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Due anni fa ricevetti, via e-mail, una parte di una carta topografica da un mio conoscente di Selva di Cadore che mi scrisse che era datata dell’anno 1826 e che rappresentava, grossomodo, la zona Dolomitica non austroungarica. Subito non ci feci molto caso, perché i nomi, in essa scritti, erano quasi indecifrabili. Solo da poco, nel mese di Giugno 2025, ebbi l’occasione di selezionare la vecchia mail sopra indicata ed, avendo del tempo, osservai meglio la parte topografica sopra riportata. Mi accorsi che, fortunatamente, c’era il modo di amplificare, step by step, tutta la zona riportata, ed in particolare evidenziai molto bene la zona del Comune di Rocca Pietore ed anche di Selva di Cadore che sono le zone che conosco meglio e che sulle quali mi sono soffermato di più. Conoscendo meglio però il territorio del Comune di Rocca Pietore ebbi modo di raffrontare le indicazioni contenute a quel tempo con i nomi in uso nel tempo attuale, fino a che arrivai ad esplorare la zona della Marmolada. A questo punto osservai subito che i nomi riportati sulla mappa si scostavano del tutto con i nomi delle vette attualmente in uso. Dopo una riflessione abbastanza ponderata, mi sono del tutto convinto che ero in presenza di una denominazione della Marmolada che fino a 200 anni fa era molto diversa dell’attuale, anche considerando non solo il nome del gruppo montuoso, ma anche della Punta Penia. Tutto si incentra sul nome SERAUTA, come si vede sulla mappa allegata della Marmolada ingrandita. Tra l’altro, la presentazione della mappa è di origine austroungarica, cioè con nomi in tedesco, per cui ritengo che sia una mappa ad uso militare, come quelle che avevano gli scalatori stranieri che conquistarono le vette delle Dolomiti dalla metà dell’800 in poi. Teniamo presente che nel 1826 siamo in presenza del Regno Lombardo Veneto che era governato dall’Imperatore austroungarico degli Asburgo. L’altra cosa importante è che il ghiacciaio, anche nel 1826, era metà veneto, come si vede nella mappa, e non mi rendo conto come mai il Presidente della Repubblica Pertini a suo tempo abbia consegnato alla parte trentina metà del ghiacciaio che faceva parte del Comune di Rocca Pietore. Spero che prima o dopo qualcuno faccia qualcosa per riportare le cose come stavano. Se c’è stato un errore sarà giusto eliminarlo. Iniziando ad ispezionare la parte della mappa allegata, si nota subito che lungo la parete sud della Marmolada è scritto in grande M. SERAUTA , cioè Montagna SERAUTA per indicare il gruppo della Marmolada. Tale fatto ci indica che il nome Marmolada è di recente costituzione, che cioè ha avuto inizio dopo la metà dell’800 e poi durante la prima guerra mondiale dove passava il fronte. La vetta del Serauta sulla mappa, coincide con il nome attuale del Serauta. Poi sulla mappa non vengono indicate sia Punta Rocca che Punta Penia. Punta Penia sulla mappa è indicata come Punta di Serauta. Punta Rocca e Punta Penia vengono riportate negli scritti del decennio d’oro , tra il 1860 ed il 1870, che indica la maggior parte delle prime conquiste delle vette delle montagne delle Dolomiti , specialmente da scalatori stranieri, inglesi, austriaci ed anche da un irlandese. Anche il parroco di Ornella nel 1802 unì un gruppo di scalatori per raggiungere la sommità del ghiacciaio del Monte Serauta, ma non nominò mai Punta Rocca e nemmeno il nome Marmolada dato che a quel tempo quella montagna non era molto conosciuta e nessuno ne dava molta importanza. Ho pensato che la parte rocchesana della Marmolada o Monte Serauta, in passato era molto meglio accessibile che dalla parte della val di Fassa e che fosse maggiormente conosciuta fin dai tempi più remoti e per questo alla Marmolada era stato dato il nome di Monte Serauta. Inoltre, ho pensato che fosse giusto pubblicizzare la mappa in considerazione per capire meglio il perché di tante cose che si sono succedute fino ai tempi nostri.
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