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Sanificazione strade Comunali La Valle Agordina. Protezione Civile sempre al lavoro!
DECESSO AL SAN MARTINO DI BELLUNO, IERI ANCHE TRE DECESSI IN CASA DI RIPOSO A MEL (OLTRE AI 4 DEI GIORNI SCORSI). IL TOTALE UFFICIALE DELLE VITTIME IN PROVINCIA: 52
BELLUNO Quattro decessi da inizio settimana, ieri nel reparto di Medicina covid (bassa intensità_ospedale di Comunità) è morta una paziente covid positiva di 93 anni era un’ospite della casa di riposo Kolbe di Pedavena. Sono in corso gli accertamenti per stabilire le cause del decesso da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. La Direzione Generale porge le condoglianze alla famiglia
37 DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI DAL 21 FEBBRAIO Ospedale San Martino di Belluno 24, Feltre 6, Belluno Ospedale di Comunità 6, Agordo 1.
I casi totali saliti a 168.941, in un giorno +3.786 unità (ieri +2.667) ma a fronte di 17 mila tamponi in più. In 24 ore sono morte 525 persone (giovedi 578), portando il totale a 22.170, mentre i guariti superano complessivamente quota 40 mila; • Fase due dal 4 maggio: Lombardia, Veneto, Piemonte e Sicilia vogliono la riapertura; • Dopo settimane di ricovero per Covid-19, in Spagna è morto lo scrittore Luis Sepulveda, aveva 71 anni; • Allarme ONU: si temono oltre 300mila deceduti in Africa.
4 MAGGIO: DA TUTTI A CASA A DISTANTI E PROTETTI, AL VIA IL CONFRONTO CON LE PARTI SOCIALI. NESSUNO SCONTRO CON IL GOVERNO MA UN’INTESA NAZIONALE. NELLE 330 CASE DI RIPOSO DEL VENETO 391 I DECEDUTI REGISTRATI, PERCENTUALI INFERIORI DI POSITIVI RISPETTO A LOMBARDIA ED EMILIA. LE INDUSTRIE FARMACEUTICHE PRONTE A FARE AFFARI DOPO CHE IL LUMINARE PAGANO HA IPOTIZZATO CHE IL FARMACO PER LA PROSTATA POTREBBE ESSERE L’ANTI VIRUS.
“Riaprire per non morire” ha detto ieri il governatore Luca Zaia mentre gli studi Prometeia già stimano il calo nel 7,1% del Pil veneto. Donazioni per 52 milioni di euro, metà della spesa sanitaria, tanti beni materiali, una partita iva devolve i 600 euro, i bambini rinunciano alla paghetta settimanale. Prime ipotesi per le elezioni: tra il 12 luglio e il 26 ottobre.
di Mirko Mezzacasa
Il 4 maggio sarà quindi il giorno del “liberi tutti”, l’ipotesi messa sul tavolo dalla Lombardia con il presidente Attilio Fontana ora è anche ipotesi di marca veneta. Anzi per il presidente Luca Zaia: “Se ci sono i presupposti di natura sanitaria dal mondo scientifico dal 4 maggio, ma anche prima si può aprire tutto, ma dobbiamo essere pronti con i dispositivi, precise regole per tutti dai negozianti ai clienti”. Il 27 aprile una settimana prima del 4 maggio dovrebbe ripartire sia il mercato dell’auto che della moda, tempi più lunghi per bar e ristoranti con tavoli distanziati e ingressi contingentati. Nelle fabbriche obbligatorio il controllo della febbre, sanificazione degli ambienti, vietate le macchinette del caffè e probabilmente niente mensa ma cestino da viaggio per tutti e sarà un comitato di controllo a vigilare sull’efficacia delle misure. L’assessore Manuela Lanzarin ha reso noti i dati dei controlli nelle industrie che hanno riaperto: 5400, tutte in regola. Il Governo si adegua alla nuova data e studia il suo piano e non è escluso che lasci agli enti regionali la possibilità di normare la mobilità interregionale. Tra le ipotesi la fine della settimana corta sia per le scuole che nel mondo del lavoro, ovvero impegni anche al sabato e alla domenica per evitare assembramenti soprattutto sui mezzi di trasporto. La bella notizia: l’intuizione del professor Pagano che sarà pubblicata sul New England Journal of Medicine, potrebbe essere la chiave di volta nella lotta contro il Covid-19, la fondazione per la ricerca biomedica avanzata e istituto medico medicina molecolare con l’Università di Padova e Regione in virtu’ di un’intuizione il professor Pagano ha trovato una proteina che veicola l’infezione delle cellule. E’ lo stesso enzima del tumore alla prostata, il farmaco inibisce l’enzima e la malattia. Chi è stato trattato con questo farmaco, in teoria, non ha avuto problemi con il coronavirus. Cioè sia il tumore alla prostata che il coronavirus utilizzano questo mezzo di trasporto per entrare nell’organismo e infettarlo. Il premio ai sanitari: “Confermo che vogliamo farlo – ha detto Zaia – ma deve essere meritocratico in base a chi era nei reparti più a rischio. Va discusso con le parti sociali. Non applicando l’addizionale Irpef e le tasse in questa regione significa per un medico con stipendio medio di 73 mila euro l’anno che ha 4875 euro in piu. Tutte le altre regioni questi soldi li prelevano, anche di più a seconda degli scaglioni. Non accetto lezioni in questo senso, vogliamo dare un premio come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni non applicando l’addizionale Irpef. Sono i nostri eroi tutto il personale, anche le persone delle pulizia e il premio lo vogliamo comunque dare”. Dal Pd dure critiche al presidente per questa dichiarazioni in conferenza stampa. “Zaia dovrebbe vergognarsi a parlare in questo modo dei medici – ha detto Graziano Azzalin – inutile sperticarsi in lodi su chi è in prima linea e rischia la vita per tutti noi per poi girargli le spalle nel momento del bisogno”. La tragedia nelle case di riposo comincia ad assumere contorni inquietanti, ma lo si sapeva. Ieri sono stati resi noti anche i dati del Veneto dove la percentuale di contagio è decisamente inferiore sia all’Emilia Romagna che alla Lombardia. Infatti, dopo il tamponamento dell’86% degli ospiti (29 mila su 35 mila) nelle 330 strutture per anziani i positivi sono 1993 (5,8%), i ricoverati 273, i morti 391. Tampone anche per il 95% degli operatori (29 mila su 31.500), i positivi sono 953 (3%), nessun deceduto. Nella Ulss1 Dolomiti 31 strutture coinvolte (2442 ospiti), sono 150 i positivi (6.1%) 33 ricoverati, 29 deceduti , i test hanno riguardato anche i 2194 operatori, scovati 79 positivi (3,6%). Dall’ultimo bollettino della Regione cono 15.219 i casi di infezione dal 21 febbraio ieri in 24 ore 335 in più, gli attualmente positivi sono 10.791, in isolamento 13.902 persone. In ospedale ieri 52 pazienti in meno del giorno prima (1505), 14 in meno in terapia intensiva (200). Dimessi 1968, negativizzati 3409. Le vittime hanno ormai superato la soglia dei 1000, ieri sera se ne contavano 1019 tenendo conto sia dei decessi ospedalieri (888) che nelle strutture per anziani, ieri si sono contati altri 28 morti, il numero dei negativizzati sale a 3409. Nel bellunese torna a crescere la curva dei contagi (direttamente proporzionale al numero dei tamponi effettuati negli ultimi giorni, in decisa crescita soprattutto nelle case di riposo) in una giornata 41 positivi in più come nei primi giorni dell’emergenza. Dal 16 aprile nel territorio della Ulss1 sono stati 13.397 i tamponi effettuati, 1136 le persone in isolamento fiduciario. Sono 649 gli attualmente positivi (792 da inizio emergenza) anche ieri un decesso di una nonna di 93 anni ospite della casa di riposo Padre Kolbe deceduta nell’ospedale di Comunità di Belluno. Negli ospedali bellunesi 3 pazienti in meno in area non critica (40), nessun ricovero a Feltre, nessuna variazione in terapia intensiva rispetto a ieri (8), due pazienti in meno all’ospedale di Comunità di Belluno (13) invariato il dato di Agordo (14). Nelle ultime 12 ore 37 i nuovi positivi, 41 decessi (dato cumulativo), 102 i negativizzati, l’emergenza negli ospedali è prorogata almeno fino al 3 maggio, a Feltre il padiglione Gaggia ospiterà gli anziani sani della casa di riposo Kolbe. Nella mappa dei contagi record negativo per Cortina (87), seguire Alpago (87), Belluno (73), Pedavena (53), Feltre (49), Borgo Valbelluna (45), Lamon (27). Oggi il sindaco Gianpiero Ghedina: “in questi tre giorni il numero di positivi al Covid-19 è diminuito, portando da 91 a 87 casi (-4) nel territorio di Cortina d’Ampezzo.
Le persone in quarantena (isolamento domiciliare) scendono da 45 a 40 (-5). Sembra finalmente essere iniziata la discesa della curva del contagio.Non sottovalutiamo quindi i nostri comportamenti, rispettare le regole significa prenderci cura di noi e soprattutto di chi è più debole e ha meno difese immunitarie. Dimostriamoci forti e uniti anche in questo weekend. Da oggi a Feltre riapre il mercato con severe misure di protezione nel rispetto delle ordinanze regionali ma solo per i banchi di alimentari, mercoledi sarà invece la volta di Agordo. Da sabato riaprono gli ecocentri anche nell’Agordino. Di ieri la notizia resa nota da Ad Agordo Proloco: cancellata la festa per i Santi Patroni Pietro e Paolo, stessa sorte della competizione 4Pass in doi rinviata al prossimo anno.
A FELTRE APRE L’OSPEDALE DI COMUNITA’
FELTRE Aperto un Ospedale di Comunità al Padiglione Gaggia Feltre. Al Padiglione Gaggia dell’ospedale di Feltre è stato attivato questa mattina un ospedale di comunità con 15 posti letto per accogliere pazienti COVID negativi in un’area protetta e pensata per alleggerire il carico delle case di riposo in modo da poter concentrare le energie del personale per la cura dei casi COVID positivi delle strutture. L’area, afferente al Distretto di Feltre, è stata organizzata al 2° piano del Padiglione Gaggia e potrà accogliere fino a 15 pazienti. Al momento sono già stati accolti 8 ospiti COVID negativi provenienti dalla casa di riposo Padre Kolbe, altri sono in fase di valutazione. In questo modo, è stato alleggerito il carico assistenziale degli operatori della struttura, presenti in numero minore rispetto all’ordinario per malattie di varia natura, che in questo modo possono concentrare le energie sulla cura dei casi COVID positivi con il supporto sanitario, peraltro, di medici ULSS. Inoltre, si sono resi disponibili ulteriori spazi utili sia alle misure di isolamento dei casi positivi sia al processo di sanificazioni dei locali. Alcuni ospiti Covid positivi che necessitavano di ospedalizzazione sono stati ricoverati nei reparti COVID di Belluno in base al livello di intensità di cura richiesto. La task force a supporto dei centri di servizio è in contatto costante con la struttura e, oltre allo screening di ospiti e operatori, sono state attuate diverse azioni come l’intervento dei medici dell’USCA e il coordinamento sul campo del medico geriatra del Distretto di Feltre e della Centrale Operativa Territoriale di Feltre.
INCONTRO DELLE SEGRETERIE IN CONFERENCE CALL DEL 16 APRILE 2020.
AGORDO L’azienda ha confermato che la prossima settimana si continuerà a lavorare per un massimo del 25 % della forza lavoro. Il lockdown ormai esteso in tutto il mondo sta penalizzando le vendite. Per il futuro e la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro, stanno lavorando con un team di esperti per conciliare le migliori modalità di tutela che possano essere a breve verificate dal mondo scientifico anche attraverso la verifica di test sierologici che di tracciamento. Fondamentale sarà in questo periodo la gestione organizzativa attraverso incontri periodici con le Rsu di sito. È programmata per la settimana prossima un’ulteriore Call Conference per monitorare la situazione
GENEROSITA’ CHE COMMUOVE, GRAZIE MARTINA
BELLUNO Martina ha recapitato all’ospedale di Belluno, tramite i volontari della Protezione Civile una letterina per i sanitari e i pazienti delle aree COVID con un colorato messaggio e i suoi risparmi. Questo il messaggio: “Per l’ospedale da Martina. Ciao a tutte le dottoresse e ai dottori, spero che stiate bene. io sono molto preoccupata per voi e soprattutto per gli ammalati che hanno il coronavirus. State tranquilli, io vi proteggo. Spero che nessuno di voi abbia questo virus comunque io rispetto le regole. Vi mando tanti baci e abbracci. (Ho un pensiero dalla mia musina)” Dalla sua “musina” infatti, la piccola Martina ha inviato 10,20 euro che sono stati versati sul conto corrente dedicato dell’Ulss Dolomiti per l’emergenza COVID.
L’Ulss Dolomiti ringrazia Martina per la generosità e la sensibilità dimostrata, con creatività e un messaggio molto forte che ha commosso.
IL BUON CUORE DEL ROTARY, DONAZIONI A LIVINALLONGO
LIVINALLONGO Dal Rotary Club Belluno un quantitativo di mascherine chirurgiche destinate alla casa di riposo Villa San Giuseppe e alla Croce Bianca.
IL SINDACO LEANDRO GRONES
UN ALTRO DONO ALLA PROVINCIA: IMAP REGALA QUATTRO FRIGORIFERI PER LA PROTEZIONE CIVILE
BELLUNO Non si ferma il flusso di generosità nei confronti della Provincia di Belluno e della Protezione Civile. Ieri pomeriggio il presidente Padrin ha ricevuto quattro impianti refrigeranti di tipo industriale da parte della Imap. Si tratta di due frigoriferi e due congelatori, che serviranno a completare la dotazione della colonna mobile della Protezione Civile provinciale, già dotata di cucine. E che al momento vengono gestiti dall’Ana Belluno, nella sede dei magazzini provinciali della Cal di Limana La consegna è avvenuta all’interno degli stabilimenti Imap di San Gregorio nelle Alpi, per mano dell’amministratore Flavio Mares, che è anche delegato al sociale nella giunta di Confindustria Belluno Dolomiti.
LORRAIN BERTON PRESIDENTE CONFINDUSTRIA
L’AMMINISTRATORE IMPAP FLAVIO MARES
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
DA SELVA DI CADORE IL GRAZIE A DON GABRIELE
IL SINDACO SILVIA CESTARO
“LA DIREZIONE E’ PRESA, ABBASSIAMO IL LIVELLO DI GUARDIA NEGLI OSPEDALI, MA LI DENTRO CERCATE DI ANDARCI SEMPRE MENO PER NON INCONTRARE IL VIRUS”LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA 16 APRILE 2020
VENEZIA La conferenza stampa di Luca Zaia
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Premio? Non applichiamo l’addizionale Irpef che è già un premio, non fatemela applicare per poi fare un premio come fanno altre Regioni. L’Avigan? Spero di darvi notizie nelle prossime ore? Le scelte della Lombardia non le valutiamo, stiamo parlando di una riapertura omnicomprensiva a livello nazionale, la Lombardia ha presentato il suo progetto che si rivolve a cittadini sani. Il documento di Confindustria ha presentato un progetto ma noi abbiamo il nostro con la dottoressa Russo, è il giusto contributo come molti altri da tenere presente e raccogliere spunti ma non passi l’idea che lavoriamo sui progetti degli altri. La Germania ha chiuso tutto? Bene qui troveranno qualcuno che li ospita e il tedesco si sente a casa sua.
I NUMERI 222 644 tamponi effettuati la macchina funziona, nel tempo vi daremo altre informazioni su ulteriori sperimentazioni. 13 902 persone in isolamente si abbassa il numero 14 990 positivi ci sono almeno un centinaio di persone al giorno che vanno dai medici o al pronto soccorso con positività, i dati sono incoraggianti ma il virus continua a creare proeccupazione 1597 ricoverati (-15 rispetto a ieri) terapia intensive 209 (5 in meno di ieri sera) 1895 dimessi, morti 851 in ospedale, 89 i nuovi nati.
LA DIREZIONE E’ PRESA abbassiamo il livello di guardia su alcuni ospedali i malati covid vengono portati altrove, ma temiamo la ricomparsa del virus per questo bisogna rispettare le regole soprattutto usare la mascherina che salva la vita. Oggi Zaia fa lezione di come si indossa. “Scusatemi se insisto ma è un investimento e un fatto sociale e etico che meno cittadini abbiamo bisogno deglio ospedali”. In strada la mascherina va portata, bisogna abituarsi al suo uso.
LOMBARDIA VUOLE APRIRE DAL 4 MAGGIO L’ATTIVITA’ ECONOMICA CI SONO RISCHI DI ULTERIORE ESPANSIONE DEL VIRUS? Dal 4 maggio dovremo essere pronti per aprire. E’ un lavoro a livello nazionale, alcune attività potrebbero essere messe in line di partenza qualche giorno prima. IN LOMBARDIA 12% DEGENTI A LIVELLO GLOBALE, SE LA SENTE CON QUESTI NUMERI DI APRIRE Fontana vuole adottare alcuni provvedimenti quindi scelta leggittima, non conosco i particolari. Parti sociali e monto imprenditoriale con il Ministero per la Sanità decideranno come riaprire, noi potremo solo inasprire le scelte. Quando si parla di aperture ci rivolgiamo a cittadini sani, opportunaente bardati di mascherina, gel guanti. E’ da decidere se puntare alla convivenza o morire in attes che il virus scompaia come ha fatto Whuan sempre secondo le indicazioni del mondo scientifico. Il comitato scientifico le indicazioni le ha date già.
LA BELLA NOTIZIA L’INTUIZIONE DEL PROFESSOR PAGANO pubblicazione in corso sul New England Journal of Medicine, potrebbe essere la chiave di volta nella lotta contro il Covid-19. Sarà pubblicata sulla rivista specializzata in medicina, la fondazione per la ricerca biomedica avanzata e istituto medico medicina molecolare con l’Università di Padova e Regione in virtu’ di un’intuizione del professor Pagano – visti i dati dei malti di covid- ha visto che i maschi sono quasi il doppio delle donne, intuizione perché c’è una proteina che veicola l’infezione delle cellule. E’ lo stesso enzima del tumore alla prostata, il farmaco inibisce l’enzima e la malattia. Chi è stato trattato con questo farmaco in teoria non ha avuto problemi con il coronavirus. Potrebbe essere la chiave di volta. Cioè sia il tumore alla prostata che il coronavirus utilizzano questo mezzo di trasporto per entrare nell’organismo e infettarlo.
INCENTIVO AI MEDICI? Confermo che vogliamo farlo. Deve essere meritocratico in base a chi era nei reparti piu’ a rischio. Va discusso con le parti sociali. Non applicando l’addizionale Irpef e le tasse in questa regione significa per un medico con stipendio medio di 73 mila euro l’anno significa che ha 4875 euro in piu’. Tutte le altre regioni questi soldi li prelevano, anche di piu’ a seconda degli scaglioni. Non accetto lezioni in questo senso, vogliamo dare un premio come abbiamo fatto negli ultimi 10 anni non applicando l’addizionale Irpef. Sono i nostri eroi tutto il personale anche le persone delle pulizia e il premio lo vogliamo comunque dare.
DONAZIONI Damiano ha mandato 20 uova (tre razze) Federico sovraintende si è letto le istruzioni per far nascere i pulcini. In totale 52 milioni 260 mila di donazioni importanti. Associazioni Carabinieri San Polo 5000 euro, Aurora e Luca Lovisetto versano 400 euro rinunciando i regali e poi abbiamo un popolo di allevatori tra 8 e 12 anni come Edoardo che si è fatto l’incubtrice con la scatola di scarpe e la stagnola e ha fatto nascere un pulcino.UN VIDEO PER IL MACEDONE INTEGRATO IN VENETO CHE HA DONATO 30 MILA EURO PER L’UOVO GIGANTE DI CIOCCOLATO l’uovo sarà donato ad un’associazione. dettaglio: 26 milioni alla Regione (33 mila versamenti), 13 milioni alle Ulss, importo non versati 1.330.000 devono arrivare e 4 milioni 220 mila euro di materiale donato. TOTALE FA 52 MILIONI 260 MILA EURO.
OSPEDALI NO COVID Si dedicheranno solo all’attività ospedaliera classica e i covid cerchiamo sempre piu’ di concentrarli non li spostiamo, parliamo di nuovi ricoveri in centri specializzati anche per la facilità degli operatori. Conegliano ad esempio sa che il Covid è a Vittorio Veneto.Il consiglio: l’ospedale è il posto meno indicato riguardo a virus e batteri, l’esposizione al rischio è alta, più che altrove. Per due mesi stiamo avendo un terzo degli accessi, codici bianchi e verdi sono spariti: fate in modo di andarci il meno possibile.
CORRENDO IPOSSIA CON LA MASCHERINA PER SCARSO OSSIGENO NEL SANGUE La mascherina va utilizzata ci vuole ci vuole il buon senso. Prima la salute, poi l’allenamento, Abbiamo chiuso gli stadi. Se uno pensa di fare allenamenti estremi e non porta la mascherina perche’ deve allenarsi è da irresponsabili
OZONO TERAPIA Stiamo andando avanti, dovete avere pazienza non
BUONO SCOLASTICO sarebbe opportuno usarlo in alternativa all’acquisto del libro per il tablet.
RIPARTENZA Dal 4 se ci sono i presupposti si puo’ ripartire con tutto, estetiste e parrucchieri compresi
CON IL GOVERNO? Speranza sentito anche questa mattina, so che stanno definendo la bozza per il DPCM noi abbiamo di fatto completato il nostro plan per la riapertura scrivendo regole uguali per tutti per la messa in sicurezza domani conferenza con parti sociali e mondo datoriale. Proporremo la nostra bozza.
STRUTTURE PER IMMIGRATI C’E’ UN PIANO Quello che abbiamo per tutti i cittadini, tamponi, isolamento e cure. Il piano di sanità pubblica è uguale per tutti.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/1085923838453061
CONTROLLI SPISAL, AZIENDE VIRTUOSE, NELLE CASE DI RIPOSO TAMPONI AL 95% PERCENTUALE OSPITI POSITIVI 5,8% SUGLI OPERATORI 3% , 391 I DECESSI NELLE STRUTTURE, 150 IN OSPEDALE.DOMANI LA PRESENTAZIONE ALLE PARTI SOCIALI DEL PIANO PER LA RIPARTENZA DELLA REGIONE
VENEZIA In conferenza stampa l’assessore Manuela Lanzarin ha snocciolato numeri, sui controlli Spisal e sulle case di riposo. Ecco il suo intervento.
OGGI LA PRESENTAZIONE ALLE PARTI SOCIALI DEL PIANO PER LA RIPARTENZA DELLA REGIONE
VENEZIA Sarà presentato oggi pomeriggio ai rappresentanti di tutte le parti sociali il “Piano” della Regione Veneto per la ripartenza in relazione all’evolversi dell’epidemia di Covid-19. La presentazione, che si svolgerà in videoconferenza, sarà effettuata dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, affiancata dalla responsabile della Direzione regionale Prevenzione, dottoressa Francesca Russo, e dagli esperti che hanno contribuito alla stesura. Il documento, che fino all’ultimo sarà coperto dal massimo riserbo, ha il titolo di “Piano Riapertura Veneto Fase2”. to.it – www.regione.veneto.it
INDENNITA’ AGGIUNTIVA AI MEDICI, L’ATTACCO DEL PD “da Zaia uscita fuori luogo”
VENEZIA “Zaia dovrebbe vergognarsi a parlare in questo modo dei medici: inutile sperticarsi in lodi su chi è in prima linea e rischia la vita per tutti noi per poi girargli le spalle nel momento del bisogno”. Così Graziano Azzalin ribatte alle dichiarazioni odierne del presidente del Veneto sull’indennità aggiuntiva per il personale sanitario impegnato nella lotta al Covid 19. “Il nostro gruppo, insieme alle altre forze di minoranza ha fatto una richiesta chiara, sulla scia di quanto già proposto da altre Regioni. Zaia, invece, dopo aver annunciato un intervento analogo una settimana fa a favore di telecamera e ribadito in commissione dall’assessore Lanzarin, se n’è dimenticato, visto che non ce n’è traccia nella prima variazione di bilancio. Ma non solo: si permette pure di fare dell’ironia, tirando in ballo la mancata applicazione dell’addizionale Irpef che già rappresenterebbe un premio per i medici, mentre altrove sarebbe soltanto una restituzione di quanto prelevato. È un’uscita assolutamente fuori luogo, irrispettosa con chi da settimane sta pagando un prezzo altissimo a questa emergenza. Non è la prima volta che Zaia risponde così, evidentemente ne è proprio convinto. Bene, glielo vada a dirlo a fine turno anziché chiamarli eroi a ogni conferenza stampa. Sarebbe più coerente”.
BENE IL SOSTEGNO AL CREDITO PER LE PMI MA SERVIRANNO PIU’ RISORSE E PROCEDURE DI ACCESSO SEMPLIFICATE
VENEZIA “È importante ampliare la platea delle aziende, soprattutto piccole e piccolissime, che potranno accedere al Fondo regionale di garanzia, ma è altrettanto importante che siano semplificate al massimo le procedure e che le risorse vengano rimpinguate, perché il ricorso al credito sarà massiccio”. A dirlo è Graziano Azzalin, a nome del gruppo del Partito Democratico, commentando il parere favorevole dato in Terza commissione al provvedimento della Giunta che porta la percentuale di copertura del Fondo regionale di garanzia e controgaranzia dell’importo garantito dal Confidi dal 70 al 90%, stanziando 28 milioni di euro per le Pmi, con la possibilità di arrivare poi fino a 36 milioni. “Si tratta di un provvedimento valido che però, stante la tendenza in corso, presenta dei limiti oggettivi. Sicuramente è un bene che vengano ‘tirate dentro’ anche le imprese più a rischio, in difficoltà ad essere ricomprese nel decreto governativo perché il quadro è complicato”.
IL PUNTO CON L’ASSESSORE ALLA PROTEZIONE CIVILE GIANPAOLO BOTTACIN
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA – REGIONE 16 APRILE 2020
DE COCCIO: 11 SANZIONI IERI, 202 NEGLI ULTIMI 7 GIORNI
BELLUNO Dai dati della Prefettura di Belluno sui controlli effettuati ieri, 787 sono state le persone controllate e 11 le sanzioni inflitte. 202 le multe negli ultimi 7 giorni dopo 5710 controlli della settimana di Pasqua. Sempre mercoledì sono stati controllati 1308 esercizi commerciali e nessuna violazione è stata riscontrata. Negli ultimi 7 giorni 2 titolari sanzionati e una attività chiusa provvisoriamente
CANALE D’AGORDO
DI GIANNI SANTOMASO
CIRCOLO COL BEL DI TISER, L’APPRODO SICURO
GOSALDO
DI GIANNI SANTOMASO
CON LE DOVUTE CAUTELE DA SABATO VIA LIBERA PER GLI ECOCENTRI DELLA VALLATA
AGORDO: da sabato il servizio torna operativo. Giorni e orari di apertura non subiranno variazioni, ad eccezione della struttura di Agordo che osserverà aperture ridotte rimanendo chiuso anche al martedì e venerdì fino a nuove indicazioni. Orari, disponibili nel sito www.valpeambiente.it.
Recarsi all’Ecocentro solo in caso di effettiva necessità. Questo anche per evitare code e lunghe attese che potrebbero sorgere nei primi giorni di apertura. E’ consentito l’accesso al massimo a 2 utenti contemporaneamente. Attendere il proprio turno all’interno dell’autovettura, obbligatorio l’utilizzo di mascherine, nonché guanti o soluzione igienizzante. Moderare i quantitativi di rifiuto da conferire.
INDICAZIONE PARTICOLARI DEI SINDACI
IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
IL SINDACO DI GOSALDO GIOCONDO DALLE FESTE
IL SINDACO DI SAN TOMASO MORENO DE VAL
IL SINDACO DI SELVA DI CADORE SILVIA CESTARO
IL SINDACO DI LIVINALLONGO LEANDRO GRONES
IL SINDACO DI TAIBON SILVIA TORMEN
IL SINDACO DI CENCENIGHE MAURO SOPPELSA
IL SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI
IL SINDACO DI RIVAMONTE GIOVANNI NINO DEON
IL SINDACO DI RIVAMONTE ANDREA DE BERNARDIN
MERCATI: BANCHI ALIMENTARI AL SERVIZIO DELLA POPOLAZIONE
BELLUNO In attesa di un ritorno alla normalità che possa vedere, oltre a negozi e pubblici esercizi, anche la riapertura dei mercati, si sta in questi giorni allargando il fronte di amministrazioni comunali che autorizzano l’esercizio mercatale per i banchi alimentari. A seguito di un sopralluogo da oggi saranno operativi gli alimentaristi nel mercato di Feltre; dalla settimana prossima, in virtù degli accordi presi tra Confcommercio ed i Sindaci, si aggiungeranno sicuramente anche le piazze di Ponte nelle Alpi e di nuovo Feltre (martedì), Agordo (mercoledì), Lamon (giovedì), Longarone (venerdì). In attesa ulteriori risposte da altre amministrazioni.
OGGI IL MERCATO A FELTRE
FELTRE Riprende domani il mercato settimanale del “venerdì” sulla base di un Piano Straordinario (valido fino al 3 maggio) messo a punto dagli uffici comunali d’intesa con la Polizia Locale e le associazioni di categoria nel rispetto delle normative vigenti sul contenimento dell’epidemia di Covid-19 in atto. L’attività di vendita avrà inizio dalle 8 e terminerà alle 13. Entro le ore 14 tutti i concessionari di posteggio debbono comunque avere sgomberato l’intera area di mercato. Sono ammessi esclusivamente gli operatori che vendono GENERI ALIMENTARI già titolari presso il mercato di riferimento di autorizzazione/comunicazione/concessione posteggio, nonché gli operatori precari venditori di generi alimentari/produttori agricoli già inseriti nella graduatoria comunale alla data del 23 febbraio 2020.
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ L’ASSESSORE IRMA VISALLI
LA LETTERA DEL CAI
di Renato Frigo
Oramai sono passati 40 giorni da quando le giuste ordinanze per il contenimento della diffusione del virus COVID-19 hanno obbligato quasi tutti a rimanere a casa. A detta degli esperti sembra che la fase più aggressiva sia passata e si stia avvicinando il momento in cui si dovrà convivere con il virus, in attesa di cure mirate e di un vaccino. Conviverci e ripartire, pur tra mille incertezze diventa un imperativo. Una delle grande incertezze riguarda le strutture alpine in quota, i rifugi. Quelli che si raggiungono dopo ore di cammino, che presentano spazi ridotti e camere con più letti a castello prive di servizi privati, garantire il distanziamento, la continua sanificazione degli ambienti e il minor contatto sociale risulta molto difficile. I rifugi non sono solo «strutture» di ricezione turistica, contenitori di presenze o una meta gastronomica, , ma sono luoghi di vita, anche alternativa per chi li gestisce e per chi li frequenta, elementi fondamentali dell’offerta turistica delle montagna Veneta. I rifugi di proprietà o gestiti dalle sezioni CAI del Veneto sono 37, per un complessivo di 1904 posti letto e 2931 posti a sedere. Vista la peculiarità del problema, il CAI del Veneto si farà promotore nei prossimi giorni di contattare medici esperti, rifugisti e altre figure competenti, affinché possano elaborare una serie di indicazioni a supporto delle regole che le autorità regionali dovranno emanare nei prossimi giorni per la riapertura della stagione turistica. Ai rifugisti ribadiamo la disponibilità nel valutare le difficoltà che potrebbero insorgere nei prossimi mesi per una rigorosa applicazione del distanziamento sociale, con conseguente consistente riduzione delle presenze. Ognuno per la propria parte, con un rinnovato senso civico e solidale “insieme ce la faremo”.
BELLUNO ALPINA: “ORGANIZZARE LA RIPARTENZA A GIUGNO DOBBIAMO ESSERE PRONTI”
BELLUNO L’emergenza per l’epidemia Coronavirus non deve far dimenticare i piani di sviluppo legati al comprensorio Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel: ne è convinta l’associazione Belluno Alpina che chiede a tutti gli enti coinvolti di mettersi al lavoro per organizzare la ripartenza e concretizzare le proposte discusse nei mesi scorsi. “Dovremo farci trovare preparati” spiega il presidente Gimmy Dal Farra. L‘associazione guarda con interesse a quello che si sta già facendo nel comprensorio e ribadisce le priorità per l’area. “Crediamo nell’urgenza di tre principali interventi mirati che diano subito un segnale di svolta: c’è il lago, con funzione turistica e di protezione civile e antincendio, per il quale attendiamo un progetto dal Comune. Poi ci sono due strade, indispensabili anche per il ripristino dei boschi post Vaia: quella di collegamento tra Nevegal e Ronce, e il completamento del tratto silvopastorale tra Nevegal, Ronce e Valmorel, conferme, queste ultime, in attesa dalla Regione, che potrebbe contribuire economicamente anche alla realizzazione del lago” Belluno Alpina chiede agli enti già interessati un segnale. “In un momento storico cosi importante, con una stagione invernale molto negativa a cui è seguito questo lungo periodo di malattia” conclude Dal Farra “ gli annunci di chiusure di attività si moltiplicano e le partite IVA hanno bisogno di prospettive: gli enti devono supportarci e garantire tutte le azioni e gli investimenti necessari per realizzare queste idee, nate dal confronto con loro e con le altre realtà dell’arco prealpino. Non c’è altro tempo da perdere”.
ACCORDI DI PROGRAMMA PROVINCIA-COMUNI: AL VIA OPERAZIONI PER QUASI MEZZO MILIONE DI EURO
BELLUNO La Provincia mette le risorse, i Comuni ci aggiungono progettazione ed esecuzione lavori. Il risultato è una serie di piccoli grandi interventi di difesa del suolo, indispensabili per evitare frane e smottamenti, e mantenere sicure e abitabili molte zone delle “terre alte”. Proprio per questo gli uffici di Palazzo Piloni hanno definito alcuni accordi di programma con cinque Comuni. Gli accordi di programma siglati nell’ultima settimana porteranno 360mila euro nelle casse di cinque Comuni (a cui si aggiungono i 120mila euro per i lavori in Val Canzoi, definiti a fine gennaio). Al Comune di Belluno, la Provincia eroga 120mila euro per la sistemazione di due frane, una in via San Francesco e l’altra sotto il vecchio asilo di Borgo Prà. A Rivamonte andranno altri 50mila euro, per il ripristino di una strada comunale danneggiata dal maltempo dello scorso novembre. Altri 50mila al Comune di Domegge, dove si è reso necessario uno studio approfondito su alcuni sprofondamenti dovuti al fondo gessoso della zona. Infine, 70mila euro a Santo Stefano e altrettanti a Gosaldo per altri interventi di sistemazione di dissesti.
“RESTO A CASA…E CI SENTIAMO” IN 3 SETTIMANE PIU’ DI 1000 TELEFONATE
BELLUNO Ha sfondato quota mille chiamate il servizio di sportello telefonico di ascolto sociale “Resto a casa…e ci sentiamo”, istituito dal Comune di Belluno fin dai primi giorni di lockdown: questo il dato principale che esce dal primo report di attività del servizio, che prende in considerazione il lavoro svolto dal 13 marzo al 3 aprile. Il servizio è attivo dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 tutti i giorni al numero 0437/913404, e svolge sia la funzione di smistamento delle chiamate ai vari servizi attivati per l’emergenza (SIRP, Ser.S.A., Protezione civile, etc.), sia di vero e proprio sportello sociale. I contatti Sono state 1044 le telefonate ricevute dallo sportello in questo periodo, spesso contattato anche da fuori comune: le chiamate sono infatti arrivate in gran parte da Belluno città, ma non sono mancate richieste dai vicini comuni di Limana e di Alpago, e anche da Pieve di Cadore. I picchi, quasi 100 chiamate al giorno, si sono verificati nel primo giorno di apertura del servizio e in occasione dell’introduzione dei nuovi DPCM e ordinanze nazionali e regionali. Le domande Mobilità e spostamenti: questi gli argomenti più “gettonati” durante le telefonate (304, il 29% circa). Si è variato dalla possibilità di effettuare passeggiate all’accompagnamento di disabili o di persone affette da demenza, fino ai viaggi in auto con i bambini, gli spostamenti di genitori separati e la gestione delle uscite delle badanti. C’è stata grande preoccupazione per l’assistenza alle persone anziane, ma anche molti dubbi dei nonni chiamati a badare ai nipotini mentre i figli sono al lavoro. Altri temi di interesse sono stati l’uso, la disponibilità e la consegna delle mascherine (191 chiamate, il 18% del totale), e la disponibilità di esercizi commerciali e farmacie per la spesa a domicilio (187, sempre il 18%). La comunità Lo sportello “Resto a casa…e ci sentiamo” ha anche raccolto le proposte della comunità a sostegno dei cittadini. 29 gli esercizi commerciali (supermercati, negozi, ristoranti,…) e 10 le farmacie che si sono resi disponibili a consegnare prodotti a domicilio; 145 le persone che hanno goduto di questo servizio, grazie alla collaborazione della Protezione Civile e della Croce Rossa. 41, invece, le richieste arrivate dallo sportello “Resto a casa…e ci segniamo”, dedicato alle persone sorde e realizzato con l’aiuto della cooperativa Blhyster e dell’Ente Nazionale Sordi di Belluno. Il coordinamento ” Rete immigrazione” ha collaborato nella traduzione in 12 lingue dei DCMP e delle disposizioni regionali, e ha svolto una funzione di raccordo, di orientamento e di supporto allo sportello con la disponibilità di mediatori culturali e linguistici. Infine, è stato attivato un servizio a sostegno delle persone in isolamento sociale, perché trovate positive o perché entrate in contatto con persone positive, con l’obbiettivo di raccogliere eventuali necessità e far sentire la vicinanza dell’amministrazione; 104 i cittadini contattati direttamente, 66 i nuclei familiari coinvolti; 20 le richieste inoltrate al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per la fornitura di dispositivi di protezione individuali, farmaci e per la gestione dei rifiuti. “Dietro” lo sportello Il gruppo di lavoro che gestisce lo sportello di ascolto sociale è formato da educatori professionali e assistenti sociali del Comune di Belluno e – nelle giornate di sabato e domenica – dai volontari della Protezione Civile Comunale. In queste prime tre settimane, educatori e assistenti sociali (due operatori per turno) hanno garantito 252 ore di servizio; nei week-end, invece, sono stati 12 volontari di Protezione Civile a coprire 75 ore di attività diretta dello sportello, solo una piccola parte rispetto alle 1351 ore e ai 197 volontari impegnati (nel solo periodo 13/3 – 03/04) nell’intera gestione dell’emergenza. Il lavoro, oltre alla ricezione delle chiamate, prevede anche la ricerca delle informazioni aggiornate dai siti ufficiali e dallo Sportello dei cittadini, la sistemazione delle informazioni in ingresso (come l’elenco degli esercenti disponibili ad entrare nelle liste di disponibilità, persone disponibili al volontariato, offerte di donazioni, etc), stilare la priorità delle richieste da inoltrare alla Protezione civile e alle altre realtà di volontariato.
L’ASSESSORE DI BELLUNO LUCIA PELLEGRINI
UNCEM SI CONGRATULA CON IL CAI PER LA DONAZIONE DI AUTO AD ANPAS PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE, 2 ASSEGNATE AL VENETO
ROMA Uncem con il Presidente nazionale Marco Bussone e tutti gli Organi si congratula con il CAI e con il Presidente nazionale Vincenzo Torti per aver stanziato mezzo milione di euro per l’acquisto di 51 autovetture da donare ad Anpas per rafforzare l’assistenza alla popolazione più fragile delle aree montane. Un gesto importantissimo che fa bene ai territori, dove la cura a casa, il monitoraggio delle cronicità, l’attenzione ai disabili e ai loro spostamenti, la presenza di personale medico e paramedico sono fondamentali e lo saranno ancor più nella fase 2 post emergenza. Grazie al CAI da Uncem per questo gesto d’intesa con Anpas e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Ancora negli ultimi giorni, Uncem ha insistito sull’importanza di una nuova “cura” nei paesi per il Paese.
AVVISO PER LA RICERCA DI INFERMIERI E OSS PER I CENTRI DI SERVIZIO
BELLUNO. E’ stato indetto un avviso diretto alla formulazione di elenchi di infermieri ed operatori socio sanitari disponibili a prestare attività assistenziale presso i Centri di Servizio Anziani presenti nell’ambito territoriale dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti. L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, ricevute le comunicazioni di disponibilità, inoltrerà gli elenchi ai Centri di Servizio Anziani, che potranno contattare direttamente gli interessati ed eventualmente procedere a stipulare contratti individuali, di lavoro subordinato o di lavoro autonomo, secondo la vigente normativa. L’avviso è consultabile sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – concorsi e avvisi in scadenza.
Nell’ambito delle attività a sostegno dei Centri di Servizio, è stato indetto un avviso INTERNO per personale dipendente dell’Ulss Dolomiti per la ricerca di disponibilità di infermieri e OSS che vogliano essere assegnati temporaneamente ai Centri di Servizio in relazione all’emergenza COVID per i mesi di aprile e maggio 2020. L’avviso è consultabile in intranet aziendale e sul sito dell’Ulss 1 Dolomiti: www.aulss1.veneto.it – concorsi e avvisi – servizio personale – avvisi al personale dipendente Per manifestare la propria disponibilità è necessario compilare il modulo presente nel sito e inviarlo via mail, allegando carta di identità , a [email protected] .L’effettiva assegnazione temporanea sarà disposta avendo cura di contemperare le esigenze dell’azienda Ulss con quelle dei centri servizi.
ASCA RICERCA PERSONALE INFERMIERISTICO
AGORDO ASCA ha indetto una nuova selezione pubblica finalizzata alla formulazione di una graduatoria di idoneità utile all’inserimento a tempo indeterminato e determinato a tempo pieno presso la RSA di Agordo di INFERMIERE. Le modalità di presentazione della domanda si trovano sulla home page del sito aziendale www.servizisocialiasca.it Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 15 maggio 2020.
“ABBRACCIAMOCI” la canzone anti-virus di COSMO FORCELLA e ROBERTO SOCCOL
TAIBON Dallo studio di Roberto nella campagna di Taibon Agordino due amici hanno scritto, musicato e inciso una canzone dedicata al tragico periodo che stiamo vivendo. Il testo è di Cosmo Forcella e gli arrangiamenti di Roberto Soccol.
DIRETTA ALLA RADIO, STUDIO 1
https://www.facebook.com/mirko.mezzacasa/videos/10222909742558915/
VAL BELLUNA E IL LIBRO-ATLANTE DI CAPITELLI, CAPPELLE ED EDICOLE di Renato Bona
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TAIBON LA MAESTRA PAOLA RACCONTA UNA STORIA DI FARFALLE E FIORI
IERI ALLA RADIO
L’ERBORISTA, MAURO RAFFA DALL’ISOLA PEDONALE DI AGORDO
di Claudio Fontanive
TURISMO AD ARABBA NE PARLIAMO CON IL PRESIDENTE DI ARABBA FODOM TURISMO MANUEL RONCAT
di Claudio Fontanive
SPI CGIL, NOTIZIE E CONSIGLI PER I NOSTRI ANZIANI CON MARIA RITA GENTILIN SPI CGIL BELLUNO
di Claudio Fontanive
IN VIVO VERSO
COLLEZIONE COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI SU RADIO PIU’
A TAIBON LA FARMACIA FA SERVIZIO A DOMICILIO
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LA LETTERA DI FRANCO PIACENTINI
“Pandemia Covid 19 il sistema sanitario regge grazie a Tina Anselmi “ “1978 – 2020 quarantadue anni di buona sanità”
FELTRE In questi drammatici giorni di pandemia Covid 19, senza nascondere alcune difficoltà organizzative, il nostro sistema sociosanitario, sostanzialmente, sta rispondendo bene alla alle moltissime necessità di cure e di assistenza. Opportunamente a chi ha la memoria corta (soprattutto ad alcuni politici) va ricordato che se oggi l’Italia sta reggendo positivamente sul versante sanitario, il merito e il ringraziamento vanno riconosciuti alla compianta Tina Anselmi. Il 23 dicembre 1978, la Camera approvava in via definitiva una delle più innovative e importanti leggi di equità sociale. In quella data, soprattutto grazie allo straordinario impegno Tina Anselmi, affiancata dal parlamentare padovano Fulvio Palopoli, nasceva il “sistema sanitario nazionale”. Con la legge 833/1978 si determinava il passaggio dal mutualismo corporativo all’universalismo sanitario, come sancito all’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale. Ricordare e valorizzare questi 42 anni, sostanzialmente, di buona sanità, rinnovando il ringraziamento a Tina Anselmi: politica e partigiana e prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana, non significa sottovalutare, purtroppo, le tante strumentali intromissioni politiche e amministrative che tutt’oggi continuano ad ostacolare la completa attuazione della riforma sanitaria del 1978. Sono brutti vizi quasi tutti italiani, l’anteporre difficoltà ai cambiamenti di giustizia sociale e lo smisurato prolungamento applicativo, in tempi biblici, delle disposizioni riformatrici. Altre riforme sono state e sono ostacolate nella loro esigibilità; vedi ad esempio quella sulle prestazioni socio-assistenziali, la 328 del 2000, meglio conosciuta come “legge Livia Turco”. Ritornando alla “riforma sanitaria Tina Anselmi”, in particolare, va riletta la parte finale del primo comma dell’articolo 32 della Costituzione: “La Repubblica (…) garantisce cure gratuite agli indigenti”. Nel 1948 la stragrande maggioranza degli italiani si trovava in estreme condizioni di “indigenza” del dopoguerra. Sul diritto a “starbene in salute”, rapportato invece ai giorni nostri, quel sostantivo, “indigenza”, dovrebbe (deve) essere oggetto di radicale cambiamento interpretativo soggettivo, altrimenti milioni di poveri italiani, fra questi molte migliaia di veneti, obbligati alla compartecipazione ai costi, per degli opinabili calcoli sui loro livelli di reddito, rinunceranno alla cure sanitarie, con la conseguenza di non vedersi riconosciuto il fondamentale e vitale “obbligo” delle pubbliche amministrazioni, chiamate, dalla Costituzione, alla tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo nell’interesse della collettività. Su questa urgenza sociale, nel doveroso riconoscimento a Tina Anselmi, la Regione Veneto, in questi giorni fortemente impegnata nell’emergenza Covid 19, subito dopo questo drammatico periodo di contagiati e di molte vittime, prendendo in considerazione le proposte di CGIL CISL UIL e del Forum Terzo Settore, dia un tangibile segnale di cambiamento, eliminando la compartecipazione, a carico dei cittadini: sui costi delle prestazioni sanitarie e sulle rette delle ospitalità protette nelle case di riposo.
SOSPESI DEFINITIVAMENTE I CAMPIONATI GIOVANILI FIGC
ROMA La stagione del calcio giovanile termina definitivamente. A comunicarlo una circolare FIGC firmata dal Presidente Gabriele Gravina che dichiara sospeso definitivamente lo svolgimento di tutti i campionati giovanili sul territorio italiano. Dai campionati nazionali a quelli provinciali termina la stagione. Una decisione arrivata dopo aver valutato che i campionati non potevano essere completati entro il 30 giugno ma soprattutto per tutelare la salute dei giovani.
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Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Prevarrà un contenuto aumento. Sulle Prealpi a 1500 m minima 7 °C e massima 10 °C, a 2000 m minima 7 °C e massima 8 °C; sulle Dolomiti a 2000 m minima 7 °C e massima 10 °C, a 3000 m minima -2 °C e massima 0 °C.
Venti: Dai quadranti occidentali in quota e a regime di brezza nelle valli, in prevalenza deboli salvo occasionali moderati rinforzi. Intensità indicative 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Probabilità nulla o molto bassa (0-10%) sulle Prealpi e bassa (10-20%) sulle Dolomiti di locali irrisori fenomeni nel pomeriggio, eventualmente nevosi da circa 2500-2800 m.
Temperature: Minime in contenuto aumento e massime senza notevoli variazioni. Sulle Prealpi a 1500 m minima 9 °C e massima 10 °C, a 2000 m minima 7 °C e massima 9 °C; sulle Dolomiti a 2000 m minima 7 °C e massima 10 °C, a 3000 m minima -1 °C e massima 0 °C.
Venti: Dai quadranti nord-occidentali in quota e a regime di brezza nelle valli, in prevalenza deboli salvo occasionali moderati rinforzi. Intensità indicative 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.