GIORNALE RADIOPIU 11 MARZO 2017
direttore Mirko Mezzacasa
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LA METEO.
Giovedi 2 Tempo atteso: Tempo da soleggiato a parzialmente soleggiato per transito di nubi alte, più presenti al primo mattino. Probabile foschie nel catino bellunese durante le ore più fredde. Clima un po’ meno fresco rispetto a mercoledì.Venerdi 3 Tempo atteso: Rare schiarite, più probabili ed ampie sulle Dolomiti al mattino, poi cielo in prevalenza molto nuvoloso o coperto per estese nubi stratiformi, le quali s’intensificheranno con il passare delle ore, dando luogo a qualche debole fenomeno sparso. Clima uggioso e debole escursione termica diurna.Sabato 4Al mattino il cielo sarà già coperto con deboli fenomeni sparsi ed intermittenti. Al pomeriggio peggioramento del tempo fino a perturbato con estese precipitazioni di moderata intensità. Il limite della neve sarà sui 1200/1400 m sulle Dolomiti e 1400/1600 m sulle Prealpi, localmente a quote più basse nelle valli dolomitiche più chiuse nei momenti di maggiore intensità delle precipitazioni. Temperature in lieve aumento rispetto a venerdì. Venti in quota moderati/tesi da Sud-Ovest, in rinforzo al pomeriggio fino a forti. Domenica 5Al mattino cielo coperto senza fenomeni o pochi e sporadici. Con il passare delle ore il trmpo torna ad essere perturbato con cielo coperto, associato a precipitazioni di debole, a tratti moderata intensità. Il limite della neve sarà sui 1200/1500 m sulle Dolomiti e 1400/1600 m sulle Prealpi, in lieve abbassamento nel tardo pomeriggio/sera. Temperature minime in aumento e massime in calo. Venti in quota da moderati a tesi da Sud-Ovest, in attenuazione al pomeriggio. Previsore: R.L.Th.
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DAL LUNEDI AL SABATO SU RADIO PIU “LA RASSEGNA STAMPA”, dal 25 giugno 1983, di Mirko Mezzacasa
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DAI GIORNALI RADIO 9.30,12.30,14.30,16.30,18.30, E DALLA REPLICA DELLA MEZZANOTTE.
CRONACA, NOTIZIARIO DELLE 9.30
COSA SUCCEDE IN CITTÀ….E PROVINCIA? ESSERCI SEMPRE, GIORNO DOPO GIORNO! attività rilevante della Polizia di Stato della settimana
AGORDO_OSPEDALE Con 3 milioni di euro dei fondi di confine e il cofinanziamento della Ulss1 Dolomiti di 500 mila euro il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agordo sarà riqualificato. I sindaci agordini, la prossima settimana siederanno allo stesso tavolo, alla presenza dei rappresentanti regionali (probabilmente il consigliere Franco Gidoni), per chiedere al Governo Regionale se intenda o meno essere della partita, ovvero intervenire con ulteriore denaro per una migliore riqualificazione della struttura ospedaliera nel rispetto delle schede regionali. Quelle schede che sono diventate il salvagente della sanità periferica, le pietre angolari sulle quali costruire o riqualificare le strutture, sono fogli che i sindaci agordini da sempre difendono a spada tratta. Nei prossimi giorni saranno motivo di incontro con la Ulss1 perché al gruppo di lavoro sulla sanità i conti non tornano, rispetto alle schede sono spariti 10 posti letto dai reparti per ricomparire nell’elenco dell’ospedale di Comunità. I patti “a voce” tra amministratori e la direzione strategica non erano questi. “In una riunione a Belluno – spiega il sindaco di Taibon Silvia Tormen – avevamo ribadito la non contrarietà ad un ospedale di comunità ad Agordo, purchè non venissero toccati i 16 posti letto di ortopedia, i 20 di medicina, i 10 di chirurgia. A parole nessun problema, ma nella stesura del verbale ci ritroviamo con 10 posti letto in più per l’ospedale di Comunità e altrettanti in meno nella struttura. Significa un ospedale sempre meno per acuti ma votato alla cronicità, più di bassa che di media intensità”. I sindaci speravano in un errore nel redigere il verbale, invece una seconda missiva della direzione strategica in scrittura tecnico-sanitaria conferma la prima nota, quindi le paure degli amministratori. “Non ammettiamo il mancato rispetto delle schede sanitarie – insiste il sindaco Silvia Tormen – anzi bisognerà trovare il modo e le condizioni di far lavorare i reparti attualmente esistenti prima che l’ospedale venga ulteriormente declassato portando a giustificazione il tasso di occupazione insufficiente”. Argomenti, quelli del gruppo di lavoro, che dovrebbero essere trattati allo stesso tavolo, sarebbe infatti inutile investire milioni di euro in una struttura sanitaria se prima non si determina con chiarezza il servizio per la quale sarà adibita.
Gli Ospedali di comunità sono strutture intermedie tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale, in sostanza un ponte tra i servizi territoriali e l’ospedale per tutte quelle persone che non hanno necessità di essere ricoverate in reparti specialistici, ma necessitano di un’assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio. Le persone assistite sono: pazienti, prevalentemente con patologia cronica, provenienti da una struttura ospedaliera, per acuti o riabilitativa, che clinicamente possono essere dimessi da ospedali per acuti, ma non in condizione di poter essere adeguatamente assistiti a casa; pazienti fragili e/o cronici provenienti dal domicilio.
AGORDO_OSPEDALE2 Anche il Movimento 5 Stelle ha chiesto spiegazioni alla Direzione generale dell’Ulss1 Dolomiti in merito alla riorganizzazione dei posti letto chiamati “Ospedale di Comunità” che dai 10 previsti sarebbero passati a 19 e dei quali, attualmente, sono attivi solo 4 al 3° piano nel reparto lungodegenza “Ci è stato risposto – dicono gli attivisti M5S di Agordo – che le aree di attività e di degenza del 2° piano sarebbero state occupate da Chirurgia, Medicina e Ortopedia/Traumatologia, mentre Lungodegenza e Ospedale di Comunità avrebbero trovato sistemazione al 3° piano. Non vorremmo che questa riorganizzazione fosse il pretesto per togliere definitivamente dall’Ospedale di Agordo l’area di Chirurgia Generale e i suoi posti letto. Neppure possiamo credere che sarà Ortopedia-Traumatologia a far posto a Medicina, soprattutto considerando che a breve dovrebbe essere nominato il nuovo Primario” Una riorganizzione che non convince il movimento che pur comprendendo le difficoltà incontrate nella riorganizzazione generale della ULSS e i problemi ancora non risolti nei diversi ospedali bellunesi, vede in questa riorganizzazione un’operazione frettolosa e prematura. “Gli agordini – concludono – non sono disposti a perdere ancora servizi: auspichiamo si possa fare un ulteriore ragionamento sulle tempistiche, sul numero e sulla collocazione di questo -seppur importante- servizio”.
TURISMO NEL VENETO: 2016 ANNO DI RECORD, GRAZIE AGLI STRANIERI E AL RITORNO DEGLI ITALIANI. CANER: “COMPETITIVITÀ SIGNIFICA MAI PERDERE DI VISTA LE TRASFORMAZIONI DI QUESTO SETTORE” “Di fronte a questi dati straordinari mi sento di gioire con compostezza e responsabilità, ben sapendo che quando si parla di turismo si parla di una delle attività umane tra le più sensibili e mutevoli. Sicuramente dobbiamo continuare su questa strada, fatta di studio, di innovazione e di lavoro. Ma anche di valorizzazione e di proposta di mete meno conosciute e di forme di ospitalità e di offerta nuove, capaci, ad esempio di collegare il turismo all’agricoltura, uno sposalizio che io considero vincente per i prossimi anni”. Sono parole di Federico Caner, che non eccede nei trionfalismi ma da assessore regionale al turismo non può che esprimere soddisfazione commentando i dati relativi al movimento turistico nel Veneto nel 2016. “Un anno di record” è il titolo delle slide con le qualE nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Venezia, Caner ha illustrato i numeri che sanciscono non solo il primato turistico del Veneto, sempre più saldamente al primo posto tra le regioni italiane (totalizzando il 15,2% degli arrivi ed il 16,1% di presenze di turisti dell’intera penisola), ma anche la sua collocazione tra le più importanti a livello europeo. “Mai tanti ospiti sono giunti in Veneto come nel 2016 – ha rilevato l’assessore –: quasi 18 milioni di arrivi (17.856.567, +3.5% rispetto al 2015) per un totale di oltre 65 milioni di presenze (65.329328, +3,4% rispetto al 2015). Entrambe le cifre costituiscono un record storico assoluto. Il primato degli arrivi è dato da un incremento sia dei turisti stranieri che di quelli italiani; quello delle presenze, invece, è relativo ai soli stranieri. Per il secondo anno consecutivo, però, i numeri evidenziano un nuovo crescente interesse da parte della clientela italiana, che segna +4,7% di arrivi e +1,8% di presenze”. “E’ un successo costruito negli anni – ha sottolineato Caner – nel corso dei quali il Veneto ha continuato ad attrarre un numero crescente di turisti, con aumenti di arrivi dall’anno 2000 a oggi del 61% di stranieri e del 45,6% di italiani. Emergono risultati positivi sia su base territoriale che per comprensori turistici: nel 2016 in tutte le province venete vi è stato un aumento sia di arrivi che di presenze rispetto all’anno precedente e particolarmente rilevanti sono stati gli aumenti di presenze a Verona (+9,1%), Treviso (+5,2%) e Padova (+4,4%). Le migliori performance tra i comprensori sono quelle del lago (+6.2% di arrivi e +7.2% di presenze), che ha superato il propri record grazie soprattutto ai tedeschi che rimangono i clienti più affezionati (40%), ma anche all’incremento di italiani e olandesi e delle città d’arte (+3,9 di arrivi e +6.1% di presenze). Bene anche le terme (+5.6 di arrivi e +4.4 di presenze) e la montagna (+7.5% di arrivi e +2.7 di presenze). Meno bene il comprensorio balneare (-0,7% arrivi e -0,6% presenze), che rimane pur sempre il primo per quanto concerne le presenze complessive (circa 24,5 milioni) e che conferma il gradimento straniero (i turisti d’oltralpe sono in crescita, in particolare i tedeschi +3.7), mentre continua a soffrire il mercato interno, con una diminuzione della clientela italiana che paga maggiormente gli effetti della crisi economica e il conseguente accorciamento dei periodi di vacanza delle famiglie”. Il turismo internazionale manifesta consensi sempre maggiori per il Veneto: crescono le presenze di tedeschi (+4,9%), austriaci (+3,5%), olandesi (+6,2%), inglesi (+11,3%), svizzeri (+3,2%), francesi (+3,3%), americani (+0,2%) e danesi (+11%). I turisti cinesi, dopo il picco del 2015 legato all’effetto Expo, tornano alle cifre del 2014 (oltre 600 mila arrivi e 800 mila presenze). Ma il Veneto, oltre a essere meta di oltre 6,3 milioni di turisti italiani e di 11,5 milioni di turisti stranieri che pernottano in qualche struttura ricettiva del territorio, è anche destinazione di un consistente numero di escursioni giornaliere di italiani, contate nel 2015 in oltre 13 milioni e 800 mila; si tratta di escursionisti che provengono prevalentemente dalle regioni confinanti o dal Veneto stesso, che si muovono in giornata principalmente in auto e in secondo luogo in treno. “Anche dai numeri di quest’anno – ha evidenziato infine Caner, rimarcando l’importanza fondamentale di una puntuale e corretta comunicazione dei dati da parte delle aziende turistiche – emerge una costante e crescente richiesta di qualità del prodotto turistico, sia delle destinazioni, sia delle strutture ricettive. Ed è proprio per rispondere a questa domanda che abbiamo attivato e stiamo attivando importanti linee di finanziamento, con risorse regionali e con fondi comunitari, per dare concreto sostegno economico ai progetti di riqualificazione e di innovazione dell’offerta”.
OSPEDALE CODIVILLA PUTTI DI CORTINA. BOTTACIN: “TUTTO PROCEDE CON TRANQUILLITÀ. LE CHIACCHIERE DI QUESTI GIORNI? SOLO STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA” ”I cambiamenti dell’assetto strutturale al Codivilla Putti di Cortina saranno solo migliorativi”: lo ha ribadito l’assessore regionale alla specificità di Belluno Gianpaolo Bottacin affermando altresì che “tutto procede con tranquillità. A fronte della scadenza della sperimentazione prevista per fine aprile, ovviamente erano e sono necessari alcuni passaggi amministrativi per dare continuità alla struttura ospedaliera, come ha sempre affermato il presidente Zaia, nulla di più”. “Il chiacchiericcio alzatosi da qualche forza politica e sviluppatosi in queste ultime settimane – ha sottolineato Bottacin – è ben distante da quelle che sono le intenzioni della Giunta regionale: non solo proseguire, ma addirittura aumentare i servizi presso la struttura cortinese”. L’assessore, che era assieme al consigliere regionale Franco Gidoni, ha poi specificato che “lo spauracchio della declassazione a punto di primo soccorso avverrebbe solo nel caso in cui non fossero presi dei provvedimenti specifici entro la scadenza della sperimentazione ma, come dimostrano le carte e non le chiacchiere, la Regione da tempo ha avviato tutti gli atti necessari per dare continuità alla struttura e pure potenziarla”. “Purtroppo qualche politico locale – ha concluso Bottacin – forse preso dal timore di una campagna elettorale in salita, in questo caso a Cortina ma in altre recenti situazioni a Pieve o Belluno, si è inventato il giochino di alimentare problemi inesistenti per poi fingersi il mediatore se non addirittura il risolutore del problema. Credo peraltro che i cittadini abbiano acquisito una maturità tale da non farsi abbindolare dalla sterile propaganda”.
AGORDO, DAL CONSIGLIO COMUNALE LE RISPOSTE DELL’ASSESSORE GABRIELE TRENTO A PROPOSITO DI UFFICIO TURISTICO, BAR AL CAMPO DI CALCIO, INVESTIMENTI SULLE “CASERE” DI PROPRIETA COMUNALE
OBIETTIVO 20 MILA, SUPERATI I 14 MILA EURO, ILTRAGUARDO SEMPRE PIU’ VICINO
TAIBON Rinasce il “piodech” a Taibon, quel solido gruppo fondato sul volontariato riunito in associazione che ha per scopo la ricostruzione, sistemazione, conservazione, e miglioramento di opere pubbliche o private ed anche la realizzazione ex novo, nonché la gestione e lo svolgimento di attività inerenti la prevenzione ed il recupero ambientale senza fini di lucro. “Mi sono preso l’impegno di ricostituire il gruppo Piodech di Taibon – spiega Alessandro Savio – che ha fatto diversi lavori ma che al momento si è un pò affievolito soprattutto a causa delle penose questioni burocratiche. Mi sono informato presso il centro servizi di volontariato della provincia di Belluno per la documentazione necessaria alla ricostituzione della nuova associazione. Mi metto a disposizione per seguire la parte delle “carte” sperando che qualche giovane volenteroso si faccia avanti”.
Il pirmo gruppo piodech a Taibon è stato costituito il 5 gennaio 1996 con il notaio Pasquale Osnato, questi i primi soci: Matteo Silvio Benvegnù, Osvaldo Cadorin, Mario Garavana, Maurizio Ben, Antonio Costa, Walter Costa, Domenico Savio, Enrico Soppelsa, Giorgio Cancel e Riccardo Moretti. Silvio Matteo Benvegnù è stato il primo presidente, dal 2000 Mario Garavana, dal 2004 per questioni prettamente burocratiche l’associazione è stata cancellata dal registro regionale delle associazioni di volontariato nonostante i 36 volontari iscritti all’associazione. L’associazione non ha mai avuto delle disponibilità finanziarie , né contabilità diretta, né conti correnti , in quanto ha sempre esercitato delle prestazioni d’opera con costi a carico del Comune. L’elenco dei lavori eseguiti dai volontari è lungo: ponte Bordina in località Cadene, strada di Pont, Pont de la Pita, Casera in Pian de la Stua, Teaz pian de la stua, strada Reane – Campo Boaro,Teaz Campo Boaro, alpeggio Campigat, ponte sul Foram. La ricostituzione della nuova associazione piodech è rivolta alla continuità della salvaguardia del territorio nel pieno rispetto delle norme attuali fiscali e di sicurezza.
SPECIALE DOLOMITISTARS, RUBRICA DEL FINE SETTIMANA, EVENTI ED APPUNTAMENTI NEL COMPRENSORIO
CON LA SEZIONE AGORDINA DEL CAI
APPUNTAMENTI. A COLLE SANTA LUCIA E FALCADE
AGORDO Terminato il periodo di chiusura invernale e dopo il servizio di carico acqua, da ieri è riaperto il punto per camperisti in località Valcozzena ad Agordo. Informazione importante anche per coloro che con l’area chiusa parcheggiano in zona riservata. Il preavviso eviterà che vengano creati disservizi ai turisti di passaggio che si servono del servizio del Comune di Agordo.
AGORDO_CONEGLIANO Visto il notevole successo riscontrato lo scorso anno con la prima edizione della gara automobilistica riservata alle auto moderne, denominata Dolomiti Rally Day, che si è corsa lo scorso aprile tra ali di folla non solo nella zona di arrivo e partenza ma anche lungo i tratti più interessanti del percorso, anche quest’anno la Società Dolomiti Racing Motorsport a.s.d., ha organizzato la seconda edizione che si disputerà nei Comuni della Conca Agordina, nei giorni sabato 8 e domenica 9 aprile, primo giorno riservato alle verifiche sportive e tecniche, e alla domenica la gara. La manifestazione avrà come base Piazza Libertà ad Agordo, dove sarà ubicato il palco di partenza e di arrivo, nonché 3 riordini di 40 minuti ciascuno. La gara verrà presentata ufficialmente sabato all’azienda agricola L’Antica Quercia in località Scomigo di Conegliano (TV) via Cal di Sopra 8 in una cornice suggestiva tra le colline del prosecco. Alle 15 il ritrovo con visita guidata al vigneto ed alla cantina, alle 17 presentazione della manifestazione.
SERVIZIO AUDIO DI ROBERTO BONA
OGGI AL MAS DI SEDICO, CAMMINATA NON COMPETITIVA A SCOPO BENEFICO, MARCO GAZ NE PARLA CON DORIANO SPONGA
MERANO – ALLEGHE 5-2
PARZIALI: 2-1, 1-0, 2-1
GOL: 1t. 0’39” Daniele Veggiato, 3’07” Flavio Faggioni, 4’31” Manuel lo Presti. 2t. 18’11” Luca Ansoldi. 3t. 16’31” Flavio Faggioni, 17’09” Christian Lombardi, 19’13” Alberto Fontanive
MERANO: Quagliato (Quaglio), Kemenater, Pircher, F. Turrin, Mair, Pontus Moren, Riffeser, Mitterer, D. Turrin, Lo Presti, Beber, Lombardi, Cainelli, Faggioni, Thaler, Plankl, Gruber, Ansoldi, Kobler, Schweinbaker. Allenatore: Massimo Ansoldi
ALLEGHE: De Silvestro (Manfroi), Veggiato, Meneghetti, Scopelliti, De Val, Soppelsa, Lorenzi, Moretti, Testori, Ganz, Lu. De Toni, M. De Toni, Fontanive, Lorenzini, Cadorin, Soppera, Luciani, Martini. Allenatore: Alessandro Fontana
ARBITRO: Mori, Colcuc (Bedana, Piras)
La prima sfida dei quarti di finale playoff è del Merano, l’Alleghe non si risparmia gioca tira tanto ma si scontra contro un muro chiamato Quagliato. Anche Soppera si scontra con un muro, Thaler lo carica con violenza mandandolo diritto in infermeria abbandonando il ghiaccio già nel secondo tempo. Serataccia da archiviare in fretta, lo impongono i tempi scanditi dalla fase finale, domani le Civette sul ghiaccio di casa proveranno a porre rimedio alla serie. Non è una missione impossibile, ieri sera in Alto Adige i ragazzi di Fontana si sono fatti rispettare fin dall’inizio, passano poco più di 30 secondi quando Veggiato sblocca il parziale. Tre minuti dopo pareggia Faggioni e il Merano ribalta il risultato con Lo Presti, il palo grazia l’Alleghe prima della sirena. Seconda frazione, il Merano preme e l’Alleghe con De Val, Meneghetti e Testori in tre occasioni sfiora il pareggio. Quagliato si supera e Ansoldi trova la terza rete altoatesina con il Merano in inferiorità numerica. La partita finisce qui, nell’ultima frazione Lorenzi manda sulla traversa, il Merano si chiude senza concedere nulla, in contropiede sono sufficienti due incursioni per arrotondare il risultato. Albergo Fontanive va a segno a pochi secondi dalla fine. Domani all’Alvise De Toni di Alleghe gara2, ingaggio iniziale alle ore 20.30.
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