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REDAZIONE In questi giorni, all’imbrunire e al mattino presto, le nostre valli si riempiono di un suono antico e potente: il bramito del cervo. Molte fortunate persone hanno la possibilità di ascoltarlo senza vederlo, perché il vero spettacolo della vita selvatica richiede rispetto e distanza. Eppure, anche solo udirlo è un’esperienza che emoziona e trasporta, un po’ come quelle note eteree di “La stagione dell’amore” di Battiato, capaci di farci sentire vicini all’invisibile, al mistero, alla poesia del mondo che ci circonda. In questo periodo dell’anno, il richiamo del cervo ci ricorda quanto sia importante fermarsi, ascoltare e lasciarsi sorprendere dai piccoli miracoli che la natura ci regala, senza disturbare chi, silenziosamente, continua il suo rituale di corteggiamento.
LE FOTO E IL VIDEO DI MARIO DE MARCO
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