essere un compagno di avventure per il bimbo che lo riceverà”, commenta la volontaria Pollicino Irene Bortot, ideatrice del progetto. “Per questo abbiamo dato a ognuno di loro un nome e una personalità, raccontata in un piccolo quadernetto che può diventare parte dei giochi da fare insieme.” “Per noi dell’Oficina Pollicino è importante creare degli oggetti che rispecchino il nostro amore per i bambini di Casa Pollicino”, prosegue Irene Bortot. “Poterlo fare usando questi tessuti donati dal Lanificio Paoletti è stato un piacere per vari motivi: per l’innegabile qualità delle stoffe, per la generosità con cui ci sono state donate e perché ci hanno permesso di creare pezzi unici, particolari e sostenibili.”
Perché sostenibili?
Perché i tessuti usati sono quelli definiti “scarti di produzione”, Possono essere campioni dimostrativi, multicolori, prove di tessitura, stoffe che per qualche ragione non hanno incontrato le esigenze del cliente ma perfette sotto ogni altro aspetto, oppure piccoli errori in fase di lavorazione. La scelta del recupero di tessuti che altrimenti andrebbero perduti è sicuramente la strada da seguire, perché permette di aiutare scopi benefici come Casa Pollicino con un doveroso occhio di riguardo verso l’ambiente. I prodotti sono stati realizzati a pochi chilometri dal bellunese e da un’azienda locale attenta alla qualità della materia prima usata. Oltretutto l’azienda porta avanti un progetto di recupero della lana di pecora Alpagotta e ne fa tessuti e coperte unici nel loro genere, prodotti senza l’utilizzo di coloranti ma ricchi delle sfumature date dalle differenti tinte del vello. “Con questa linea”, proseguono Morena Pavei ed Irene Bortot, “abbiamo cercato di creare modelli classici, senza tempo, con quel tocco in più dato dalla particolarità dei tessuti utilizzati, all’insegna della slow fashion. Una moda lenta e durevole, contrapposta all’usa e getta che non rispetta né l’ambiente né i lavoratori, una moda che tiene conto della materia prima e del lavoro artigianale. Speriamo che questa scelta incontri i gusti ed il sentire di chi conosce l’Oficina da tanto e che ci permetta di coinvolgere sempre più persone nella grande famiglia di Pollicino.”
LE BOTTEGHE STORICHE: OSTERIA DA NANDO A TAIBON
LO SPECIALE DI MARCO GAZ SUL CORRIERE DELLE ALPI
BELLUNO Appuntamento con “Giardini d’Infamia” alle 20:30 presso la Sala Savio della Parrocchia di Cadola a Ponte nelle Alpi. Con l’introduzione di Andro Merkù, Nico Bristot presenterà l’ospite d’onore Alberto “Berti” Bruss, autore del libro autobiografico. Un viaggio all’interno del carcere alla ricerca delle cause e dei minimi comuni denominatori della società carceraria italiana, con le cause e gli aspetti sociali e le conseguenze che conducono ai giardini d’infamia.
AGORDO Per iniziativa del Circolo Culturale Agordino alle 20.30 in sala della Biblioteca Giorgio Fornasier parlerà del libro autobiografico “Una vita scritta sul pentagramma”.
PONTE NELLE ALPI Domani alle 17 presso lo Spazio Piteco di Viale Cadore con ingresso libero, conferenza “Il punto nella Storia dell’arte” tenuta dal Professor Michele Tison e dal Professor Renzo Barbazza: uno sguardo sull’arte del 900 da un duplice punto di vista: quello della Storia dell’Arte e quello delle Neuroscienze, che ci spiegano come il cervello ricostruisce la realtà e ce la fa vedere.
AGORDO Prima escursione nella parte bassa della provincia; i Monti dell’Alpago rappresentano un vero e proprio paradiso per chi ama le escursioni invernali con le ciaspe o le pelli di foca, con la possibilità di trovare percorsi facili o più impegnativi e panorami veramente appaganti. Il percorso per domenica, è facile fino alla Forcella Palantina e alle pendici del Monte Forcella. Partenza alle 7, informazioni 380 6983040
IL VENTO DELLE PESCHIERE
Raccolta fondi per la Valle di San Lucano
TAIBON La sezione agordina del Cai ha organizzato una passeggiata solidale in Valle di San Lucano. Sabato 16 febbraio ritrovo alle 14.30 al parcheggio di Taibon, in località Peschiere improvvisazioni al contrabbasso di Nelso Saltini, interventi del professor Vittorio Fenti, dello storico del paese Alessandro Savio, di Silvano Savio già del Corpo Forestale dello Stato e del sindaco di Taibon Silvia Tormen.
audio invito della Presidente Anna Magro, presidente del Cai di Agordo
DOMANI L’ADA PER I COMUNI ALLUVIONATI
SINCRONETTE: OTTIMO ESORDIO A BOLZANO
Splendido podio di Eleonora Zancanaro nella categoria Juniores 2 Debutto stagionale con i fiocchi per le atlete del nuoto sincronizzato, legate alla Sportivamente Belluno: accompagnate dalle allenatrici Manuela, Daniela e Valentina, le sincronette hanno partecipato alla prima gara degli “Obbligatori”, nella piscina di Bolzano. Eccellente, in particolare, il risultato ottenuto da Eleonora Zancanaro, terza classificata nella categoria Juniores 2. Da segnalare poi il quarto posto di Beatrice Agnoli (categoria Esordienti A), oltre al quinto di Emma Follin (Ragazze 2) e della piccola Anastasia De Pellegrin (Esordienti C). Di rilievo pure le prestazioni delle Esordienti B: Silvia Barp (sesta), Margherita Ponti (settima), Beatrice De Castello (ottava) e Virginia Possamai (nona). Le prossime gare si svolgeranno nei mesi di aprile e maggio e impegneranno tutte le atlete nelle esibizioni coreografiche.
IL RITORNO DI LASTE CIASPAMOON
Nonostante il vento, nonostante gli schianti, nonostante le cicatrici
a Laste di Rocca Pietore ritorna Sabato 16 febbraio 2019 ore 19
Laste di Sopra presso la partenza tra le 17.30 e le 18.30 sarà possibile ritirare le ciaspe a noleggio. Alle 19 inizia la passeggiata, previsto un servizio “scopa” per garantire che nessuno resti indietro. A Ronch punto di ristoro, con bevande calde e fredde. All’arrivo, a Val, si restituiranno le ciaspe e i partecipanti potranno gustare (ad offerta libera) la classica zuppa calda. Non si tratta di un percorso impegnativo ma si richiede un minimo di allenamento e un po’ di spirito escursionistico. Si consiglia abbigliamento adeguato ai 1500 metri di quota, scarponcini, acqua e alimenti idonei. Obbligo dell’uso delle luci frontali o di torce elettriche. La strada che sale a Laste (inizia vicino a Digonera) è ampia ma ripida e il fondo sarà sicuramente coperto di neve: si consiglia di avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità. Potrebbe esserci qualche problema di parcheggio, si consiglia quindi di raggiungere Laste per tempo.
SLITTINO IN AGORDINO
CANALE D’AGORDO Il gruppo Crodaioli dell’Auto organizza la gara di slittino aperta a tutti, bambini ed adulti. Domenica 10 febbraio a Colmean di Canale d’Agordo. Iscrizioni presso il Bar Colmean (0437 590278) entro le 13.30 di domenica 10 e presso il traguardo di fine gara fino alle 14. PROGRAMMA 14 partenza primo concorrente, 16.30 premiazioni al Bar Colmean.
Sempre il gruppo Crodaioli organizza la gara di ridole a coppie (prima prova del torneo Agordino) per domenica 17 febbraio alle 14 a Colmean. Info e iscrizioni al Bar Coleman 0437 590278 entro le 13.30 di domencia 17 febbraio e fino a 15 minuti prima della partenza al traguardo della gara. Premiazioni alle 16.30 al Bar Colmean.
CASPARETHA, LA 14ESIMA EDIZIONE DA CANALE D’AGORDO ALLA VALLE DI GARES
CANALE D’AGORDO
L’AVETE ATTESA E FINALMENTE…ARRIVA. CASPARETHA, QUATTORDICESIMA EDIZIONE. SABATO 16 FEBBRAIO ALLE 20. PARTENZA DALLA PIAZZA DI CANALE D’AGORDO E ARRIVO NELLA MAGNIFICA VALLE DI GARES, LUNGO FACILE PERCORSO ILLUMINATO. PARTENZE DIFFERENZIATE PER SKI ALP E CIASPE. LE ISCRIZIONI, COMPETITIVA E NON, SUL SITO WEB, O ALLA PRO LOCO DI CANALE FINO AL GIORNO DELLA GARA. ANCHE POSSIBILITA’ DI NOLEGGIO CIASPE. MASSIMO 700 PARTECIPANTI. PRIMA DELLA GARA, PREMI A SORTEGGIO, AL TERMINE PREMIAZIONI E GRANDE FESTA CON DJ. SERVIZIO NAVETTA PER IL RIENTRO A CANALE D’AGORDO FINO ALLE ORE DUE. SEGUI IL PROGRAMMA SUL WEB O SOCIAL.
DA OGGI A LUNEDI
Tempo atteso: Al primo mattino sereno, poi il cielo tenderà a velarsi per banchi di sottili nubi alte, sempre più estese al pomeriggio. Clima un po’ più fresco in quota e la relativa mitezza diurna si attenuerà nelle valli, in maniera più sensibile in quota.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in calo in quota e in leggero aumento nelle valli per minore irraggiamento notturno, tuttavia le gelate saranno ancora diffuse. Si scenderà ancora attorno -3/-5°C nei fondovalle prealpini e a -5/-8°C a 1000/1200 m. Massime in generale flessione con punte di 5/6°C nei fondovalle prealpini e di 3/4°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -2°C max 0°C, a 2000 m min -5°C max -3°C. Su Dolomiti a 2000 m min -5°C max -3°C, a 3000 m min -10°C max -5°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, non escluso qualche rinforzo notturno per brezze di monte su alcuni settori; in quota deboli da Nord-Ovest al mattino, poi da Ovest e sempre deboli, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-15 km/h a 3000 m.
Tempo atteso: Al mattino in prevalenza soleggiato con transito di qualche temporaneo banco di cirri. Al pomeriggio le nubi alte saranno più estese, ma senza togliere l’impressione di tempo buono. Clima un po’ freddo di notte, specie nelle valli, e di nuovo relativamente mite di giorno nei posti più assolati.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime senza notevoli variazioni o in lieve dimiuzione nelle valli; massime in leggero rialzo a tutte le quote. Sono previsti valori minime di -4/-6°C nei fondovalle prealpini e di -5/-10°C a 1000/1200 m con lieve inversione termica notturna nelle valli, mentre le punte massime saranno di 7/8°C nei fondovalle prealpini e di 4/6°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min -2°C max 1°C, a 2000 m min -5°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -5°C max -1°C, a 3000 m min -8°C max -5°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, non escluso qualche rinforzo notturno per brezze di monte su alcuni settori; in quota deboli da Ovest Nord-Ovest al mattino, poi da Sud-Ovest, a 5-10 km/h a 2000 m, 10-20 km/h a 3000 m.
Non escluso qualche residua schiarita in quota al primo mattino, ma la nuvolosità stratiforme sarà in rapido aumento e il tempo peggiorerà fino a risultare perturbato nel corso del pomeriggio, soprattutto tra il tardo pomeriggio e la sera, quando da sparse e deboli, le precipitazioni diverranno diffuse e moderate, nevose oltre gli 800/1000 m sulle Dolomiti e 900/1200 m sulle Prealpi. Temperature in diminuzione, eccetto rialzo delle minime nelle valli. In quota venti moderati/tesi da Sud-Ovest al mattino, poi tesi/forti al pomeriggio ed alla sera.
Durante la notte molto nuvoloso associate a residue precipitazioni, nevose oltre i 600/800 m sulle Dolomiti e 700/900 m sulle Prealpi. In giornata miglioramento del tempo con rasserenamenti via via più ampi. Clima più freddo, eccetto le massime nelle valli, e rinforzo dei venti settentrionali in quota e episodi di Foehn nelle valli. Previsore: R.L.Th