Il presidente della Provincia Roberto Padrin è sceso a Roma per trattare con Terna, la Provincia entra nel tavolo tecnico per risolvere le criticità del bellunese. Le montagne di Venezia non piacciono ai trentini, strategia non condivisa al di là dei passi dolomitici bellunesi che guardano invece solo alla Fondazione Unesco. Durante la tempesta Vaia il vento ha raggiunto i 192 chilometri orari con pioggia record, reso noto dalle statistiche flash on line. I Comuni di Sedico e Taibon assieme per il servizio di segreteria comunale, a guidare gli uffici sarà Sandra Curti già in servizio. Nonostante la metà degli studenti agordini abbia deciso di iscriversi alle superiori di Belluno le scuole della vallata attraggono, sono 39 le iscrizioni da fuori vallata per il prossimo anno. La strada per Vignui a Feltre è sempre chiusa per frana e tra i residenti c’è preoccupazione visto lo stato della strada per Pedavena, unica alternativa. Continuano le ricerche di Riccardo Premoli, il 43enne di Santa Giustina manca da sabato, le tracce del bancomat portano i Carabinieri a cercarlo fuori provincia, quando è uscito vestiva un pantalone della tuta scura con banda rossa, una felpa nera e un giubbotto di pelle nero. (MM)
LE SCUOLE NELL’AGORDINO, ATTRAZIONE PER GLI STUDENTI DA OLTRE VALLATA
DI GIANNI SANTOMASO
PADRIN E BORTOLUZZI A ROMA IN CASA DI TERNA
AUDIO
ROMA Il presidente della Provincia Roberto Padrin, accompagnato dal consigliere Massimo Bortoluzzi ha incontrato i vertici di Terna, ovvero l’amministratore Luigi Ferraris.
“Non posso che esprimere soddisfazione da un incontro dal quale è emersa l’opportunità di lavorare sistematicamente ad un tavolo tecnico Regione-Provincia di Belluno e Terna per studiare insieme tutte le possibili ottimizzazioni della rete elettrica ad alta tensione in Provincia di Belluno, partendo dall’accordo quadro sottoscritto tra terna e Regione del Veneto”, lo ha dichiarato il presidente Padrin riferendo di un buon dialogo, ascolto e progettazione partecipata tra i tre attori indicati. “Non possono che apportare benefici ai cittadini e ai territori della Provincia, che finalmente potranno essere ascoltati nelle loro esigenze specifiche, pur tenendo conto delle fondamentali esigenze elettriche della Regione e della Provincia. Proprio in questo contesto si inserisce la richiesta di definire insieme, nel più breve tempo possibile, l’assetto elettrico definitivo della provincia” Padrin dichiara inoltre di aver apprezzato il cambiamento di approccio manifestato da Terna nel rivolgersi ai territori ed ai loro rappresentanti, non solo in provincia di Belluno, ma anche a livello nazionale, per studiare insieme le migliori soluzioni condivise da tuti i punti di vista, tecnologico, ambientale e sociale.“Ringrazio anche la Regione del Veneto – conclude Padrin – per questa grande opportunità che viene data al nostro territorio”.
QUEL MARCHIO CHE SPAVENTA I TRENTINI…
ECCO IL VIDEO PRESENTATO NEI NOTIZIARI DI RADIO PIU
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10218971828273519/
UN MARCHIO CHE SPAVENTA I TRENTINI
DAL TRENTINO PER QUELLE “DOLOMITI DI VENEZIA” SONO ARRIVATE LE PRIME CRITICHE ALLA REGIONE VENETO
Guglielmi (Fassa): “Failoni protegga le Dolomiti dalle ingerenze del Veneto”
PER BOND COLLEGARE VENEZIA ALLE MONTAGNE DOLOMITICHE ERA UN SOGNO NEL CASSETTO, LEZIONE PER L’UNESCO
IL PARERE DEL DEPUTATO DARIO BOND
Il Veneto ha fatto bene a rompere gli indugi e a lanciare il marchio “Dolomiti Mountains of Venice”. Lo ha fatto anche per uscire dall’impasse da dove si è impantanata la Fondazione Dolomiti Unesco, che avrebbe dovuto valorizzare il territorio, la cultura, la storia, la scienza attorno a questo autentico patrimonio geologico, unico al mondo. Qualcuno critica la decisione del Veneto di lanciare un nuovo marchio sulle Dolomiti, perché questo sarebbe contrario allo statuto del Bene Unesco. Può essere che sia anche vero, ma era necessario dare un segnale forte per rilanciare un Patrimonio che abbraccia tre regioni del NordEst che negli ultimi anni non è stato valorizzato a sufficienza. La presidenza della Fondazione passa al Trentino per il prossimo triennio. Voglio sperare che il nuovo assessore all’Ambiente della Provincia di Trento, Mario Tonina, abbia la voglia e la forza per richiamare ad una maggiore efficienza l’attuale vertice della Fondazione, che negli ultimi anni non ha affatto brillato, anche prevedendo cambiamenti all’interno della struttura, se necessario. Le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità sono troppo importanti per il NordEst per lasciarle trascurate.
AUDIO
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, oggi dalle 8.30 a FINE LAVORI, verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a CANALE D’AGORDO in FRAZIONE FEDER. Il personale addetto opererà per limitare il più possibile i disagi alla popolazione.
Gestione Servizi Pubblici informa che a Lamon in località Oltra l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari solo previa bollitura.
Regionale 203 agordina, fino al 15 febbraio modifica della viabilità alla rotatoria di Ponte Alto, senso unico in prossimità del campo sportivo per completamento delle barriere laterali (ex ingresso tangenziale da Ponte Rova).
Regionale 204 Belluno-Mas in località Antole fino al 20 febbraio senso unico alternato regolato da semaforo lungo tratti di 50 metri con possibili interruzioni (movieri) fino a 5 minuti per la messa in sicurezza dei versanti.
RECUPERATO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ
ALANO Ieri l’elicottero di Treviso emergenza è decollato in direzione del Grappa verso il Monte Spinoncia, sopra l’abitato di San Lorenzo, a seguito della chiamata di un escursionista rimasto bloccato assieme al proprio cane sopra alcuni salti di roccia, dopo essere uscito dal sentiero. Una volta che la centrale operativa è riuscita a risalire alle coordinate Gps del punto in cui si trovava il ragazzo, grazie all’applicazione di geolocalizzazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino, l’eliambulanza gli si è avvicinata e lo ha individuato chiedendogli di fare segnali di luce con la pila o il flash del cellulare. Calato a terra con un verricello di venti metri, il tecnico di elisoccorso ha assicurato sia l’escursionista che il suo cane e, assieme, sono stati recuperati e caricati a bordo. L’elicottero è poi rientrato all’ospedale di Treviso. Pronte a intervenire in supporto alle operazioni le squadre del Soccorso alpino di Feltre e della Pedemontana del Grappa.
TRAVOLTO DA VALANGHE, 3 GIORNI DI FORMAZIONE IN ABRUZZO. LO SPECIALE IN ONDA OGGI ALLA RADIO IN “SALUTE E SOCIETA”
Nella puntata di Salute e Società è andato in onda uno speciale dedicato al Soccorso Alpino e al recente corso di formazione in ambiente vero. RUBRICA, SALUTE E SOCIETA’ SETTIMANALE DI DIVULGAZIONE IN ONDA IL LUNEDI ALLE 13.10 E 20.10 E’ CURATA DAL DOTTOR MARCO CARACCIOLO Interviste: Gianluca Facchetti, medico anestesista rianimatore e istruttore della SNaMed Igor Chiambretti, Responsabile Tecnico dell’Associazione Interregionale Neve e Valanghe FOTO ARCHIVIO RADIOPIU
E’ MANCATO CAPPELLETTI, MARESCIALLO DI PAESE
AGORDO E’ mancato il maresciallo Marcello Cappelletti (85 anni), indimenticato comandante della stazione dell’Arma di Agordo negli anni Settanta ed Ottanta. Nel capoluogo ha lasciato un caro ricordo, da sempre ricordato come il maresciallo del paese. Lascia la moglie Maria Pia già insegnante alle scuole medie di Agordo, i figli Fabio e Luca, la nuora Francesca e la piccola Marea. I funerali ieri nella chiesa Arcidiaconale di Agordo. Messaggi di cordoglio anche dal gruppo assistenza volontaria che lo ricorda con riconoscenza e rimpianto e dell’associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Agordo dove Marcello era socio e presidente emerito.
LA LEGGE DI BILANCIO TOGLIE 3 MILIONI DI EURO AI COMUNI BELLUNESI. L’ ALLARME DELLO SPI-CGIL: “PER I CITTADINI PIÙ TASSE E MENO SERVIZI. DUE COMUNI SU TRE POTREBBERO ALZARE I TRIBUTI LOCALI”
BELLUNO-ALIQUOTE-IMU-TASI-2018-1 ALIQUOTE IRPEF
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BELLUNO. Tre milioni di euro. Sono questi, secondo una analisi dello Spi Cgil del Veneto, i soldi che verranno a mancare nella casse dei comuni bellunesi a causa del taglio ai trasferimenti e alla riduzione dei fondi Imu/Tasi previsti dalla legge di bilancio varata dal governo Conte. Un taglio rilevante che costringerà molti amministratori locali ad aumentare le imposte locali, dato che nel 2019 viene meno la norma blocca tributi introdotta dal governo Renzi, e a tagliare i servizi. “In un territorio già devastato dal maltempo – commenta Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi Cgil di Belluno – i tagli contemplati nella legge di bilancio rischiano di creare nuove ferite e di rallentare la ricostruzione di realtà messe in ginocchio a novembre dall’alluvione. Per questo, tramite la negoziazione sociale, vigileremo affinché gli eventuali aumenti dei tributi locali non colpiscano le fasce di reddito medio-basse, come quelle a cui appartengono i nostri pensionati, e che non vengano decretati tagli ai servizi sociali”. Secondo l’indagine dello Spi Cgil regionale – così come ribadito in questi giorni da un rapporto di Confprofessioni che di fatto conferma l’allarme lanciato dal nostro sindacato alcune settimana fa, appena approvata la legge di bilancio -, su 61 comuni del Bellunese, 41 (circa due su tre) hanno ancora uno spazio fiscale a disposizione per incrementare l’addizionale Irpef non avendo ancora raggiunto l’aliquota massima dello 0,8%. Fra questi, vi sono sette amministrazioni che non applicano l’addizionale e che quindi, come spiega Gentilin, “potrebbero recuperare in parte i tagli ai trasferimenti introducendola con l’aliquota massima ma, nel qual caso, chiederemmo di stabilire una soglia di esenzione a 30 mila euro”. Per quanto concerne invece l’Imu o la Tasi, 45 Comuni hanno ancora spazio per aumentarne le aliquote per coprire la diminuzione di risorse derivante dalla legge di bilancio. La preoccupazione del sindacato dei pensionati si rivolge soprattutto agli anziani bellunesi che sono più di 50 mila e rappresentano il 26,1% della popolazione. Circa 16 mila sono over 80. I pensionati bellunesi, poi, sono i più poveri del Veneto dopo quelli di Rovigo. L’assegno medio è di 888,56 euro lordi mensili: agli uomini arrivano 1228,53 euro, alle donne 650.51. “La situazione è molto incerta e siamo davvero preoccupati – conclude Maria Rita Gentilin – Questa legge di bilancio rischia di penalizzare seriamente i cittadini meno abbienti e le fasce più deboli, come gli anziani. Noi faremo la nostra parte attraverso la negoziazione sociale con gli Enti locali e chiederemo dunque che il sistema tributario segua criteri di progressività laddove vi siano aliquote uniche, che vengano ampliate le soglie di esenzione e che in generale non vengano colpite le fasce di reddito più disagiate. La nostra determinazione è emersa con forza anche sabato scorso alla straordinaria manifestazione organizzata a Roma dai sindacati”.
MALTEMPO DI FINE OTTOBRE: I DATI DI “STATISTICHE FLASH”
VENEZIA L’ultimo numero di Statistiche Flash, pubblicazione periodica dell’ufficio di Statistica della Regione del Veneto che è online, è dedicato al maltempo che si è abbattuto sul Veneto alla fine di ottobre 2018, al fine di metterne in evidenza l’eccezionalità attraverso l’analisi dei dati, delle circostanze e il confronto con altri eventi occorsi in passato. L’evento meteorologico è stato caratterizzato da precipitazioni persistenti ed intense che hanno particolarmente interessato l’area alpina; inoltre, venti mai osservati in precedenza, soprattutto in alcune località del settore montano, hanno raggiunto velocità classificate dalla scala internazionale di Beaufort come “tempesta violenta” e “uragano”, determinando rilevanti danni al patrimonio boschivo del Veneto e alle strutture. I dati registrati mostrano che in alcune località sono stati raggiunti i record assoluti, o valori prossimi ai massimi storici, delle precipitazioni cumulate nell’arco di 4 giorni. Per esempio la stazione di Soffranco, presso Longarone, ha misurato 715,8 mm di pioggia cumulata, il valore più elevato mai registrato dall’ARPAV negli ultimi trent’anni. Durante l’alluvione del 2010, la massima precipitazione cumulata tra il 31 ottobre ed il 3 novembre era stata di 587,2 mm, osservata nella località di Valpore (Seren del Grappa). A riprova dell’eccezionalità dell’evento del 2018, a Sappada e ad Agordo si sono avuti i valori più elevati delle piogge misurate in quelle località, perlomeno dal 1950. Il Veneto è stato peraltro interessato dai fenomeni in modo eterogeneo: sulla pianura centrale e meridionale le precipitazioni sono state più discontinue e di entità assai inferiore. Oltre all’andamento delle precipitazioni e delle temperature, un altro approfondimento nella pubblicazione è dedicato al vento: la stazione ARPAV di monte Cesen, sulla sommità delle Prealpi orientali, a quota 1.552 m. ha registrato in quelle giornate il record storico della raffica di vento più violenta di circa 192 km/h. L’ARPAV aveva previsto con precisione l’evento tre giorni prima, consentendo di mettere in allerta tutto il sistema della protezione civile regionale.
ARTE, CULTURA ED ENOGASTRONOMIA LUNGO LA STRADA OLIMPICA MILANO-CORTINA 2026
VENEZIA Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha partecipato alla presentazione di “Milano-Cortina: un itinerario turistico, culturale e gastronomico verso il 2026”, tenutasi alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo che si sta svolgendo a Fiera Milano City. Dopo l’introduzione di Eugenio De Paoli, responsabile comunicazione della candidatura e la proiezione di un breve filmato sulla possibile “strada olimpica” Milano-Cortina, sono intervenuti il governatore Zaia, il suo collega presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la dirigente del CONI che segue il dossier della candidatura italiana ai Giochi olimpici invernali del 2026, Diana Bianchedi (la quale ha ricordato che il prossimo aprile è prevista la visita ispettiva del CIO per verificare sul territorio e nel dettaglio le caratteristiche del progetto), il vicepresidente del FAI, Marco Magnifico, che ha descritto le enormi potenzialità culturali e artistiche (a cui si aggiungeranno anche quelle enogastronomiche) dell’itinerario che verrà definito nei prossimi mesi. “Noi le Olimpiadi invernali del 2026 le vogliamo davvero – ha detto Zaia –, perché sono un’opportunità straordinaria di sviluppo del territorio veneto e lombardo. Crediamo convintamente nell’abbinata tra queste due regioni. Ci è stato detto che era sbagliato mettere insieme una grande città come Milano con una piccola località montana come Cortina e invece siamo in finale e la partita ce la giochiamo fino alla fine”. “Sia chiaro, non abbiamo la vittoria in mano – ha sottolineato Zaia – ma se manteniamo la compattezza che abbiamo dimostrato sino a ora nel proporre questa candidatura, i 44 voti che ci servono per vincere li portiamo a casa”. Anche il presidente Fontana si è detto fiducioso sul buon esito della proposta lombardo-veneta: “Abbiamo cominciato questa gara con determinazione – ha ribadito – e con la stessa determinazione dobbiamo impegnarci nello scatto finale”. Sono intervenuti, inoltre, Lara Magoni, assessore al turismo della Regione Lombardia, Federico Caner, assessore al turismo della Regione del Veneto, Martina Cambiaghi, assessore allo sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, sottosegretario ai grandi eventi sportivi della Regione Lombardia, Roberta Guaineri, assessore al turismo e sport del Comune di Milano.
AUTONOMIA, PER LA MORETTI IL VENTO DOVREBBE SEGUIRE LE ORME EMILIANE
Da Zaia un libro dei sogni che serve ad alimentare le pulsioni secessioniste della Lega”
VENEZIA “Probabilmente anche la data del 15 febbraio passerà in cavalleria nonostante le promesse e gli ultimatum. Sull’autonomia la Regione non ha ancora niente in mano ed è sempre più evidente che, semmai dovesse arrivare, sarà una scatola vuota. Quello di Zaia è un libro dei sogni già accantonato dal ministro leghista Stefani: i nove decimi del gettito fiscale non resteranno in Veneto e l’intera partita sarà a costo zero per lo Stato”. Alessandra Moretti, consigliera del Partito Democratico interviene sulla trattativa in corso tra Governo, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sull’autonomia differenziata a pochi giorni dalla data prevista per la firma dell’intesa, venerdì prossimo. “Il modello da seguire era ed è quello dell’Emilia Romagna, che non ha speso un euro per avviare una trattativa con Roma, evidenziando la manovra puramente propagandistica del referendum voluto da Zaia. Una campagna elettorale fatta pagare a tutti i contribuenti. Bonaccini ha ribadito come la sua Regione non chieda un euro in più allo Stato, ma il trasferimento delle stesse risorse necessarie per gestire le nuove materie, che non sono le 23 pretese dal Veneto. Zaia spara alto, sapendo che non potrà ottenere quanto richiesto, per tenere in mobilitazione permanente la base leghista, un partito che, nonostante la linea sovranista di Salvini, non è mai uscito dall’ambiguità secessionista, tema che non appartiene al centrosinistra – sottolinea Moretti – Gli sprechi non si combattono spaccando l’unità del Paese. Le dichiarazioni del ministro Bussetti sul Sud a cui non servono più risorse ma maggior sacrificio e impegno, sono la riproposizione di triti luoghi comuni. Ma d’altronde la Lega è questa: in Consiglio regionale il Pdl sul referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto è stato riposto in un cassetto anziché cestinato. Magari potrà tornare utile fra qualche tempo, tante volte dovesse saltare l’intesa per l’autonomia…”.
PER BOND COLLEGARE VENEZIA ALLE MONTAGNE DOLOMITICHE ERA UN SOGNO NEL CASSETTO, LEZIONE PER L’UNESCO
IL PARERE DEL DEPUTATO DARIO BOND
Il Veneto ha fatto bene a rompere gli indugi e a lanciare il marchio “Dolomiti Mountains of Venice”. Lo ha fatto anche per uscire dall’impasse da dove si è impantanata la Fondazione Dolomiti Unesco, che avrebbe dovuto valorizzare il territorio, la cultura, la storia, la scienza attorno a questo autentico patrimonio geologico, unico al mondo. Qualcuno critica la decisione del Veneto di lanciare un nuovo marchio sulle Dolomiti, perché questo sarebbe contrario allo statuto del Bene Unesco. Può essere che sia anche vero, ma era necessario dare un segnale forte per rilanciare un Patrimonio che abbraccia tre regioni del NordEst che negli ultimi anni non è stato valorizzato a sufficienza. La presidenza della Fondazione passa al Trentino per il prossimo triennio. Voglio sperare che il nuovo assessore all’Ambiente della Provincia di Trento, Mario Tonina, abbia la voglia e la forza per richiamare ad una maggiore efficienza l’attuale vertice della Fondazione, che negli ultimi anni non ha affatto brillato, anche prevedendo cambiamenti all’interno della struttura, se necessario. Le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità sono troppo importanti per il NordEst per lasciarle trascurate.
30 foto che provano l’Agordino nelle Dolomiti è un paese delle meraviglie invernale dal sito “youngadventuress.com”
LA FAMOSA TRAVEL BLOGGER AMERICANA VISITA IL MEDIO ALTO AGORDINO
Liz Carlson gestisce da oltre 10 anni il blog di viaggi Young Adventuress, uno dei più grandi e rispettati canali di viaggio indipendenti al mondo con un seguito di decine di milioni di utenti.
Collabora con i più autorevoli brand del mondo della comunicazione nel turismo (BBC, National Geographic, New York Times, Forbes, Condé Nast, … ) e con enti del turismo di tutto il mondo avendo visitato più di 50 paesi.
da DOLOMITI MADNESS EMMA TAVERI
30 photos that prove the Agordino in the Dolomites is a winter wonderland
CON LA PRIMAVERA I CORSI DI APIDOLOMITI
Anche ad Agordo saranno spiegati i trucchi del buon apicoltore, i corsi in sala della Biblioteca il sabato e il mercoledi sera dal 2 marzo
di DAMIANO TORMEN
20, 40, 60: STORIA PER IMMAGINI DI UN FOTOGRAFO ALPINISTA
MEL Dopo l’inaugurazione a sorpresa di ieri sera, in presenza di un centinaio di invitati, per festeggiare i sessant’anni del fotografo-alpinista Zumellese Manrico Dell’Agnola, “20, 40, 60” apre al pubblico pensando all’Agordino. Nacque prima l’alpinista o il fotografo? È la domanda che in molti si faranno visitando “20, 40, 60” la mostra fotografica ospitata al Palazzo delle Contesse di MEL (11 – 24 febbraio) realizzata dai familiari e dagli amici per festeggiare, a sorpresa, i sessant’anni di Manrico Dell’Agnola. Di origini agordine, naturalizzato Zumellese, sin da giovane Manrico si è imposto nel panorama alpinistico italiano come uno dei maggior rappresentanti di una arrampicata moderna fatta di velocità e sicurezza in parete date dall’allenamento, spesso coltivato nelle falesie di fondo valle così lontane dall’alpinismo eroico. A vent’anni ha inizio la sua carriera sia alpinistica che di fotografo professionista; quarant’anni intensi in cui ha avuto la capacità e la fortuna di trasformare la sua grande passione, l’arrampicata, in un valore aggiunto nella sua professione di fotografo pubblicitario, legata soprattutto al mondo dell’outdoor e dell’editoria di montagna. “20, 40, 60” diventano così dei numeri simbolo. L’esposizione, che ha colto veramente di sorpresa un Manrico abituato alle grandi emozioni, prova a ripercorrere questi anni intensi proponendo una quarantina di opere molte delle quali dedicate alle amate Dolomiti ritratte cogliendone i momenti più intensi, da punti di vista e con l’attenzione al dettaglio che solo un alpinista può conoscere, perché le ha vissute e percorse nel profondo delle loro pieghe. (Non a caso Manrico, dalla cima del Pelmo, sarà ospite di Linea Bianca nella puntata di sabato 2 Marzo) Non poteva essere diversamente considerato che Manrico ha dedicato tutta la vita alle Dolomiti, che non smette di ritenere le montagne più belle del mondo, scattando immagini pubblicate su riviste e libri e realizzando, ormai da sedici anni “Archive” il calendario divenuto per molti oggetto da collezionare. L’arrampicata però ha rappresentato anche un mezzo o una scusa per girare il mondo, per conoscere luoghi e culture diverse e catturare, attraverso l’obiettivo, atmosfere surreali, attimi irripetibili, sguardi indimenticabili. Per questo una parte della mostra è dedicata proprio ai viaggi. Collage di immagini stampate su tela per renderle ancora più preziose, esplosione di colori che travolgono i sensi e conducono chi le guarda in luoghi lontani: bambini e donne da tutto il mondo, le atmosfere dell’Artico, la selvaggia Patagonia, l’amata America, il Pakistan dai grandi contrasti e un grande quadro dedicato all’Africa. E infine una parte delle opere grafiche ispirate a quanto di artistico la natura sa creare come le pieghe della neve, le onde di sabbie, le nebbie ovattate. Ma “20, 40, 60” non nasce solo con l’intento di celebrare un genetliaco, ma vuole andare ben oltre; infatti tutte le opere saranno messe in vendita per devolverne il profitto all’Agordino attraverso il Fondo Welfare e Identità Territoriale coordinato dalla Provincia nella persona della dott.ssa Francesca De Biasi, che non ha voluto mancare all’appuntamento. (FOTO MANRICO, YOUTUBE)
La mostra rimarrà aperta, sino al 24 febbraio, il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00 e il venerdì pomeriggio su prenotazione (info 347 1640255 antonellagiacomini64@gmail.com). Le opere rimaste poi verranno esposte alla Bruschetteria El Mighelon per permettere, anche ai ritardatari, di godere della loro bellezza e magari contribuire alla rinascita della nostra montagna.
AUDIO
RICOSTRUIRE A LONGARONE FIERE, IL PROGRAMMA
Sabato 16 febbraio 2019 Ore 9.00 Centro Congressi – 1° Piano Convegno su “Ri-Costruire il Paesaggio”. Interviene l’arch. Laura Zampieri dello CZ Studio di Mestre. A cura dell’Ordine Architetti e PPC Belluno. Ore 11.30 Area Incontri – Pad. D Taglio del nastro e Cerimonia di Inaugurazione Presentazione dell’opera realizzata dai Mascherai Alpini ad Arredamont Ore 15.00 Centro Congressi – 1° Piano Convegno “Fragilità sismica del costruito: quali opportunità per ricostruire? …SismaBonus e non solo”. Intervengono gli ingegneri Luca Luchetta, Daniele Bortoluzzi e Andrea Michelon, e i commercialisti Annalisa Marrone e Caterina Botteon. A cura dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Belluno. Ore 15.30 Area Incontri – Pad. D Incontro su “Una meravigliosa creatura salverà il mondo: l’albero” con l’intervento dell’arch. Andrea Zambon. Introduce l’arch. Giovanni Bez. A cura di CasaClima Network Belluno.
Domenica 17 febbraio 2019 Ore 15.30 Area Incontri – Pad. D Incontro su “La casa in legno: pregi e perplessità” e “La riqualificazione energetica: una opportunità” con l’intervento dell’arch. Renzo Carturan. Introduce l’arch. Giovanni Bez. A cura di CasaClima Network Belluno.
Venerdì 22 febbraio 2019 Ore 14.30 Centro Congressi – 1° Piano Convegno sui “Materiali tradizionali e innovativi per la ristrutturazione degli edifici: prestazione energetica e prevenzione incendi, due problematiche a confronto”. A cura di Fondazione Architettura Belluno Dolomiti e Wolters Kluwer Italia. Ore 14.30 Area Incontri – Pad. D
Convegno su “Spettacoli, fiere, meeting, eventi sportivi e aziendali: come gestire la sicurezza”
A cura di Feinar – Servizi per l’impresa.
ADA 1680 EURO PER CANALE D’AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
Sabato 16 febbraio 2019 si svolgerà a Taibon Agordino una passeggiata solidale per la Valle di San Lucano.
TAIBON Ad alcuni mesi dall’alluvione che ha colpito il nostro territorio, questa iniziativa di solidarietà, organizzata dalla Sezione Agordina del Club Alpino Italiano, è stata ideata per raccogliere fondi per la Valle di San Lucano, in particolare per il ripristino della rete sentieristica così fortemente compromessa dagli effetti devastanti del maltempo di fine ottobre. Il ritrovo è previsto alle ore 14.30 presso il parcheggio di Tabon Agordino (zona Tegnas). Da qui si percorreranno i sentieri lungo la valle, soffermandosi sui paesaggi sfigurati dal vento e raggiungendo la località Peschiere. Nel luogo simbolo della devastazione, accanto allo specchio d’acqua, il musicista Nelso Salton esprimerà la percezione di quel vento con alcune improvvisazioni musicali al contrabbasso. Interverranno all’evento Silvia Tormen, sindaco di Taibon Agordino, Anna Magro, presidente della Sezione Agordina del Cai, il geologo Vittorio Fenti, lo storico locale Alessandro S avio e Silvano Savio, già dipendente del Corpo Forestale delle Stato.
l’invito dei più giovani
GIOVEDI: IL ROTARY AD ALLEGHE: GESTIONE DELLE EMERGENZE. INCONTRO PUBBLICO
Interventi Presidente Rotary Club di Belluno ANGELO PAGANIN, Governatore Distretto 2060 del Rotary RICCARDO DE PAOLA, Sindaco di Alleghe SIRO DE BIASIO, Presidente Provincia di Belluno ROBERTO PADRIN, Assessore Protezione Civile Regionale GIANPAOLO BOTTACIN, INTERVENTI TECNICI, ANDREA DE BERNARDIN, Sindaco di Rocca Pietore, CARLO ZAMPIERI, ufficio protezione civile Provincia di Belluno STEFANO MANNELLI, responsabile Associazione Radioamatori Italiani . sezione di Belluno.MODERATORE: Felice Gaiardo, Rotary Club Belluno
Il progetto Rotary: migliorare e potenziare il sistema trasmissioni radio provinciale ad Alleghe, Sala Congressi A. Franceschini giovedì 21 febbraio 2019 alle 18
NUOTO ONDABLU AL SWIM TEEN: 9 MEDAGLIA
Ottimi risultati degli atleti Ondablu alla seconda gara della fase interprovinciale circuito Swim Teen a Belluno. Ben due medaglie individuali per Annalisa Nardi. Ondablu porta a casa 9 medaglie: 1 d’oro, 5 d’argento e 3 di bronzo Domenica 26 gennaio si è svolta nella piscina di Belluno la seconda gara della fase interprovinciale del settore Swim Teen del Comitato regionale veneto della FIN – Federazione italiana nuoto. Visto il numero elevato degli atleti che partecipano a questo settore, la manifestazione ha coinvolto le sole società della provincia di Belluno: Sportivamente Belluno, Dolomiti Nuoto di Pelos di Cadore, Mpndo sport di Pieve di Cadore e Ondablu di Agordo, Pedavena e Santa Giustina. Il settore swim teen coinvolge giovani appassionati di nuoto tra i 12 e i 18 anni che si allenano un paio di volte la settimana e vogliosi anche di cimentarsi in gare di nuoto e nuoto per salvamento. Per l’Ondablu ben 53 gli atleti che si sono tutti migliorati nei loro tempi personali. Soddisfatti per i risultati e per la buona crescita di tutti gli atleti i tecnici Myrene Funke, Ermes Paganin, Donata Arnosti, Daniela Boldo e Angelo Meletti. Risultati: Maschi: 50 dorso: 3° Giacomo Luca Lena. 100 rana: 2° Alex Fusina. Hanno migliorato i loro tempi anche nelle altre gare 100 misti, 50 farfalla, 50 torpedo tutti gli atleti: Matteo De Carli, Tommaso Pol, Dhimiter Helmi, Mattia Scariot, Alex Zanella, Mattia Bellinazzi, Davide Crupi, Lorenzo De Bastiani, Alessio José Tramontin, Nicola Orlando, Elias Bomben, Riccardo Xais, Giacomo Moro, Nicola Marsiglio, Nicolò Fontanive.
Staffette: 2° posto per Riccardo Xais, Giacomo Luca Lena, Davide Crupi e Alex Fusina nella 4×50 ostcoli. Femmine: 50 dorso: 1° Annalisa Nardi. 50 farfalla 3° Annalisa Nardi. 100 rana 2° Anna Vianello. Buone le prestazioni di tutte le atlete in queste e nelle altre gare in programma (100 misti, 50 torpedo): Valentina Roseo, Alice Bertelle, Alice Savio, Martina Delfauro, Alessia Zandoná, Agnese Vinti, Carlotta Gobbi, Alessia Menegat, Linda Tranquillin, Emilia De Bon, Asia Menegat, Stefania Comiotto, Sasha Villabruna, Sara Candiani, Sara De Marco, Angelica Riva, Sara Lavina, Marta Bettega, Linda Montagner, Giada Tonin, Maria De Gol, Angelica Gazzi, Serena Perot, Gaia Susana, Annalisa Casamatta, Desy Zatta, Elisa Menegat, Anna Casagrande, Ilaria Pasqualetto, Beatrice Vittoria Orio, Emilia De Bon, Chiara Pocchetto, Linda Tranquillini. Staffette: 2° posto per Angelica Zatta, Anna Casagrande, Maria De Gol e Sara De Marco e 3° posto per Anna Vianello, Martina Delfauro, Sara Candiani e Annalisa Nardi nei 4×50 ostacoli. Staffette miste (due maschi e due femmine): 2° posto per Annalisa Nardi, Alex Fusina, Davide Crupi e Sasha Villabruna nella 4×50 misti.
NUOTO PROPAGANDA SECONDA GIORNATA DI TARE PER LA ONDABLU
Domenica 27 gennaio scorso si è svolta nella piscina di Preganziol (TV), la seconda giornata del circuito di nuoto propaganda province di Belluno e Treviso destra Piave. Circa un centinaio gli atleti suddivisi nelle varie categorie giovanissimi ed allievi in rappresentanza delle società Viribus Unitis di Pieve di Soligo, Dolomiti Nuoto di Pelos di Cadore, Montebelluna Nuoto, Asd Piscina di Quinto, Atlantic Sport di Villorba, Sportivamente Belluno, Stile Libero di Preganziol, Montenuoto di Valdobbiadene, Centro Nuoto Le Bandie di Spresiano, Centro Sportivo Hof di Nervesa della Battaglia e Ondablu di Agordo, Pedavena e Santa Giustina. Il circuito propaganda è il primo passo verso l’agonistica dove i piccoli atleti cominciano a confrontarsi con le regole delle varie discipline natatorie, in particolare per le virate e le partenze, oltre che gli stili. Tra le gare, anche l’avvicinamento al salvamento. Soddisfatti i tecnici dell’Ondablu per il risultato dei propri atleti: Giorgio De Nardin per Agordo, Laura Pria per Pedavena e Myrene Funke per Santa Giustina. Nella categoria allievi (nati 2008 – 2009) Maschile. 50 m torpedo: 1° Gabriele Agosti, 2° Devis Murer. 50 farfalla: 1° Gabriele Agosti, 2° Devis Mure, 3° Marco Cadorin. Buoni risultati anche per Samuel De Marco, Alessandro Fassa, Nicola Fadigá, Nuri, Merxhani. Femminile: 50 m. torpedo: 3° Sofia Dal Piva. 50 farfalla: 2° Mayra Brancaleone.
Hanno migliorato le loro prestazioni Ilaria Collet, Greta Tommasi, Laila Tranquillini. Nella categoria giovanissimi (nati 2010 – 2011) Hanno migliorato i loro tempi nelle gare di 50 stile libero e 25 farfalla tra le femmine Mabel Argenta, Nicole Dalla Rosa, Margherita Marin, Federica cecchet, Dalia Fadigá, Ilaria Dalla Libera, mentre tra i maschi Mattia Colla, Thomas Pin, Martin D’Incá, Matteo Viel, Gioele Zanolla, Jari Crepaz, Samule Zasso Cucchini, Kristian Benvegnù,
IL RITORNO DI LASTE CIASPAMOON
Nonostante il vento, nonostante gli schianti, nonostante le cicatrici
a Laste di Rocca Pietore ritorna Sabato 16 febbraio 2019 ore 19
Laste di Sopra presso la partenza tra le 17.30 e le 18.30 sarà possibile ritirare le ciaspe a noleggio. Alle 19 inizia la passeggiata, previsto un servizio “scopa” per garantire che nessuno resti indietro. A Ronch punto di ristoro, con bevande calde e fredde. All’arrivo, a Val, si restituiranno le ciaspe e i partecipanti potranno gustare (ad offerta libera) la classica zuppa calda. Non si tratta di un percorso impegnativo ma si richiede un minimo di allenamento e un po’ di spirito escursionistico. Si consiglia abbigliamento adeguato ai 1500 metri di quota, scarponcini, acqua e alimenti idonei. Obbligo dell’uso delle luci frontali o di torce elettriche. La strada che sale a Laste (inizia vicino a Digonera) è ampia ma ripida e il fondo sarà sicuramente coperto di neve: si consiglia di avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità. Potrebbe esserci qualche problema di parcheggio, si consiglia quindi di raggiungere Laste per tempo.
CASPARETHA, LA 14ESIMA EDIZIONE DA CANALE D’AGORDO ALLA VALLE DI GARES
CANALE D’AGORDO
L’AVETE ATTESA E FINALMENTE…ARRIVA. CASPARETHA, QUATTORDICESIMA EDIZIONE. SABATO 16 FEBBRAIO ALLE 20. PARTENZA DALLA PIAZZA DI CANALE D’AGORDO E ARRIVO NELLA MAGNIFICA VALLE DI GARES, LUNGO FACILE PERCORSO ILLUMINATO. PARTENZE DIFFERENZIATE PER SKI ALP E CIASPE. LE ISCRIZIONI, COMPETITIVA E NON, SUL SITO WEB, O ALLA PRO LOCO DI CANALE FINO AL GIORNO DELLA GARA. ANCHE POSSIBILITA’ DI NOLEGGIO CIASPE. MASSIMO 700 PARTECIPANTI. PRIMA DELLA GARA, PREMI A SORTEGGIO, AL TERMINE PREMIAZIONI E GRANDE FESTA CON DJ. SERVIZIO NAVETTA PER IL RIENTRO A CANALE D’AGORDO FINO ALLE ORE DUE. SEGUI IL PROGRAMMA SUL WEB O SOCIAL.
DA OGGI A VENERDI
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in generale dimiuzione in quota, mentre il Foehn potrà generare situazioni assai contrastanti nelle valli. Massime in ripresa a tutte le quote, con punte assai anomale nelle valli, sempre in relazione al favonio. Sono previste punte di 10/12°C nei fondovalle prealpini e di 5/7°C a 1000/1200 m, assai meno nei settori non interessati dal Foehn. Su Prealpi a 1500 m min -5°C max -2°C, a 2000 m min -8°C max -5°C. Su Dolomiti a 2000 m min -9°C max -6°C, a 3000 m min -16°C max -9°C.
Venti: Nelle valli moderati, a tratti forti per raffiche di Foehn; in quota tesi/forti da Nord, a tratti molto forti sulle vette, 40-70 km/h a 2000 m, 80-100 km/h a 3000 m, con raffiche superiori a 120/130 km/h sia al mattino che al pomeriggio nei settori più aperti ed esposti a Nord.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in aumento in quota, anche sensibile alle quote più alte, mentre saranno in diminuzione nelle valli per cessazione del Foehn. Massime in generale riprese, eccetto qualche locale calo nelle valli. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max 3°C, a 2000 m min -6°C max 1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max 0°C, a 3000 m min -9°C max -4°C.
Venti: Nelle valli deboli variabile con residui rinforzi nei settori esposti a Nord; in quota perlopiù moderati, a tratti ancora tesi sulle vette più alte, 15-25 km/h a 2000 m, 30-50 km/h a 3000 m..