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Esempio utile per i cittadini, con sanzioni entro i 10 km orari sopra il limite si paga 32 euro se entro cinque giorni, il contributo unificato per ricorrere costa 43 euro.
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Esempio utile per i cittadini, con sanzioni entro i 10 km orari sopra il limite si paga 32 euro se entro cinque giorni, il contributo unificato per ricorrere costa 43 euro.
COLLE SANTA LUCIA Da 50 a 70 chilometri orari: il limite di velocità lungo la strada del Passo Giau è stato innalzato. Ma la novità non placa le polemiche. Anzi, le riaccende. Altvelox, Associazione Nazionale Tutela Utenti della Strada, ha infatti depositato una nuova denuncia querela contro l’uso di autovelox privi di omologazione nel comune bellunese. È la quinta in poco più di un anno. L’associazione segnala l’impiego di dispositivi senza titolo legale, ricorsi accolti in serie, piani del traffico assenti e un silenzio sui dati di incidentalità. Nella denuncia, si chiede anche il sequestro degli apparati e la verifica di eventuali responsabilità penali, amministrative ed erariali. Il cuore del caso resta lo stesso: autovelox installati senza la prevista omologazione e senza una reale istruttoria sulla sicurezza dei tratti monitorati. Nel frattempo, i Giudici di pace continuano ad accogliere i ricorsi e, talvolta, a condannare il Comune al rimborso delle spese. E poi il nodo del limite: se la strada era davvero pericolosa a 50, chi giustifica oggi il passaggio a 70 senza nuovi studi? Se invece non lo era, quelle multe erano sbagliate fin dall’inizio. Un cambio “a orologeria” che mina la fiducia dei cittadini e la credibilità della sicurezza stradale.C’è una sola regola che vale sempre – commenta Gianantonio Sottile Cervini, presidente pro tempore di Altvelox –: non può esistere sicurezza stradale senza legalità. Se mancano omologazione, dati e trasparenza, i controlli diventano incassi facili. E la legge, invece di proteggere, punisce chi guida onestamente.
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