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BELLUNO In occasione della Giornata nazionale degli Alberi, questa mattina l’Arma dei Carabinieri con la sua specialità dei Carabinieri Forestale della Biodiversità e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha realizzato presso la Riserva Naturale Statale “Monti del Sole” un incontro con gli studenti di alcune classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Statale di Sedico dedicato alla messa a dimora di alcune piante arboree e illustrando ai ragazzi temi collegati all’educazione e alla legalità ambientale. L’iniziativa, promossa a livello nazionale dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, si inserisce nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” che punta a sensibilizzare le giovani e future generazioni sulla valorizzazione degli alberi e degli ecosistemi boschivi quali principali simboli della tutela del territorio e custodi degli ecosistemi naturali ed urbani a salvaguardia della biodiversità. I Carabinieri del Reparto Biodiversità di Belluno e del Reparto Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi di Feltre, hanno scelto come area simbolo della giornata il Centro di selezione equestre di Salet, in comune di Sedico, dove nel 2018 la tempesta Vaia aveva raso al suolo alcuni ettari di bosco lungo la destra orografica del torrente Cordevole. Qui oggi gli studenti delle classi di quarta della primaria di Sedico con la sentita partecipazione degli insegnanti e alla presenza della Vice Sindaco Viviana Mussoi, hanno messo a dimora alcune piccole piantine autoctone, fornite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Roma, che gestisce 130 mila ettari di Riserve, veri e propri scrigni di biodiversità, a testimoniare la volontà di contribuire alla rinascita di un futuro bosco a margine del torrente e con esso delle sue funzioni di protezione idraulica e idrogeologica, nonché ecologica a tutela del territorio, del paesaggio nell’interesse delle future generazioni. Nell’ambito del progetto nazionale di educazione ambientale “Un albero per il futuro”, che ha visto l’Arma dei Carabinieri mettere a dimora oltre 52.000 alberi allo scopo di creare un bosco diffuso della legalità sul territorio nazionale, è stato illustrato ai ragazzi il valore naturalistico degli alberi nell’attuale cambiamento climatico, valorizzando il lotto importante ruolo nella più ampia visione della coesione sociale, del benessere collettivo e del rispetto degli spazi comuni. I Carabinieri Forestali hanno nell’occasione illustrato i principali aspetti legati alla contrasto agli incendi e al controllo dei tagli boschivi anche attraverso il coinvolgimento diretto con i ragazzi delle strumentazioni in uso, al fine di sensibilizzarli sull’importanza della tutela delle foreste e della loro corretta gestione selvicolturale al fine di migliorarne i servizi multifunzionali che i boschi assicurano all’umanità, quali il ciclo dell’acqua, la produzione del legno, la regimazione idrogeologica, il ruolo nel ciclo del carbonio e la loro capacità di contrastare i processi di desertificazione e la perdita di biodiversità. Gli attacchi al territorio e il fenomeno degli incendi boschivi, con l’aggravamento del dissesto idrogeologico, uniti alle forme di illecite utilizzazioni boschive, risultano essere in Italia tra gli elementi di più forte perturbazione per l’ambiente, per la difesa del suolo e per la salvaguardia della fauna selvatica, con preoccupanti conseguenze per la conservazione della biodiversità, la qualità della vita e la salute dei cittadini. Per queste ragioni l’impegno nell’azione di educazione e divulgazione ambientale, specie a favore dei più giovani, deve continuare a crescere e a migliorare, tenendo prioritariamente conto che le Foreste sono il secondo più ampio serbatoio di carbonio dopo gli oceani, affinché l’impatto dei nostri consumi non le distrugga per assicurare un futuro sostenibile alle nuove generazioni.
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