A MAGGIO STRAORDINARIO INCENTIVATO IN LUXOTTICA, RICHIESTA LA PRESENZA DELL’80 PER CENTO
MARCO GAZ
ATTENTI ALLE TRUFFE: COME RICONOSCERE IL PERSONALE ARPAV
(AAV), Padova 27 aprile 2018 – Sono stati segnalati casi di truffatori che si presentano come ispettori ARPAV per entrare nelle abitazioni private e commettere atti illeciti. Il personale ARPAV, che è autorizzato ad effettuare controlli presso le aziende o il domicilio di privati cittadini per verificare il rispetto della normativa ambientale, è riconoscibile grazie al tesserino di identificazione e, di norma, abbigliamento e vettura con loghi aziendali.In particolare, nel caso di Aziende, il personale ARPAV si qualifica, con il tesserino di identificazione, presentandosi al responsabile dell’impianto al quale viene comunicato il motivo del controllo. Nel caso non fosse presente il titolare o il responsabile, viene richiesto al personale presente di contattare lo stesso per comunicare quanto sopra affinché vengano date disposizioni per poter eseguire i controlli programmati. Nel caso di abitazioni private, ARPAV informa, con congruo preavviso, i cittadini interessati circa le date e gli orari di passaggio dei propri incaricati, oppure fissa direttamente un appuntamento con i singoli utenti. I dipendenti ARPAV non chiedono mai denaro e non possono accettarlo.In ogni caso è sempre possibile contattare i numeri ARPAV 049 8239301-373 per verificare l’identità di chi si presenta come dipendente ARPAV.
ROCCA PIETORE
Furto al Santuario di Santa Maria delle Grazie. E’ di ieri la denuncia ai Carabinieri di Caprile del furto di 600 euro, erano custoditi nella cassetta all’interno della canonica. Nessun segno di effrazione.
CESIOMAGGIORE
FELTRE
TRICHIANA e LIMANA
VIGO DI CADORE
L’altra notte una pattuglia dei Carabinieri di Vigo di Cadore ha controllato un cittadino Brasiliano di 43 anni mentre girovagava nel centro di Lorenzago di Cadore. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo era gravato da un provvedimento di espulsione del febbraio 2018, su di lui pendevano inoltre delle notifiche relative alla denuncia della stazione dei Carabinieri di Longarone per l’aggressione all’autista della Dolomitibus di alcuni giorni fa.
RICERCA IN VAL VISDENDE: ALLARME RIENTRATO
SAN PIETRO Attorno alle 14 un escursionista ha contattato il 118 poiché non riusciva più a rintracciare la moglie dopo che si erano separati durante una gita in Val Visdende. Arrivati a Malga Dignas, infatti, lui aveva proseguito per cercare un sentiero e lei si era fermata. Tornato sui suoi passi poco dopo però, non l’aveva più trovata. Dopo avere guardato nei dintorni – il cellulare non raggiungibile – aveva dato l’allarme. Fortunatamente, mentre una squadra raggiungeva l’uomo, la donna, 59 anni, padovana, arrivata in in una zona con copertura telefonica, è stata rintracciata al telefono che stava scendendo e l’allarme è rientrato.
POLIZIA DI STATO. ATTIVITA’ DI CONTROLLO DEL TERRITORIO. ANZIANA SIGNORA SALVATA DAGLI UOMINI DELLE VOLANTI.
L’interesse dei vicini per le sorti della donna unito al provvidenziale intervento degli agenti del Volanti hanno permesso di trarre in salvo l’anziana.
BELLUNO Cade mentre è sola in casa, Polizia e Vigili del fuoco salvano una signora di 79 anni. L’episodio è accaduto lunedì notte a Belluno, in via Orzes. Una pattuglia della Squadra Volanti della Questura ha tratto in salvo un’anziana signora nella propria abitazione. La polizia è stata chiamata da un’operatrice della casa di cura dove è ricoverato il marito dell’anziana donna che a sua volta era stata allertata da una vicina di casa che aveva notato che la signora non aveva ritirato i panni stesi e non aveva abbassato le tapparelle per la notte, come faceva di consueto, ed, inoltre, era preoccupata perché non aveva sue notizie da alcune ore; così è stato lanciato l’allarme. I poliziotti e gli uomini della Sala Operativa della Questura, una volta individuata la casa sono prontamente entrati in azione. Dopo aver suonato più volte, in mancanza di risposte dal citofono, gli agenti insieme ai Vigili del Fuoco sono entrati da un balcone dell’abitazione attraverso una delle finestre lasciata socchiusa dalla donna; una volta dentro l’abitazione l’hanno trovata stesa a terra, quasi priva di energie non riusciva a rialzarsi. La donna alla vista dei poliziotti ha fatto segno di essere dolorante alle spalle ed ha così prontamente ricevuto soccorso; sola in casa era scivolata a terra mentre sistemava le tende e presentava ecchimosi provocate probabilmente dalla caduta. I poliziotti hanno cercato di tranquillizzarla sollecitando, nel contempo l’intervento del 118 che nel giro di pochi minuti è giunto e la donna è stata trasportata d’urgenza in ospedale per essere sottoposta alla cure mediche del caso; attualmente è ancora ricoverata ma si sta riprendendo. I poliziotti, dopo aver accertato che all’interno dell’appartamento fosse tutto in ordine e che l’accaduto non fosse stato opera di ladri, hanno ricevuto conferma dall’anziana signora della caduta accidentale.
BIM GSP, TEMPO DI BILANCI
BELLUNO si è tenuta ieri l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2017. Il documento, approvato da 31 soci presenti (1 astenuto, Feltre), è stato illustrato dall’Amministratore Unico della società, Bruno Zanolla, coadiuvato dal collegio sindacale della società.
Costi, ricavi ed utile. L’esercizio 2017 si è chiuso con ricavi netti di circa 9,7 milioni di euro, in lieve calo rispetto al risultato del 2016 per effetto della siccità, che ridotto la produzione di energia rinnovabile e, di conseguenza, diminuito gli introiti della società per la vendita dell’energia. Il valore della produzione, complessivamente di 12,3 milioni di euro, è ripartito in 6,8 milioni derivanti dal ramo gas e 2,6 milioni dal ramo idroelettrico (la restante parte deriva da attività residuali). I costi della produzione si attestano nel 2017 a 11,2 milioni di euro, in linea con il dato 2016. Positivo anche il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, che ammonta a 1,1 milioni di euro, generato prevalentemente dal settore della Distribuzione gas. L’utile generato detratte le imposte molto elevate gravanti sul settore energetico, è complessivamente di 508 mila euro (ante imposte 787 mila euro).
Patrimonio. Valore che conferma la solidità della società, oggi è di 34,7 milioni di euro rispetto ai 34,2 di fine 2016. “La società si conferma stabile, sana e solida – spiega Bruno Zanolla, amministratore della società – ed è, per i comuni soci, una vera e propria cassaforte di valore”.
Investimenti e risorse. Ammontano complessivamente a 2,2 milioni di euro e riguardano allacciamenti d’utenza alle reti del gas e del teleriscaldamento e opere nel settore idroelettrico. ‘Nel corso del 2017 – spiega Zanolla – sono stati ottenuti due nuovi finanziamenti per un valore complessivo di 2,45 milioni di euro, che saranno impiegati per supportare gli investimenti da realizzare nel territorio”.
Affidamenti bancari. L’importo complessivo degli affidamenti ad oggi attivati con le banche è di 17,3 i milioni di euro, in calo di 1,3 milioni di euro rispetto al 2016. La politica di ristrutturazione del debito perseguita negli esercizi precedenti ha permesso di evitare il ricorso all’indebitamento a breve termine anche nell’esercizio 2017, con effetti positivi sulla gestione finanziaria.
Produzione di energia rinnovabile. La società è fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad oggi, infatti, gestisce per conto dei Comuni 34 impianti idroelettrici di cui 20 sono su acquedotto e 14 su corso d’acqua. «Grazie agli impianti attivi – ha spiegato Zanolla – ed all’attività svolta dalla controllata Energie Comuni, nel corso del 2017 sono stati prodotti 18 GWh di energia elettrica totalmente verde e portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 2,6 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 8.560 tonnellate”. Significativa anche la produzione di energia termica della rete di teleriscaldamento a biomassa in comune di Santo Stefano di Cadore, che, nel 2017, è stata di 3,8 milioni di kWh di cui 97,4% da cippato e 2,6% da gasolio.
Gara gas. Il comune di Belluno, in qualità di stazione appaltante, ha provveduto alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas metano nell’ambito della nostra provincia. Il bando, pubblicato in Gazzetta Europea il 29/12/2016 e poi sostituito il 29/06/2017, ha avuto un ricorso avanti al TAR Veneto, respinto a gennaio 2018. In questi giorni è stato presentato un nuovo ricorso. Bim Infrastrutture, in parallelo, sta effettuando le opportune verifiche per la rideterminazione del VIR (Valore Industriale Residuo) indicato nel bando, che risulta essere inferiore di circa 7,4 milioni di Euro rispetto a quello definito nel dicembre 2016 ed approvato dall’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas. “I prossimi mesi – spiega Zanolla – ci vedranno impegnati, con i soci, nella definizione delle strategie future: da un lato valuteremo possibili prospettive anche in vista di eventuali aggregazioni con Bim Gsp; dall’altro prenderemo in considerazione l’utilizzo degli ingenti fondi derivanti dalla vendita delle reti gas. Valutazioni che richiederanno naturalmente tempo, riunioni, condivisione e pianificazioni puntuali”.
===
INFRASTRUTTURE, CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI: URGENTI GLI INTERVENTI PER LA VIABILITA’ INTERNA IN VISTA DI CORTINA 2021, DA SEMPRE FAVOREVOLI ALLO SBOCCO A NORD E AL PROLUNGAMENTO DELL’A27
BELLUNO «Da sempre Confindustria Belluno Dolomiti è attivamente e convintamente favorevole a quest’opera strategica per il futuro non solo della provincia, ma dell’intera regione. Come sempre hanno fatto, gli industriali si faranno carico di aprire un dialogo con il governo regionale e nazionale per capire se vi siano prospettive concrete in tal senso». È quanto affermano il presidente degli industriali bellunesi Luca Barbini e il delegato alle infrastrutture della stessa associazione Domenico Limana, dopo aver appreso di un ritorno di interesse a favore del prolungamento dell’A27 e della realizzazione dello sbocco a Nord. «Negli anni – spiegano Barbini e Limana – Confindustria Belluno Dolomiti si è sempre impegnata a sostegno di quest’opera che garantirebbe alla nostra provincia un collegamento diretto con il cuore dell’Europa, tanto da aver anche commissionato e realizzato, in passato, studi di fattibilità. In prospettiva, questo è e resterà dunque un obiettivo strategico». «Più nell’immediato – proseguono Barbini e Limana – la nostra associazione è impegnata a favore del miglioramento e la messa in sicurezza della viabilità interna, anche e soprattutto in vista dei mondiali di sci alpino a Cortina d’Ampezzo nel 2021. La nostra provincia non può infatti permettersi una figuraccia internazionale, a causa di collegamenti inadeguati a un evento di questa importanza. Tanto più se c’è l’ambizione, da noi condivisa e sostenuta, di concorre ad ospitare anche le Olimpiadi Invernali del 2026. Dobbiamo concentrarci sugli interventi concretamente realizzabili, senza però dimenticare progetti a medio e lungo termine». «Da sempre – concludono Barbini e Limana – il potenziamento infrastrutturale della nostra provincia è per Confindustria Belluno Dolomiti la vera grande priorità, sia in riferimento alle opere strategiche e di prospettiva come lo sbocco a Nord o lo sviluppo ferroviario, sia che si tratti di interventi migliorativi della viabilità interna o della banda larga. Per fare in modo che su questi temi così rilevanti vi sia un’unità di intenti delle categorie economiche e delle rappresentanze sindacali, abbiamo promosso un tavolo specifico che sta lavorando da mesi, in sinergia con le istituzioni locali e nazionali, con ottimi e incoraggianti risultati. Purtroppo, la competitività del nostro territorio è spesso frenata anche dai comitati del no a tutto: non solo alle strade, ma anche all’elettrodotto, agli impianti per la produzione di energia rinnovabile, ai collegamenti sciistici».
VIVAIO DOLOMITI, PROLUNGAMENTO DELLA A27
Documento di Vivaio Dolomiti in risposta alle dichiarazioni di Confindustria.
BELLUNO Siamo felici di leggere che Confindustria Belluno è favorevole al prolungamento della A27. Ricordiamo la storia per chi ha la memoria corta. Vivaio Dolomiti ha riportato la parola Autostrada in provincia di Belluno perché dopo un attento e approfondito studio sulla qualità delle infrastrutture del Bellunese riteniamo che un canale tecnologico contenente tutte le infrastrutture di cui ha esigenza il territorio, e predisposto ai futuri mezzi di trasporto elettrici e ad idrogeno, sia l’unica opera con un ridotto impatto ambientale, poiché concentra in un unico progetto tutto ciò che serve per sviluppare la nostra provincia, trasformando in positivo una situazione attualmente imbarazzante. Bisogna progettare bene salvaguardando il territorio, unica risorsa economica che ci dà valore aggiunto. Non mettere tralicci o viadotti in zone sensibili è di buon senso e non vuol dire essere contro a tutto. “Sicuramente – conclude VivaioDolomiti – il progetto di Terna in Valbelluna cosi come proposto può andar bene solo ad anime semplici o a comitati d’affari disposti a devastare tutto creando forte danno al turismo e a chi investe in questo settore. FOTO BELLUNOPRESS
INCIDENTI E PULIZIA STRADALE, LA NUOVA CONVENZIONE
BELLUNO È attiva da oggi la convenzione tra il Comune di Belluno e la Sicurezza e Ambiente S.p.A. per la pulizia stradale in caso di incidente: una soluzione a costo zero che consentirà di liberare risorse umane ed economiche.
Ad illustrare la novità è l’assessore alla viabilità Biagio Giannone: «Da oggi e per un anno, grazie a questa convenzione, non saranno più gli operai e tecnici comunali ad intervenire per il ripristino in caso di incidente stradale sulle strade di competenza comunale, ma direttamente l’azienda. A tutte le forze dell’ordine che intervengono in caso di sinistro è stato fornito un numero verde che li mette direttamente in contatto, 24 ore su 24, con la società che interverrà per le operazioni di pulizia. L’impresa interverrà in caso di sversamenti di olio o carburante, oltre che in occasione di incidenti con perdita di detriti». Una convenzione, come detto, a costo zero: «Il Comune non dovrà pagare un euro per l’accordo con la Sicurezza e Ambiente: – spiega Giannone – la società, infatti, si rivarrà sull’assicurazione dell’automobilista responsabile dell’incidente, come già avveniva in caso di intervento da parte comunale».
Negli ultimi tre anni, la media dei danni tra guardrail, pali, lampioni e arredo urbano è stata di poco inferiore ai 21mila euro annui: «Soldi che il Comune anticipava, in attesa della liquidazione da parte delle assicurazioni; – illustra ancora Giannone – da ora, invece, potremo razionalizzare l’impegno delle nostre forze umane ed economiche in maniera diversa, concentrandoci su altri interventi».
IL NUOVO DIRETTORE DELLA CHIRUGIA A FELTRE
FELTRE. Il dottor Umberto Montin è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa di chirurgia dell’Ospedale di Feltre. Il dottor Montin proviene dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona dove aveva la responsabilità dell’unità operativa semplice di Chirurgia epatobiliare e trapianto di fegato dal 2014. Nato a Mirano nel 1969, si è laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Padova dove ha anche conseguito la specializzazione in Chirurgia generale, con il massimo dei voti e la lode, nel 2003. Inoltre, ha ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze chirurgiche ed applicazioni tecnologiche terminato nel 2007, sempre all’Università di Padova. Ha seguito anche un corso di perfezionamento in eco color doppler addominale della durata di 1 anno. Durante gli studi, Umberto Montin ha avuto diverse esperienze lavorative all’estero in ambito di chirurgia oncologica, in particolare in Inghilterra, al Royal Liverpool University Hospital. Dal 2006 al 2010 ha lavorato al Santa Chiara di Pisa, noto ospedale universitario, nell’unità operativa di Chirurgia generale e Centro trapianti di fegato. Dal 2010 al 2012 si è trasferito a Mestre dove ha avuto un incarico di alta specializzazione in chirurgia video laparoscopica all’Ospedale all’Angelo. Dal 2012 lavora per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, nell’unità operativa complessa di Chirurgia Generale ed Endoscopia d’urgenza e dove nel 2014 è stato nominato responsabe della dell’unità operativa semplice di Chirurgia epatobiliare e trapianto di fegato. In particolare, si è occupato di chirurgia oncologica e di chirurgia d’urgenza, anche con tecniche mininvasive, laparoscopiche e robotiche. Inoltre, è stato responsabile dell’attività organizzativa ed esecutiva dei trapianti di fegato per l’Azienda veronese. Umberto Montin, inoltre, ha all’attivo diverse pubblicazioni di ambito scientifico sia su riviste internazionali che nazionali. «Il dott. Montin è stato scelto tra una rosa di candidati di alto livello», spiega il direttore sanitario, Giovanni Maria Pittoni, «presenta una consolidata esperienza delle più moderne tecniche chirurgiche, maturata sia in ambiente universitario che in centri di eccellenza internazionali. Proficua anche l’attività di ricerca in chirurgia oncologica e dell’addome che ben si interseca con il ruolo di riferimento regionale per la chirurgia gastroenterologica oncologica del Santa Maria del Prato. Inoltre, ha dimostrato un’ importante orientamento alle persone assistite, la capacità di gestire team, motivando e guidando i collaboratori, ed ha diversa esperienza in ambito di valutazione dell’attività clinica e di certificazione di qualità dei servizi». «Do il benvenuto al dott. Montin che entra a far parte della squadra dell’ulss Dolomiti ed esprimo grande soddisfazione per la nomina di questo professionista che si inserirà nell’unità di Chirurgia del Santa Maria del Prato continuando una tradizione di professionalità di grande valore», conclude il direttore generale Adriano Rasi Caldogno, «Colgo l’occasione per ringraziare il dott. Mauro Dal Soler che sta guidato l’unità operativa dopo il pensionamento del dott. Enrico Cian e tutta l’équipe della chirurgia del Santa Maria del Prato per l’ottimo lavoro svolto».
SAMMY A CANALE D’AGORDO
NEL RICORDO DEL PARTIGIANO “CAMOSCIO”, GIOVANNI DECIMA. CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
TAIBON
AUDIO
Monumento ai Caduti di tutte le guerre all’esterno del cimitero di Taibon.Decima Giovanni è ricordato tra i civili nella colonna di mezzo.
Tomba al cimitero di Taibon dove ieri abbiamo deposto la corona ..alla presenza anche di Elena Tomè e Massimo Farenzena nipoti del partigiano Decima Giovanni
Cippo a Ronch de Bos
LAGO DEL CENTRO CADORE«RISPETTO PER L’AMBIENTE E PER LE COMUNITA’»
«Per quanto riguarda l’indispensabile svuotamento del lago di centro Cadore dai fanghi e ghiaia, noi stiamo con i sindaci. Le operazioni vengano fatte rispettando l’ambiente e le comunità»: anche il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti difende i diritti delle realtà rivierasche in vista dei lavori di pulizia del lago. «Ai primi cittadini che si incontreranno domani in un confronto con Enel e Provincia, chiediamo di pretendere il coinvolgimento anche di quei consorzi Irrigui che sfruttano l’acqua del lago di centro Cadore non solo per l’irrigazione di campi e campagne, ma anche come “bancomat” per la produzione di energia elettrica. – sottolineano dal movimento – Riteniamo doveroso che tutti gli enti che usufruiscono di queste acque partecipino alle spese di sghiaiamento dei laghi, al plurale perché presto toccherà anche quelli di Auronzo e del Comelico. Queste operazioni dovranno essere effettuate nel pieno rispetto dell’ambiente, delle richieste e degli interessi delle comunità del territorio». Infine, una proposta per il trasporto dei fanghi verso gli impianti di trattamento: «Perchè non utilizzare la rotaia, sfruttando la ferrovia che arriva fin sulle sponde del lago di centro Cadore? – concludono dal Bard – Siamo consapevoli che la burocrazia sarà un grande problema da risolvere, ma riteniamo che 70 anni di sfruttamento possano essere un buon motivo di accordo. Il prossimo obbiettivo, poi, sarà il 2029, con la scadenza della concessione e la restituzione al bacino della sua capacità di invaso iniziale»
FELTRE, NEL RICORDO DI ALDO MORO CON IL LIBRO PARLATO DI FELTRE
DI LUISA ALCHINI
AUDIO
GESTIRE IL RITORNO DEL LUPO NEL BELLUNESE
DI ILIANA COMINA
Un robot tra i banchi di scuola. Un esperimento didattico dei ragazzi della scuola media “Rocca” impegnati nel progetto Pon “Coding&Robotics: laboratorio di creatività digitale”.
FELTRE Un dado robot che si muove tra i banchi di scuola. E’ il primo esperimento realizzato dai ragazzi della scuola media “Rocca” dell’IC di Feltre nell’ambito del progetto Pon “Coding e Robotica educativa”. Esperto il professor Luigino Calvi dell’ITI Negrelli che già con i suoi allievi è risultato vincitore ai campionati nazionali di robotica dello scorso anno. “Con questo modulo viene offerta ai nostri ragazzi l’opportunità di avvicinarsi all’universo digitale in modo consapevole – dice la docente Renata Durighello, responsabile del progetto alla Rocca – Il cubetto è un semplicissimo robot, pensato per bambini dai tre anni in su, ma che ha visto i nostri ragazzi impegnati in sfide accanite (come ad esempio raggiungere la meta nel minor numero di mosse, prevedere il punto di arrivo del percorso programmato da un compagno)”. Il progetto, che si suddivide in 30 ore di cui 20 da compiersi entro la fine dell’anno scolastico e altre 10 da realizzarsi all’avvio del nuovo a settembre, si svolge nell’aula informatica della scuola. I partecipanti vengono introdotti al mondo della programmazione con semplici esempi. Poi viene scritto il codice per muovere il cubetto e i personaggi sullo schermo del computer. “Quello che vogliamo fare con questo progetto – spiega il professor Calvi – è insegnare ai ragazzi a ‘fare tecnologia’ anziché solo ad usarla. Imparare a programmare non è un’abilità prettamente informatica, ma una competenza fondamentale per chiunque e in particolare per le nuove generazioni che verranno messe di fronte a situazioni problematiche nel loro futuro professionale e non. Il progetto si pone, inoltre, l’obiettivo più generale di avvicinare i ragazzi allo studio delle materie tecniche e scientifiche in modo coinvolgente, stimolante e gratificante”. “Il laboratorio organizzato alle medie – dice la dirigente dell’IC di Feltre, Viviana Fusaro – ha avuto molto successo tra i nostri alunni tant’è che abbiamo allargato il parterre dei partecipanti, inizialmente previsto solo per quindici allievi, fino a ventisei. Entusiasmo non soltanto da parte dei ragazzi ma anche delle famiglie. A dimostrazione che la scuola attuale può mettere in atto modalità didattiche innovative in grado di favorire l’interesse e la partecipazione attiva dei nostri studenti”.
SAGGIO DI FINE ANNO
SEDICO Un riuscitissimo mix di musica, canto, teatro e narrazione letteraria: tutto questo è stato il saggio di fine anno dei ragazzi dell’indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” di Sedico, che si è tenuto sabato .scorso nell’Auditorium dell’Istituto Canossiane di Feltre, riempito in ogni ordine di posti e che ha faticato a cercare di contenere tutto il pubblico. Uno spettacolo di grande effetto ed emozione, che ha visto ragazzi, insegnanti dell’indirizzo musicale, docenti, ex docenti e collaboratori scolastici esibirsi insieme in una lettura musicale del romanzo di Alessandro Manzoni “I promessi sposi”, rielaborato in “I PromOssi sposi”. Due ore di spettacolo durante il quale il pubblico ha potuto vedere ed ascoltare la narrazione teatrale, riprodotta a video, dei capitoli più importanti del romanzo manzoniano, insieme all’esecuzione di alcuni dei successi più famosi della musica italiana, riarrangiati, sia nei testi che nelle musiche, dagli insegnanti dell’indirizzo musicale e cioè dai professori Pina Sabatini, Cristina Costan Zovi, Stefano Funes, Alberto Opalio e Fabio Reolon. I ragazzi di prima, seconda e terza dell’indirizzo musicale, con chitarre, pianoforti, clarinetti e percussioni, hanno eseguito brani quali “Fatti mandare dalla mamma”, “Attenti al lupo”, “Vengo anch’io”, “Montagne verdi”, “La terra dei cachi”, “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”, “Vecchio frack”, “Il cielo in una stanza”, “Siamo la coppia più bella del mondo”, “Cerco un centro di gravità permanente”, “Nessuno mi può giudicare”. Tutti i testi sono stati anche cantati da alcuni ragazzi, accompagnati da un coro composto da professori, ex professori e collaboratori scolastici quali Stefano Schirosi, Annamaria Stragà, Lucia Rossato, Gabriella Bortolot, Roberto di Pietro, Carmelo Latino, Maria Luisa Dal Cortivo, Giovanna Lomonaco, Anna Franchini, Chiara Neri, Bianca Todesco, Pieranna Casanova e Katja Santomaso. “Siamo entusiasti di questa esperienza –ci hanno detto gli insegnanti dell’indirizzo musicale- un esempio positivo, in mezzo a tanti esempi negativi che emergono quotidianamente, di cosa si possa fare quanto vi sia un’alleanza così stretta tra scuola e famiglia. Per la riuscita di questa serata –hanno continuato i professori Sabatini, Costan Zovi, Funes, Opalio e Reolon- che è solo il frutto finale di mesi di duro lavoro, tutti hanno collaborato in diversi modi, compresi i rappresentanti di classe ed i genitori; inoltre, per i ragazzi esibirsi insieme ai loro professori ed ai collaboratori scolastici ha rappresentato scoprire il piacere di costruire qualcosa di grande ed importante insieme, perché, come in una squadra, nessuno ha lesinato impegno e dedizione per la riuscita del saggio”. Insomma, un modo efficace perché questi buoni esempi di scuola facciano notizia, a scapito di ciò che l’informazione ci fa leggere e vedere sulla scuola in queste settimane!
LO SPORT
PEDONATA DI PRIMAVERA A LA VALLE AGORDINA NELL’AMBITO DELLA FESTA OM SALVARECH
VIDEO CLICCA QUI
LA METEO
PREVISIONI DEL TEMPO DA OGGI A LUNEDI
Venerdi 27 Tempo atteso: Nella notte sopraggiungere di nubi alte e formazione di nubi basse, le seconde più probabili sulla fascia prealpina. In giornata sole, dopo diradamento della copertura bassa, e qualche annuvolamento irregolare di tipo cumuliforme. Clima di stampo primaverile, nonostante la nuvolisità possa ridurre il soleggiamento.
Precipitazioni: Nella notte non esclusi del tutto residui rovesci o isolati temporali sulle Prealpi (10/20%). In giornata assenti ovunque (0%).
Temperature: Senza notevoli variazioni con massime di 23/24°C nelle conche prealpine e di 18/20°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 10°C, a 2000 m min 3°C max 7°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 6°C, a 3000 m min -1°C max 1°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota perlopiù moderati da Sud-Ovest, a tratti tesi sulle cime dolomitiche più alte, a 10-20 km/h a 2000 m, 20-35 km/h a 3000 m.
Sabato 28 Tempo atteso: Tempo inizialmente ben soleggiato, in seguito parziale riduzione dei tratti soleggiati per aumento della nuvolosità di tipo cumuliforme al pomeriggio, ma con remoto rischio di fenomeni. Clima fresco al mattino, nuovamente piuttosto caldo di giorno con marcata escursione termica giornaliera nelle valli.
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), anche se il rischio e assai remoto, non escluso del tutto qualche sporadico piovasco al pomeriggio (10%).
Temperature: Minime in calo e massime in lieve rialzo. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 12°C, a 2000 m min 2°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 8°C, a 3000 m min -2°C max 2°C.
Venti: Nelle valli deboli o moderati per brezze; in quota perlopiù deboli/moderati da Sud-Ovest, a tratti tesi sulle vette più alte, a 5-15 km/h a 2000 m, 20-35 km/h a 3000 m.
Domenica 29Tempo inizialmente buono/discreto con tratti soleggiati e qualche modesto annuvolamento. Con il passare delle ore aumento della nuvolosità e tra il pomeriggio e la sera gli addensamenti saranno associati a rovesci e temporali sparsi. Limite dei rovesci nevosi sui 2600/2700 m. Temperature notturne in rialzo e clima diurno leggermente più fresco. Venti moderati/tesi da Sud Sud-Ovest in quota.
Lunedi 30Residua instabilità notturna con qualche rovescio sparso. In giornata tempo discreto/variabile con tratti soleggiati e nuvolosità irregolare, stratiforme nelle prime ore del giorno e cumuliforme al pomeriggio. Temperature in calo. Venti da tesi a forti da Sud in alta quota. Previsore: R.L.Th.