GIORNALE RADIOPIU 17 MARZO 2017
direttore Mirko Mezzacasa
OGGI SU RADIO PIU: SPECIALE ADMO OGGI alle 9 del mattino (replica 18) Radio Più mette in onda un ciclo di trasmissioni in 7 puntate sul tema della donazione di midollo osseo.
Si alterneranno ai microfoni Anna, Thomas, Paolo, Luigi, Fulvio, Loris cioè 6 agordini donatori di midollo osseo. Racconteranno la loro esperienza con lo scopo di sensibilizzare alla tipizzazione. Il dottor Graziano Pianezze che a inizio anni 90 fu primo testimone della tipizzazione a Belluno racconterà la sua esperienza tra donatori e riceventi, ma anche di quanto fatto con l’associazione Nuovi Traguardi.Le voci dall’Admo di Benvenuto Pol, presidente provinciale e Andreina Costa responsabile per l’Agordino. Stefano ha deciso di raccontare la sua di esperienza. Stefano era un donatore di sangue, un uomo forte con tre figli. Una vita normale, il giorno prima con amici in mountain bike, il giorno dopo una donazione del sangue e successive analisi messo davanti ad una diagnosi impietosa: leucemia. Un mondo che crolla, la paura dell’affrontare un dramma ma anche la speranza, di cura e di guarigione. Giorni terribili tra provette, ospedali, tanti amici anche quelli che non ci sono più. Stefano racconterà il calvario di una malattia da quella telefonata quando la vita procedeva serena, al giorno in cui uno sconosciuto donatore tedesco gli ha permesso di guarire, riprendere una vita normale, vedere crescere i suoi tre figli tra l’amore dei genitori e della sorella.
LA METEO.
Venerdi 17 Tempo atteso: Ancora tempo soleggiato ed assai mite con cielo sereno fino a metà pomeriggio. In seguito il cielo tenderà a velarsi a partire da Ovest per sopraggiungere di sottili nubi alte. Clima diurno mite per il periodo, specie nei fondovalle.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime senza notevoli variazioni, eccetto lieve calo in quota, dove saranno osservate alla sera; massime pressoché stazionarie ed ancora superiori alla media del periodo (4/5°C sopra) con punte massime che toccheranno i 16/17°C nei fondovalle prealpini ed i 12/14°C a 1000/1200 m di quota. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 10°C, a 2000 m min 3°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 7°C, a 3000 m min -5°C max -2°C. Sabato 18 Tempo atteso: Estesa nuvolosità alta e medio-alta, la quale lascerà filtrare il sole in alcuni momenti del giorno. Non escluso un po’ di nevischio burrascoso sulle creste di confine con l’Austria, altrove le precipitazioni saranno assenti. Clima diurno più fresco. Domenica 19Tempo stabile con sole generalmente velato o mascherato da estese nubi alte e medio-alte da sottovento (lee clouds). Eccetto calo termico delle minime in quota, si avrà un generale rialzo termico a tutte le quote (zero termico a 3000 m nel tardo pomeriggio), anche per episodi di Foehn nelle valli. In quota venti tesi/forti da Nord-Ovest al primo mattino, in sensibile attenuazione nel corso della giornata. Lunedi 20Tempo in prevalenza soleggiato con cielo sereno per gran parte del giorno. Possibile comparsa di nubi basse alla sera. Temperature in contenuta ripresa, eccetto calo delle minime nei fondovalle. In quota venti deboli da Nord-Ovest al mattino e da Sud-Ovest al pomeriggio. Previsore: R.L.Th.
*
DAL LUNEDI AL SABATO SU RADIO PIU “LA RASSEGNA STAMPA”, dal 25 giugno 1983, di Mirko Mezzacasa
*
DAI GIORNALI RADIO 9.30,12.30,14.30,16.30,18.30, E DALLA REPLICA DELLA MEZZANOTTE.
CRONACA, NOTIZIARIO DELLE 9.30
Provincia, risorse insufficienti. Mancano 28 milioni per garantire i servizi minimi istituzionali. La presidente Daniela Larese Filon presenta un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica
ALLEGHE_CROCE VERDE Il mondo dell’associazionismo soffre, per Felice Gaiardo nome noto tra i sodalizi delle ambulanze, si tratta esclusivamente di un totale disinteresse verso il volontariato in particolare da parte dei giovani. Anche la Croce Verde di Alleghe ha seri problemi di carenza volontari, gli stessi già evidenzaiti nel 2016 da alcune associazioni quali Croce Verde Val Biois e Croce Verde Zoldo. “In qualità di Vice Presidente dell’ associazione debbo constatare come sia arrivato il turno anche di Croce Verde Alleghe e penso non sia comunque l’ ultima della serie – dice Felice Gaiardo – l’ assistenza di soccorso attualmente garantita da Croce Verde Alleghe per il territorio di Alleghe e San Tomaso, ma anche di supporto ad altri territori in collaborazione con la Centrale Operativa Suem 118, è fortemente in pericolo essendo già palese da diverse settimane la difficoltà nel completare le liste dei turni dei volontari”. Molti degli attuali volontari sono costretti ad effettuare doppi e tripli turni che ovviamente sono in netto contrasto con gli impegni lavorativi di ognuno ed avrebbero quindi bisogni di un forte incremento e ricambio generazionale. “Se tale situazione dovesse prolungarsi per ulteriore tempo, sarà verosimile una chiusura dell’ attività con la sospensione del servizio – dice Gaiardo – la situazione risulta essere estremamente complicata, perché potrebbe prodursi un effetto domino anche sulle altre associazioni contermini”. Per Gaiardo Il problema non è limitato solo al mondo del soccorso e della sanità ma coinvolge probabilmente le aree sociali, il turismo, le attività sportive, la politica, le tradizioni storiche e solidarietà in genere. “Si fatica anche a trovare volontari per un qualsiasi tendone da sagra paesana. Credo che questa situazione sia in realtà causata da un profondo problema sociale della nostra comunità che vede ogni giorno sfiorire l’ interesse a costruire o a mantenere ciò che è stato costruito in tanti anni da chi ci ha preceduto. Noi volontari percepiamo un totale disinteresse di tutti ed a tutti i livelli, verso la nostra attività di soccorso e trasporto sanitario. Il grido di allarme spero possa essere compreso dalla nostra comunità facendo riflettere specialmente i nostri giovani, per evitare la fine di un’ attività nata 34 anni fa dall’ opera di uomini coraggiosi spinti da un vento di solidarietà che oggi spira forse in altri lidi”.
Attualmente tutte le associazioni del coordinamento Agordino Zoldano Volontari Ambulanze sono in grado di garantire un tempo di intervento sul luogo del soccorso di circa 15 minuti con trasporto all’ ospedale di Agordo entro 30/40 minuti circa. Con una gestione analoga effettuata dalla sanità pubblica, ovvero il pronto soccorso di Agordo, i tempi saranno notevolmente dilatati magari a 2 ore o forse più, a causa della scarsità di automezzi e di personale della sanità pubblica in grado di garantire la copertura di tale servizio sull’ intero territorio di vallata che notoriamente risulta essere estremamente dispersivo e con coefficienti peggiorativi nei mesi invernali. La soddisfazione di poter contare su una indiscutibile serietà del mondo del volontariato reso sempre più coeso dalle persone che in prima linea lo costituiscono, è annullata purtroppo da una presa d’atto della fortissima crisi che il mondo del volontariato sta attraversando per molteplici motivazioni, tutte comprensibili ma non sempre accettabili.
AGORDO_ASCA Mariachiara Santin amministratore dell’Asca, la nuova azienda Sanitaria che gestisce la Rsa ed i servizi sociali dell’Agordino, prosegue sulla sua strada con l’obiettivo di chiudere presto la partita delle assunzioni del personale. Non perde tempo la Santin e se la FP-Cgil ha abbandonato il tavolo delle trattative non importa, avanti comunque.
I rappresentanti sindacali della Cisl e della Uil il tavolo non l’hanno mai abbandonato, anche ora c’è chi sta valutando il percorso migliore da intraprendere, auspicando il mandato dei lavoratori. La Cisl in particolare, che con Fabio Zuglian precisa: “Non abbiamo mai abbandonato il tavolo, non noi – dice – piuttosto noi parte sindacale abbiamo perso tanto tempo e così i consulenti e l’azienda. Tre incontri per arrivare a definire le ultime condizioni, tutto andava bene. Poi purtroppo il finale è stato scritto in modo diverso con la Cgil che ha girato le spalle. Potevano almeno dirlo prima, a dicembre magari”.
L’amministratore dell’Asca è stato chiaro sul fatto che andrà avanti, cosa significa per il lavoratore?
“La mancata firma di un contratto come quello che era allo studio è una perdita grandissima di opportunità per i lavoratori neo assunti. A loro spiegheremo come sono andate le cose e se avremo il loro mandato affiancheremo l’Asca in questo percorso per l’istituzione di un contratto sicuramente migliorativo di quello Uneba, che valorizzi le professionalità, non abbiamo nulla da perdere”.
Ed ora cosa farete?
“Questo percorso offre l’opportunità di incontrare i lavoratori in assemblea, se avremo il loro mandato proseguiremo il percorso per individuare un contratto che potrebbe diventare di riferimento per tutto il territorio dove si applica il contratto Uneba”.
Con quali obiettivi?
“Condividere un contratto migliore di quello attuale, il contratto Uneba non è della filiera dei migliori, vorremmo un contratto con condizioni simili a quello della sanità pubblica sicuramente il migliore, però come contratto Asca quindi personalizzato”.
Cosa non è andato nel verso giusto in questi mesi visto che tutto procedeva bene e sembrava ormai discorso solo da chiudere con le firme?
“Volevamo unitarietà perché esperienza nuova, nessuno doveva dissociarsi. Non si può rischiare di arrivare alla firma tra dissapori o peggio proteste e referendum, precedenti in questo senso anche in ambito Ulss non mancano”.
T U R I S M O? AD AGORDO?
… ma mi faccia il piacere
ADESSO AGORDO NON HA PIU’ NEMMENO IL TENDONE PER LE FESTE…
AGORDO_UFFICIO TURISTICO – Presso la sala consiliare del Comune, mercoledì 15 marzo l’Ufficio Turistico ha organizzato una riunione per la creazione e la condivisione di un calendario delle manifestazioni per il 2017 nella Conca Agordina.
Chiara Fontanive, responsabile dell’ufficio, ha ribadito l’impegno di “Ad Agordo Pro Loco” nella gestione e del Comune di Agordo nel sostegno economico; ha fatto seguito un resoconto generale dell’attività, sottolineando l’importanza dell’ente dal punto di vista locale ma anche da quello turistico, fornendo alcuni dati significativi. Nei mesi di luglio e agosto 2016 – ad esempio – la sede è stata visitata da più di 1600 passaggi, con picchi di 90-100 persone al giorno, provenienti per la maggior parte dall’Italia, ma anche da paesi dell’Europa, Australia e America. Alice Ben che – oltre al lavoro reso presso l’ufficio di Agordo si occupa del Consorzio delle Pro Loco dell’Agordino – ha descritto le modalità di organizzazione e diffusione del programma degli eventi da lei curato. Oltre al calendario cartaceo, aggiornato ogni settimana e fruibile presso tutti gli uffici dell’Agordino, è possibile consultare gli eventi sulla Pagina Facebook “Ufficio Turistico di Agordo” o scaricando l’applicazione “Dolomiti News” disponibile su iPhone, iPad e Android.
Le numerose associazioni (una quarantina), hanno elencato gli eventi in programma: alcuni appuntamenti ormai assodati, quali la Sagra de Pasca dal 13 al 16 aprile a Taibon Agordino, la Sagra di S.Antonio a Rivamonte Agordino (9-10-11 e 13 giugno) e il Palio dei 100 ad Agordo il 19 e 20 agosto.
Purtroppo, a conclusione della serata è intervenuto il sindaco di Agordo Sisto Da Roit, comunicando la difficoltà da parte del Comune – dato il limitato numero di operai – di garantire la gestione del tendone dal 9 aprile p.v. in avanti; a complicare la situazione è stato anche l’annuncio della necessità della sostituzione della copertura del tendone stesso per essere in regola con la normativa, cosa che implica una spesa di circa 10.000 Euro. In questo scenario il primo cittadino ha richiesto alle associazioni presenti di manifestare la propria disponibilità per una futura partecipazione e un coinvolgimento nell’allestimento della struttura con modalità evidentemente da definire. Si tratta di un problema basilare per la gestione delle manifestazioni sul Broi e altrove: potrebbe essere in forse fin d’ora lo svolgimento di alcuni importanti appuntamenti. Infine è stato esteso l’invito di fornire all’Ufficio Turistico di Agordo le date di tutte le iniziative organizzate, per avere una maggiore visibilità ed evitare così spiacevoli sovrapposizioni.
VOUCHER: DONAZZAN: “SE CONFERMATA, L’ABOLIZIONE SPALANCHEREBBE LE PORTE AL LAVORO IN NERO” “Abbiamo un Parlamento sottomesso culturalmente a Cgil e grillismo che non riesce a comprendere in che direzione sta andando il mondo. L’abolizione integrale dei voucher sarebbe un autentico passo falso che spalancherebbe le porte al lavoro in nero”. Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione del Veneto, commenta così il testo dell’emendamento che la maggioranza parlamentare alla Camera dei deputati si prepara a votare per eliminare i tre articoli del Jobs Act (decreto legislativo 81 del 2015), di cui chiede l’abrogazione il quesito referendario della Cgil. I tre articoli rientrano nel capitolo VI sul lavoro accessorio: il 48 su “definizione e campo di applicazione”; il 49 su “disciplina del lavoro accessorio” e il 50 su “coordinamento informativo a fini previdenziali”. “I voucher, pur non essendo lo strumento perfetto – riprende la Donazzan – hanno rappresentato un’occasione di emersione di lavoro non regolare, rivelandosi utili per determinate categorie di lavoratori, come quelli in agricoltura occasionali o per gli studenti che vanno a fare qualche ora in bar o in pizzeria o per gli insegnanti che danno ripetizioni”. “La Regione del Veneto – aggiunge Donazzan – è stata la prima in Italia a realizzare insieme all’Inps un monitoraggio sul lavoro accessorio, per gli anni 2008-2015, presentato lo scorso maggio a Venezia. Ed è emerso, al di là dei numeri, che i voucher hanno detenuto come caratteristica naturale la flessibilità, una risposta agli imprevisti legati alla gestione dell’impresa in determinate situazioni. È altrettanto vero che negli anni vi è stato un abuso nel loro utilizzo ma temo che se la strada che verrà percorsa sarà quella della loro eliminazione integrale, di sicuro prossimamente non ci troveremo con nuovi contratti stabili ma con un incremento del lavoro sommerso”, conclude.
FERROVIA FELTRE – PRIMOLANOIl Comitato paritetico per la gestione del Fondo Comuni Confinanti ha stanziato già da luglio 2016 oltre 400 mila euro per contribuire alla progettazione dell’anello delle Dolomiti. «Oggi finalmente», afferma soddisfatto il presidente del Comitato Roger De Menech, «molti soggetti non solo politici, si sono convinti della bontà del progetto, in particolare della necessità di collegare Belluno con Trento attraverso la nuova linea da Feltre a Primolano. Per il Bellunese si tratta di un progetto strategico a cui lavoriamo da tempo. Per questo il Comitato paritetico lo ha inserito nella programmazione ancora lo scorso anno». Il Comitato ha stanziato 200 mila euro come contributo alla progettazione della linea Feltre – Primolano e altrettanti per lo studio di fattibilità della tratta da Calalzo a Dobbiaco. I fondi, tuttavia, sono fermi da nove mesi, poiché la Regione Veneto non ha ancora firmato l’accordo con le Province autonome di Bolzano e Trento e con la Provincia di Belluno. «Qualche giorno fa ho di nuovo parlato con il presidente trentino Ugo Rossi», riporta il presidente del Comitato paritetico, Roger De Menech. «La Provincia di Trento sta lavorando al progetto, ma non potrà concluderlo in mancanza della convenzione con il Veneto». La situazione è identica per il la tratta nord dell’anello, che dovrà collegare l’attuale capolinea di Calalzo con la Val Pusteria. La Provincia di Bolzano da mesi è in attesa del via libera Veneto per avviare gli studi. « La Feltre – Primolano», sottolinea De Menech. «è importante non solo in chiave turistica. Come ha ricordato il presidente trentino, Rossi, è una linea a supporto del potenziamento dell’asse del Brennero, velocizzerebbe molto i collegamenti tra Belluno, Feltre e Trento e consentirebbe di rivedere anche il sistema universitario. Con una ferrovia funzionante e rapida, il polo attuale di Trento potrebbe avere interesse a estendersi nel Bellunese».
TESTAMENTO BIOLOGICO_FEDERICO D’INCA_M5S “Voteremo sì ma non ci dovrà essere nessun compromesso al ribasso, non accetteremo lo svuotamento della legge che deve invece mantenere le attuali caratteristiche: questa è la chiara posizione del M5S in merito alla proposta di legge sul testamento biologico. Una legge seria va fatta, l’Italia aspetta da decenni; diamo ai cittadini il diritto di scegliere per sé stessi e per il proprio corpo, nel rispetto delle prerogative del ruolo del medico che mantiene la sua posizione e i suoi compiti e dell’articolo 32 della costituzione che sancisce l’impossibilità di obbligare i cittadini a trattamenti (escluso il Tso)” Lo afferma Federico D’Incà deputato del Movimento 5 Stelle. “Da soggetti e partiti di centrodestra è in corso una campagna volta a mettere i bastoni tra le ruote e fare confusione cercando di equiparare eutanasia e testamento biologico: noi però tiriamo dritto e se il Pd non farà marcia indietro, alla Camera ci saranno i numeri per far passare la legge”continua il parlamentare bellunese. Il M5S – conclude D’Incà – dice basta alle vecchie ideologie che fanno perdere di vista le persone per cui questa legge va fatta, persone che hanno tutto il diritto di poter morire nel modo che ritengono più dignitoso
DOMENICA AD ALLEGHE, BAITE APERTE C’è un nuovo sport invernale, nato dal mix tra la necessità fisiologica di nutrirsi e l’inevitabile propensione umana alla convivialità: il baiting, ovvero l’andar per baite. L’Alleghe Funivie per la seconda volta in stagione apre le porte al divertimento, dopo l’adrenalinico Kamikazen in stile giapponese con la presenza di Frankie Hi Nrg e, prima della grande festa di fine stagione con il ballo in piscina nell’esclusivo splash party delle Dolomiti, ecco l’evento baite aperte, un’iniziativa dedicata alla vecchia e sana ospitalità della gente di montagna. Baite Aperte richiama ogni anno centinaia di appassionati che vogliono scoprire una fitta rete di baite private (una quindicina) tutte aperte al pubblico per quest’unica occasione e inoltrarsi tra i boschi ai bordi delle piste, inseguendo la scia dei profumi di montagna tra polenta fumante, carne alla griglia, salumi speziati e vino. A condurre la carovana un gran numero di guide tra Maestri di Sci delle Scuola Sci Alleghe-Civetta e Coldai, amici e le Guide per le ciaspole. Vige il concetto di sci “slow” fatto di trasferimenti piuttosto che di velocità, di scorci piuttosto che di panorami, fatto di persone e di montagna vera. Il percorso tra le quindici baite sulle piste di Alleghe può essere effettuato sia con gli sci che con lo snowboard, con gli sci da free ride, da telemark oppure con le ciaspole. L’avventura inizierà al mattino ai Piani di Pezzè con l’incontro con la guida che accompagnerà l’allegra comitiva per il resto della giornata. Restando fedeli allo spirito “slow” che caratterizza l’evento, si potrà apprezzare particolari che in una normale giornata sugli sci passano inosservati e, con l’arrivo alla prima baita, lo sci assumerà subito un nuovo sapore che riporterà a quando esso era prima di ogni altra cosa uno strumento di scoperta. A ogni sosta, in ogni Baita, la scoperta di un’atmosfera di convivialità. Alla fine della giornata festa di chiusura alla Grande Baita Civetta . Iscrizione obbligatoria, ritrovo 9.30 ai Piani di Pezzè, adulti 25 euro, junior 12 euro, bambini gratis.
AGORDO_CAI AGORDO La primavera segna una tappa fondamentale per la sezione agordina del Cai, è infatti tempo di fare il bilancio dell’anno trascorso e i programmi per quello in corso. Il Consiglio Direttivo con in testa il Presidente, si confronterà con l’Assemblea dei Soci per discutere l’operato generale, problematiche, bilancio finanziario ed iniziative future. Domenica alle 9 momento di riflessione spirituale nella chiesa di San Cipriano a Taibon Agordino, ricordando anche i soci scomparsi nel 2016. Alle 10 nella Sala Don Tamis ad Agordo, si terrà l’Assemblea con il saluto del Presidente e delle autorità presenti, la relazione morale del Presidente, il rendiconto economico, il libero dibattito e la consegna dei riconoscimenti ai soci.
HOCKEY…. ALLEGHE CREDERCI!
RICORSO PER LE 2 GIORNATE DI SQUALIFICA A LORIS “FALCO” DE VAL
“Non dobbiamo mollare, dobbiamo vincere e abbiamo bisogno del pubblico. Abbiamo già battuto il Merano, perché non possiamo ripeterci ed andare a gara5?”. Daniele Veggiato non ne vuole sapere di mettere la divisa in naftalina e i pattini in cantina, troppo presto per chiudere la stagione e l’invito per se, i compagni e il pubblico è quello del totale impegno per tentare una missione non facile dopo il 7-0 di gara3 pur con tutte le giustificazioni del caso: ko del portiere De Silvestro e 4 assenti oltre allo squalificato Loris De Val. A proposito del forte attaccante alleghese, il giudice lo ha punito per una scorrettezza non fatta. Ovvero, se sul foglio di arbitraggio De Val è stato penalizzato per carica da tergo, tra l’altro era scivolato a stecca bassa e quindi per vedere la volontarietà l’arbitro è stato decisamente malizioso, oltre a questo particolare soggettivo, se la motivazione è carica da tergo come mai il giudicie nella sentenza (2 giornate di squalifica) cita carica alla testa?
Sono due cariche diverse, con conseguenze diverse anche per chi la subisce, non a caso il regolamento fa riferimento a 3 giornate di squalifica per carica alla testa, non 1 come nel caso della carica da tergo, eppure De Val è stato punito con 2, una via di mezzo ma che fa riferimento ad un articolo del regolamento diverso da quello riportato sul foglio di arbitraggio. L’Alleghe Kanguro ha inoltrato il ricorso con la convinzione sia sia trattato di un errore con lo scambio dei codici delle penalità maggiori, entro questa sera potrebbe quindi arrivare anche la notizia che una giornata al De Val è stata cancellata. Se così fosse le chances per l’Alleghe aumentano, Loris nell’ultima partita casalinga ha messo a segno le 2 reti più importanti. Ingaggio alle 20.30 (diretta su Radio Più), sessanta minuti decisivi sia per il Merano che con una vittoria raggiunge la semifinale che per l’Alleghe deciso a impattare la serie per la seconda volta.