El “cor” non c’è più, questa la notizia battuta ieri mattina dal sito internet di Radio Più, subito ripresa dai principali social network. Accanto la fotografia di uno dei più bei simboli delle Dolomiti, sulle “ Pale Dei Balconi” in Valle di S.Lucano a Taibon Agordino, sfregiata dall’eccezionale slittamento detritico del giorno prima. Qualcuno non ha perso tempo e munito di canocchiale si è fiondato nel miglior posto di osservazione dell’evento, la terrazza del ristorante “AL Rustico” in località Mezza Valle da dove non ha verificato il crollo, bensì il cuore in tutta la sua interezza. Infatti era il pesce d’aprile 2017 di Radio Più.
In Luxottica, ieri giorno di flessibilità quindi con tutti i reparti all’opera, la notizia ha fatto rapidamente il giro tra i banchi, perché la news dell’ultim’ora è stata ripresa in apertura della trentennale rassegna stampa delle 8. I più “diritti” memori del famoso ritiro dell’Inter e della preannunciata partita con l’Agordina, o forse ricordando Claudio Paganin vestito da Roberto Baggio alla sagra de Pasca di Taibon (tra gli scherzi più noti di Radio Più il primo di aprile), ha invitato gli ascoltatori a riflettere sulla data del calendario. “Grazie a Giorgio Di Egidio per il foto montaggio, ad Alessandro Savio per le precise notizie sul “Cor” – dice Mirko Mezzacasa proprietario di Radio Più – ho iniziato a preoccuparmi quando la notizia è diventata virale tra gli alpinisti e qualcuno ci ha mandato a quel paese, ma sorrido al pensiero che Gianni Tormen, papà del sindaco si Taibon Silvia Tormen, è arrivato a Taibon a bere il caffè e chiedere informazioni sulla frana”.
TAIBON Eccezionale slittamento detritico nella mattinata di ieri sulle “ Pale Dei Balconi” in Valle di S.Lucano a Taibon Agordino, è crollato il famoso “COR” . La notizia si è propagata in brevissimo tempo dopo che si è sentito un grande boato distintamente avvertito in Valle di S.Lucano , ma anche in Val di Gares e nella vicina S.Martino di Castrozza, a causa dello sgretolamento della parte di montagna , immagine significativa e famosa a livello internazionale delle nostre Dolomiti, patrimonio dell’Unesco. Un distacco di una porzione di dolomia che ha causato un movimento detritico, franato nella sottostante valle di Angheraz, impolverando di bianco tutta la conca Agordina fino alla gola dei Castei. Fortunatamente non sono stati interessati sentieri e camminamenti e nessun danno a persone o cose. L’evento è avvenuto appena dopo la mezzanotte. Purtroppo questa situazione si somma ai crolli avvenuti sul Pelmo, Sorapis,Croda dei Toni,Torre Trephor alle 5 Torri, Cima Una in Val Fiscalina, e tante altre cime dolomitiche, ma è risaputo che a causa degli agenti atmosferici, della pioggia battente,e dei terremoti,anche le nostre amate Dolomiti perderanno i pezzi e torneranno polvere, il destino sarà quello fra migliaia e migliaia di anni. Per quanto riguarda il “COR” , si sconsiglia di effettuare sopralluoghi in loco vista la stagione con tratti ancora innevati e pericolosi, anche perché il miglior posto di osservazione dell’evento , è la terrazza del ristorante “AL RUSTICO” sito in località mezza valle dove si può verificare il crollo con un discreto binocolo , ma in giornate limpide di sole anche a occhio nudo.
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