SANTA GIUSTINA Incendio autovettura in località Dussano in comune di Santa Giustina. Intervento effettuato in zona rurale con due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Feltre e Belluno con mezzi fuoristrada per la difficoltà di raggiungere il luogo.
DA MAGGIO ARRIVA IL MEDICO DI BASE A VOLTAGO E RIVAMONTE
VOLTAGO Dal 2 maggio Voltago avrà il suo medico di famiglia, giovane, padovano, entusiasta di venire in montagna. Si tratta del dottor Alberto Barosso, ha formalizzato per iscritto l’accettazione dell’incarico. Alla popolazione di Voltago lo ha comunicato il direttore del Distretto di Belluno, Sandro De Col
AUDIO SANDRO DE COL
Soddisfatto il sindaco di Voltago Bruno Zanvit, per la soluzione al problema per la tante gente intervenuta ieri sera all’incontro, non in Municipio dov’era inizialmente previsto, ma in una chiesa gremita messa a disposizione dal parroco Don Fabiano. Da tempo il sindaco è sul pezzo tra tante difficoltà anche nel dare le risposte a chi chiedeva informazioni sul cosa fare, come comportarsi, dove rivolgersi.
AUDIO BRUNO ZANVIT
Con il primo aprile la dottoressa Alberta Avogaro, che per molti anni ha operato tra Voltago Rivamonte e Tiser, è in pensione. Si e’ dichiarata disponibile al passaggio di consegne con il nuovo metodo mettendo a disposizione ambulatorio, computer e la cososcenza del territorio e suoi pazienti
AUDIO ALBERTA AVOGARO
La gente di Voltago guarda con fiducia al futuro, ma non perde l’occasione, come è giusto che sia, per rimarcare che anche quassù il cittadino dovrebbe godere degli stessi diritti di chi vive a livello del mare.
AUDIO CARLO DELLA LUCIA
L’ANGOLO DEI RICORDI
Voltago non ha dimenticato Il dottor Massimo Bonamini scompasro cinque anni fa a 58 anni, dal 1991 era il medico condotto di Gosaldo, vent’anni fa aveva scelto l’Agordino per la sua professione e si era trasferito da Verona, città d’origine. Stessa scelta anche da parte della moglie, la dottoressa Alberta Avogaro medico condotto nei Comuni del Poi: Rivamonte e Voltago. Il dottor Bonamini era molto conosciuto nella Conca Agordina, anche ad Agordo dove era presente in ambulatorio ogni giovedì pomeriggio.
IL LUPO, INQUILINO DELLE NOSTRE MONTAGNE A CUI CI DOVREMO ABITUARE. CONCLUSIONI DOPO L’INCONTRO PUBBLICO A CAVIOLA. LA PAROLA AGLI ESPERTI.
DI LUISA MANFROI
VAL BIOIS – Come ben si sa, il lupo appartiene da sempre all’immaginario collettivo ma negli ultimi tempi è uscito dai libri della fantasia per approdare nella realtà concreta. Lo dimostra la sua presenza nell’arco alpino e nel territorio bellunese e le predazioni che ne sono la conseguenza. Del ritorno del lupo a nord-est, si è parlato sabato 14 aprile in un incontro pubblico organizzato dal Gruppo Crodaioli dell’Auta e dalla Pro Loco di Vallada, a Caviola. Da un’analisi storica sul territorio della Valle del Biois, esposta da Claudio Antonio Luchetta, risulta che storicamente in zona erano presenti i lupi, ma non è possibile circoscrivere il periodo esatto. Una delle poche fonti scritte antiche è quella di Giacomo Odoardi, del 1784, che tratta della presenza del lupo nelle “contrade Bellunesi”. Per il resto rimangono i toponimi come “el Sas del lof” a Vallada, “la busa del lof” a Cencenighe e altri ancora. I cambiamenti ambientali dovuti all’uomo, gli spostamenti degli ungulati e la caccia con tutti i mezzi nei confronti di questo animale, probabilmente, hanno determinato la sua scomparsa nelle nostre zone. Già verso la metà dell’Ottocento non c’era più, ma nel 1929, una foto testimonia l’uccisione di un esemplare in Comelico. Negli ultimi anni, invece, si assiste al fenomeno contrario, il ritorno di questo grande predatore. Di questo ha parlato Enrico Ferraro, tecnico faunista e ricercatore. Nel suo intervento ha spiegato che il lupo è un animale che si adatta facilmente e questo ne facilita la colonizzazione. In Italia se ne contano circa duemila, in età preriproduttiva . Questa specie è in forte espansione, non solo in Italia ma a livello europeo. Si nutre di ungulati selvatici di medie e grandi dimensioni e, sull’Appennino, in prevalenza di cinghiali ma pure di animali domestici da allevamento. «Un singolo esemplare può essere dovunque» ha affermato l’esperto «Ma quello che ne attesta la presenza su un territorio è il branco. Il lupo non sta da solo, tende a formare una coppia e a riprodursi dando vita a branchi». Quindi la possibilità di vederne incrementato il numero e la colonizzazione di nuove aree è molto probabile nei prossimi anni visto che potenziali zone di colonizzazione in Veneto,Trentino e Friuli ce ne sono ancora. Dai primi gruppi documentati in Piemonte, intorno al 1996, si è passati alla situazione attuale caratterizzata dalla presenza diffusa in tutto l’arco alpino. Ma com’è arrivato il lupo sulle Alpi ? Nessuno l’ha portato, ha seguito in modo naturale gli spostamenti dei cinghiali e degli ungulati aumentati anche a causa dei cambiamenti ambientali e all’abbandono del territorio. Inoltre sono animali che si spostano velocemente, in grado di coprire molti chilometri in breve tempo. Questo risulta da studi e monitoraggi condotti costantemente da WolfAlps. Tra le coppie “più famose” quella formata da Giulietta, femmina di origine italica e Slavc di provenienza slovena che sono localizzati in Lessinia, nel veronese. Nel Trentino, il lupo ha iniziato ad arrivare nel 2006. Gli spostamenti avvengono dall’arco alpino e dall’Est, dalla Slovenia e il numero sale con la riproduzione naturale. Tra il 2016 e 2017, quasi tutti i branchi hanno occupato gran parte della zona prealpina, a parte quello che gravita nella zona di Val di Fassa, Canazei, Arabba, Livinallongo. Ne è stata poi attestata la presenza nell’alta Valle del Biois, Passo Valles e San Pellegrino. Il lupo è pericoloso per l’uomo ? Dai dati statistici forniti da Ferraro, risulta che come tutti gli animali selvatici, può essere potenzialmente pericoloso anche se i casi di aggressione registrati sono limitati. A livello normativo la legislazione italiana garantisce uno status di protezione del lupo, però la situazione è quasi analoga in altri stati europei dove i piani di abbattimento sono contenuti. Ma quali sono le tecniche di monitoraggio di questo animali ? Fabio Dartora, consulente prevenzioni danni da fauna e gestione risorse ambientali ha parlato di snow tracking, la ricerca di escrementi e di altre tracce organiche, le fototrappole, i segni di presenza che seguono le piste e permettono di capirne la superficie occupata garantendone lo studio. Il problema, tuttavia, è quello di prevenire i danni agli animali domestici e al bestiame. Una questione di grande rilevanza per gli allevatori. Di questo Andrea Vendramin, esperto del settore prevenzione, ha spiegato che esistono diversi sistemi che devono in ogni caso essere adattati alla singola situazione per essere efficaci nonostante non sia possibile azzerare completamente le perdite. I recinti elettrificati sono quelli più in uso e costituiscono un deterrente ma è necessario adattarli alla morfologia del territorio che non è uguale dappertutto. Un piccolo difetto nel recinto può permettere l’ingresso dei predatori e la perdita di capi di bestiame al pascolo senza contare chi sposta o manomette i cavi. Oltre all’utilizzo di cani da guardiania, la tecnologia viene in aiuto con nuovi metodi: le fladry elettrificate, note come “bandierine antilupo”, i dissuasori a ultrasuoni e i recinti selettivi, alcuni dotati di sensori.
Una cosa è certa: nei prossimi anni, viste le dinamiche, il lupo sarà un inquilino delle nostre montagne, al quale in qualche modo ci si dovrà abituare.
I CUSTODI DEI SENTIERI E DEI PERCORSI NELL’AGORDINO.
AGORDO Dispendiosa attività svolta nella manutenzione dei sentieri dalla sezione Agordina del Cai. “Sempre particolarmente impegnativa e complessa e per quanto si lavori – dice la presidente Anna Magro – pertanto, nonostante la continua opera svolta, vi sono e vi saranno sempre delle difficoltà da risolvere”. Nel 2017 la Commissione Sentieri ha ripreso la giornata del sentiero e sono state ben due le date dove un gran numero di volontari ha accumunato le forze e ha sistemato le due criticità più importanti ovvero tratti del sentiero n.765 dai ruderi diCasera Rudelefin Alta a Casera Ambrosogn con la pulizia totale del tratto, la segnatura e l’apposizione di numerosi paletti segnavia con colori CAI e il tratto di sentiero n. 689 che porta alla Forcella del Col Becher nei pressi del Sassedel con il ripristino della traccia e il posizionamento di gradini per una migliore transitabilità; vi sono state collocate anche alcune tabelle segnavia. Si segnala inoltre anche il rifa cimento dei segnavia della parte iniziale del sentiero n. 551 dalle Case Nagol fino al Capitello in località Fress all’interno della collaborazione con il team della corsa in montagna 4 pass in doi. Il gruppo Amici della Montagna di Cencenighe Agordino, inoltre, è intervenuto sul sentiero n.571 che dal Ricovero Casera Col Mandro porta all’intersezione del sentiero n. 562 con la po sa di numerosi paletti segnavia per una maggior visibilità della traccia. “Si intende continuare su questa linea – dice Anna Magro – e anche per il 2018 sono stati individuati i percorsi che hanno una maggior necessità e in queste zone, in date da stabilirsi e a tempo debito, si raduneranno i volontari che ringrazio pubblicamente per la dinamicità e la capacità, oltre che per la loro pronta disponibilità. Un ringraziamento anche a Dario Dell’Osbel sempre attivo e in grado di coordinare in maniera impeccabile i vari Soci con i numerosi gruppi locali presenti sul territorio: Gruppo Ambiente di La Valle Agordina, i Crodaioli dell’Auta di Caviola, gli Amici della Montagna di Cencenighe, le Pro Loco dei vari comuni, le Sezioni dei cacciatori, gli Alpini e l’Associazione “I Castellani” di Soccol di Taibon Agordino; collaborando tutti insieme e intrecciando forze e materiali sono riusciti a svolgere un lavoro preziosissimo di mantenimento ordinario e straordinario della fittissima rete di sentieri che permette i collegamenti escursionistici dal fondovalle alle quote più alte”. Uno dei numerosi impegni che Dario Dell’Osbel si era prefissato per il 2017 era la realizzazione e il posizionamento di tre cassette in acciaio x custodire i rispettivi libri di vetta su tre delle principali e rappresentative cime Agordine: Croda Granda, Monte Agnèr e Moiazza Sud in quanto attualmente sprovviste, le cassette sono pronte e verranno collocate nel corso di questo 2018, appena le condizioni lo permetteranno.
VERTICE SULL’ELETTRODOTTO CON PARLAMENTARI E REGIONE. “TUTTI UNITI E AVANTI COL RICORSO”
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
“Molto positivo” il vertice sulla questione elettrodotto, che ha visto intorno al tavolo i comuni di Belluno e Limana, i parlamentari bellunesi, i rappresentanti bellunesi in Regione Veneto, il Presidente della Provincia e membri dei Comitati civici della Valbelluna: «C’è stata l’unità sperata, siamo tutti concordi nel rilevare le preoccupanti interferenze a livello paesaggistico e di sicurezza per l’aeroporto. – commenta il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro – Ora andiamo avanti con il ricorso: non siamo mai stati contro il progetto di razionalizzazione nel suo complesso, ma siamo contrari al progetto fatto così come si presenta ora».
«Ci siamo soffermati soprattutto sul passaggio di Andreane e l’attraversamento del Piave, – sottolinea Massaro – dove il nuovo elettrodotto andrà ad interferire con il paesaggio delle Dolomiti Unesco e la vista della Schiara, con ripercussioni anche dal punto di vista turistico. Quello che più ci preme è però la questione dell’aeroporto: così come è concepito, l’elettrodotto rappresenta un importante ostacolo al volo per gli aeromobili di emergenza, rendendo inutilizzabile l’aeroporto per i mezzi di protezione civile, come i Canadair che dovrebbero così arrivare da Treviso».
«Belluno farà ricorso – conferma Massaro – così come Limana, la Regione Veneto e i comitati. Vogliamo bloccare la procedura e l’avvio dei lavori: non è un “no” all’elettrodotto, ma la richiesta di una riprogettazione per limitare al massimo i danni sul territorio».
AUDIO
GLI INTERVENTI
Il Presidente della Provincia, Roberto Padrin, ha annunciato per mercoledì un incontro tra il consiglio provinciale e i rappresentanti di Terna. Da questo incontro e dalle successive discussioni uscirà la posizione ufficiale della Provincia sul tema.
Il deputato Roger De Menech ha chiesto di allargare il tavolo a tutti i comuni interessati dal progetto “per non gettare il bambino e l’acqua sporca”, cioè per tutelare le parti positive del progetto, chiedendo di mettere in ordine le priorità: salute, sicurezza, ambiente.
Il senatore Paolo Saviane, affiancato dal collega di partito e deputato Mirco Badole, ha sottolineato come il tema sia sentito a livello nazionale, annunciando per domani la pubblicazione di un’interrogazione sulla questione.
L’assessore regionale all’ambiente, Gianpaolo Bottacin, presente alla riunione con il consigliere regionale Franco Gidoni, ha ricordato le prescrizioni previste dal parere regionale, tra le quali spiccava l’interramento in caso di ostacolo alle attività di protezione civile; inoltre, ha annunciato i contatti tra il Comune di Belluno e l’avvocatura regionale per “agganciare” la Regione Veneto al ricorso del capoluogo.
Il vicesindaco di Limana, Edi Fontana, supportato dall’assessore Alex Segat, ha rimarcato i timori del comune della Sinistra Piave per i possibili sviluppi futuri del progetto, che arriva ai confini tra le due realtà.
Per i Comitati civici della Valbelluna, Gianni Pastella ha giudicato la riunione “importante e storica”, sottolineando l’impegno dei comitati nella raccolta fondi per avanzare ricorso con l’obbiettivo di bloccare in fretta il progetto e poter poi ripartire con la progettazione.
ELETTRODOTTO – DARIO BOND (FORZA ITALIA): “UN TAVOLO TECNICO PER UN’ALTERNATIVA PERCORRIBILE”
“Su mia proposta, nasce finalmente un tavolo tecnico per studiare un’alternativa percorribile all’attuale progetto dell’elettrodotto di Terna a Belluno”: l’annuncio è del deputato di Forza Italia, Dario Bond, al termine dell’incontro avuto in mattinata in municipio a Belluno con amministratori, parlamentari e rappresentanti regionali. “Resto fedele al mio motto, fatti e non ciacole:” continua Bond “dopo le parole, dobbiamo proporre a Terna una soluzione concreta. Parliamo del passaggio del tracciato lungo l’autostrada: qual è l’impatto, quale la fattibilità? Si possono coinvolgere anche gli altri comuni del Veneto interessati, da Auronzo di Cadore a Scorzè? A queste domande deve rispondere in modo concreto il tavolo tecnico, accolto con favore dai colleghi parlamentari e dagli amministratori”.“Su questo tema presenterò a breve una mozione che contenga proposte valide, che diventino un impegno per il nuovo Governo verso questi territori” conclude Bond. “Passiamo dalle manifestazioni ai fatti concreti: contrapponiamoci a Terna non più con le sole grida, ma con progetti concreti e praticabili”.
AUDIO DAL GIORNALE RADIO PRINCIPALE
OLIMPIADI 2026. ZAIA INCONTRA AL VINITALY ZOPPAS E BRUMOTTI. PRESIDENTE CONFINDUSTRIA VENETO, “OK CANDIDATURA CORTINA-DOLOMITI. FARE SQUADRA PER RISULTATO”
VENEZIA Il Presidente della Regione Luca Zaia ha ricevuto, allo stand del Veneto al Vinitaly, in corso di svolgimento a Veronafiere, il Presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas e il campione di bike trial e inviato di Striscia Vittorio Brumotti.Con Zoppas, Zaia ha affrontato il tema della candidatura di Cortina-Dolomiti a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, registrando la piena adesione al progetto da parte del sistema delle imprese venete.Conversando con i giornalisti all’uscita dallo stand, il Presidente di Confindustria Veneto ha sottolineato che “le Olimpiadi a Cortina sono un’occasione da non perdere. Facciamo tutti squadra per portare a casa il risultato. Infrastrutture, turismo, investimenti, indotto non potranno che beneficiarne”.
SMOG. BOTTACIN SU RAPPORTO LEGAMBIENTE: “LE CRITICITA’ CI SONO MA MOLTO E’ STATO FATTO E CONTINUEREMO A INVESTIRE”
VENEZIA “La criticità per quanto riguarda la situazione dell’aria in Veneto c’è, ma va anche detto che i livelli degli inquinanti negli ultimi dieci anni sono calati del 40% grazie agli interventi messi in campo. Ciò nonostante si registrano ancora troppi sforamenti e la Regione resta attivamente impegnata su questo fronte”. L’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin commenta così il rapporto sull’inquinamento atmosferico in Veneto presentato oggi da Legambiente. “La Regione infatti – aggiunge – con i fondi a sua disposizione ha già investito e investe ancora: ad esempio, sono 78 i treni di nuova generazione che stanno entrando in circolazione, decine e decine gli autobus a basso impatto ambientale, nel 2017 mezzo milione di euro per incentivare il bike sharing, quasi un milione assegnato con un bando per la rottamazione di vecchi autoveicoli e un altro bando sarà aperto per la rottamazione delle vecchie stufe. Arpav infatti con le sue attente rilevazioni ha messo in evidenza che buona parte dell’inquinamento dell’aria è provocato dal riscaldamento domestico e, in particolare, dalla combustione della biomassa legnosa”.“L accordo per il bacino padano è un passo avanti – conclude Bottacin – con l’indicazione di misure congiunte. E’ peraltro necessario che i fondi statali siano aumentati e impiegati in modo selettivo per queste aree, svantaggiate meteoclimaticamente per la qualità dell’aria. Ma è necessario anche un salto di qualità culturale da parte di tutti, diffondendo le buone pratiche. Un piccolo gesto, come abbassare il riscaldamento quando si esce di casa, può aiutare ad affrontare un grande problema”.
DE MENECH: “RENDERE OBBLIGATORIO IL SERVIZIO DI LEVA”
«Rendere obbligatorio il servizio civile contribuirebbe a ricostruire quel senso di comunità che stiamo perdendo o, forse, abbiamo già perso». Il deputato veneto Roger De Menech appoggia la richiesta dell’ANA, l’associazione nazionale Alpini, che tutti i cittadini e le cittadine italiane dedichino un periodo variabile dai 6 agli 8 mesi al Paese. «Non si tratta solo di addestrare i giovani alla difesa, al pronto intervento in caso di calamità o al soccorso in mare o in montagna», afferma De Menech. «Siamo tutti consapevoli che molti di questi servizi sono assicurati grazie al lavoro di decine di migliaia di volontari e il modello funziona. Tuttavia, credo ancora più importante ricostruire un’identità italiana e un senso di appartenenza alla comunità che inevitabilmente si è perso in questi anni. Se tutti dedicassero un po’ di tempo alla collettività forse avremo un Paese più coeso e solidale».Nelle prossime settimane il deputato veneto sarà promotore di un disegno di legge per reintrodurre il servizio civile obbligatorio individuando i settori e gli ambiti in cui i giovani tra i 18 e 30 anni potranno scegliere di impegnarsi e allo stesso tempo acquisire competenze concrete.
CARTE ELETTRONICHE FODOM
LIVINALLONGO: Da ieri il Comune di Livinallongo avvia il rilascio delle nuove carte d’identità elettroniche abbandonando le modalità di emissione della carta d’identità in formato cartaceo, salvo casi di reale e documentata esigenza. L’emissione della nuova carta d’identità elettronica avverrà previo appuntamento allo 0436 750818. La nuova carta d’identità viene spedita direttamente al cittadino che la riceverà entro 6 giorni dalla richiesta. Chi è in possesso di una carta d’identità in corso di validità non deve fare nulla, la stessa rimane valida fino alla scadenza naturale. “Non sarà possibile rilasciare la carta d’identità cartacea se non per casi di reale e documentata urgenza, pertanto si consiglia di fare attenzione alla scadenza del proprio documento perché – dice il sindaco Leandro Grones – non sarà più possibile ritirare immediatamente la carta d’identità”
GIORNATA ECOLOGICA AL LAGO
ALLEGHE Il Gruppo Alpini Monte Civetta in collaborazione con il Comune di Alleghe organizza per sabato la giornata ecologica aperta a soci e alle persone di buona volontà. Ritrovo alle 8 nei pressi del Monumento dei Caduti con al seguito scopa e rastrello. Alle 12.30 per tutti i partecipanti pasta party nella sede gli alpini a Masarè. Informazioni al 347 1031357
100 ANNI – 100 FOTO, MOSTRA FOTOGRAFICA A PALAZZO DEI RETTORI
BELLUNO Sarà inaugurata domani, alle ore 9.30, presso la sala Zanardelli di Palazzo dei Rettori, la mostra fotografica “100 anni – 100 foto 1918 -2018: Cartoline da un lontano passato”. L’esposizione, organizzata da Prefettura, Comitato Provinciale di Treviso dei Maestri del Lavoro, ANLA ONLUS, in collaborazione con le sezioni UNCI di Belluno, Treviso, Udine, Centro Studi del Piave, Aeroclub Belluno, Osterreichisches scwharzer Kreuz, sarà aperta al pubblico fino al 24 aprile. La mostra è una selezione di immagini del nostro territorio – luoghi, persone, vita quotidiana – , scattate dai fotografi dell’esercito austroungarico durante la Grande Guerra, lungo le retrovie del fronte dopo la rotta di Caporetto. Le foto, numerate ed accompagnate da brevi didascalie (tradotte dalle sommarie descrizioni originali), sono state richieste alla NationalBibliotek di Vienna, e restaurate per poterle stampare ed esporre.L’iniziativa vuole essere un’occasione per indurci ad una riflessione sui cambiamenti intervenuti nel secolo trascorso dalla fine del primo conflitto mondiale, sull’urbanizzazione e le ricostruzioni dei luoghi teatro della guerra, nonché sul confronto fra gli stili di vita dell’epoca e quelli attuali, favoriti dal lungo periodo di pace di cui sta godendo l’Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale.Durante la visita sarà possibile vedere anche un filmato dal titolo: ” Dalle Dolomiti al Piave: i campi di battaglia della grande guerra visti dal cielo”, realizzato in collaborazione con l’Aeroclub di Belluno.La mostra sarà aperta nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30. Sabato 21 aprile l’orario di apertura sarà dalle ore 9.00 alle 13.00. L’ingresso è gratuito.
SEDICO 1918, DALL’OCCUPAZIONE ALLA LIBERAZIONE.
Venerdi alle 20-30 Palazzo dei Servizi.
AUDIO
SCUOLE IN RETE, DOMANI PRESENTAZIONE EVENTO
BELLUNO Domani alle 1130 presentazione del XII Spettacolo delle Scuole in Rete del 21 aprileal Teatro Comunale. Lo spettacolo è organizzato in sinergia tra le Scuole in Rete e i laboratori teatrali previsti nei progetti FAMI/ASIS 2014/2020, con la guida di attori/registi di prim’ordine.
Saranno presenti: Il prof. Franco Chemello delegato dalla Vicaria dell’Ufficio Scolastico a rappresentare l’Ufficio Scolastico di Belluno, nonché docente referente provinciale delle Scuole in rete La Dirigente Lucia Savina dell’IC3 di Belluno, scuola capofila del Centro Territoriale Area Disabilità-Intercultura, che attraverso il progetto ASIS/FAMI ha ottenuto il cofinanziamento dell’Unione Europea tramite la Regione, Il Ministero del Lavoro e dell’Interno per lo sviluppo di laboratori teatrali all’interno delle scuole che troveranno spazio all’interno dello Spettacolo delle Scuole in Rete.
Altri rappresentanti delle Scuole, associazioni o enti che collaborano con lo spettacolo: Comune di Belluno, Fondazione Teatri delle Dolomiti, Consorzio Bim Piave, Centro Servizi per il Volontariato, Associazione Amici delle Scuole in Rete e le scuole I.C.3 di Belluno, I.I.S. Catullo, ITE Calvi, Galilei-Tiziano, CPIA di Belluno.
LA STORIA DI SAD: MARIO E BRUNO PER INSIEME SI PUO’
Sabato 28 aprile a Puos d’Alpago, nuova replica de “La storia di SAD”, recital per il trentennale del Sostegno a Distanza di Insieme si può. Dopo il grande successo della prima a Sedico, Mario e Bruno tornano in scena per riproporre il loro nuovo recital, “La storia di SAD”, nato in occasione del trentennale del Sostegno a Distanza di Insieme si può.La storia artistica di Mario e Bruno, da oltre trent’anni, è intrecciata a quella sociale e culturale del bellunese, nelle sue tradizioni, nelle vicende quotidiane della sua gente, con lo sguardo sempre rivolto alle mille forme della personalità umana descritta nella forma teatro – canzone in dialetto.Questa volta lo sguardo del duo arriva fino alla fine del mondo, a individuare storie di giustizia e di uguaglianza, di diritti negati e di speranza: storie di un’infanzia mai nata raccontate con le parole dei bambini nati “qui da noi”, semplicemente in un luogo più fortunato.Appuntamento sabato 28 aprile, alle 20.30, presso il Teatro della Casa della Gioventù, Puos d’Alpago, Belluno.
VERSO LA SORGENTE, A PIEDI LUNGO IL PIAVE
Incontro con Edoardo Frassetto
BELLUNO Verso la sorgente e’ il titolo del diario di viaggio e dei racconti di tre ragazzi che, nel 2010, hanno risalito a piedi il Piave da Cortellazzo al monte Peralba. La testimonianza che un turismo diverso è possibile.
Edoardo Frassetto, autore del libro, presenta questa esperienza sabato 21 aprile, alle ore 17.00, presso il centro culturale Piero Rossi, in piazza Piloni a Belluno.Ingresso libero
GUARDARE AL FUTURO CON L’ENTUSIASMO DEI TEMPI D’ORO
AGORDO Sabato si è aperta ufficialmente al Tennis Club Agordo la stagione 2018. La bellissima giornata di sole ha di certo aiutato l’organizzazione della ormai classica inaugurazione sulla terrazza del circolo gremita di soci e amici. Con Claudio Fontanive moderatore, il vice presidente Stefano De Col ha illustrato quanto fatto durante l’inverno con la scuola tennis per i bambini che con 20 partecipanti fa ben sperare per il futuro. Per quanto riguarda l’attività agonistica a breve partirà il campionato a squadre con due formazioni in serie D4 e D3 e il capitano Flavio Colleselli ha ribadito la volontà di lottare ancora una volta per non retrocedere. Poi si terranno due tornei nazionali in giugno e luglio, uno di quarta categoria ed uno di terza, quest’anno anche femminile e l’ormai classico Open di Agosto. A questi saranno affiancati anche tornei TPRA, la nuova formula della FIT per coinvolgere divertendosi i giocatori meno agonisti.Presente anche l’assessore allo sport del Comune di Agordo Gabriele Trento che si è complimentato con il direttivo per il lavoro che sta portando avanti. I giovani, il futuro e l’entusiasmo sono le chiavi del discorso tenuto dal presidente Matteo Reolon che per l’occasione ha invitato i soci fondatori del circolo Romano Bortolini, Manlio Monestier, Sergio Benvegnù, Mario Zanetti e “Mariolino” Facciotto con i quali si sono ricordati aneddoti degli anni d’oro del Tennis ad Agordo, gli anni ‘70 e ‘80. Ha dichiarato Reolon: “Oggi nella gestione delle società sportive è diventato tutto più complicato, ci sono meno soldi ed è dura attirare nuove leve. Tuttavia è inutile piangersi addosso o invidiare altre realtà, ce la stiamo mettendo tutta e con i mezzi che abbiamo a disposizione stiamo cercando di crescere con lo stesso entusiasmo che ai tempi avevano i soci fondatori. Ha replicato Mariolino Facciotto: “Concordo con quanto detto dal presidente, a quegli anni era tutto più facile, la gente arrivava da sola oggi invece bisogna andare a prenderla”. Un appello quindi a tornare a giocare o imparare da zero, da quest’anno lo storico maestro Loris Delle Vedove sarà affiancato da Paolo Gabriel per offrire un servizio ancora più completo. L’ex maestro Manlio Monestier ha portato una bellissima foto della scuola tennis del 1958 con l’impegno da parte del circolo di scoprire i nomi dei 30 partecipanti dell’epoca, compito che il direttivo cercherà di portare a termine insieme agli altri obiettivi che si è prefissato, a cominciare dal miglioramento dell’arredo e degli spogliatoi che sono stati imbiancati e completati da una mini palestra. Guardare al futuro imparando dall’entusiasmo del passato è quindi la parola d’ordine del nuovo TC Agordo!
HOCKEY SU GHIACCIO
AMICHEVOLE PRIMA DEI MONDIALI DI BUDAPEST
L’Italia supera il Kazakistan per 4:2 al termine di una gara condotta con brio e carattere. Una solida Italia vince per 4:2 contro il Kazakistan e conclude il ciclo delle quattro amichevoli premondiali prima del 22 aprile, giorno d’inizio dei Mondiali di Budapest. Pronto riscatto degli Azzurri che sul ghiaccio di Egna ritrovano la vittoria dopo la sconfitta sempre per 4:2 subita domenica al cospetto del Kazakistan. Si conclude con due vittorie (Austria 1:0 e Kazakistan 4:2) e due sconfitte (Austria 4:3 rigori e Kazakistan 4:2) il percorso di avvicinamento dell’Italia ai Mondiali. Ora seguiranno altri giorni di allenamento prima della partenza verso Budapest in attesa che il gruppo si completi.
NUOTO AGORDINO, CIRCUITO REGIONALE ESORDIENTI.
Domenica 14 aprile dicembre si è svolta presso le piscine del centro sportivo di Oderzo la sesta giornata di gare del circuito “Esordienti” valida per le graduatorie regionali. Al primo pomeriggio hanno gareggiato i più piccoli: gli “Esordienti B. Ai blocchi di partenza 5 gli atleti agordini appartenenti a Ondablù. Filippo Monestier, Giulia Carrera, Giulia Carlin, Khaled Ali e Melanie Paganin. Filippo e Melanie si sono presentati al via dei 200 stile libero e dei 50 dorso ottenendo risultati lusinghieri oltre le aspettative, Filippo poi nella prima frazione della 4×50 stile libero ha ulteriormente impreziosito la sua prestazione con un interessante 33.4. Incoraggiante la prova di di Khaled, di Taibon Agordino che ha preso parte ai 50 dorso e ai 100 rana. Avvincenti i 100 rana di Giulia Carlin e Giulia Carrera, partite in corsie adiacenti si sono rincorse e stacccate per tutte e 4 le vasche della prova, sino a terminare separate di un solo decimo e issandosi appaiate a centro classifica nel computo finale. A seguire è stata la volta degli “Esordienti A”. Edvin Helmi ha dato continuità ai progressi nella rana, portando il personale sui 200 a 3.08.5 che gli è valso il quarto posto ai piedi del podio. Nella stessa specialità Zaira de Colò e Arianna Soppelsa hanno terminato sesta e ottava. Entrambe partenti anche nei 50 stile libero ( decima Zaira e quattordicesima Arianna) entrambe in progresso. Gaia Bristot ha spuntato un ottimo tempo nei 100 dorso che le è valso il sesto posto su ben 36 partenti e a seguire ha esibito una convincente nuotata nella impegnativa gara degli 800 stile libero. Con parziali sul passo dell’1.24 ogni 100 m, Gaia ha chiuso la prova in 11 primi, 7 secondi e 9 decimi; eccellente prestazione frutto dell’impegno e della determinazione dell’atleta di Frassenè Agordino.
Per le ragazze e i ragazzi che si allenano in via Lungorva il prossimo appuntamento in gara sarà la prima domenica di maggio a Vittorio Veneto.
Zaira De Colò e Arianna Soppelsa e Gaia Bristot
Melanie Paganin, Giulia Carrera e Giulia Carlin
Zaira De Colò e Arianna Soppelsa e Gaia Bristot
LA METEO
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A GIOVEDI
Martedi 17 Tempo atteso: Nuvolosità irregolare per nubi medio-alte, con tratti soleggiati più ampie al mattino e verso sera, mentre si avrà una modesta o a tratti moderata attività cumuliforme nelle ore centrali e le prime ore del pomeriggio, più intensa sulle Prealpi, dove non si escluderà qualche locale fenomeno. Clima diurno assai mite.
Precipitazioni: Assenti (0%) al mattino, al pomeriggio possibili sporadici rovesci (30/50%) sulle Prealpi, mentre il rischio sarà pressoché assente sulle Dolomiti (10%).
Temperature: Minime in calo nelle valli in caso di schiarite notturne e stazionarie in quota; massime in lieve aumento. Su Prealpi a 1500 m min 7°C max 11°C, a 2000 m min 4°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 3°C max 7°C, a 3000 m min -2°C max 1°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota perlopiù moderati da Nord-Est, a 5-10 km/h a 2000 m, 15-30 km/h a 3000 m.
Mercoledi 18 Tempo atteso: Tempo ben soleggiato e stabile, con cielo sereno al mattino e poco nuvoloso per transito di sottili velature nelle ore centrali e qualche modesto cumulo nelle ore più calde. Clima diurno mite per la stagione di stampo primaverile ovunque, compreso in quota.
Precipitazioni: Assenti(0%).
Temperature: Minime stazionarie nelle valli ed in aumento in quota; massime in contenuta ripresa con valori di 21/23°C nei fondovalle prealpini e potranno essere raggiunti i 20°C fino sui 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 14°C, a 2000 m min 6°C max 11°C. Su Dolomiti a 2000 m min 5°C max 11°C, a 3000 m min 1°C max 4°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota perlopiù moderati da Nord-Est, a 5-15 km/h a 2000 m, 20-30 km/h a 3000 m.
Giovedi 19Tempo ben soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. L’unica insidia sarà il formarsi di qualche modesto cumulo nelle ore più calde a ridosso delle vette. Temperature in ulteriore lieve rialzo con clima tardo-primaverile.
Venerdi 20Tempo ben soleggiato con aria tersa ed ottima visibilità. L’unica insidia sarà il formarsi di qualche modesto cumulo nelle ore più calde. Temperature senza variazioni di rilievo con clima tardo-primaverile. Previsore: R.L.Th