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VOGLIA D’AUTUNNO
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È ad agosto, quando il primo temporale del mese rompe l’estate, che puntuale si presenta il dolce desiderio d’autunno. Dopo quel temporale, quando il vento ha spazzato via le nuvole che nascondevano le cime, ha inizio il declino della stagione calda. Ed è in quel preciso istante che ti accorgi che, alla sera, la campana grande suona l’Ave Maria nella penombra e in un fresco nuovo. Mentre i rintocchi sfumano osservi le montagne che racchiudono Cencenighe e nel frattempo lo senti forte quel desiderio di fine settembre. Quella voglia d’autunno è un qualcosa che hai nell’anima e che ti accompagna da sempre, è un qualche cosa di innato che porti nel cuore, è una sensazione che ami provare e che ti regala emozioni semplici e pure. Chiudi gli occhi mentre la sera scende sulla valle, e in quegli attimi riaffiorano momenti intimi che sanno di fuoco e silenzi, che ricordano gli arrivi ai piedi del Pelsa del venerdì pomeriggio. Mentre le montagne si abbandonano al sonno di una dolce notte d’estate che inizia a sfiorire, pensi a quei giorni d’ottobre ora più vicini. Immagini i boschi che ogni fine settimana vedi sempre più colorati. C’è l’oro dei larici, il rosso cupo dei faggi, il verde immutabile degli abeti e l’azzurro limpido del cielo. C’è l’immagine di quando stai guidando lungo la 203 e a Mas di Sedico ha inizio il tramonto, hai negli occhi la strada lungo la quale scorre il poco traffico d’autunno. Sai che al paese troverai il soffiare di un vento fresco ed il rintocco della campana che annuncia la mezza. Sai che la casa ti accoglierà con quel freddo che ti ricorda quei fine settimana vissuti tanti anni prima accanto al Biois. Sai che accenderai il fuoco mentre in strada le auto viaggiano già con i fari accesi, sai che dopo cena andrai a camminare per respirare l’aria frizzante di ottobre, da sempre il tuo mese preferito. Accadrà pure di trovare la pioggia, ed allora saranno nuvole basse e pesanti a chiudere l’orizzonte, umidità e cantare potente dei torrenti. A quel tempo il fuoco sarà il fedele compagno di quei momenti di assoluta quiete. Lo immagini spesso quel fuoco autunnale che ti fa compagnia durante quelle lunghe sere di pioggia. Hai negli occhi i suoi bagliori e sulla pelle il suo benefico calore che andrà scemando durante la notte.
Nel frattempo questa dolce sera d’estate stanca si è tramutata in notte e una perfetta mezzaluna si è alzata sopra le Pale. Sul tuo viso si apre un leggero sorriso mentre infinite stelle brillano in questo cielo racchiuso fra le montagne. Pensi al presente, al vivere appieno questi giorni d’estate nell’attesa dell’autunno che sarà e che ora, in fondo, si trova a poca distanza. Dopo Ferragosto arriverà il tempo dello svuotarsi delle valli e il vivere fra queste montagne acquisterà una velocità diversa. Saranno atmosfere intime, saranno silenzi nuovi e struggenti. Sarà il tempo della solenne quiete delle montagne, il tempo del mio vivere migliore.
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