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700, 10.10, 18.50 IN VIVO VERSO con Brunella Moro
il poeta della settimana Luca Carli
805 LA RASSEGNA STAMPA, DAL 1983 OGNI MATTINA DOPO IL GR NAZIONALE DELLE OTTO
9.40 17 40 Due Minuti Un Libroi LIBRO DEL GIORNO
1030 e 1830 IL METEORITE DI BARCIS, LA MOSTRA.
1230 GR PRINCIPALE
1310 HIT PARADE Maurizio Melita
1330 Rock in Quota Luca Carli
1510 William Da Roit E @JONH FRANCIS DELLA PIETRA. IMPRESE.
1600 LE MUSE E LE DOLOMITI Oda Zoe Hochscheid
1645 HIT PARADE Mirco Bencivenni
1830 GR sera
20.30 MARIO DORIGO è TORNATO A CASA. LA CONSEGNA DELLA PIASTRINA DI RICONOSCIMENTO RITROVATA IN RUSSIA. REGISTRAZIONE DELLA CERIMONIA IN SALA PAPA LUCIANI.
PROMO PROGRAMMI ODIERNO
PER ASCOLTARE I FILE AUDIO PRIMA SPEGNERE LA RADIO ON LINE DALLA COLONNA DI DESTRA EVITANDO SOVRAPPOSIZIONE DI VOCI
Vista la situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, preso atto dell’avviso di criticità idrogeologica e idraulica emesso oggi, mercoledì 29 giugno, alle ore 14:00, il Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema di Protezione Civile, dichiara lo stato di attenzione (da riconfigurare, a livello locale, in fase di preallarme/allarme, a seconda dell’intensità dei fenomeni) per possibili situazioni di criticità idrogeologica dovuta a forti temporali nel bacino idrografico dell’Alto Piave (provincia di Belluno), dalle ore 14:00 di domani, giovedì 30 giugno, alle ore 14:00 di venerdì 1 luglio 2016. In particolare i comuni caratterizzati dalla presenza di fenomeni franosi dovranno attivare idonee azioni di controllo del territorio in quanto tali fenomeni di dissesto sono particolarmente sensibili alle precipitazioni temporalesche intense.
- CAUSA FRANA CHIUSA LA 563 DI DIGONERA, DEVIAZIONI IN LOCO PER RAGGIUNGERE LIVINALLONGO E TERRITORIO FODOM DA CAPRILE.
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, domanidalle 8 a fine lavori verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a Vallada nelle in località Andrich, Sacchet e Toffol.
DAL LUNEDI AL SABATO ALLE 8.06 SU RADIO PIU, LA RASSEGNA STAMPA LOCALE.
DAL GAZZETTINO Il Comune in bilico sul ponte bailey che tra due anni dovrà essere smantellato. Manutenzioni Belluno si affida agli immigrati. In cella per 41 giorni ingiustamente, risarcito con 106 mila euro. Ospedale di Agordo, risonanza pesante: in magazzino.
DAL CORRIERE DELLE ALPI Pochi medici colpa dell’Ulss. Squadra rosa per la frana ad Acquabona. Tac e risonanza in deposito 5 stelle all’attacco. A Domegge in un mese aprono 4 attività.
CORRIERE DEL VENETO Banche inchiesta parlamentare. Non ce la faccio, soffoca la madre e si uccide ad Occhiobello è il fratello del sindaco. Divorziano per i sussidi, smascherati. Fumettista trevigiano nello scalo della strage
DALL’11 LUGLIO SU RADIO PIU: ALTA VIA NUMERO 1, IL RACCONTO DI UN’ESPERIENZA DI CLAUDIO PRA E EVA GABRIELI.
AGORDO “Ad Agordo la Tac come a Pieve di Cadore, anzi no ad Agordo è molto peggio”, dichiarazione forte quella degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Agordo che scendono di nuovo in campo a difesa della sanità di vallata. “La Tac all’ospedale di Agordo – dicono i pentastallati – è in funzione da più di 10 anni ed ha una tecnologia datata che non permette l’esecuzione di alcuni esami radiologici perché non sufficientemente precisa. I pazienti dalla degenza, dal centro unico prenotazioni o dal Pronto Soccorso, vengono sistematicamente dirottati in altre strutture per determinate tipologie di esame. Il nuovo apparecchio, che andrà a sostituire l’attuale, in base alle informazioni in nostro possesso ci risulta essere stato acquistato e, nonostante sia finalmente pronto per la consegna, non ancora installato”. L’ospedale ad Agordo esegue non solo esami della Tac, ma anche con la risonanza magnetica acquistata dalla Regione per l’ospedale di Agordo. “Peccato che l’apparecchiatura pronta per l’installazione sia ferma presso il magazzino del fornitore – dice il movimento 5 Stelle – perché troppo pesante rispetto al precedente apparecchio. I lavori di rinforzo del solaio, sebbene ampiamente previsti, pare non siano ancora stati appaltati, nonostante i sopralluoghi dei tecnici siano avvenuti già da diverso tempo”.
Inevitabili le interrogazioni rivolte alla Ulss per conoscere i particolari progettuali, ma soprattutto per avere una risposta circa i tempi per l’installazione delle macchine che ne garantiscano l’operatività. “Inoltre -concludono gli attivisti di Agordo – un dubbio ci viene: perché la Ulss lo scorso anno, come appreso dalla stampa locale, ha fatto accordi per l’utilizzo di strumentazioni analoghe con strutture private anziché mettere a regime con tempestività i nuovi apparecchi acquistati con i soldi pubblici? Questo è dunque il tempo delle risposte per il nostro ospedale, perché se in Cadore trovano la situazione scandalosa, ad Agordo è certamente vergognosa”.
AGORDO “Soldato Alpino Mario, bentornato a casa”, con tono sicuro anche se a tratti tradito dall’emozione, il sindaco di Agordo Sisto Da Roit ha consegnato ai nipoti e pronipoti di Mario Dorigo la piastrina di riconoscimento ritrovata in Russia in prossimità di un campo di prigionia a 370 chilometri da Mosca. Aveva vent’anni Mario quando lasciò mamma Giuseppina Benvegnù peraltro vedova di Camillo, perché chiamato alle armi a Belluno in artiglieria alpina. Il 20 agosto 1942 la partenza per la russia, prima di Natale una cartolina dalla Russia a mamma Pina, l’ultima poi più nulla fino a pochi giorni fa quando ad Agordo è arrivata la notizia del ritrovamento della piastrina. “E’ stata la lunga agonia di una madre sfinita”, ha raccontato la pronipote Jessica Miola parlando di una madre che ha atteso il figlio fino all’ultimo respiro. “Una cerimonia semplice -ha detto lo storico Loris Santomaso – ma che racchiude in se un prezioso patrimonio di testimonianza e valori socio umanitari al quale le nostre comunità dovrebbero continuare a guardare con rispetto di conoscenza nel ricordo degli esemplari portatori di tale valore. Al figlio di Agordo caduto per la Patria nei tragici giorni della ritirata dall’inferno della steppa russa il pensiero del primo cittadino: “Sembra un segnale – ha detto Da Roit – un richiamo alla realtà con quello che succede in questa Europa. Un monito alle generazioni che hanno avuto la fortuna di vivere il più lungo periodo di pace”. Onori alpini con le penne nere della Conca Agordina del capogruppo Claudio Gavaz e del massimo rappresentante della sezione di Belluno Angelo Dal Borgo. Monsignor Giorgio Lise ha accostato il percorso di vita di Mario Dorigo a quello di un martire. “Ha dato la vita per un ideale, per qualcosa in cui credeva. Con la guerra tutto e’ perduto con la pace tutto è conquistato, sia questo un momento significativo e istruttivo”. Alla cerimonia con piglio deciso e con l’orgoglio di chi ha combattuto per la Patria anche Giovanni Farenzena oggi 94enne, con Mario Dorigo ha condiviso i primi vent’anni di vita e anche lui è partito per la Guerra riuscendo però a tornare tra le sue montagne.
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Scontro fra auto sull’Alemagna: feriti 60enne e un 30enne trevigiano
INFORTUNIO SULL’ALTA VIA NUMERO 1 TAIBON Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è intervenuta oggi attorno alle 13.30 sulla strada sterrata che scende dal Rifugio Vazzoler verso la Val Corpassa. Un’escursionista americana di 60 anni, partita con il marito dal Rifugio Tissi diretta al Passo Duran lungo il tratto dell’Alta via numero 1, poco dopo aver imboccato dalla strada il sentiero sotto la Torre Trieste, aveva messo male un piede procurandosi un probabile trauma alla caviglia. I soccorritori hanno quindi raggiunto con il fuoristrada il bivio con la sterrata, dove la coppia era nel frattempo tornata e, dopo aver prestato le prime cure alla donna, la hanno caricata a bordo per trasportarla assieme al marito al pronto soccorso di Agordo.
SI PERDE IN VAL DI GARES, RITROVATO DAL SOCCORSO ALPINO DELLA VAL BIOIS CANALE D’AGORDO Durante un’escursione lungo il sentiero numero 762 da Campion verso Casera Caoz, in Val di Gares, D.M., 33 anni, di Comacchio (FE), ha smarrito la traccia e ha iniziato a scendere nel bosco finché non è più stato in grado di orientarsi e, passate le 17, ha chiamato il 118. In contatto telefonico con il Soccorso alpino della Val Biois, partito con una squadra da Campion, l’uomo ha spiegato il percorso fatto. I soccorritori sono saliti fino a quota 1.700 metri continuando a chiamarlo a voce. Quando l’escursionista ha risposto ai richiami, una squadra lo ha individuato, 200 metri più in basso rispetto al sentiero, lo ha raggiunto e aiutato a risalire per poi rientrare con lui a valle. L’intervento si è concluso alle 20.20.
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE IN VAL PADEON CORTINA Verso le 11.30 il 118 è stato allertato per un incidente in bici lungo le piste da sci del Cristallo e ha inviato una squadra del Soccorso alpino di Cortina. Scendendo in mountain bike la Val Padeon con un gruppo di connazionali, dal Rifugio Son Forca verso Ospitale, infatti, una turista polacca era caduta poco sotto il laghetto artificiale, procurandosi la sospetta frattura di una caviglia. I soccorritori hanno raggiunto l’infortunata in jeep e, dopo averla caricata a bordo, l’hanno accompagnata al pronto soccorso del Codivilla. Questa mattina attorno alle 11 era scattato l’allarme per due alpinisti di cui non si aveva più notizia dalle 23 di ieri sera (il cellulare risultava spento). I due, dopo aver scalato lo Spigolo Dibona alla Grande delle Tre Cime di Lavaredo, Auronzo di Cadore (BL), in contatto telefonico con una cordata in rientro dalla Cima Piccola, avevano avvertito che, finita la via, si stavano calando, ma, attardatisi, erano a 5 tiri dalla base e avrebbero bivaccato in parete. Poiché alle 10 questa mattina non rispondevano alle chiamate e la loro auto era ancora parcheggiata al Rifugio Auronzo, gli altri alpinisti hanno contattato il 118. Dopo aver verificato l’eventuale presenza in altre strutture e aver mandato un soccorritore a col binocolo a esaminare la parete, il ghiaione sottostante e i sentieri, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato per una ricognizione. Poco dopo è arrivata la notizia che i due erano arrivati alla macchina e l’allarme è rientrato.
Vitella cade in un tombino, la salvano i pompieri
OGGI L’ULTIMO SALUTO A MATTEO.
Immigrazione. Zaia: “Al 23 giugno sono arrivati in 23.422 in Veneto, di cui 14.036 già fantasmi. 4 su 5 non sono rifugiati” Migranti arrivati in Veneto 23.422 Migranti ospitati 9.386 “Fantasmi” (irreperibili) 14.036
Percentuale irreperibili 59,92% Dati aggiornati al 23/6
AGORDO Monsignor Giorgio Lise nella celebrazione per i Santi Patroni Pietro e Paolo ha invitato i fedeli a fissare lo sguardo su quel Gesù di cui i Patroni sono stati apostoli e testimoni. “Quante strade – ha detto Monsignor Lise – quanti angoli del nostro territorio sono “vigilati” da crocifissi o, comunque, da immagini sacre, richiamo quotidiano alla fede semplice ma robusta dei nostri padri? Quante opere d’arte riempiono le nostre chiese e ci fanno alzare lo sguardo “verso di Lui” o verso chi di Lui ci parla? Coltiviamo la certezza che solo guardando a Lui anche “aiutati” da questi segni religiosi sparsi nelle nostre contrade, che forse non curiamo più come un tempo e che si potrebbero recuperare”. Dedicata ai tempi di oggi la riflessione principale durante l’omelia, amara e tuttavia salutare: “La fede, quando la testimoniamo sul serio, non ci rende cari agli occhi degli uomini, non ci concede il plauso dell’opinione pubblica in un tempo che sembra identificare il bene morale con il consenso più esteso, la misura del valore con gli indici di gradimento, la legittimità di un comportamento con le convergenze e le adesioni salottiere che emergono dai sondaggi e dalle inchieste. In un contesto come il nostro noi diventiamo veri testimoni quando domandiamo al Signore che cosa sia il bene e cosa sia il male, dove sia l’uno e dove sia l’altro; e non ai sondaggi di opinione compiuti da chi non ha forse gli occhi del tutto limpidi e magari altri interessi da salvaguardare”. L’ultimo pensiero sull’obiezione di coscienza per i temi afferenti la persona e la sua dignità “Il cristiano – ha detto Monsignor Giorgio Lise- mentre è pienamente consapevole che la convivenza civile esige ordinamenti vincolanti e magistrature a cui obbedire, tuttavia sa anche che essi non sono la fonte ultima della verità, della giustizia e della morale. Così, mentre nutre grande rispetto per le istituzioni, non teme di criticarle quando esse si pongono in contrasto con la legge di Dio e la dignità dell’uomo”.
“Ambiente” danni alle coltivazioni da parte della fauna selvatica: quali sono le soluzioni adottate dalla provincia di Belluno e quelle adottate dal Trentino. DI LUISA MANFROI
LA COMMISSIONE OSTACOLI AL VOLO IN VISITA A SASV E SUEM 118 Visita della Commissione regionale per la sicurezza del volo nella sede del Sasv, Soccorso alpino e speleologico Veneto, e del Suem di Pieve di Cadore. A seguito di una recente riunione tenutasi negli uffici regionali della Protezione civile a Marghera, la Commissione ha chiesto al Soccorso alpino un approfondimento tecnico, in seno agli adempimenti della Legge regionale numero 19 del 08 giugno 2012, “Norme per la sicurezza del volo nelle attività regionali di elisoccorso, di antincendio boschivo e di protezione civile”. Ieri mattina, quindi, si è tenuto un primo incontro nella sede del Sasv a Belluno, dove è stata illustrata la macchina organizzativa e operativa del Soccorso alpino. Successivamente la Commissione si è spostata all’ospedale di Pieve di Cadore, per potersi confrontare con la dirigenza del Suem 118 e per vedere da vicino la centrale operativa, un’eccellenza a livello Veneto, in cui, nel periodo estivo e delle festività natalizie, personale del Soccorso alpino collabora quotidianamente nella predisposizione degli interventi di emergenza in montagna e ambiente ostile assieme al personale del Suem. Erano presenti i rappresentanti regionali della protezione civile, del Servizio antincendio boschivo, del Servizio Cartografico e dei Servizi informativi, i referenti della ditta Inaer e della Casa editrice Tabacco, il dirigente del Suem 118 di Pieve di Cadore, nonché i vertici del Sasv.
FALCADE La Scuola Sci e Snowboard Falcade terminata la lunga stagione estiva tra pendii, neve e fredde temperature, ha portato i propri allievi dai 6 ai 12 anni al caldo verso un’esperienza nuova. Con la collaborazione di alcuni genitori dei ragazzi dello sci club e con i maestri Rubina e Piergiorgio i ragazzini dello sci sono scesi al mare per un campus vela a Duino di Trieste. Tutti soddisfatti di questa nuova serie di attività che ha permesso di conoscere i segreti dei venti e le tecniche marinare oltre a un’esperienza che non si limita alla sola attività fisica, in ambiente “protetto, sano,pulito” ma formativa aiutando i giovani ad autogestirsi, conoscere le potenzialità, e le criticità personali, ma anche del gruppo. “Imparare a vivere il gruppo è sicuramente una possibilità di crescere – dicono i maestri Rubina e Piergiorgio – di rafforzare il carattere in un contesto ludico, ma protetto. Un ringraziamento per l’ottima accoglienza al Circolo velico Tavoloni e al Village Club Baia Holiday di Sistiana”.
TAIBON è di nuovo “balcone fiorito”, evento che mancava da molti anni nel paese della Conca Agordina che ha tra le sue fortune turistiche le valli di San Lucano e val Corpassa ai piedi della Civetta. L’iniziativa è resa possibile grazie all’impegno del Comune, Pro loco, Loris Lote Ben e il B&b Nordest Sudest . I moduli per partecipare al concorso si possono richiedere presso il B&B Nordest Sudest via Col di Lana 59 Località campagna. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti: privati, associazioni, enti, esercenti pubblici e
turistici ed è rivolta a composizioni su solai, balconi, aiuole a terra, ecc. Le valutazioni saranno effettuate da una giuria dal 10 Luglio al 20 Agosto, periodo nel quale gli iscritti si impegnano a mantenere in ordine le fioriture. Le premiazioni saranno effettuate. Sabato 20 Agosto a Listolade in occasione della Sagra dei Zukèr. “Buon pollice verde a tutti” è il semplice ma significativo slogan-messaggio coniato dagli organizzatori per la nuova estate taibonera.
CORVARA già pullula di ciclisti, sono arrivati da tutto il mondo e sono tra i fortunati che domenica potranno cavalcare la bici tra i Passi Dolomitici attorno al massiccio del Sella alla 30esima edizione della Maratona dles Dolomites resa ancora più famosa dal recente Giro d’Italia, anche se di pubblicità l’evento non necessita, domenica sono previste nove ore di diretta televisiva con zoomate mozzafiato sulle pareti dolomitiche o lungo i tornanti dei passi che saranno chiusi al traffico. Nessuna protesta ci mancherebbe, nemmeno dall’Agordino perché indirettamente il messaggio promozionale è notevole ed anche il territorio dell’Alto Cordevole sarà teatro di gara. L’organizzazione da tempo ha dato le giuste informazioni per limare i disagi al normale traffico automobilistico. La partenza alle 5 del mattino dal centro di La Villa, primo passaggio ad Arabba con chiusura della statale 244 tra le 6 e le 7.30. I corridori affronteranno Passo Pordoi lungo la 48 delle Dolomiti (chiusa dalle 7.05 alle 9.20). Da Corvara di nuovo ad Arabba lung
o la provinciale 244 (8.20-12) e poi via lungo le strade dell’Agordino: Selva di Cadore (9-14), Passo Falzarego (chiuso dalle 8.40 alle 13.30). Dal Falzarego il resto della gara è in Trentino Alto Adige per San Cassiano con arrivo a La Villa.
CAMPIONATO AGORDINO DI CALCIO La fase di qualificazione della 43° edizione del torneo Agordino di calcio, Memorial Denis Tonin, sta per volgere al termine. Mancano ancora 2 giornate e l’unica sicurezza è la qualificazione diretta ai quarti del Le Ville allenato da Marco Lorenzi che non ha mai perso fin’ora. Anche il Voltago, nel girone A, non ha mai perso ma ai ragazzi di Andrea Da Campo manca un punto per raggiungere lo stesso obbiettivo della squadra di Agordo. In entrambi i gironi la lotta è aperta per decidere chi andrà direttamente ai quarti e chi dovrà passare per gli ottavi. Intanto la valle del Biois rischia di vedere eliminate 3 formazioni su 4. Solo il Vallada è sicuro di partecipare agli ottavi. Falcade, Canale e Atletico Caviola devono vincere le ultime due partite per sperare di non abbandonare anzitempo la manifestazione. Un’impresa ardua anche perche il calendario non è dalla loro parte. Lo sa bene Cristian De Luca, 37 anni, ha giocato le ultime 21 edizioni del campionato, campione Agordino 2 volte, con il Canale nel 2003 e con il Falcade-Caviola a fine anni ’90, e capocannoniere nel 2000 con 24 reti messe a segno. Una famiglia di attaccanti. Come lui anche i fratelli sono attualmente attivi, Alex, che milita tutt’oggi nel Canale, e Marco, allenatore del Caviola. Cristian è dell’idea che in valle del Biois dovrebbero cambiare le cose. “Guardando la classifica – dice De Luca – siamo messi male. Forse è ora che in valle del Biois non si guardi più al campanile di appartenenza. È meglio pensare di fondere le squadre e di fare una compagine in grado di lottare”. Marco Lorenzi è della stessa idea. “Si, la cosa mi lascia un po’ basito – dice l’allenatore del Le Ville – ma Cristian ha ragione. Ad esempio il Canale ha un forte centrocampo se andiamo a vedere i nomi. Pigliando giocatori validi in difesa e in attacco dalle altre squadre sarebbe bello. Forse è difficile mettere d’accordo tutti”.
I NUMERI VINCENTI, ESTRAZIONE LOTTERIA DI SAN GIOVANNI 2016 A CANALE D’AGORDO
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